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Valerio Brustia

Nikonlander Veterano
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  1. Buon Natale a tutta Nikonland presente e futura (ed anche a quella momentaneamente assente) Auguri!
  2. Ma il bello è scartabellare nel web e cercare informazioni. Ci sono anche delle discrete imprecisioni lo so (c'è una time line della fotografia che colloca la OceanEye nel 1960, sa di vaccata), poi basta incrociare le informazioni da fonti diverse. Beh, non credere che sia risolutiva la domanda diretta. Spesso la risposta non è gradevole per chi la deve esporre quindi è piena di omissis. La storia di Aquatica è piena di omissis, ti dico solo che è stata rilevata dai dipendenti alla fine degli anni '90 ed ha perso il filo diretto con NGM. Oggi non è più leader del mercato nemmeno negli USA, superata a destra e a sinistra dalle nuove tecniche di costruzione CNC. Sai, finchè sei un drago a con le fusioni in getto in sabbia hai poco da temere. Negli anni '90 sono arrivate le prime macchine CNC a costo contenuto e sono stati disponibili gli sbozzi di alluminio anticorodal di dimensioni faraoniche 35x35x20 roba del genere (!!). Aquatica è rimasta indietro ed ha perso terreno senza riuscire a recuperarlo. Oggi è un'azienda che offre molto ma non è disponibile a fare modifiche ad OC. E' un errore che ha pagato caro.
  3. Sì questa cosa della FEA l'avevo letta. Vale la pena osservare un paio di dettagli Il primo è che National era una potenza così significativa da potersi rivolgere direttamente ad un costruttore per avere del materiale fotografico "customizzato". Non avvenne più, tanto che il dipartimento fotografico di NG dovette correre ai ripari, come hai scritto tu, per rimettere in servizio quegli scafandri unici. La faccenda si risolse con la nascita di Aquatica che da Montreal per anni rifornì le "borse" utilizzate dai grandissimi fotografi di National. Il secondo aspetto è che NG aveva al suo interno un laboratorio fotografico in grado di ri-assemblare una fotocamera con parti di altre fotocamere. Una specie di Boscoli (multimarca) con in più un'officina elettro-meccanica deputata alla realizzazione di strumenti per la fotografia; alcuni di questi oggi paiono banali (come i telecomandi) ma allora, 40-50 anni fa, non lo erano affatto. Dalle esigenze editoriali di una pubblicazione diffusa in tutto il mondo sono nati oggetti che oggi usiamo nelle nostre riprese fotografiche. Rammento che la Society era una organizzazione senza fini di lucro e tutto l'utile derivato dalla rivista veniva (e viene) reinvestito in progetti di ricerca scientifica oltre che per chiudere i conti, cioè rifornire i propri fotografi accreditati del materiale necessario per le riprese. Oggi non è più così, a parte la strettissima cerchia di fotografi dello staff, ciascuno si arrabatta con i suoi risparmi. NGM però assiste ancora per quanto riguarda la logistica. Tornando a noi a me manca un pezzo nella linea temporale degli eventi. Mi manca il passaggio in cui da strumenti semi artigianali come la OceanEye nacque e crebbe Aquatica. Parlo sempre di questo costruttore canadese perchè è stato il primo a costruire i suoi scafandri attorno agli oblò e non viceversa. In Europa per vedere dispositivi equivalenti dobbiamo attendere la fine degli anni '90 quando Seacam fa un investimento poderoso e lancia sul mercato le sue Silver housing che possono montare un Dome da 230mm non più in metacrilato ma in cristallo ottico. Prima di questo "evento" qui nel vecchio continente il dome in metacrilato da 20cm non è stato mai adottato dalle varie Hugy, Subal costruttori affermati che continuavano pervicacemente a offrire scafandri con piccoli oblò, sempre in cristallo ottico, adatti al fisheye ma non ai grandangoli rettilineari. A noi europei la plastica evidentemente stava sui marroni . Oggi anche aquatica offre un Superdome in cristallo ottico da 9,5" cioè circa 230mm. Quando son passato da Montreal nel 2012 e sono andato a vedere la sede di Aquatica, ho chiesto come mai ci avevano messo tanto a proporre anche loro un dome port così specifico. Ebbene , mi hanno risposto che "è solo marketing, il vecchio 8" va benissimo uguale e costa 1/4" Qual'è la verità? Mah, personalmente il dome port migliore è quello che mi garantisce massimizzazione della nitidezza periferica, ottima resa al controluce oltre che una nitida separazione aria acqua nelle riprese mezz'acqua con un 18-20mm su FX. La geometria, quindi la dimensione del Dome è sempre stato IL PARAMETRO fondamentale per avvicinare questi caratteri salienti; per questo motivo ho sempre cercato di evitare di scendere sotto agli 8" (ho tre foto con il 16mm dietro al 6"). Il materiale con cui è fatto il dome l'ho sempre valutato in modo secondario. Oggi tutti quanti, ma proprio tutti, si stanno orientando verso le zuppiere in cristallo ottico. Oggi non esiste costruttore che non offra una scodellona da 20-25cm di diametro in vetro swarosky. Ovviamente mi tenta molto, ma devo indagare meglio per capire QUANTO è il vantaggio che se ne ottiene, perchè uno svantaggio certo l'ho già ben presente: $$$$$
  4. Ho trovato nel mio HD un paio di foto di una Ocean Eye più evoluta rispetto a quella arancio che ho postato in precedenza. Ecco lo scafandro venduto su Wetpixel qualche anno fa era identico a questo oggetto che risale ai primi anni '80 perchè è la Ocean Eye per Nikon F3 con pentaprisma sportivo e trascinatore MD4 Osservando invece lo scafandro di Nikon che ha pubblicato Roby, mi sa che la storia è un po' più complicata. Infatti se guardiamo il seguente scafandro di produzione artigianale qualche dubbio deve venire: Non può non sfuggire una sospetta similitudine con lo scafandro Nikon di cui sopra (si osservino le viti di blocco dei manubri, ma anche la disposizione dei comandi, del mirino e soprattutto la chiusura che si risolve con il solo portello posteriore amovibile e piatto. Lo scafandro si differenzia solo per il frontale, un oblò a cupola ma molto meno generoso dell'otto pollici. A pensar male si fa peccato ma spesso ci si prende: credo che Nikon si sia appoggiata a qualche artigiano che aveva già messo insieme uno scafandro. Nikon si è limitata a prendere un pentaprisma magnificatore e a calottare una FE con quell'attrezzo. Varrebbe la pena di indagare di più ciao
  5. Occorre fare un po' di ordine temporale. La ocean eye è sicuramente anteriore al 77. Io mi ricordavo di Littlehales del NGM che nel 1968 entra in mare con qualcosa che è il prototipo della oceaneye. di certo nel 1971 la ocean eye è di uso comune in america tra i professionisti della ripresa subacquea come lo scatto seguente dimostra. questo signore è Chuck Nicklin (pioniere della ripresa foto e cine subacquea) ed in mano ha una Ocean eye. La foto è del '71. qualche anno fa su wetpixel comparve un annuncio di vendita di like new uw gear. Trattavasi di una Ocean Eye nuova di pacca rinvenuta in California in un box a pagamento scaduto ( come nel serial televisivo ) venduta in un istante. Forse ho qualche foto di quell'affare se le trovo le metto qui.
  6. Si, ma dobbiamo andare un po' più indietro del '77 perché è di 9 anni prima l'esperienza di un fotografo di NG che prese la cupola Dome (appunto) di una bussola nautica per adattarlo ad un segmento di tubo tornito tubo in cui poter montare una nikon con l'occhio di pesce. quello scafandro che tu qui hai richiamato è noto come ocean eye, il dome è 8" che sarà negli anni '80 lo standard di Aquatica (e di NG) per le riprese grandangolari. Questa e' una ocean eye , con i suoi bei manubri della bicicletta. L'alloggiamento della fotocamera era un po' spartano, la gommapiuma serviva per tenerla in posizione Poi arrivò il primo modelle che spaccò sul serio: Aquatica III. Lo scafandro era più grosso ed il dome era sempre l'otto pollici. Questo modello era disponibile anche in versione Canon F1. E queste qui che seguono sono le mie Vintage Housing Si vede che son parenti strette della ocean eye. Queste erano le Aquatica 80n le ultime di Aquatica con gli oblò con passo a vite. Aquatica passerà alla baionetta con la Aquatica 90 e ci resterà. Dobbiamo agli intrepidi fotografi di National e a quella zuppiera di plexiglass le foto più spettacolari del mondo sommerso.
  7. Inoltre, proprio per la loro caratteristica forma, le piastre arca le monti su fotocamere ed obiettivi e te le dimentichi lì. Non intralciano non sporgono non si impigliano non battono sul fianco durante il trasporto. Non c'è storia. Mauro io non ho potuto darti dritte perche quando sono passato ad arca l'ho fatto su tutta la capoccia, abbandonando manfrotto che in quella stagione proponeva solo due teste a sfera assolutamente non paragonabili.
  8. Bernardo scusa non voglio, non è mia intenzione, attivare alcuna polemica, ma vorrei farti riflettere con un dettaglio: Bresson era un fotogiornalista. Le sue foto sono state giudicate "opera d'arte" a posteriori, 20-30 anni dopo. A mio parere questo fatto, perché qui ho citato un fatto e non un'opinione, dovrebbe dare un elemento di riflessione che aiuta a metter ordine nella diffusa confusione sulle varie applicazioni della fotografia. La questione non è "mi piace" / "non mi piace" ma "mi dice"/ "non mi dice". E se "non mi dice" proviamo ad indagare un po' sul perchè quella foto me la trovo a pagina 32 di Newsweek (se c'è ancora il giornale) guardando a quel che c'è attorno a quell'immagine. Poi potrà ancora non dirmi nulla (come il servizio di Alan Harvey su Rio non diceva niente al nostro Michele) e ci può stare, ma vedrai che indagando ci si arricchisce sempre. Sulla foto "street": ho scoperto che esisteva il "genere" grazie a internet. Per me quelle immagini appartengono al Racconto del Quotidiano cioè a quella fotografia spontanea che diventa registro cronologico della società umana. Tanto per fare un nome grosso Doisenau lo rinchiuderesti nella categoria Street? A me pare meglio definirlo narratore della città che per 50 anni è stata oggetto del suo interesse. Oggi oltre ad un indubbio valore iconografico (sull'artistico io non sono la persona giusta) in quelle foto si racchiude un valore storico importante. Street? bah. Ecco, secondo me (questa invece è una mia opinione bella e buona) è crescita di un fotografo, formazione, liberarsi da questi schemi precostituiti , dai compartimenti stagni in cui spesso vengono ingabbiate le proprie e di altri immagini.
  9. No non fare scemate. Tien stretto quel trecento e se di macro vuoi andare, 105 su D500 e via. Ammazza tutte le scimmie che ti tormentano e metti via i risparmi per il 500/4. Poi dovrai solo esplorare il tuo mondo , cioe' FOTOGRAFARE: bellissimo.
  10. No non gli basta. E' una malattia: se negli ultimi 5 anni invece di sbattersi da un obiettivo all'altro , da una reflex ad un'altra, da un sistema ad un altro, il nostro Silvio avesse fatto la formichina, adesso i dane' per il sigma 500/4 sport li avrebbe belli e pronti. Ti serve quello e niente d'altro.
  11. Ma no Mauro, 8cm non servono nemmeno con il 600 mm. Ne ho due da 8 e due da 4-6 ma van bene uguale, il morestto non molla.
  12. Ahh cribbio ho visto solo ora, il codolo di incastro di manfrotto è femmina mentre normalmente dovrebbe essere maschio e la cava invece sta sotto il morsetto. Bbbastardi fino in fondo!
  13. Ma no dai. Ho fatto la stessa roba sulla mia arca swiss b1 con il kit della Sunwayfoto. Perfetto, ma la scanalatura era leggermente arrotondata mentre la forcella aveva lo spigolo vivo. Mezzo millimetro di aggiustaggio con lima fine e tutto è andato a posto. non mi fa impazzire l'adattatore cinese, specialmente se di materiale plastico. Ma non hai trovato un morsetto più lungo tipo sui 5cm ? Dovrebbero esserci.
  14. È una battaglia persa. Sia con quelli della Stelvio in doppia fila che con chi mette il sedere di bottiglia su quella cannniera della 850. Comunque qui rimane traccia del <TE L'AVEVO DETTO>
  15. Vallo a dire ai 4 stronnnn della via accanto alla mia che tra mercedes porche Land Rover evoque e maserati parcheggiate in strada mi fregano un buco per la mia panda. Mi hanno sfrattato dal garage e sto rosicando.
  16. Ho visto quella figata fotonica che hai postato di la' con il doppio corpo montato su un unico frame. incredibile. Scioccamente usare il lampo mi ha sempre scocciato, ma so bene che possibilità in più ci sono con un buon flash diffuso, va ' magari due.
  17. Ohhhh ma il Mauro deve fare il meccanico per far ricomparire il Roberto? Ue ' bel fioo, bentornato! Dai Mauro mano alla brugola. Prendi una chiave della Beta al castorama, non usare una chiave corta e ricordati lo svitol.
  18. Furbo è furbo, ma la batteria è un problemino non da poco per chi il flash lo usa saltuariamente. Tu e il Max altro che testimonial Godox, siete diventati gli importatori ufficiali! Prossimamente ti romperò le palle per due dritte alla veloce, grazie davvero. Bravo a te ed all'isolano
  19. Se fermi le tue stampe al 30x45 non ti accorgi di nulla, se sali con la dimensione puoi goder di più con un'ottica più moderna, ma c'è da essere dei segugi. Comunque sicuramente lo cambierai perchè vedrai del'AC ai bordi quando pizzichi il mouse nelle zone periferiche.. come su D800 ma un po' di più per via dei 9mp di superiore abbondanza
  20. Ed a questi livelli fa scopa con questi qui Per il resto un buon iMac rimane ancora concorrenziale per l'uso fotografico, certamente non per fare altro ma personalmente per quelle applicazioni dedico già 8 ore lavorative al dì viaggio escluso.
  21. Se matti mano ad uno di quei kit (che son cinesi ma se passano dagli USA ci pelano) vedrai che andrà benissimo. Ma sei riuscito a svitare la brugolazza centrale?
  22. Ecco Tarcisio! Ieri sera o forse prima, su Rai 5 c'era una bella intervista ad un musicista e questi diceva "ascolto tutto devo voglio ascoltare il più possibile". Sta cosa l'ho sentita dire da tutti i musicisti che ho conosciuto. Sulla fotografia è lo stesso, ma non per emulare o riprodurre, ma per ampliare il vocabolario. Il tuo ritratto con il 17 son convinto che sia interessante, a posteriori ti posso dire che proviene dall'impostazione del fotogiornalismo anni '60-'70 quando per la prima volta furono disponibili grandangoli decenti e veramente corti. E' bagaglio, non regola. A me pare bella questa cosa. La regola no, mi fa venire l'ansia.
  23. Ma è l'UNO della coppia di punta della nuova fotografia naturalistica Italiana! E mi sa non solo italiana ... bravi! due considerazioni 1) non leggiamo più, non si vendono riviste, fare il professionista in questo settore sta diventando praticamente impossibile da qui la diversificazione in altri ambiti di business. Tomasinelli qui conferma tutto, il che per noi che non siamo professionisti sembrerebbe di poco interesse, invece la faccenda cambia se la guardiamo da consumatori di immagini, da lettori. La fotografia oggi si "consuma" a gratis sul web. E' la stessa cosa? Eh no lo sappiamo bene noi che non siam più giovinetti, ed il guaio non è perchè è gratis (vero che ciò che non si paga == non vale niente, pessima equazione) ma è nella modalità di fruizione. Le immagini nel web le troviamo ad un collegamento telematico e naturalmente sono tra loro slegate (non c'è un vincolo fisico tra una foto ed un'altra). Quell'immagine di Joel Sartore che mi ricordo sta a pagina 125 del secondo libro sullo scaffale di sinistra, ed è filologicamente connessa con altre immagini delle pagine prima e di quelle dopo, posso ritornare ad osservarla una cento 1000 volte quella stampa ma sempre con le sue vicine, e la sensazione trasmessa sarà legata al contesto del suo tempo, per accrescere, cambiare, negli anni. La modalità di fruizione cartacea offre un peso "diverso" alla fotografia, diverso, intendo, dallo spulciare il web profondo o scovolare le foto nelle directory del file system. Da tempo mi son convinto che la fotografia di oggi dovremo abituarci a fruirla in modo differente però, in questo contesto liquido, mi e' difficile prevedere come si potranno creare nuove icone fotografiche. 2) nota squisitamente tecnica: ma quanta Sigma deve usare un fotografo Nikon????????????????? Sia il 15 che il 24 usati da Tomasinelli e Biggi sono famosi per la ridotta minima distanza di messa a fuoco, con notevole compromesso sulla prestazione totale. Ma ci vuol tanto a pensare a qualcosa del genere??? Il nuovo Nikon 8-15 si avvicina, ma personalmente non amo il fish circolare quindi per chi la vede come me (molti, assicuro) è uno zoom da tenere fisso su 15. I commenti son solo #@!!***##@@ Grazie Silvio, se trovassi il tempo un salto a Varese vale la pena farlo.
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