la "faccia" è bella. Immagino sia stata pure buona!! 

Il cioccolato fonde alla temperatura del corpo umano, per cui occhio con le luci (mangiatevela prima ). Ovviamente scherzo, trovo che lo still life col cibo rappresenti una delle sfide più dure per un fotografo. Bel lavoro Paolo.

Anche a me sta venendo l'acquolina in bocca... DAl punto di vista fotografico, se mi è permesso, avrei aumentato un filo la PDC chiudendo un po' il diaframma.

Luce frontale, piatta. Non proprio il massimo per far rendere il cibo.

Il cioccolato poi, richiede ombre e i colori caldi del legno.

Ed effettivamente, tutto quello sfuocato fa pensare che dietro la prima fetta ci sia ... il verme e che il fotografo voglia nasconderlo !  

3 minuti fa, Mauro Maratta dice:

Luce frontale, piatta. Non proprio il massimo per far rendere il cibo.

Il cioccolato poi, richiede ombre e i colori caldi del legno.

Ed effettivamente, tutto quello sfuocato fa pensare che dietro la prima fetta ci sia ... il verme e che il fotografo voglia nasconderlo !  

La luce flash principale era dietro il soggetto, diffusa. Un secondo flash a SX con potenza molto ridotta, diffuso anch’esso. Il fuoco differenziato l’ho usato per dare profondità e concentrare l’attenzione sull’impasto. O almeno queste erano le mie intenzioni per promuovere il prodotto.

Non si sarebbe detto.

La prossima volta lavora con un solo flash e se ti serve schiarire, metti un pannello di polistirolo bianco rivolto verso la luce e il soggetto.

Se si tratta di un servizio per un ricettario può andare bene far concentrare l'occhio sull'impasto ma se si vuole vendere il prodotto ... l'acquirente vuole vedere l'insieme e goderselo prima di assaggiarlo a casa sua

Qunidi niente vassoio riflettente ma una pala di legno.
E sotto la tovaglia, colore caldo, non neutro o bianco.

Mi rendo conto che mi serve una fonte luminosa più potente! 

Ricorda che la fotografia "food" deve essere perfetta sotto tutti gli aspetti! Credo una del tipo di fotografia piu' difficile da realizzare.

Si deve avere una cura maniacale e tutto deve essere perfetto e al posto giusto.

A parte l'illuminazione e le ombre, anche i dettagli devono convincere molto e dar la voglia di mangiarla in un sol boccone e la sensazione dell'acquolina in bocca solo a guardarla.

Per esempio intenta evitare impronte digitali, imperfezioni della torta, imperfezioni nel taglio, anche le molliche devono essere perfette, etc etc.

Non e' una critica ma un consiglio.

Se la luce non ti convince usa la tecnica del multi scatto con differenti illuminazioni e il "rimontaggio" in post produzione.

Ben vengano le critiche! Conscio del fatto che per fare questo mestiere serva un impegno a tempo pieno e capacità culinarie di un certo rilievo. Non è certo il mio caso. Come un fotografo di architettura meglio se fosse un architetto!

Un lavoro niente male per un genere che è tra i più difficili e tecnici in assoluto. 

Come ti hanno già scritto anche per me le pecche più evidenti sono la luce frontale che sarebbe stato probabilmente meglio se fosse stata molto meno forte rispetto a quella posteriore, e degli sfocati a volte un po' troppo forti.

ciao!