[Personale] Il secondo è il primo degli ultimi
foto di copertina (c) Roberto Piccinini riportata solo a scopo accademico e appassionato.
Ci sono tante frasi celebri di Enzo Ferrari, alcune decisamente ... scorrette e sanguigne, difficili da sottoscrivere anche quando si vorrebbe.
Ma l'uomo era così, passionale, sincero, diretto. Come lui non ne nasceranno più ed era figlio di un'epoca che era tramontata già quando io sono nato.
Domenica scorsa si è celebrato il 70° anniversario del primo Gran Premio di Formula 1 valido per il campionato mondiale della categoria.
A Silverstone nel maggio del 1950, Nino Farina capeggiò un quartetto di Alfa Romeo che si qualificarono ai primi 4 posti in griglia di partenza e ai primi 3 alla fine della gara.
Enzo Ferrari decise di non partecipare con le sue Ferrari a quella gara, perchè sapeva di non poter competere.
Il secondo è il primo degli ultimi
ma si rifece negli anni successivi fino a diventare il più titolato titolare di scuderia di Formula 1. A Silverstone nel 1951, Ferrari batté la mamma Alfa Romeo.
Il suo credo in gara e nella concezione delle automobili era semplicemente questo :
Ci asteniamo dal precisare il numero di cavalli che hanno i nostri motori. Quando le nostre macchine vincono vuol dire che hanno più cavalli, quando perdono vuol dire che ne hanno di meno.
Senza altre regole, complicazioni, accordi.
L’aerodinamica è il risarcimento per chi non sa spremere cavalli dal motore.
La sua vita era l'amore per le automobili da corsa
Una macchina è come una figlia, quando vince una corsa mi sento come il padre che sa che la propria figlia ha preso un bel voto a scuola.
La migliore Ferrari che sia mai stata costruita è la prossima.
Naturalmente sessista, ma nella frase che segue io leggo un doppio complimento, non una offesa
I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.
Del resto lui viveva così
Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere.
Un giorno io non ci sarò più. Spero che le rosse vetture che portano il mio nome continueranno ad esserci anche dopo di me ed a farsi onore su tutti i circuiti del mondo.
Ebbene, oggi, a metà di un campionato assurdo, falsato dalla mancanza di tifosi sulle gradinate e dopo una serie di accordi politici in materia di risparmio (di cavalli, di soldi, di tempo, di idee) e con avversari che falsano sfacciatamente la realtà, arrivando persino a vantarsene, il responsabile della Scuderia Ferrari, Mattia Binotto afferma che :
" Crediamo di poter migliorare, ma credo che cercare di battere la Mercedes sarebbe sbagliato perché il divario è enorme. Per questo, un obiettivo concreto potrebbe essere il secondo posto nel 2021"
Potrebbe essere. Un secondo posto. Quest'anno nemmeno quello ....
L'estrema sintesi dell'antipassione, espressa con un distacco e una freddezza che non si vedrebbero nemmeno in uno scandinavo.
Ma ritiratevi dalle corse e ritornate solo quando avrete capito perchè si compete.
Si corre in macchina per vincere. Non per arrivare secondi. Se tutto va bene e nessun'altro arriva secondo e noi no ...
La Ferrari di oggi è indegna di portare il nome di Enzo Ferrari.
Kimi Raikkonen su Ferrari, ultimo Re di Maranello
Foto del sottoscritto al Gran Premio d'Italia di F1 del 2018.
Domenica scorsa Kimi Raikkonen, su Alfa Romeo, si è qualificato ultimo, nella gara celebrativa dei 70 anni dal primo Gran Premio di Silverstone.
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