Classifica

Sul marketing sorvoliamo perché devo ancora trovare chi riesca a dare onestamente un elenco di pro e contro (e per "contro" non parlo certo di difetti) per un proprio prodotto. Ma ciò che fa allibire é la caterva di guru e youtuber che in questi due mesi di possesso della Z7 non sono riusciti a mettere in fila gli aspetti peculiari di questa mirrorless e a commentarli dal punto di vista personale come ha fatto Mauro dopo due giorni di utilizzo. Ehila...comandanti della nave Nikon...state leggendo? Avete capito a chi dovete dare in prova un apparecchio per poterne leggere obiettivamente una prova??? NIKONLAND IS DIFFERENT !!!

Dunque il "Made in Japan" che fa capolino dietro il display viene confermato dalla qualità costruttiva generale della macchina, a dispetto della rotellina PSAM che contraddistingue le macchine prosumer (o "non pro")? Perché il prezzo attuale a cui viene proposta non appare proprio da categoria prosumer...

caro Mauro riesci sempre a fornire informazioni che il marketing, volente o nolente, non dirà mai e che nessuna prova fatta da altri, ha voluto o saputo fornirci

condivido: per gli acquisti di roba importante/costosa, meglio rivolgersi a persone che si conoscano. no...meglio a negozianti seri che offrano garanzia. Un esempio? La Nikon D3 che Mauro mi ha venduto dopo averci scattato un ...più che anormale (per il tempo che l'ha tenuta) numero di scatti, aveva sì un numero di scatti elevatissimo, ma nulla significava rispetto allo stato generale della macchina in questione. L'ho utilizzata a fondo anch'io e rivenduta e oggi sta continuando a scattare imperterrita, con i suoi scatti palesi e senza aver ancora cambiato otturatore, ritengo. Se considerassimo unicamente il numero di scatti come parametro saremmo fuori strada. Ma se il venditore ci risponda in quel modo, vale certo il ragionamento di Valerio. E l'esempio fatto, di Watanabe che è uno dei pochi ad offrire garanzia VERA sull'usato non è che un utile consiglio per aver a che fare con gente seria

Mirino Elettronico Sontuoso, grande, chiaro, funzionale sia in interni che in esterni. In esterni, dove avevo qualche dubbio, il funzionamento è ineccepibile, anche in forte controluce (che so, sole al tramonto dietro alla testa di una modella ripresa con il 500mm, oppure, sempre con il 500mm, il sole del mattino riflesso sulla superficie del lago, in controluce). Per ricordarsi che è un mirino elettronico bisogna che capitino fenomeni di lag, tipo il ritardo nell'animazione del volo di un gabbiano ripreso a mano libera con il 500mm scattando a 9fps La notte non mi porta consiglio, ma solo sonno, quindi non ho ancora provato. Ma proverò. In studio il mirino va benissimo. La macchina è anche intelligente abbastanza da non aver bisogno che le si dica se si sta usando il flash (e quindi non ha senso simulare l'esposizione impostata) oppure in luce naturale (dove è necessario, in luce disponibile, capire che cosa si sta facendo in termini di esposizione). Ci sono differenti possibilità di regolazione ma io non ho avuto ancora la necessità di esplorarle. Rispetto ad un mirino ottico, a parte l'animazione del punto di messa a fuoco e la quantità enorme di informazioni disponibili realtime tutto intorno, c'è la sostanziale indifferenza alla luminosità massima dell'obiettivo. L'immagine resta sempre chiara, come ad occhio nudo o anche meglio se c'è poca luce. Bellissimo

Ovviamente io sono con Alberto, con qualsiasi macchina veloce di qualsiasi genere e tipo, si possono fare queste foto (purchè, da quella distanza si possa disporre di un 500mm, perchè ovviamente questi non sono crop). Era proprio questo che volevo dimostrare : si può fare anche con la Z7.

Oddio, ho vinto?? maddai, non ci credo! Bizzarria del caso. Quella foto è un classico di fine novembre direzione lavoro. Una roba triste in giornata arriva il titolo del nuovo contest. Spero che coinvolga tutti come quest'ultimo. grazie!!

Attenzione, signor Ratti: il Roby C qui descritto usa appunto appostarsi nei pressi di Pravo da quarant'anni per adescare persone innocenti e trascinarle verso questo nostro sito dove riveste il ruolo di: De Cano e di Revisore dei racConti Le avrà attaccato bottone certamente coi mulini ad acqua che sono una metafora del suo modus operandi: prima raccoglie i semi e poi li sgretola col peso della sua Mola. Ovviamente ci dissociamo da questa sua attività, ma dobbiamo nostro malgrado confessare che porta risultati concreti: a parte le molte vittime imprigionate da anni nei cunicoli di Nikonland ci rendiamo conto che si tratti dell'unco essere umano riuscitosi ad infiltrare in ogni situazione nella quale si presenti alcunchè di nikoniano, riuscendone a riportare reperti preziosi inaccessibili ai più: ultimamente è stato capace di portare a casa un rarissimo espositore per Nikon Z7 che, come può capire, pare sia stato fabbricato addirittura prima che queste macchine fossero disponibili nelle vetrine dei negozi... un espositore senza merce da poter esporre. Come una brochure di lavatrice senza la lavatrice sotto. La preghiamo di prestare massima attenzione: peraltro dimostra molti anni meno di quelli che vanta. Lavorava a Tokyo alla catena di montaggio della Nikon I nell'immediato dopoguerra : la sigla MIOJ stampigliata sui primi corpi macchina, pare appunto significasse Milanese Infiltrato Operativamente in Japan

D5 + 200-500 mm Piccolo ritaglio per eliminare elementi di disturbo Prispolone