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  1. Jeanloup Sieff - La grazia del bianco e nero "Il denominatore comune di tutte le foto é sempre il tempo, il tempo che scivola via tra le dita, fra gli occhi, il tempo delle cose, della gente, il tempo delle luci e delle emozioni, un tempo che non sarà mai più lo stesso" (J. Sieff). autoritratto Note biografiche Nasce a Parigi nel 1933, da genitori di origine polacca. Inizia a fotografare all'età di 14 anni con una macchina fotografica ricevuta in regalo per il suo compleanno. Studia fotografia a l'Ecole de Vevey in Svizzera per poi seguire una breve formazione di giornalismo. 1950 pubblica la sua prima fotografia per Photo - Revue. 1954 inizia a lavorare come freelance per Elle e nel 1955 come reporter. 1958 spinto dal desiderio di cambiamento, lascia Elle per una breve esperienza come reporter all'Agenzia Magnum, per la quale realizza un servizio su uno sciopero di minatori in Belgio che gli varrà il Prix Niepce, 1959. 1959 lascia l'agenzia Magnum. 1961 si trasferisce a New York dove vivrà fino al 1966. 1966 rientra a Parigi e lavora per diverse testate (Jardin de Mode, Vogue, Harper's Bazar, Paris-Match, Femme, Photo-) mentre le sue fotografie vengono esposte in prestigiose mostre in tutto il mondo. 1974 inizia la stesura di un romanzo che rimarrà incompiuto. 1981 nominato Chevalier des Arts et Lettres a Parigi. 1990 nominato Chevalier de la Le'gion d'Honneur a Parigi. 1992 vince il Grand Prix National de la photographie francese. 1994 vince il Grand Prix della Biennale di Nancy, Francia. 2000 muore a Parigi all'età di 67 anni. RITRATTI IN STUDIO l'elenco dei ritratti fatti nel tempo da Jeanloup Sieff è semplicemente interminabile : Anouck Aim'e, Azzedine Ala'a, Louis Armstrong, Fanny Ardant, Gae Aulenti, Jacqueline Auriol, Daniel Auteuil, Richard Avedon, Charles Aznavour, Edouard Balladur, Francois-Marie Bannier, Monica Bellucci , Marisa Berenson, Pierre Bergé, Bertha et Edwige Brigitte Bardot, Mijanou Bardot, Raymond Barre, Jean-Dominique Bauby, Maurice Béjart, Jane Birkin,Gìrad Blain, Marc Bohan, Sandrine Bonnaire, Pierre-André Boutang, Jean-Claude Brialy, Christian Bourgois, Carla Bruni, Sergueé Bubka, Capucci, Pierre Cardin, Carolyn Carlson, Amira Casar, Laetitia Casta, Nino Cerruti, César, Claude Chabrol, Géraldine Chaplin, Bernadette Chirac ,Jacques Chirac, Chou En-lai, Julien Clerc, Coluche, Régine Crespin, Alain Cuny, Jules Dassin, Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Jacques Doillon, Robert Doisneau, Kirk Douglas, Julie Driscoll, Annie Duperey, Patrick Dupond, Mia Farrow, Gianfranco Ferré, Marco Ferrer, Jean-Michel Folon, Suzanne Flon, Jane Fonda, Régis Franc, Claude Francois, Inés de la Fressange Charlotte Gainsbourg, Serge Gainsbourg, France Gall, Romain Gary, Thalita Getty, Annie Girardot, Hubert de Givenchy, Ivry Gitlis, André Glucksmann, Jean-Luc Godard, Sylvie Guillem, La troupe de Hair, Johnny Hallyday, Howard Hawks, Robert Hirsch, Alfred Hitchcock, Hiro, Isabelle Huppert, Aldous Huxley, Zizi Jeanmaire, Lionel Jospin, Denise Klossowski, Pierre Klossowski, Christian Lacroix, Bernadette Lafont, Karl Lagerfeld, Merryl Lanvin, Guy Laroche, Jacques Henri Lartigue, Maxime Le Forestier, Nicolas Leriche, Pierre Lescure, Bianca Li, Serge Lifar, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Peter Lorre, Antonella Lualdi, Fabrice Lucchini, Shirley Mc Laine, Sophie Marceau, Jeanne Mas, Chiara Mastroianni, Marcello Mastroianni, Ali McGrawm, Liza Minnelli, Francois Mitterrand, Montana, Yves Montand, Jeanne Moreau, Jean Messagier, Nico, Rudolf Noureev, Francois Nourissier Jean Nouvel, NTM, Jean d'Ormesson, Oscar Peterson, Roland Petit, Paloma Picasso, Michel Piccol, Marie-Claude Pietragalla, André Pieyre de Mandiargues, Hugues Quester, Charlotte Rampling, David Rampling, Serge Reggiani, Robert Ricci, Michel Rocard, Héléne Rochas, Jean Rochefort, Francoise Sagan, Dominique Sanda, Jean-Paul Sartre, Romy Schneider, Jean Seberg, Mathilde Seigner, Michel Serres, Pierre Soulages, Yves Saint Laurent, Angelika Taschen, Benedikt Taschen, Francois Truffaut, Emmanuel Ungaro, Sylvie Vartan, Simone Veil, Ana-Maria Vera, Ocimar Versolato, Jacques Weber, Anne Wiazemsky, Le duc et la duchesse de Windsor, Atahualpa Yupanqui, Elsa Zylberstein NUDI IN STUDIO PAESAGGIO MODA Ho volutamente impostato l'articolo su Jeanloup Sieff come se fosse una piccola personale. In realtà son centinaia e centinaia le foto di questo autore, gli interessati vorranno eventualmente andarsele a cercare in libreria o per il web, basti pensare allo sterminato catalogo di ritratti in circolazione. Ho scelto alcune fotografie che meglio caratterizzano il modo di fotografare di questo personaggio. Ironia, innanzitutto (come si capisce dal suo autoritratto), uso del grandangolare anche nel ritratto per stemperare alcuni tratti del carattere ed esaltarne altri, taglio mutuato dalla moda (o viceversa ?) per esaltare il dettaglio (menti che saltano, la parte alta della testa, spesso le orecchie), in un bianco e nero morbido ma al tempo stesso carico, denso, curato particolarmente in stampa. Attivo in tutti i generi di fotografia é particolarmente ricordato per i suoi nudi, specie le serie al tavolino (il soggetto senza accessori, seduto dal'altro lato di un tavolino quadrato, ripreso leggermente dall'alto, magari d'angolo) e ... i posteriori. Sieff si é sempre ripromesso di publbicare un intero libro di schiene e fondischiene. Sempre elegante, sempre composto, sempre perfettamente identificabile. Nella moda sono notevoli i suoi tagli, i suoi ambienti e l'uso del grandandolare per rendere le modelle ancora più longilinee, come nel caso di Twiggy : O punti di vista alternativi come questi : senza troppe preoccupazioni per le distorsioni indotte dal grandangolare in ripresa ravvicinata. Attivo anche nella danza ma mai banale : Chiudo con un uno scatto d'umorismo di un inglese ( Alfred Hitchcock insegue una modella, sullo sfondo il famo motel di Norman Bates, scena del film Psicho) : e di umorismo sugli inglesi (due generi diversi di istitutrici, a seconda dei tempi e dei ... datori di lavoro) : Insomma un grande, irriverente, irripetibile fotografo che ha lasciato un segno del suo tempo. Come le sue parole che ho riportato all'inizio di questo articolo. "Il denominatore comune di tutte le foto é sempre il tempo, il tempo che scivola via tra le dita, fra gli occhi, il tempo delle cose, della gente, il tempo delle luci e delle emozioni, un tempo che non sarà mai più lo stesso" (J. Sieff).
  2. Cosina ha aggiornato il vecchio Voigtlander Ultron 40mm f/2 SL II S, obiettivo disponibile sul mercato da una decina di anni. Si tratta sostanzialmente di un aggiornamento estetico (lo schema è invariato) ma con una miglioria all'elicoide che consente una messa a fuoco con una distanza minima ridotta a 25cm. estetica schema ottico lunghezza focale 40mm Apertura massima : 1: 2 Apertura minima : f/22 Schema ottico : 5 gruppi per 6 lenti angolo di campo : 57 ° Diaframma a 9 lamelle minima distanza di messa a fuoco : 0.25 m Rapporto di ingrandimento : 1:4 Diametro x lunghezza : 66.3 × 37.5 mm Passo filtri : 52 mm Peso: 260 g Attacco : Ai-S con CPU Paraluce a vite LH - 40 IIS (venduto separatamente) Disponibilità : da settembre 2017 Prezzo suggerito in Giappone : intorno ai 500 euro Colori : nero o nero e argento ricordo che tutti questi obiettivi Voigtlander sono costruiti da Cosina con controlli di qualità e materiali paragonabili agli Zeiss (parimenti costruiti in Giappone da Cosina) e che tutti questi obiettivi sono dotati di CPU che comunica alla fotocamera apertura massima e focale (quindi funzionanti in pieno automatismo senza bisogno di memorizzare preventivamente i dati).
  3. Celo (ovviamente) non so quale edizione peró.
  4. Foto di copertina (c) di Joe McNally, Nikon Ambassador Vi chiederete, chi é Dave Duncan Douglas (di seguito DDD) e che ci azzecca con Nikon ? David Douglas Duncan a Con Thien, Vietnam, ottobre 1967 con la sua Nikon F. Foto di Frank Breth DDD é stato un fotografo americano, lungamente attivo per Life come fotografo di guerra. Nato nel 1916 a Kansas City nel Missouri, Boy-Scout, studente di archeologia, gli capitò di fotografare casualmente il noto rapinatore di banche John Dillinger in un hotel nel 1934, cosa che evidentemente cambiò la sua vita per gli anni a venire. In realtà lui aveva semplicemente sentito alla radio che un hotel andava a fuoco (era a Tucson, Arizona, dove frequentava l'Università) e corse a fare delle foto con una fotocamera pagata 39 cents. La sua foto ritraeva un uomo che recuperava una valigetta dall'hotel in fiamme. Il giorno dopo scoprì leggendo il giornale che quell'uomo era Dillinger e nella valigetta aveva il solito corredo composto da pistole, mitragliatori e contanti frutto delle rapine. Nel 1938 riuscì a diplomarsi e per un anno girovagò come fotografo freelance. Alcune sue foto dei Caraibi furono pubblicate sul National Geografic. Durante la guerra servì nei marines come fotografo combattente (in servizio come ufficiale dei Marines, non come semplice fotoreporter), durante la campagna di Bouganville (isole Salomone, sanguinoso scontro protrattisi dall'estate 1943 fino ai primi giorni del 1945) si ritrovò infatti in combattimento con i soldati giapponesi. I Marines nei momenti di crisi mettono in linea anche la banda reggimentale e i cuochi ! Più tardi era imbarcato sulla nave da battaglia USS Missouri, famosa perché sul suo ponte fu celebrata la cerimonia della resa incondizionata delle forze giapponesi agli americani (presente il Gen. Douglas MacArthur). Si congedò nel 1945 come tenente colonnello, dopo aver guadagnato svariate decorazioni tra cui la Legion d'Onore al merito e due DFC, per meriti militari, non fotografici ! Finita la guerra passò a Life come corrispondente di guerra e si recò in varie parti calde del mondo, durante la crisi che portò alla fine del dominio britannico in India (1946), e in vari conflitti in medio-oriente (conflitto in Palestina e nascita dello stato di Israele 1948) in Europa Orientale e in Africa. Ma fu durante il conflitto di Korea che lasciò i suoi lavori migliori, diventando forse uno dei più influenti fotografi di guerra del secolo. Seguì le azioni della Prima Divisione dei Marines a Pusan e nella sacca di Chosin. Nel 1951 una sua raccolta di foto dal titolo "This is the War" illustrò in maniera realistica e cruda l'orrore della guerra e l'eroismo e il sacrificio dei soldati. Il libro ottenne la medaglia d'oro degli Stati Uniti. Fino al 1955 DDD lavorò per Life coprendo anche eventi come l'abdicazione di re Farouk d'Egitto. Nel 1956 si dedicò a servizi in Russia e in particolare alla pubblicazione dei tesori del Cremlino.Visse anche a contatto con Picasso in Riviera, dove immortalò il pittore in oltre 10.000 istantanee che lo ritraevano nella vita quotidiana. Nel 1960 (da questo momento con l'immancabile Nikon F presa in Germania) girò per l'Europa dove vinse numerosi premi. Nel 1967 tornò nel teatro di Guerra, in Vietnam, ancora per Life. Un celebre crop tratto da un celebre ritratto di Picasso (pubblicato sul libro Viva Picasso nel 1957) : e un ritratto decisamente meno noto dello stesso pittore : due foto della guerra di Korea nel luglio 1950 : ritratti celebri : foto prese dall'archivio pubblico Harry Ransom Center dell'Università del Texas. Bene ma che c'azzecca con Nikon il grande Dave Douglas Duncan che adesso conosciamo a tutto tondo ? Ebbene, abbiamo lasciato Nikon nel 1948 con la produzione delle sue macchine telemetro dotate dei primi Nikkor. Nel 1950 durante il suo servizio in Korea, DDD visitò il Giappone. I soldati impegnati in Korea avevano come base il Giappone ancora occupato. Yokohama era la base dell'US Navy per il teatro del Pacifico. Durante la visita poté provare i Nikkor adattati per l'attacco Leica a vite e si dotò del 50/1.5 e del 135/3.5 per la sua Leica IIIf. Con questi fotografò le vicende di guerra e in particolare per gli articoli pubblicati su Life che poi vennero raccolti nel libro fotografico Yankee Nomad. penso che la maggior parte di queste foto parli da sola, in gran parte - io presumo - prese con i vari Nikon in possesso di DDD e in particolare il 28 e il 50 mm. L'esperienza di DDD convinse anche altri colleghi di Life a passare a Nikon. In particolare Horace Bristol, altro grande fotografo di guerra americano e membro del Group F/64 di Ansel Adams, stabilitosi nel 1950 con la famiglia in Giappone, Karl Mydams (che usava Contax) e Hans Walker che per primo usò Nikkor su Nikon. Ma il punto di svolta fu quando apparve un articolo firmato dal grande divulgatore di argomenti fotografici Jacob Deschin (scriveva su una rivista chiamata Popular Photography attiva fin dal 1937) sul New York TImes il 10 dicembre 1950. Data fatidica. In questo articolo, con il supporto delle interviste a molti fotografi americani durante la guerra di Korea si metteva in evidenza la superiorità dei Nikkor rispetto agli obiettivi tedeschi ! La polemica e lo scontro tra pro-zeiss e pro-Nikkor si consumò per due anni. Nel febbraio 1951 Deschin pubblicò il definitivo passaporto per la qualità Nikkor su Popular Photography. Una puntuale disanima con ben dieci pagine di fotografie di DDD a supporto e l'analisi e il confronto puntuale delle prestazioni dei Nikkor in confronto dei parclasse tedeschi. Fu l'apoteosi. I marchi Nikon e Nikkor vennero lanciati sul mercato americano e grazie alla fine dell'occupazione americana del Giappone e alla abolizione dell'obbligo del marchio Made in Occupied Japan, Nikon si lanciò nell'esportazione nel ricco mercato USA con l'appoggio di una catena di negozi in tutto il territorio. Più avanti nel 1953, venne fondata la sussidiaria Nikon USA, ancora oggi la pià importante filiale Nikon fuori dal Giappone. Il successo dei Nikkor per Leica e Contax fornì a Nikon i mezzi per sviluppare le sue fotocamere a telemetro e permise il lancio di nuovi modelli di fotocamera e i relativi obiettivi. La gran parte dei fotografi professionisti americani passò a Nikon a telemetro prima, e alla relfex F al suo lancio, nel 1959. DDD, nel 1960 ebbe a dire, "quando nel 1950 Horace Bristol ed io passammo a Nikon non ci rendemmo immediatamente conto che stavamo segnando lo spartiacque della fotografia in piccolo formato del dopoguerra". Dal 1950 e fino ad oggi DDD é rimasto fedele alla sua scelta. Come ogni nikonista che si rispetti, peraltro ! Da quel 1950 e fino ai giorni nostri Nikon é diventata sinonimo di affidabilità e sicurezza di prestazioni anche nelle estreme situazioni di guerra.
  5. Paer che Canon stia per lanciare anche una nuova mirrorless APS-C entry-level, chiamiamola EOS-M20, che andrebbe a saturare la fascia bassa del mercato. Quella popolata in generale dai modelli superati di Olympus (EPL) e Sony (vecchie Nex e A5x00). In kit con il 15-45mm F3.5-4.5, destinata a far crescere il numero di pezzi venduti da Canon in attesa di calare pezzi più pregiati. Ricordo che già oggi Canon vende più di Sony e poco meno di Olympus. Obiettivo dichiarato è di essere il numero uno entro il 2017.
  6. Infatti è l'obiezione che ho fatto a Nital quando me l'hanno proposto in prova : "sarà sufficiente la mia D5 per magnificare questo 28/1.4 ? Non sarebbe meglio la D850 ?" Ma mi hanno fatto capire che non era il caso di insistere. La D850 solo a tempo debito
  7. Infatti è l'obiezione che ho fatto a Nital quando me l'hanno proposto in prova : "sarà sufficiente la mia D5 per magnificare questo 28/1.4 ? Non sarebbe meglio la D850 ?" Ma mi hanno fatto capire che non era il caso di insistere. La D850 solo a tempo debito
  8. M&M

    Nikon D850 (rumors aggiornati)

    Avendo il modulo AF della D5, non vedo come possa essere differente la copertura Però, per farti parzialmente contento, ci sarà il formato ritaglio 1:1
  9. Materiale ricevuto in visione dal distributore ufficiale italiano che sarà restituito a fine test. una riedizione del vecchio best-seller (ai tempi di D70 e D200) Nikon 70-300mm VR, sempre compatto e a buon prezzo. Lo abbiamo chiesto per anni. Nikon abbastanza distratta da progetti più ambiziosi, ci ha illusi lo scorso anno con un esemplare in formato DX, chiaramente di primo equipaggiamenti, per arrivare solo questa estate al tanto agognato nuovo tele-zoom midrange ma finalmente in full frame. Perchè se è vero che sul mercato intanto è uscito il bel Nikon 70-200/4G, è altrettanto vero che si tratta di un obiettivo che non è alla portata di tutti, guadagna si circa uno stop di luminosità, ma è anche inesorabilmente più corto di 100mm. E 100mm sul lato tele si fanno sentire se uno fa sport o fotografia naturalistica. Ma anche se fa paesaggio o addirittura ritratto, avere uno zoom che copra tutte, ma proprio tutte le focali tele fino al 300mm fa sempre comodo. Purchè con buone prestazioni. Perchè il vecchio 70-300 VR, purtroppo, non riesce da tempo a star dietro all'evoluzione dei sensori. E specialmente sulle focali più lunghe è maledettamente cedente in termini di qualità. Ma Nikon non ha atteso invano. Perchè già a vedere i dati di presentazione (recentissima, solo a metà luglio, come da noi riportato qui tra le nostre news) invece promette un pacchetto completo composto da un obiettivo maneggevole (680 grammi), non troppo lungo, con un passo filtri da 67mm, stabilizzato (come è necessario che sia oggi ogni teleobiettivo serio) ma soprattutto con una qualità che anzichè decrescere con l'aumento della focale, migliora ! Peraltro lo fa con un obiettivo che utilizza - ed è una prima assoluta per un obiettivo full-frame - la nuova generazione di motori AF-P. Si tratta di motori lineari elettrici, cosiddetti passo-passo, in grado di muoversi in modo veloce anche in autofocus in modalità Live-View, silenziosi, senza i soliti fischi indotti dai motori ad ultrasuoni. Essendo destinato a macchine non necessariamente entry-level (per quelle ci sono svariate soluzioni in formato DX) questo è il primo obiettivo della serie AF-P che dispone dei consueti comandi di controllo della messa a fuoco e dello stabilizzatore. Direi una scelta dovuta che sottolineiamo positivamente. abbastanza compatto a riposo, si allunga alla focale maggiore. Il paraluce, volendo è sovradimensionato, considerate le focali. Ma comunque efficace. sull'anello anteriore sono riportate le specifiche dell'obiettive, marcate in bianco. la ghiera dello zoom è molto comoda e ben dimensionata. Giustamente posta dove va naturalmente la mano del fotografo. Di minore importanza - e di uso decisamente meno consueto - quella della messa a fuoco manuale. baionetta in metallo, contattiera ben costruita, diaframma elettromagnetico. A tutti gli effetti un degno esponente dell'ultimissima generazione di obiettivi Nikkor ! 1.2 metri di messa a fuoco minima ne fanno un obiettivo decisamente polivalente. Il passo filtri da 67 mm lo allineano ad altre realizzazioni della stessa fascia, consentendo di ottimizzare gli eventuali filtri giá in dotazione al fotografo. Costruzione in Tailandia. compatto non significa piccolissimo, ma ricordiamoci che è pur sempre un 300mm alla massima estensione. Qui raffrontato con il Nikon 50/1.8G che per me rappresenta sempre il benchmark di compattezza. che si conferma in questa foto, occupando appena un pò di più della mia mano altra vista del bocchettone. La finestrella di uscita è semi-rettangolare. Come va ? Va molto bene. Punto. Oltre a star bene in mano e a non pesare in nessun modo, la messa a fuoco è rapida ed adeguata alle esigenze della fascia di fotografi interessati ad uno zoom tele tutto fare come questo. Io l'ho messa alla frusta con la mia D5 e in effetti in limitate circostanze ho notato che la macchina soffriva un pò. Ma è chiaro che non sarà certo l'obiettivo ideale per il proprietario di una tale ammiraglia che invece vedo molto felicemente accoppiato con macchine tipo D7500 o D750. A tutte le focali la nitidezza è adeguata, qui all'Oasi La Torbiera di Agrate Conturbia. in termini di verifica della velocità di messa a fuoco (e dello stabilizzatore) nulla è meglio di una corsa di kart. Sono veicoli lenti in termini assoluti ma dotati di una accelerazione angolare spettacolosa. Ed è solo qui che ho notato che la D5 tossicchiava a causa dell'obiettivo. Nessun intoppo invece in altre circostanze. foto scattate alla Pista Azzurra, in provincia di Novara. Uno zoom tele che va dal 70mm in su, si presta perfettamente anche al ritratto in studio, quando non siano richieste aperture massime elevate per sfuocare. Ma con il flash ad F8 questo obiettivo si fa valere ! 70mm 100mm 135mm 200mm 300mm 300mm 300mm specie considerando l'ottima distanza minima di soli 120cm (per un 300mm). scgliendo giudiziosamente lo sfondo, lo sfuocato è gradevole. Ma non è questa la sua peculiarità migliore. Con situazioni più caotiche, lo sfuocato tenderà a risultare nervoso. Situazioni tipiche da gita al lago, sulla diga del porticciolo di Como colori, contrasto, velocità, dettaglio, ok a tutte le focali Nessun problema anche a seguire uccelli in folo. Puntuale la messa a fuoco e l'inseguimento anche con movimenti pseudocasuali come quelli dei gabbiani. E' sempre molto forte però la vignettatura, anche chiudendo ad F11 stesso discorso (ma dopo i kart è facile) con ciclisti e podisti. noto ancora uno sfuocato non gradevolissimo in ombra a 2500 ISO. Dettaglio che si mantiente in tutte le sue caratteristiche. Soggetto a circa 20-25 metri da me. dall'altro lato della strada. Ed infine qualche scatto in studio con il flash e un ombrello da 185cm. provando anche a sfruttare la raffica della D5 e la prontezza del flash utilizzato (un 600 W/s da 10 scatti al secondo) con una ballerina lasciata libera di giocare sul set sempre fuoco in ogni circostanza. Ma una prestazione in grado di sostituire allegramente un 70-200 ai diaframmi più chiusi. Conclusioni Nikon ci ha fatto aspettare anni per rinnovare uno dei pezzi forti del corredo. Ed uno dei due obiettivi (l'altro è lo zoom wide) che in genere si vanno a comperare per estendere il proprio corredo. Lo fa in questa estate 2017 con un oggetto decisamente degno di nota, proposto ad un prezzo concorrenziale e soprattutto meno impegnativo dei pur più pregiati Nikon 70-200. La prova nel suo complesso lo vede uscire molto positivamente. Anche la messa a fuoco che temevo potesse essere il punto debole, non fa rimpiangere i motori tradizionali ad ultrasuoni. Anzi, in Live-view, la prestazione è decisamente migliore. Unico appunto che riesco a trovare è una vignettatura sempre un pò troppo presente (ma facile da eliminare in sviluppo, anche automaticamente) e uno sfuocato piuttosto ordinario. Ma sappiamo che il corredo Nikon offre macchine in grado di accontentare anche chi dovesse trovarsi limitato in questo. Mentre oggi, sul mercato, ci sono veramente pochissime alternative a questo nuovo Nikon AF-P 70-300mm f/4.5-5.6E, così compatte e prestazionali. Tenderei ad escludere gli altri 70-300 presenti sul mercato, siano Nikon che Sigma o Tamron, tranne che non si utilizzi ancora una vecchia D70 o una D200 o si voglia risparmiare a tutti i costi. Ma li sta tutto alle priorità del fotografo. Ringraziamo il distributore ufficiale italiano Nital Spa per averci inviato in visione l'obiettivo a tempo di record ! A nemmeno 15 giorni dall'annuncio, avevamo già in mano l'ultima novità del listino.
  10. M&M

    Nikon D850 (rumors aggiornati)

    Il fatto é che l'SRaw di Nikon, allo stato comporta una perdita di informazioni tale ta sconsigliarlo. E poi, scusate, con la quantità di scatti che fate, un file da 50 megabyte vi risulta così intollerabile o ne fate solo una questione di principio ?
  11. Grazie Silvio, in effetti è quello che intendevo. A riposo ha la stessa sagoma di un Nikon Micro 105/2.8 VR, mentre esteso, la parte che sporge non sposta il baricentro. Quindi non vedo controindicazioni ad usarlo montandolo sul treppiedi per la macchina (qualora il credo o la fede del fotografo non lo vietino severamente ). Riguardo il Nikon 70-300, credo sia un obiettivo più generalista, inteso come complemento del proprio equipaggiamento senza velleità specialistiche (che non significa di scarsa qualità ... in fondo siamo li). Mentre questo Sigma si caratterizza eccome (mentre è più scomodo del Nikon per tanti altri versi).
  12. Ritengo che siano due obiettivi sovrapponibili per lo più perchè hanno più o meno lo stesso prezzo. A brevissimo pubblicherò il test anche del nuovo Nikkor AF-P 70-300, e una guida all'acquisto tra i due, con le mie considerazioni al riguardo. Entrambi hanno punto di forza e di debolezza. Quasi si compendiano, tanto che sarebbe bello averli entrambi. Il tuo amore per il treppiedi è noto. Ma dubito che tu ti faccia scrupoli ad usare il Micro Nikkor 105/2.8 VR su treppiedi, pur senza collarino, o a mano libera quando il treppiedi non ci sta. E ti sfido a fare panning a bordo campo con il treppiedi ... ! Oppure sei di quelli che portano la manica lunga anche a Ferragosto al mare ?
  13. M&M

    Nikon D850 (rumors aggiornati)

    Nel frattime ... abbiamo anche il profilo (quello meno sexy) della D850 il tipo che l'ha pubblicata su Dpreview (lui ha la Df, a destra), dice che l'aveva suo cognato che lavora per non si sa chi, in prova, ovviamente sotto NDA e quindi oltre a qualche schermata e due foto non sa dire altro. Strano che non abbia pensato di far vedere anche l'altro lato, quello con il famoso cosino sopra al correttore diottrico. Io non me la bevo ... ma intanto è così che abbiamo potuto vedere una D850 dal vero e non per le foto rubate a Nikon China.
  14. M&M

    Nikon D850 (rumors aggiornati)

    Nikon ha introdotto lo Small Raw (SRaw) con la D4s e poi con la D810. La tua D500 ce l'ha, quindi puoi provarlo anche tu. Ovviamente non comporta crop, il formato è prodotto per downsizing del formato pieno del sensore. Ma altrettanto ovviamente, è prodotto via software, non si applica nessun pixel binning. Nella buona sostanza l'SRaw è una sorta di Jpeg nobilitato (Iliah Borg, contributore di Dpreview e di Rawdigger lo ha misurato essere un formato a 11 bit, leggere il suo articolo qui) già demosaicizzato on-camera ma che conserva qualche proprietà del RAW ma i valori di crominanza e luminanza sono quelli tipici del Jpeg. L'unico vantaggio concreto è la riduzione del peso del file. Che avviene però a scapito della qualità, rispetto al RAW, e fin qui ci siamo, ma, peggio ancora, a scapito delle prestazioni operative della macchina. Perchè il processore viene appesantito, e ciò provoca un crollo a circa la metà della capacità del buffer e un consumo di batteria superiore. Morale, io non l'ho mai impiegato, non lo userò mai, perchè per la massima qualità uso esclusivamente il NEF a 14 bit compresso LossLess, e quando mi serve la raffica ma la capacità in post-produzione non è necessaria (sport) trovo che il jpg ben esposto e con un bilanciamento del bianco adeguato (magari pure con il D-Lightning di Nikon attivo in automatico) sia ben più pratico, specie perchè la macchina anzichè essere appesantita, ne risulta alleggerita e posso scattare più allegramente. Canon che ha una esperienza più matura in questo formato, assicura che il suo SRaw sia da 14 bit. Io non lo so. E francamente me ne infischio ! Non utilizzerò mai la mia D850 a meno delle sue capacità massime
  15. Obiettivo ricevuto in visione dal distributore ufficiale italiano che è stato restituito a fine test. Attenzione in questo articolo sono presenti molte immagini di nudo. Chi se ne sentisse offeso è pregato di terminare la lettura. Interpreti principali : Nikon 28/1.4E, Nikon D5, obiettivo prevalentemente ad F1.4 PRIMO ATTO “Non è mai notte quando vedo il tuo volto; perciò ora a me non sembra che sia notte, né che il bosco sia spopolato e solitario, perché per me tu sei il mondo intero; chi potrà dunque dire che io sono sola se il mondo è qui a guardarmi?” Fine primo atto : Applausi Intervallo il nuovo 28/1.4E non è grandissimo, sta bene in mano se lo si monta su una Nikon professionale. Ma è certamente più importante di un 50/1.8G componenti consueti. Il passo filtri è da 77mm. Il paraluce è di pregevole fattura e molto efficace. la parte anteriore è ben protetta da guarnizioni iscrizioni in rilievo dorate per il bellissimo Nikon 28/1.4E l'unico comando - peraltro inutile perchè l'autofocus è molto efficiente - è l'innesto del motore interno di tipo AF-S attraversato dalla luce contattiera di ultima generazione made in Japan giusto per cambiare Ometto i consueti grafici, dati di costruzione, etc. etc., perchè questo è uno strumento per artisti, non per ingegneri ! Secondo atto una via di Como, la mattina di ferragosto, tutta apertura, messa a fuoco sull'angolo del muro, sfuocato degno di un teleobiettivo. Ovviamente a tutta apertura nella stessa situazione, un soggetto al centro del fotogramma reso con la massima nitidezza. Ovviamente a tutta apertura .... che poi si allontana mosso, tra tanta nitidezza. Ovviamente a tutta apertura .... interno di una vetrina, attraverso il vetro, reso come se queste creature potesse realmente mettersi a parlare e dirmi che cosa popola i loro sogni. Ovviamente a tutta apertura .... ripresa con la correzione della distorsione. che francamente al naturale è quasi impercettibile. Io non me ne sono curato. il Duomo di Como sfuocato. In primo piano un gioco d'acqua.Ovviamente a tutta apertura .... la mano di Valerio sul suo Nikon 200-400/4. Ovviamente a tutta apertura .... nello sfuocato ci sono Paolo e Roberto. Del tutto disciolti. Ovviamente a tutta apertura .... Valerio a fuoco, nitidissimo. Paolo no. Ovviamente a tutta apertura .... sole nel fotogramma. Esposizione a punto centrale preserva le alte luci. Program. Sole pieno di agosto. Ma sembra la mezza notte nel bosco dei sogni di Shakespeare ... l'unico modo per metterlo in difficoltà. Ma francamente siamo oltre il limite dell'insensato. Echissene ! di notte (sul serio). I punti di luce sono i lampioni della strada. In primo piano un coppo francese. Ovviamente a tutta apertura .... 800 ISO il lato del Duomo di Como. Ovviamente a tutta apertura .... La fronte del Duomo di Como. Ovviamente a tutta apertura .... la piazza laterale. Correzione esemplare. ancora il lato del Duomo. Linee verticali a piombo. Colori netti. Leggibilità assoluta. Ovviamente a tutta apertura .... Ovviamente a tutta apertura .... "Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita." Ovviamente a tutta apertura .... in studio in controluce ma colpo di flash da 600 W/s Flash con ombrello da 185 cm. Controluce del sole. Scena completamente onirica. Ovviamente a tutta apertura .... Ovviamente a tutta apertura .... eppure tutti i dettagli perfettamente nitidi (tanto da aver dovuto rimuovere le imperfezioni della pelle della modella ...) Fine secondo atto : Applausi Le ultime parole Nikon D5, Nikon 28mm F1.4E ad F1.4, luce disponibile Nikon D5, Nikon 105mm F1.4E ad F1.4, luce disponibile Considero il Nikon 105mm F1.4E già una leggenda (in vita). Questo Nikon 28mm F1.4E destinato a percorrere la stessa strada, quasi fosse un teleobiettivo da ritratto costretto entro una focale di un terzo. Non c'è molto altro da aggiungere. Forse una sola cosa, il prezzo - non certo popolare - ne farà un oggetto per pochi. Meglio così, questo è un obiettivo molto particolare destinato a palati sopraffini che non deve involgarirsi a nessun costo, nemmeno di chi ne ha tanti da poterli sprecare. E' un obiettivo da usare prevalentemente tutto aperto e quando l'occasione lo richiede, come se fosse uno champagne invecchiato cinquanta anni. Per tutte le altre circostanze meno impegnative, i paesaggi e le cartoline, ci sono altre soluzioni, meno costose, più abbordabili. Più semplici sotto tutti gli aspetti. Perchè questo obiettivo entra di prepotenza nel novero dei migliori disponibili per il corredo ideale per la nostra Nikon. Insieme a pochi altri selezionati esempi di raffinata ingegneria ottica messa al più umile servizio dei nostri sogni. E scordatevi quel pachiderma tedesco a fuoco manuale dal nome esotico che ricorda un gufo triste. Triste perchè non se ne venderà più uno con questo capolavoro sul mercato. Grazie Nikon ! Ringraziamo ancora il distributore ufficiale Nikon in Italia : senza la sua cortesia non avremmo mai potuto testare questo autentico capolavoro.
  16. Se li frequentate correntemente, condividete sui Social i contenuti più interessanti di Nikoland. Svilupperemo più interesse e magari qualche amico in più passerà di qua. Sotto ogni articolo, blog, post, etc. etc., ci sono i più comuni strumenti di condivisione. Grazie. ______________________________ Il sorridentissimo
  17. M&M

    Nikon D850 (rumors aggiornati)

    Giuro di no, ancora non l'ho vista. Solo promesse da Moncalieri
  18. Ho ricevuto questo obiettivo in prova da Mtrading, distributore nazionale del marchio Sigma, in qualità di SIgma Ambassador Noi di Nikonland, l'avrete letto spesso, ci lamentiamo da anni della mancanza di disponibilità sul mercato di obiettivi tipo 70-300mm di primo equipaggiamento (e quindi di prezzo abbordabile) ma di caratteristiche adeguate ai sensori moderni. Purtroppo tutti gli obiettivi di questa categoria sono scarsi e datati. Il Nikon 70-300, ottimo e di prezzo assolutamente onesto, andava bene con le macchine di 10 anni. Il Sigma, un tempo un vero cavallo di battaglia della casa, è anche esso superato dagli schemi ottici moderni e assolutamente inadatto ad utilizzi seri. Ciò ha di fatto costretto i fotografi ad alzare il budget a livelli considerevoli, spesso andando ad acquistare obiettivi inadatti allo scopo, corti (e moltiplicati) oppure grossi e pesanti (70-200/2.8) e più che altro pensati per scopi specifici. E' con grande entusiasmo che abbiamo accolto l'annuncio di questo nuovo Sigma 100-400mm F5-6.3, giustamente inserito nella serie Contemporary (caratterizzata dal rapporto prezzo/prestazioni, pur con qualche compromesso) lo scorso mese di febbraio ed andato in distribuzione ad inizio estate ad un prezzo suggerito al dettaglio intorno agli 800 euro IVA incluso. Entusiasmo che è stato doppiato anche dall'annuncio più recente del Nikon 70-300mm F4.5-5.6, obiettivo che non è un esatto concorrente di quello in prova ma che in un certo qual modo si va a sovrapporre per qualità e prezzo. Come è fatto eccolo, appena tolto dall'imballo, montato sulla mia Nikon D5 di fianco al nuovissimo Sigma 24-70/2.8 Art (che non è un piccoletto) la classica confezione bianca con la C di Contemporary Con il paraluce in posizione di trasporto qui già ben "rodato" (si notano le mie ditate sulla carrozzeria ...) la bottoniera, oltre ai consueti interruttori di messa a fuoco, di distanza minima (selezionabile entro gli 1.6-6 metri) e lo stabilizzatore (posizione 1 e 2), dispone anche di due tasti utente programmabili via firmware dettagli della scala delle distanze modello del 2017 anello dello zoom e della messa a fuoco il comodissimo blocco dello zoom in posizione di riposo. Evita durante il trasporto che l'obiettivo si allunghi (anche semplicemente quando lo si prende dalla borsa) eccolo in tutto il suo splendore : non piccolissimo ma nemmeno troppo più grande della mia mano altro lato in sequenza, da sinistra a destra, tutto esteso con paraluce, a 100mm con paraluce, a 100mm senza paraluce montato sulla D500 : una combinazione fantastica per lo sport e il wildlife qui di profilo e dall'alto dettaglio della baionetta. L'obiettivo è a diaframma elettromagnetico di fronte in trasparenza, il diaframma è tutto aperto, si nota la ridotta luminosità anche alla minima focale a confronto, completamente estesi, con il nuovissimo Nikon AF-P 70-300mm F4.5-5.6, i due rivali per il nostro attacco Nikon il paraluce montato che mostra delle belle finestrelle per l'aria sul bordo la serigrafia che richiama il modello lo schema ottico impiega ben 21 elementi in 15 gruppi ottici. 4 lenti sono a bassissima dispersione SLD. Il peso è di 1160 grammi, non pochissimo ma abbastanza da potersi utilizzare tranquillamente a mano libera (non è previsto il collarino per il treppiedi ... giustamente !). E' lungo 182mm ed ha un diametro di 86 mm. Il passo filtri è di 67 mm. Il diaframma è a 9 lamelle. La distanza minima di messa a fuoco è di 1.6 metri. Il rapporto di ingrandimento è di 1:3.8 Disponibile come di consueto per gli attacchi Nikon, Sigma e Canon. Come va Uno sguardo al programma Sigma di ottimizzazione che consente di riscrivere il firmware per aggiornarlo in caso di migliorie da parte della casa o per programmarne le qualità a cura dell'utente. le personalizzazioni sono tante, come di consueto per questi tele-zoom e per gli obiettivi serie Sports. oltre alla messa a punto della messa a fuoco a varie distanze e alle varie focali, questo obiettivi si presta alla programmazione secondo gli stili del fotografo di varie caratteristiche di scatto. Come mia abitudine per gli obiettivi in prova non vado a scombinare le caratteristiche standard ma sono sicuro che ci si possa divertire andando a starare le qualità impostate in fabbrica, secondo le proprie abitudini fotografiche e i generi praticati. Una rapida occhiata ai grafici MTF ufficiali : e la prima conferma delle mie aspettative. Un tempo questi tele-zoom avevano caratteristiche interessanti alle focali corte per poi perdere visibilmente a quelle più lunghe e diventare quasi inservibili a quella massima. Qui è il contrario : a 100mm l'obiettivo è normale, a 400mm sembra un superteleobiettivo da 8000 euro anzichè uno zoom-tele midrange da 800 euro ! Ed eccone la prova, Premesso che la Nikon D5 non è la campionessa di nitidezza, con i suo i "soli" 20 megapixel : crop 1:1 scatto a 400mm, 1/100'', F6.3. Il mio classico test dello stabilizzatore : l'occhio di Stana, qui a 400mm, F6.3, 1/6''. Scatto ragionevolmente fermo per questa focale e a questo tempo di scatto. Ad 1/20'' siamo comunque in sicurezza. Ritratto ? E perchè no ? Un tele-zoom come questo consente in studio, chiudendo ad F8, di avere tutte le focali che servono per il ritratto, anche quelle più inconsuete oltre i 200mm Nikon F5, F8, flash Godox AD600 in TTL, 100mm, Modella Charlize@MauroLand Nikon F5, F8, flash Godox AD600 in TTL, 135mm, Modella Charlize@MauroLand Nikon F5, F8, flash Godox AD600 in TTL, 200mm, Modella Charlize@MauroLand Nikon F5, F8, flash Godox AD600 in TTL, 130mm, Modella Charlize@MauroLand Nikon F5, F8, flash Godox AD600 in TTL, 400mm, Modella Charlize@MauroLand Nikon F5, F8, flash Godox AD600 in TTL, 400mm, Modella Charlize@MauroLand Nikon F5, F6.3, luce disponibile, 400mm, ISO 640, Modella Alessia@EuRossModels all'aperto Nikon F5, F5.6, 1/125'', 200mm all'aperto Nikon F5, F5.6, 1/125'', 270mm E francamente, basterebbe aprire questa immagine a tutto schermo (è da 3840 punti) per capire come va questo obiettivo. Nitidezza, volumi, sfuocato, colori. La perfezione (e a 400mm è meglio !) all'aperto Nikon F5, F6.3, 1/1250'', 370mm, ISO 720 all'aperto Nikon F5, F6, 1/1250'', 220mm, ISO 1100 all'aperto Nikon F5, F6, 1/1250'', 220mm, ISO 1100 all'aperto Nikon F5, F6, 1/1250'', 200mm, ISO 1100 all'aperto Nikon F5, F6.3, 1/160'', 400mm, ISO 100 all'aperto Nikon F5, F6.3, 1/125'', 400mm, ISO 100 e anche qui, aprendo, massima nitidezza alla massima focale. Sfuocato dolcissimo. Mezzi meccanici La stagione automobilistica è entrata nella pausa estiva, quindi ho ripiegato su quello che offre il panorama attorno a me. A Malpensa, una domenica mattina. Le foto che seguono sono state scattate con la Nikon D500 250mm 400mm 400mm 400mm 400mm ad una pista di Kart nel novarese, l'ultima giornata di gare, passando per caso. Sempre Nikon D5 per tutti gli scatti. 400mm, F6.3, 1/2000'' 190mm, F11, 1/160'' 190mm, F11, 1/160'' 400mm, F6.3, 1/2500'' 400mm, F6.3, 1/2500'' 400mm, F6.3, 1/2000'' 400mm, F6.3, 1/2500'' Fauna (all'Oasi la Torbiera di Agrate Conturbia - No) Ma immagino che l'utilizzo principale per molti proprietari di questo obiettivo sarà la fotografia alla natura. Bene, direi che la prova è ampiamente superata. attraverso il vetro corazzato (350mm, F6.3, ISO 1800) fauna locale (100mm, F6.3) pennichella (350mm, ISO 1800) sempre attraverso il vetro (400mm, ISO 2000) 270mm, sfuocato non bellissimo E raggiungiamo i limiti di questo obiettivo, la scarsa luminosità. Che obbliga alla focale più lunga di raggiungere ISO esagerati per poter scattare a tempi tali da congelare il movimento. E' il caso del mio piccolo Arthur, semplicemente sotto al portico, sono andato a 28.800 ISO per avere 1/1000'' e questo leopardo, nel suo "ambiente naturale", ripreso a 5000 ISO a 350mm) Conclusioni Per ora, perchè tra due settimane questo obiettivo verrà con me al Gran Premio di Formula 1 d'Italia per una prova a tutto tondo nelle mie condizioni ideali di impiego. PRO - esemplare nitidezza tutte le focali, in particolare a quelle più lunghe - maneggevolezza adeguata, a mano libera si può fotografare per ore, nonostante i quasi 1200 grammi - l'obiettivo è compatto. Francamente non si sente per nulla la mancanza del collarino del treppiedi : sarebbe a mio avviso una inutile complicazione in più, e peso aggiuntivo - stabilizzazione efficace fino a sotto al 1/10'' - velocità autofocus in linea con la classe dell'obiettivo - colori naturali - funzionamento ineccepibile - possibilità di personalizzazione con la USB Dock e il programma gratuito Sigma Optimizzatore Pro CONTRO - si, lo so, sono incontentabile : io l'avrei preferito F5.6 fisso da 100 a 400mm, anche se ciò avesse comportato il passo filtri a 72mm, poco male, purchè a parità di peso ... - da considerare il fatto che si tratta di un obiettivo "estivo", da usare in pieno sole; se non si fotografano soggetti inanimati per congelarli a tempi di scatto rapidissimi, si dovrà facilmente salire di ISO a livelli esagerati se manca la luce - qualche scricchiolio nella piastra della bottoniera premendo sui tasti (niente di allarmante, ci sta) - peso contenuto ma comunque superiore a quello del nuovo Nikon 70-300mm F4.5-5.6 che è certamente più maneggevole (ma perde 100mm ... e scusate se è poco) - costasse un filo meno (si, lo so, è già ad un buon prezzo) diventerebbe rapidamente un best-seller. Morale. Penso di dotarmene come zoom unico per usi generali in scioltezza. Ringraziamo per la solita splendida collaborazione Mtrading Srl, distributore nazionale del marchio Sigma che ci ha consentito la prova dell'obiettivo, gentilmente prestatoci per l'estate.
  19. M&M

    Nikon D850 (rumors aggiornati)

    Eccole, recuperate e c'è anche una visione frontale di fianco alla Df modello chiaramente di preserie per test, senza iscrizione.
  20. M&M

    Nikon D850 (rumors aggiornati)

    Un utente di Dpreview ha postato stanotte alcuni scatti del monitor della D850 che riportavano i formati di immagine : RAW L (large): 8256 x 5504, 45.4MP RAW M (medium): 6192 x 4128, 26.6MP RAW S (small): 4128 x 2752, 11.4MP The JPG/TIFF : Large: 8256 x 5504, 45.4MP Medium: 6192 x 4128, 25.6MP Small: 4128 x 2752, 11.4MP immagini poi rimosse (forse è stato ripreso dal proprietario, sotto embargo ?)
  21. TC 14E II e III differiscono solo nell'estetica Diverso discorso (molto) tra TC 20E II e III, due cose molto distanti. Concordo con Alberto che il miglior teleconverter oggi resta sempre una macchina DX. Con il 200-500/5.6 io l'ho usato a lungo ed ho risolto che non ha senso moltiplicarlo. Il nuovo 300/4E PF invece va benissimo con il TC_14E II.
  22. Ma cambiare argomento, magari ... i castelli lombardi ? Le torri, le fortificazioni, le mura ? Non sarebbe una sfida altrettanto interessante ?
  23. Nikon ha pubblicato i nuovi firmware per le Nikon D3300 e D5300 che risolvono alcuni problemi di esposizione non corretta in live-view. Nikon D3300 Nikon D5300
  24. Appena stabilizzato il sito, aprirò un ticket con i programmatori per avere una soluzione (se possibile). Intanto vi suggerisco di utilizzare Internet Explorer per visualizzare senza bug la galleria di Nikonland.
  25. Si era detto qui la settimana scorsa, di non disperdere i lavori per il libro del centenario, per consentire, a chi si occupa di tenere le fila del progetto, di avere tutto sott'occhio contemporaneamente, senza dover saltabeccare tra il vecchio sito e il nuovo (sempre ammesso che il progetto sia ancora vivo e con qualche prospettiva di giungere a maturazione). A tutti gli altri raccomando di non spostare il proprio materiale e, in caso di nuovi elaborati, di proporli esclusivamente su Nikonland 1.0. In ogni caso, la discussione operativa sul libro resta sempre a disposizione (qui)
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