[reportage] Festival dell'Oriente 2018 a Milano
Anche quest'anno non ho mancato di fare una visita. Non che mi aspettassi gran che, ma per me è come per ogni nuovo film di star trek/star wars/ è quasi un dovere andare a vedere, sperando sempre (sempre come in quei film) di non restare troppo delusi.
Non che avessi molte aspettative. Lo scopo era di curiosare, vedere se c'era qualche attività interessante e naturalmente fare qualche foto, nonostante la folla e sfondi terrificanti.
Siamo arrivati al Portello (Fiera) con buon anticipo, ma la ressa all'entrata era già notevole.
Intanto gli stand si cominciano ad animare. Chi allestisce la sua mercanzia
Un adepto sistema i cuscini per la meditazione (in giapponese si chiamano zafu) davanti al Buddha .
Finalmente si entra e si curiosa fra i gazebo di oggettistica varia, dai ninnoli alle campane tibetane alle spade samurai, al cibo...
C'è anche una cinesina carina che ti dipinge il cappellino cinesino.
Tessuti, coloratissimi.
Mi piace questo festival ...di colori.
L'area delle dimostrazioni di arti marziali (ahimè) era troppo confusa per permettere di fotografare. Peccato perchè qualche disciplina interessante c'era.
Un po' meglio va nella zona dello Zen dove si cerca (si pretende?) di meditare nel marasma.
Nella foto vedete come si usa lo zafu, serve ad aiutare a stare dritti con la schiena mentre si sta seduti nella posizione del loto. I principianti possono anche usare una posizione a gambe incrociate leggermente più semplice, ma la schiena deve sempre essere dritta; il tizio con gli occhiali (è aggobbito) in una sessione zen vera si sarebbe preso un colpo di kyosaku (non per niente detto "bastone del risveglio") fra le scapole
Non mancano le medicine tradizionali orientali e non fra cui i massaggi.
Per l'area della cultura giapponese c'erano esposizioni di arredamento, bonsai, armature di samurai, calligrafie, prova di pittura Zen, insomma il solito tutto molto carino; dal vivo una dimostrazione della cerimonia del tè (c'erano anche di ikebana e origami).
Tradizione e... microfoni.
Novità divertente di quest'anno, la danza stile Bollywood: allegra e chiassosa kermesse, piacevole a vedersi ma a causa degli sfondi atroci ho fatto pochissime foto. Peccato.
i ballerini in questa foto hanno la barba pitturata ...
Esteticamente piacevole la danza tailandese ispirata ad un qualche uccello che non ricordo.
E le arti marziali? Niente? Come ho detto molte dimostrazioni sui vari tatami, ma ho avuto la sfortuna che il programma della mattina come esibizioni prevedesse un maestro di kung fu ...del tè ossia far roteare vorticosamente una teiera bollente dal lunghissimo becco e versare il tè da posizioni improbabili.
Dato che Kung Fu (Gongfu) vuol dire Lavoro/ impegno/sforzo che dà abilità, tecnicamente anche questo è kung fu anche se non è il mio genere (no, direi proprio di no).
Altra esibizione marziale quella di un maestro di taijiquan della montagna Wudang da cui sarebbero nate tutte le arti marziali interne (secondo la leggenda, non scrivo oltre se no vado OT, chi ne vuole discutere mi contatti in altra sede) che ha eseguito una forma di Taijiquan ..del Wudang derivata dal (leggendario) fondatore Zhang Shan Feng (sulla cui esistenza ci sono forti dubbi, ma come sopra, non è il caso di discuterne qui).
Il maestro era comunque bravo, anche se la forma era molto essenziale. Si è poi esibito in una forma veloce di spada niente male.
Lo chignon con lo spillone indica che sei un seguace del monastero della montagna Wudang e sei Taoista , se eri un seguace di Shaolin (l'altro monastero patria di altre arti marziali) saresti stato pelato e Buddhista .
Seconda parte: il Festival della Fuffa. Ogni anno accanto a quello che è (o almeno prova ad essere) cultura e folklore orientale, si attaccano in numero sempre più grande, quali zecche sul pelo di un cane, cose che con l'oriente hanno poco niente a che fare: False medicine, mineraloterapia qualsiasicosaterapia, piramidi curative (!) poltrone e scialli che ti palpeggiano elettronicamente per garantirti benessere,
Occhiali bucherellati per curare la vista (metodo Bates, ossia anglosassone), e poi Cartomanzia compresa quella celtica (come tutti sappiamo i Celti erano un popolo orientale). Stand con statue e stoffe centroafricane (a me l'Africa pareva fosse a Sud) e altri con bastoni della pioggia e boomerang (bè in fondo l'Australia è a est). Spade di Gandalf (e pugnali di Riddick!!!) accanto alle Katane; ma la ciliegina (il termine che userei se potessi però è un'altro) Dianetics! Pseudoscienza-religione-brainwashing di trista fama, creata da Ron Hubbard, con stand opuscoli e libri. Che ci azzeccava qui? Mancavano gli ufologi (o forse non li ho visti io) e poi c'era tutta l'assurdità possibile. da fiera dell'oriente a baraccone del Weird.
Lo so che è business, ma a me queste contaminazioni lasciano un po' di amaro in bocca.
Tacendo di questo aspetto, tutto sommato è stata una mattinata piacevole.
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