Materiale ricevuto in visione dal distributore ufficiale italiano che sarà restituito a fine test.
una riedizione del vecchio best-seller (ai tempi di D70 e D200) Nikon 70-300mm VR, sempre compatto e a buon prezzo.
Lo abbiamo chiesto per anni. Nikon abbastanza distratta da progetti più ambiziosi, ci ha illusi lo scorso anno con un esemplare in formato DX, chiaramente di primo equipaggiamenti, per arrivare solo questa estate al tanto agognato nuovo tele-zoom midrange ma finalmente in full frame.
Perchè se è vero che sul mercato intanto è uscito il bel Nikon 70-200/4G, è altrettanto vero che si tratta di un obiettivo che non è alla portata di tutti, guadagna si circa uno stop di luminosità, ma è anche inesorabilmente più corto di 100mm.
E 100mm sul lato tele si fanno sentire se uno fa sport o fotografia naturalistica. Ma anche se fa paesaggio o addirittura ritratto, avere uno zoom che copra tutte, ma proprio tutte le focali tele fino al 300mm fa sempre comodo.
Purchè con buone prestazioni. Perchè il vecchio 70-300 VR, purtroppo, non riesce da tempo a star dietro all'evoluzione dei sensori. E specialmente sulle focali più lunghe è maledettamente cedente in termini di qualità.
Ma Nikon non ha atteso invano. Perchè già a vedere i dati di presentazione (recentissima, solo a metà luglio, come da noi riportato qui tra le nostre news) invece promette un pacchetto completo composto da un obiettivo maneggevole (680 grammi), non troppo lungo, con un passo filtri da 67mm, stabilizzato (come è necessario che sia oggi ogni teleobiettivo serio) ma soprattutto con una qualità che anzichè decrescere con l'aumento della focale, migliora !
Peraltro lo fa con un obiettivo che utilizza - ed è una prima assoluta per un obiettivo full-frame - la nuova generazione di motori AF-P.
Si tratta di motori lineari elettrici, cosiddetti passo-passo, in grado di muoversi in modo veloce anche in autofocus in modalità Live-View, silenziosi, senza i soliti fischi indotti dai motori ad ultrasuoni.
Essendo destinato a macchine non necessariamente entry-level (per quelle ci sono svariate soluzioni in formato DX) questo è il primo obiettivo della serie AF-P che dispone dei consueti comandi di controllo della messa a fuoco e dello stabilizzatore. Direi una scelta dovuta che sottolineiamo positivamente.
abbastanza compatto a riposo, si allunga alla focale maggiore. Il paraluce, volendo è sovradimensionato, considerate le focali. Ma comunque efficace.
sull'anello anteriore sono riportate le specifiche dell'obiettive, marcate in bianco.
la ghiera dello zoom è molto comoda e ben dimensionata. Giustamente posta dove va naturalmente la mano del fotografo.
Di minore importanza - e di uso decisamente meno consueto - quella della messa a fuoco manuale.
baionetta in metallo, contattiera ben costruita, diaframma elettromagnetico. A tutti gli effetti un degno esponente dell'ultimissima generazione di obiettivi Nikkor !
1.2 metri di messa a fuoco minima ne fanno un obiettivo decisamente polivalente.
Il passo filtri da 67 mm lo allineano ad altre realizzazioni della stessa fascia, consentendo di ottimizzare gli eventuali filtri giá in dotazione al fotografo.
Costruzione in Tailandia.
compatto non significa piccolissimo, ma ricordiamoci che è pur sempre un 300mm alla massima estensione.
Qui raffrontato con il Nikon 50/1.8G che per me rappresenta sempre il benchmark di compattezza.
che si conferma in questa foto, occupando appena un pò di più della mia mano
altra vista del bocchettone. La finestrella di uscita è semi-rettangolare.
Come va ?
Va molto bene. Punto.
Oltre a star bene in mano e a non pesare in nessun modo, la messa a fuoco è rapida ed adeguata alle esigenze della fascia di fotografi interessati ad uno zoom tele tutto fare come questo.
Io l'ho messa alla frusta con la mia D5 e in effetti in limitate circostanze ho notato che la macchina soffriva un pò. Ma è chiaro che non sarà certo l'obiettivo ideale per il proprietario di una tale ammiraglia che invece vedo molto felicemente accoppiato con macchine tipo D7500 o D750.
A tutte le focali la nitidezza è adeguata, qui all'Oasi La Torbiera di Agrate Conturbia.
in termini di verifica della velocità di messa a fuoco (e dello stabilizzatore) nulla è meglio di una corsa di kart.
Sono veicoli lenti in termini assoluti ma dotati di una accelerazione angolare spettacolosa. Ed è solo qui che ho notato che la D5 tossicchiava a causa dell'obiettivo.
Nessun intoppo invece in altre circostanze.
foto scattate alla Pista Azzurra, in provincia di Novara.
Uno zoom tele che va dal 70mm in su, si presta perfettamente anche al ritratto in studio, quando non siano richieste aperture massime elevate per sfuocare.
Ma con il flash ad F8 questo obiettivo si fa valere !
100mm
135mm
200mm
300mm
300mm
300mm
specie considerando l'ottima distanza minima di soli 120cm (per un 300mm).
scgliendo giudiziosamente lo sfondo, lo sfuocato è gradevole. Ma non è questa la sua peculiarità migliore. Con situazioni più caotiche, lo sfuocato tenderà a risultare nervoso.
Situazioni tipiche da gita al lago, sulla diga del porticciolo di Como
colori, contrasto, velocità, dettaglio, ok a tutte le focali
Nessun problema anche a seguire uccelli in folo. Puntuale la messa a fuoco e l'inseguimento anche con movimenti pseudocasuali come quelli dei gabbiani.
E' sempre molto forte però la vignettatura, anche chiudendo ad F11
stesso discorso (ma dopo i kart è facile) con ciclisti e podisti.
noto ancora uno sfuocato non gradevolissimo
in ombra a 2500 ISO. Dettaglio che si mantiente in tutte le sue caratteristiche. Soggetto a circa 20-25 metri da me.
dall'altro lato della strada.
Ed infine qualche scatto in studio con il flash e un ombrello da 185cm.
provando anche a sfruttare la raffica della D5 e la prontezza del flash utilizzato (un 600 W/s da 10 scatti al secondo)
con una ballerina lasciata libera di giocare sul set
sempre fuoco in ogni circostanza.
Ma una prestazione in grado di sostituire allegramente un 70-200 ai diaframmi più chiusi.
Conclusioni
Nikon ci ha fatto aspettare anni per rinnovare uno dei pezzi forti del corredo.
Ed uno dei due obiettivi (l'altro è lo zoom wide) che in genere si vanno a comperare per estendere il proprio corredo.
Lo fa in questa estate 2017 con un oggetto decisamente degno di nota, proposto ad un prezzo concorrenziale e soprattutto meno impegnativo dei pur più pregiati Nikon 70-200.
La prova nel suo complesso lo vede uscire molto positivamente.
Anche la messa a fuoco che temevo potesse essere il punto debole, non fa rimpiangere i motori tradizionali ad ultrasuoni. Anzi, in Live-view, la prestazione è decisamente migliore.
Unico appunto che riesco a trovare è una vignettatura sempre un pò troppo presente (ma facile da eliminare in sviluppo, anche automaticamente) e uno sfuocato piuttosto ordinario.
Ma sappiamo che il corredo Nikon offre macchine in grado di accontentare anche chi dovesse trovarsi limitato in questo.
Mentre oggi, sul mercato, ci sono veramente pochissime alternative a questo nuovo Nikon AF-P 70-300mm f/4.5-5.6E, così compatte e prestazionali.
Tenderei ad escludere gli altri 70-300 presenti sul mercato, siano Nikon che Sigma o Tamron, tranne che non si utilizzi ancora una vecchia D70 o una D200 o si voglia risparmiare a tutti i costi.
Ma li sta tutto alle priorità del fotografo.
Ringraziamo il distributore ufficiale italiano Nital Spa per averci inviato in visione l'obiettivo a tempo di record ! A nemmeno 15 giorni dall'annuncio, avevamo già in mano l'ultima novità del listino.
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