Mauro, perché hai messo queste splendide immagini sotto il titolo di “politicamente scorretto”?
Credo che saper vedere gli aspetti belli e armoniosi del nostro mondo, le manifestazioni di gioia e le passioni, mostrarli agli altri e invitarli a partecipare a questi piaceri sia un modo giusto di essere e di condividere: una “politica corretta” insomma.
Lasciamo ai lamentosi piagnoni, agli invidiosi che rifiutano o distruggono quello che non possono avere il compito di mortificarsi costantemente, senza nessun vantaggio per se stessi e per gli altri (quante comari del paesino ci siano, chiedetelo a Bocca di Rosa)
Ho invece qualche dubbio su “un’arte destinata allo svago,” il cui scopo sia di “distrarci”: l’arte penso debba sempre condurre ad una migliore comprensione della realtà e di noi stessi, a ricercare e farci apprezzare le cose positive, ma anche a prendere consapevolezza del dolore e della malvagità. Credo che tu apprezzi le “Sette Opere di Misericordia” del Caravaggio: quante sofferenze mostra, ma quanta bellezza.
Questi sono mesi di preoccupazione per la salute, per l’economia, per il disagio psicologico che moltissime persone vivono, ed è bene che vengano raccontate e illustrate; ma nulla vieta che si mostri anche la gioia di vivere, che qualcuno, per fortuna, riesce sempre a scovare.