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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 04/01/2024 in tutte le aree

  1. Obiettivi Nikkor Z 2024. Leggiamo sul web articoli e video con elenchi di possibili nuovi Nikkor Z previsti per il 2024. Per lo più ci sembrano delle speculazioni basate su quanto manca a catalogo o dei desiderata di quanto si vorrebbe avere che non c'è. Quello che sappiamo noi, senza fare voli pindarici è : Nikon, per voce del Presidente di Nikon Europe, ha schemi e progetti (al simulatore) per (letteralmente) centinaia di prossimi obiettivi Nikkor Z Nikon ha promesso di arrivare a 50 obiettivi entro la fine del 2025 (anno solare). Siamo a circa 35. il 2024 viene dato come aggressivo da parte di tutti i marchi perché dopo aver toccato i minimi di vendite durante la pandemia, i conti adesso sono tutti in ripresa e i marchi si contendono ogni spazio per certo abbiamo : il Nikkor Z 35/1.2 S, già previsto insieme al 600/6.3 in origine e poi posticipato verso la fine dell'anno fiscale (31/3/2024) il probabile 28-400/X.5-6.3 VR di cui si hanno diverse conferme ogni altra cosa è per il momento prematura e crediamo che nemmeno Nikon abbia deciso cosa lanciare e quando. Ogni possibile proposta può slittare in base a necessità industriali e comunque non prevediamo cose importanti se non a partire da aprile-giugno. Insomma, se per le fotocamere abbiamo idee piuttosto precise, lato obiettivi si tratterà sostanzialmente di attendere i comunicati stampa, probabilmente fuori dalle consuete kermesse ma anticipati, e vedere se la sorpresa coincide con le nostre aspettative. Ma chi anticipa liste di obiettivi al momento, secondo noi al momento ha la stessa attendibilità degli oroscopi annuali di fine dicembre. *** Detto questo, noi prevediamo tra 6 e 8 obiettivi per il 2024. Con una distribuzione su tutti i versanti (grandangolo, tele, superzoom, DX, mediotele) visto che ci sono spazi ovunque. Se fossimo programmati per scommettere, faremmo puntate su : 16-35/2.8 o simile 105/1.4 Plena 16/1.8 FX o simile 300/2.8 TC 16-80/4 DX (o simile) macro DX di fascia eco ma senza esagerare con le cifre in gioco
    7 punti
  2. Z9 e 800/6.3 PF Snapinsta.app_video_40150319_1412232413065256_1264601410176174663_n.mp4 [ma voi "birdcatcher" perché non fate mai video ?]
    6 punti
  3. Quasi 170 visualizzazioni in 4 giorni, ne avete di cose da farvi perdonare! Grazie per i complimenti, doppio grazie per i consigli, triplo grazie per le critiche. Alcuni spunti sono interessanti e provo ad approfondirli. Cornici e passepartout, non riesco a finire contento la post produzione senza metterci un bel bordo. Quando guardo delle foto, in carne ed ossa, mi piacciono con un bel passepartout spesso e tagliato obliquo, so che ruba un po' di spazio all'immagine, ma credo che: -preservi da barre, banner, bordi degli adesivi proteggi display e scritte varie che i nostri devices hanno e che rosicchierebbero un po' la foto. -crei un punto fermo cromatico, bianco, nero o grigio neutro che sia, richiama all'ordine l'associazione a delinquere occhio-cervello, che come sapete ha il vizio di correggere, filtrare, modificare a suo piacimento. -a livello compositivo porta lo sguardo al suo interno, dove deve, appunto. Ogni tanto però le immagini han voglia di scappare fuori, ed ecco che mi piace creare un collegamento con con l'esterno. Nella sequenza che vi ho proposto l'ho fatto molto, un po' per giocare ed un po' perchè alcune si prestavano bene, concordo pienamente con Enrico, va usato con molta cautela, bene e con la leggerezza dovuta. Loro vogliono uscire e qualche volta io ci voglio entrare. Ecco qualche mia ombra, come un cameo, non proprio una firma Mauro, piacere d'esserci. (anche tu compari qualche volta nelle tue foto, con la differenza che nelle tue in studio prima che l'occhio cada su di te.....). Originalità infine, un bel tema! Abbiamo già visto tutto ed il suo contrario, una volta bastava dire alla prima Marylin che passava, o a qualche duca di Windsor lì capitato, "farebbe un saltino per me?", ed il gioco era fatto, ma oggi? La sfida continua.... Grazie anche per l'accoglienza, a Giuseppe rispondo in privato per non appesantire ulteriormente, se fate i bravi tra qualche giorno "scendiamo in piazza"....
    5 punti
  4. "Se non ci fosse il 50/1.2 S con questo sarebbe un bell'accontentarsi." Nel senso che questo 50/1.8, a dispetto del fatto che sia "solo" f/1.8, è certamente il miglior "normale" Nikon di sempre (f/1.4 ed f/1.2, nessuno escluso ... tranne l'ultimo). E lo dico con la consapevolezza di averli avuti tutti, dal 50/2 Nikkor-H del 1964 all'ultimo disponibile. Sarà più grosso di quanto ci farebbe piacere, ma se questo è l'unico scotto da pagare, si accomodi. Se non è il miglior f/1.8 della serie S dei Nikkor Z è perché ha ottimi fratelli (85 e 20mm). Ma è nitido, corretto e preciso, pur mantenendo un bellissimo sfuocato. Al momento io lo mantengo in batteria per la Zf, avendo il 50/1.2 S che normalmente va sulla Z9 o sulla Z8 con il battery-grip. E non me ne dolgo perché ha un carattere molto diverso dal "fratellone" immenso e cremoso, obiettivo di altra categoria che ha più a che vedere con la materia di cui sono fatti i sogni, piuttosto che gli obiettivi di noi comuni mortali. Questo 50/1.8 S è semplicemente un normale-normale che ti fa ri-innamorare del normale. E naturalmente io lo uso fisso ad f/1.8. "Ma con che cosa l'hai fatta quella foto ? Col Cinquanta. Ah, ecco, col cinquanta !" PRO Prestazioni ottiche quasi allo stato dell'arte mantenendo uno sfuocato piacevolissimo il migliore dei 50mm Nikon "normali" di sempre CONTRO più lungo di quanto ci piacerebbe, ma fossero tutti li i problemi ! che nessuno si permetta di chiamarlo cinquantino !
    4 punti
  5. Mi piace molto il Nikon z600 f6,3 E’ leggero, si brandeggia benissimo a mano libera, nitido, autofocus veloce, non è male secondo me anche lo sfocato L’unico limite è la luminosità, quel 6,3 che diventa buio facilmente , soprattutto quando duplicato con un tc 1,4 diventa f9 Bisogna aspettare la giornata giusta, ma quando c’è luce e’ di grande soddisfazione Un paio di giornate di dicembre luminose, e via a fotografare il Gheppio
    3 punti
  6. Numero 11 pronto da pubblicare. Ci dedichiamo al numero 10, ancora da completare, per metterli a disposizione contemporaneamente.
    3 punti
  7. Nikon del 2024 (ipotesi). Nikon Z6 III : terza generazione della macchina full-frame multiuso. Nuovo sensore, nuovo processore, nuovo corpo Nikon Z50 II : seconda generazione della DX di riferimento a oltre 4 anni dalla presentazione del primo modello. La nuova macchina necessita di un nuovo sensore, un nuovo processore, la o le porte USB-C, il display mobile, magari anche lo stabilizzatore, un corpicino meno gracilino Nikon Zh per quest'ultima due parole. Nikon ha scelto di aggiungere alle macchine principali di cui iterare i modelli (Z9-Z8-Z6 etc.) alcuni modelli non allineati con la specifica generazione. Il primo modello di queste "fuori serie" è stata la Zfc, doppiata dalla Zf. In pratica la F fa riferimento al ... Fascino vintage A questo punto potremmo avere due macchine ulteriori, one-off, che prendano posto in attesa di avere la tecnologia matura per il corrispondente modello "regolare" di successiva generazione (come il caso della Zf per la Z6 III, visto che il sensore della Z6 III probabilmente non era pronto nel 2023). Zh, possibile nel 2024. Ammiraglia ad alta velocità e relativamente bassa risoluzione. Non sostituisce la Z9 se non per lavori da alta raffica e alta sensibilità. Sempre sensore stacked, in attesa che il global shutter raggiunga la maturità necessaria ad una ammiraglia Nikon (le prestazioni preliminari del sensore della Sony a9 III sembrano ampiamente migliorabili). H per Nikon sta storicamente per High Speed (alta velocità) Zc, possibile nel 2025. Nuova serie dedicata al video (C for Cinema). Sappiamo che Nikon ha intenzione di lanciare una serie di obiettivi Cine in futuro. Per che corpo ? ovviamente sono nostre considerazioni, realistiche secondo noi, ma ampiamente smentibili dai fatti a seconda della convenienza di Nikon a lanciare effettivamente i nuovi prodotti.
    3 punti
  8. E’ stato il mio secondo obiettivo Z preso insieme alla Z6 nel 2019. Non molto usato perché prevalentemente ho usato il 24-70. Riscoperta la voglia di focali fisse, oggi sta montato standard sulla Z9. Sono un po’ tornato a fotografare come negli anni settanta, quando gli zoom non esistevano o erano scadenti. Mi piace moltissimo lo sfocato e lo uso prevalentemente alla massima apertura. E’ un obiettivo irrinunciabile che dovrebbe essere parte di ogni corredo. In conclusione, ottimo obiettivo che distacca di molto la qualità rispetto ai vecchi AF. PRO Incisività Sfuocato Qualità della costruzione CONTRO Ingombro rispetto ai vecchi obiettivi AF, ma trascurabile
    3 punti
  9. io direi che l'ultima della serie sia quella invece più naturale, dove ha completato il movimento e, posto il braccio dietro la schiena, ha disteso anche l'espressione, girando impercettibilmente il volto verso di te e facendoti così guadagnare anche meno di un terzo di EV...che manca a quella che piace a te. Senza bisogno dell' IA di zio Sandro. Quello che non mi piace è come al solito lo sfondo a f/2,8 anche se di quell'eccelso obiettivo. Meritava di più per le forme che si intendono. Gran cosa oggi l' EyeAF, neh? Ci stiamo abituando male
    2 punti
  10. Il 600mm f/6.3 cambia le regole del gioco. Io mi sento letteralmente ONNIPOTENTE usandolo. Mai immaginato di poter aver un 600mm da portare con una mano sola mentre passeggio, senza nemmeno la borsa al seguito. Certamente, è un obiettivo da pieno sole e da sfruttare con la luce giusta. Ma non si può avere la botte ubriaca e la moglie piena. Per avere ANCHE quello, basta dotarsi di 400/2.8 TC o 600/4 TC. Bello il gheppio, complimenti. PS : ti ho cambiato io l'immagine di copertina. C'era un riquadro nero da 50 kb ...
    2 punti
  11. Sinceramente non mi ricordo più come si chiamava questa ragazza. La bicicletta era li appoggiata alla ringhiera del naviglio. Lei aveva scarpe basse per poter camminare liberamente. E un vestitino abbastanza leggero (inizio di luglio 2019). Nikon Z6 e Nikkor F 70-200/2.8E FL @150mm, f/2.8. 1/800'', ISO 200. oggi, con la AI generativa allungherei l'immagine un pò verso il basso per non avere la mano così vicina al bordo. E per il resto, in vista di un set simile appena ci sarà un pò più di caldo, cosa consigliereste ? Siamo nella sezione Commenti y Critiche, direbbe l'usuario Jeko !
    1 punto
  12. Complimenti per il bel reportage !! Sono tanti anni che, più o meno, ci vado a fotografare; come ti hanno già detto sopra può anche accadere che si esca senza scatti: a me qualche volta è successo. Molto belle le foto alle gru, in tanti anni non ho mai avuto la fortuna di vederle li dentro l'oasi !!
    1 punto
  13. Buonasera a tutti. Complimenti per il bel servizio di foto sul Gheppio. Uso anch'io il 600 f 6.3 e ne sono molto soddisfatto . Leggerissimo, molto maneggevole e, soprattutto, molto affidabile per le foto che faccio io di solito, quelle all'avifauna. Come avete già detto è un po' buio, ma per quello che chiedo io è più che sufficiente; per fortuna ci sono attualmente degli ottimi software che aiutano a ridurre il rumore senza creare eccessivi artefatti, le foto che ottengo mi soddisfano.
    1 punto
  14. Si, ma se usi il sensore singolo messo al centro e blocchi l'AF col pulsante a metà e poi rifai l'inquadratura, in memoria sul fotogramma resta la posizione del sensore AF al momento in cui hai memorizzato l'AF. La fotocamera ricorda la posizione del sensore: non ha alcuna idea del soggetto su cui lo abbiamo posizionato
    1 punto
  15. ... naturalmente ho delle alternative. Ma ho scelto quella sopra perché la trovo più dinamica (per il movimento del braccio sinistro e la posizione della mano). 1a 1b 1c
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  16. Ciao. Se la tua è solo curiosità, come scrivi, ho a maggior ragione ancora più dubbi, sul perché della domanda. senza fare polemiche ma solo per discutere: - un 600 del genere si acquista quando si è sicuri di usarlo per quello che è e che da; - pensare di aggirare l’ostacolo della distanza con una dx per avere fisso un 900 non è, per me, una scelta sensata, per vari motivi già discussi e specificati anche negli articoli qui su nikonland; …hai mai provato ad inseguire un uccello in volo con 900 mm? La qualità e i problemi dell’aria tra te ed il soggetto? Ecc ecc Per ultimo, penso che se uno spende quasi 6000 euro per una lente non va ad attaccarci una macchina sotto dimensionata che non ne sfrutti le potenzialità. saluti
    1 punto
  17. Dopo un mese di utilizzo intensivo posso trarre i miei giudizi, quasi definitivi su queste due nuove ottiche Nikkor. Il 105 penso sia il nuovo riferimento di qualità per un obiettivo macro. Nitido? Nitidissimo! A confronto il vecchio Nikkor 105 G mostra tutti i suoi anni, ma anche altre ottiche macro più recenti di altri brand non raggiungono questi livelli. Oltre alla nitidezza è impressionante la differenza a tutta apertura. Il vecchio modello è meno nitido e presenta più aberrazioni cromatiche, cioè aloni viola e verdi nei contorni dei soggetti sia nelle aree a fuoco che in quelle fuori fuoco. Nel nuovo modello è appena visibile solo a tutta apertura e tende a sparire completamente chiudendo di 2/3 di stop il diaframma. Come costruzione è impeccabile, è un po’ più grande del vecchio modello, ma è decisamente più leggero. Anche la stabilizzazione è superiore e sono arrivato ad ottenere buonissimi risultati anche con tempi di 5 stop più lunghi. Questo vuol dire che si riesce ad utilizzare a mano libera con tempi fino a 1/3 di secondo. Oltre si rischia spesso il micromosso. Con un’ottica non stabilizzata di pari focale si rischia il mosso già a 1/50 di secondo. Con lo Z MC 50mm f/2.8 si arriva a circa 3 stop effettivi di stabilizzazione garantiti in questo caso solo dal sensore stabilizzato delle Z (Z50 e Z fc quindi escluse) dato che l’ottica diversamente dal 105 è priva dello stabilizzatore ottico. Una delle grandi differenze dei nuovi macro Z MC è la resistenza al forte controluce, qui quasi tutte le altre ottiche macro che ho provato negli anni creano aloni invasivi e flare, mentre queste MC si comportano ottimamente. Il 105 è super nella resistenza agli aloni ed alla perdita di contrasto mentre il 50 fa un filo meglio del 105 con i flare ma crea un po’ più aloni. Ad ogni modo rispetto ai modelli precedenti e ad altre ottiche macro sono i migliori che abbia provato. (crop) (confronto tra MC50, sopra e MC105, sotto, ridimensionati) Il controllo della vignettatura è molto buono anche se ancora visibile a tutta apertura e tende a sparire chiudendo di uno stop il diaframma. In questo caso il 105 fa anche meglio del 50. Entrambi i modelli si comportano comunque meglio dei modelli precedenti e molto meglio di altre ottiche macro in mio possesso. Lo Z MC 50mm è molto più compatto e leggero, ma dall’aspetto meno raffinato del 105. Ha un paraluce piccolissimo e la messa a fuoco ha un movimento esterno e non interno come il 105. Questa non è bellissima da vedere ma ha consentito di ridurne le dimensioni. Qualcuno si è lamentato pure che tirando la lente frontale questa fuoriesce. A me non sarebbe mai venuto in mente di farlo. La messa a fuoco è ottima e precisa anche se non fulminea per entrambe. Questo è comunque tipico delle ottiche macro dato che l’escursione tra la posizione di infinito e la distanza minima di messa a fuoco è molto più elevata delle ottiche non macro. Per questo Nikon ha inserito un selettore laterale, sotto a quelli della scelta tra fuoco automatico o manuale, per limitare l’escursione di MAF e velocizzare l’AF. L’escursione si può impostare tra completa (FULL) e 0.5m-0.29m sul 105 e tra completa e 0.3m-0.16m sul 50. Questo lo preferisco di gran lunga rispetto al selettore dei vecchi Nikkor 105 G in cui si poteva impostare o su completa o tra infinito-0.5m. Sul Nikon Z MC 105 è presente inoltre un display OLED che mostra varie informazioni premendo il pulsante DIPS presente accanto a questo. Lo trovo utilissimo e questo ci può mostrare: distanza di messa a fuoco, rapporto di riproduzione e profondità di campo. Purtroppo il display non è presente sul più economico 50mm. Quest’ultimo indica con la parte interna mobile solo tre valori di distanza e rapporto di riproduzione: 1:2 a 0.19m, 1:1.4 a 0.17m e 1:1 a 0.16m. Queste due nuove ottiche macro hanno la ghiera di messa a fuoco elettronica by wire, questo vuol dire che da spente pur muovendo la ghiera di MAF non accade nulla. Essendo io abituato a fare la messa a fuoco in modo manuale soprattutto nella macro, mi ha costretto ad un breve periodo di adattamento. In questo caso ho però trovato molto utile la funzione di demoltiplicazione della rotazione della ghiera che si attiva quando si utilizza la modalità silenziosa delle Z. Questo rende l’escursione della ghiera lunghissima, lenta, ma estremamente precisa. In questo modo riusciremo a posizionare il piano focale con estrema precisione anche con soggetti molto piccoli. In modalità normale è invece molto più rapida e riconosce la velocità di rotazione che noi imprimiamo alla ghiera di messa a fuoco per dare spostamenti della MAF più rapidi o più precisi. Le ottiche Z autofocus tornano sempre alla posizione di infinito quando si spengono e nella macro trovo molto utile attivare l’opzione “salva posizione di messa a fuoco” nel “menu impostazioni” delle più recenti Z. In questo modo anche se spengo la macchina non devo perdere tempo a reimpostare la MAF nel punto preciso in cui l’avevo spenta. La nitidezza è elevatissima sia con il 105mm che con il 50mm. A diaframmi più aperti, tra f/2.8 ed f/4 quest’ultimo però cede il passo al più preformate 105 quando si controlla il dettaglio ai bordi del fotogramma. Qui l’eccellente schema ottico del 105 mostra davvero il suo punto di forza. Chiudendo il diaframma di un paio di stop la differenza diventa irrisoria. La scelta di una o dell’altra ottica è quindi dettata principalmente dal tipo di utilizzo. Essendo io stesso un grande amante della macro credo che dovrò acquistarle entrambe per sostituire i miei gloriosi Nikkor micro 105mm e 60mm. Nonostante le prestazioni superiori del nuovo 105 ritengo comunque che utilizzerò maggiormente il 50mm per il genere di fotografia che faccio: di questo infatti preferisco le dimensioni compatte e la leggerezza: questo consente di essere più stabili quando si realizzano dei focus stacking di soggetti molto piccoli. in più il 50mm, se utilizzato con i tubi di prolunga, fornisce un ingrandimento superiore rispetto al 105 Il 50mm è inoltre più adatto alla macro ambientata, soprattutto se abbinata all’utilizzo del focus stacking. Dati di scatto: NikonZ 6 II + Nikkor Z MC 50 mm f / 2.8. 2 serie di focus stacking: la prima è una serie di 5 immagini a f / 8; 15 s; ISO4000 per la zona delle lucciole in primo piano; la seconda è una serie di immagini a 40 f / 11; 30 s e ISO3200 per l'area dietro la lucciola. 1 serie finale di 5 scatti per il recupero degli highlights sul Castello Torrechiara. Con questa tecnica entrambe le ottiche sono fantastiche, con movimenti precisissimi, fluidi e veloci. Il 105 è più adatto alle situazioni in cui vogliamo staccare il soggetto dallo sfondo come nel ritratto, genere in cui il 105 MC è davvero fantastico. Il 105 inoltre ha una ghiera aggiuntiva ed un pulsante (L-fn) programmabili che in certe situazioni risultano molto utili. Io ad esempio ho programmato sul pulsante L-fn l’ingranimento al 100% del soggetto in modo da verificare mentre scatto il punto di messa a fuoco con estrema precisione. Una delle caratteristiche che mi fanno preferire il mirino elettronico delle ML rispetto all’ottico delle reflex. Nella macro la tecnica del focus stacking è diventata ormai fondamentale e utilizzando le Z con queste due ottiche MC è davvero divertente e appagante. Realizzare un focus stacking allo sweet spot (cioè il diaframma più nitido: tra f/4 e f/6.3) invece che uno singolo scatto a diaframma più chiuso consente, oltre che ad estendere la profondità di campo, di ottenere immagini decisamente più nitide. Quello che apprezzo maggiormente di queste nuove ottiche è l’ottimizzazione raggiunta assieme alla funzione automatica delle fotocamere Nikon Z (solo la Z50 non lo fa in automatico, la nuova Z fc sì). Tutto scorre in maniera fluida silenziosa, precisa e senza esitazioni o vibrazioni. Quello che non mi soddisfa del tutto di queste due ottiche è il rapporto massimo di ingrandimento che queste raggiungono che si ferma al solito 1:1 (1X). È vero che la maggior parte delle ottiche macro ha questo limite, ma ad esempio l’ultimo Canon RF 100mm f2.8L Macro IS arriva ad 1,4X o il Laowa 100mm macro arriva a 2X. Inoltre nessuna delle due può montare i nuovi teleconverter 1.4X e 2X. Peccato. Fortunatamente per aumentare il rapporto di riproduzione esistono comunque accessori nativi per Z di terze parti come i tubi di prolunga Meike MK-Z-AF1 o il soffietto Novoflex BAL-F con i quali i nuovi Nikkor Z MC vanno alla grande. Alberto Ghizzi Panizza 2021 (C) all rights reserved i miei migliori auguri a Nikonland.it per il suo Quindicennale !
    1 punto
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