Vai al contenuto

Classifica

Contenuto Popolare

Mostra il contenuto con la massima reputazione di 21/10/2023 in Articolo Commenti

  1. Vorrei suggerire che...scattare fotografie e guardare fotografie altrui sono attività che prendono le mosse da esigenze ed impulsi ben differenti Per cui ci saranno: 1) fotografi ben soddisfatti esclusivamente di ciò che siano riusciti a produrre e della fatica necessaria ad ottenere quei risultati. Beninteso, a questa categoria appartengono tutti coloro che utilizzino la fotografia come pretesto per muoversi, andare, viaggiare e non per forza ...condividere. 2) fotografi che hanno come obiettivo quello prevalentemente di replicare quanto già fatto da altri ed a cui il confronto serva solo per sincerarsi di aver fatto bene, benino o sufficientemente bene le proprie foto. Ma che di considerare le immagini di altri soggetti che non siano i loro parametri.... non gliene può importare più di tanto. 3) persone (fotografanti o meno) interessate esclusivamente alle immagini, che impiegano il loro tempo nella ricerca e visita di raccolte e mostre, nella lettura di libri e magari coltivano segretamente di riuscire un giorno a mettersi alla prova: di solito non lo fanno perché sarebbero troppo severi con se stessi. 4) collezionisti: anche di fotografia. Nel senso quantitativo oltre che, anche, qualitativo: a loro manca ancora qualcosa al completamento, qualcosa che forse riusciranno a trovare, scattare, aggiungere alla collezione. Rigorosamente classificatori. Non solo per le foto. 5) cinestesici, cui la fotografia risulta essere uno soltanto degli stimoli a produrre sensazioni, pari a quelle ricavate dai risultati ottenuti, alla perenne ricerca insoddisfatta di perfezionamento, di sollecitazioni esterne, visive, cromatiche, uditive ed estese anche a quelle gustative e tattili. Una foto non è mai satisfattiva: preferiscono orientarsi verso un lavoro, un' idea compositiva, che non è detto venga raggiunta, perché nel frattempo sopravviene quasi sempre un' esigenza ulteriore. Si cibano anche delle esperienze altrui, perché sono pane per la loro ricerca, ma le trasformano quasi sempre. Non sono artisti, non sempre almeno, ma sicuramente hanno aspetti di genialità risolutiva . Ovviamente sono categorie che possono (alcune) interagire, condizionate magari dalle esigenze del quotidiano: perché qui sto parlando di non professionisti, che sul piatto della bilancia devono aggiungere altri elementi. Una quadratura difficile: specie nelle valutazioni a distanza. Ci sono anche i mistificatori: quelli che fotografano nudo perché così vedono il nudo e i cacciatori mancati (o pavidi) che sparano anche con la fotocamera : ma questa è gente che non mi interessa.
    5 punti
  2. Fantastica questa disamina, diciamo che mi identifico più in questo segmento.. Anzi diciamo che leggendo con attenzione e lentezza ogni singola parola che hai scritto.. mi ci riconosco in maniera quasi imbarazzante. Tra l'altro, pur essendo fortemente visivo ed auditivo, al corso di PNL è uscito proprio che risulto essere cinestesico dominante, con grande mia sorpresa peraltro, che pensavo di essere visivo in pieno.
    1 punto
  3. Mi aggrego alla conversazione e cito Dario Secondo me potrebbe valere lo stesso discorso anche sul lato dei commenti. Se penso che il livello sia alto e non me la sento di pubblicare e condividere una foto che potrebbe ricevere una critica, allo stesso modo non mi sento in grado di commentare una foto fatta da uno che ritengo bravo e al massimo potrei dargli un cuoricino (come dice Silvio). Detto ciò concordo al 100% che la critica costruttiva aiuta a crescere e se nessuno vede le tue foto resti chiuso nella tua bolla dove puoi sentirti bravo oppure incapace (dipende se siamo presuntuosi o modesti). Ma tu che osservazioni critiche puoi ricevere? Quando condividi pubblicando una tua foto lo fai descrivendo già gli aspetti positivi e negativi dello scatto stesso.
    1 punto
  4. I commenti sono fertilizzanti per la condivisione altrimenti è come scrive Mauro, non si ha partecipazione. Io pubblico, condivido e contribuisco ai commenti, o perlomeno "reagisco" (sarebbero i cuoricini ecc), quindi non posso che apprezzare l'intervento. E' vero che qui c'è tanta gente che è brava e ne sa molto, ma a parte lodevoli eccezioni, è gente che pubblica poco (e commenta poco) . Però vedo anche foto che ...non vorrei proprio vedere. Ultimamente provo un certo ritegno a criticare queste foto perchè solitamente sono "quasi" il solo a farlo (---) e spesso quando lo faccio, col massimo tatto, ho avuto reazioni aggressive/difensive come se avessi offeso la persona, anzichè discussioni sensate (la cosa non mi fa paura, ma mi fa pensare che ho perso tempo inutilmente) oppure il fatto stesso di vedere foto completamente diciamo casuali, mi fa pensare che manchino le basi per capire. Però è utile per chi legge da fuori e quindi val la pena di insistere. Naturalmente il discorso è a doppio senso, se quel che propngo io ricevesse osservazioni critiche giustificate, sarebbe stimolante e proverei gratitudine verso chi mi aiuta a correggermi. Insomma ho dilatato l'osservazione di Mauro: Se un po' di "quelli che sanno" ma che non intervengono, almeno si unissero ai pochi(ssimi) che commentano costruttivamente, sarebbe meglio e si capirebbe che qui si può discutere e crescere.
    1 punto
  5. E ... invece guardare e commentare le foto degli altri ? Complicazioni anche li ? Perché chi posta una foto, vorrebbe sentire cosa ne pensano gli altri, non solo esibirsi. E se vede che nessuno se lo fila, la volta dopo tira diritto. No ?
    1 punto
×
×
  • Crea Nuovo...