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I 10 concerti per violino (secondo me, personalmente parlando)


M&M

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Sinceramente in musica detesto le classifiche. Tipo i 10 migliori concerti, i 10 top violinisti, i 10 concerti più meglio assai.
Non è il campionato di calcio, dove, peraltro, anche la, non è sempre detto che vinca la migliore squadra. Solo quella che fa più punti ...

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Eppure molti fanno queste classifiche, Gramophone le pubblicizza anche, come spunto per ulteriori ascolti.
Non so se siano rivolte a neofiti o semplicemente siano l'esito di sponsorizzazioni.
Vedendo i concerti - sia le composizioni che le interpretazioni - scelte nella guida dello scorso ottobre, ho più di un dubbio di quale sia la reale motivazione.
Ma ... transeat.

Il violino non è mai stato il mio strumento preferito, suona in una gamma di frequenze in cui io sono debole d'orecchio.
Ma negli ultimi anni l'ho coltivato molto.

E mi sento di stilare una lista, una compilation, intendiamoci, non certo una classifica di 10 concerti.
Che non sono i migliori. Non sono quelli da conoscere assolutamente. Forse non sono nemmeno quelli eseguiti meglio in assoluto.
Ma sono quelli che io ascolto più volentieri.

Il concerto con l'orchestra, per un violinista è il punto d'arrivo, il momento di massima esposizione. Sono composizioni pensate per valorizzare al massimo il violino che può così competere con una intera orchestra.
Diversamente da quanto fa quando suona in piccoli complessi da camera, dividendosi i meriti, o anche quando suona da solo, eccezionale, ma ... è facile vincere quando si giuoca da soli.

Mi spiace. Niente Vivaldi, niente Locatelli, niente Mendelssohn, niente Bruch e niente Berg ... che ascolto comunque ma che non scelgo certo quando sono distratto.

***

1

Il principe dei concerti per violino e orchestra, per il sottoscritto è quello di Brahms.
Nella realtà si tratta di una sinfonia con violino solista. Ma la parte per violino è talmente virile, nobile, olimpica, che forse dire "principe" non basta.
Potrebbe essere l'imperatore. Come lo è il secondo concerto per pianoforte del barbuto amburghese.

Gramophone sceglie Heifetz, anche io, ma in una registrazione d'anteguerra con l'Arturo alla direzione della NBC.
Io vado di Reiner, 1958, in una ripresa smagliante RCA Victor che pare fatta stamattina ...

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dovendo fare una seconda scelta in un repertorio sconfinato che vede tutti, da Milstein a Kavakos e Tetzlaff ben figurare, io gioco in casa :

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Janine Jansen a Roma con Pappano live del 2015 che vede per protagonista lo Stradivari "Baron" del 1727, uno strumento unico per voce e carattere.
Janine qui è "lavish" e l'orchestra viva come forse non lo è mai stata dai tempi di De Sabata ...

 

2

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becero quanto volete, sono sicuro che il concerto di Chaikovsky piaceva anche a Brahms anche se non lo avrebbe mai ammesso.
Piotre non capiva niente di violino ed ha fatto una serie di strafalcioni indicibili che poi sono stati corretti in fase di prima esecuzione.
Ma quello che fa fare al violino lo sa solo lui.
Io qui scelgo il buon vecchio Itzhak Perlman, che Chaikovsky è sempre meglio lasciarlo ai russi, accompagnato con il frac da Eugene Ormandy a Philadelphia.

Come alternativa, una vera alternativa. Il Grande Ruggero Ricci, sempre dimenticato, eppure uno dei più grandi virtuosi dello strumento 

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Malcolm Sargent dirigive le prime di Vaughan Williams, qui lo fa senza nemmeno agitare le mani, lasciando a quel violino tutto il suo palcoscenico

3

Per tanti anni ho detestato il concerto di Beethoven. L'ho sempre trovato un pò grezzo, provinciale, sempliciotto.
Ma andrebbe visto come un concerto per pianoforte. E quando l'ho ascoltato nella versione per pianoforte, l'ho rivalutato.
Specialmente per quella parte del timpano che ha tanto ispirato Benjamin Britten.

I tedeschi per i primi, ma con una punta di old England (anche se il nonno di Ticciati era romano)

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una lettura fresca, pulita, umana, come lo è in ogni sua uscita, l'ultimo Tetzlaff

per alternativa, tra le 100.000 disponibili, potrei chiamare Gioconda De Vito, oppure Vilde Frang, o Patrizia Kopacinskaja.
Ma abbiamo detto i tedeschi ai tedeschi, e qui ce n'è una coppia innamorata :

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tempi dilatati, edizione digitale ma di quando i Berliner non facevano politica ...

4

ero ragazzo, lavoravo da due mesi. Il negozio davanti l'ufficio si chiamava ... La Voce del Padrone (era una emanazione italiana di EMI).
Questo disco era in vetrina insieme alle Variazioni Goldberg di Glenn Gould.
Avevo trentamila lire in tasca. Li spesi tutti.

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per decenni non ho trovato una interpretazione più convincente di questa sconosciuta americana debuttante con Ormandy per guida.
Il fuoco ardeva nel suo cuore e arrivava fino alle corde del violino. Sensualità pura. Una delizia.
(se volete questo LP, oggi vale circa 200 euro ...)

come alternativa io ho solo la Jansen ma lei, maledizione non l'ha registrato. C'è solo in video ... e che video !

metto il solito Heifetz ma vi segnalo Vilde Frang, Kavakos, Dalene ...

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il problema con Heifetz è che lui suona Heifetz, non Sibelius, non Prokofiev, non Glazunov ma ... Heifetz ...

 

5

adesso qualcuno mi guarderà storto se non l'ha già fatto. Non fa niente. Per me il Concerto di Britten è un monumento al violino. E' di una difficoltà ineguagliabile, per il violinista, per il diretto, per l'orchestra, per ... l'ascoltatore.
E poi quei timpani iniziali ...

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per me qui la partita è a due.
E' un concerto che si esegue poco e che pochi tengono in repertorio a lungo.
Perché è devastante ...

6

tocca a Prokofiev. E francamente io ce li metto entrambi.

Sono due concerti differenti, composti nella prima era. Sono sognanti, con le atmosfere di Romeo e Giulietta (che è appena posteriore).
Prima della guerra, delle imposizioni comuniste, del periodo nero di Sergei

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per decenni non ha avuto alternative e ancora oggi sta a testa alta.
Abbado all'epoca era a Chicago dopo aver litigato con i milanesi.
E Shlomo Mintz portava una ventata fresca nel mondo russo, in perfetta sintonia con l'asciutta visione della musica di Abbado.

I due concerti si prestano a letture differenti e sempre bellissime.

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il "Baron" della Jansen mi fa sempre commuovere nel 2° concerto

ma c'è poco da criticare nel farsesco suono del suo Pressenda con la Patrizia Kopatchinskaja

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dando la voce ad un "maschietto", mi è piaciuto molto questo disco, estremamente "romantico" :

 Prokofiev: Violin Concertos Nos. 1 & 2 & Sonata for Solo Violin - Album by  Sergei Prokofiev | Spotify

con un Jarvi in grande spolvero

per non dimenticare Gil Shaham con Previn a Londra

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7

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i due concerti per violino di Shostakovich sono stati a lungo pensati con il violinista Oistrakh che ne ha, ovviamente, curato la prima assoluta.
Nel 1955, morto Stalin, per il primo concerto, con Mravisnky a Leningrado e nel 1966 con Kondrashin, a Mosca.
Sono due concerti di straordinaria ricchezza inventiva, dinamica tra le parti, ma soprattutto citazioni e tributi.
Probabilmente rappresentano il culmine del concerto per violino "classico", sebbene di classico oramai sia rimasto poco.

Il Burleske che chiude il primo concerto è un segno distintivo del primo Shostakovich. ancora più della firma DSCH che compare nella passacaglia.

Le interpretazioni "giurate" di russi si sprecano, ovviamente.
Io ho scelto la lettura hyperion con la Ibragimova accompagnata dall'Orchestra di Stato di Russia perché al virtuosismo assoluto della solita, si accompagna una qualità strepitosa della registrazione.
E' un 192/24 di qualità sopraffina con dinamiche difficili da domare (se il vostro impianto lo consente).

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ovviamente il riferimento non può che essere la lettura "giurata" di Oistrakh, fatta tutta in casa.

8

I tre concerti per violino di Saint Saens sono interessanti quasi quanto i suoi per pianoforte.
Ma il terzo merita certamente un posto più importante nel repertorio.
Per retorica e potenza vale quello di Brahms e non vi sto prendendo in giro

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questo disco è una rarità e contiene praticamente tutto il repertorio.
Se non lo conoscete, ascoltatelo.

In alternativa :

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che però ha un suono secco del peggior periodo DG

9

e chi se lo sarebbe mai creso ? Io e Bartok, come dire, l'acqua e l'olio. Eppure ...

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ma mi sono innamorato del primo concerto sentendo il Brahms della Jansen

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10

chiudo la serie dei dieci ...  con i concerti per violino (ed altri strumenti) di Bach.
In particolare il concerto per due violini, che ho tanto amato suonato dagli Oistrakh, padre e figlio.
Ma che qui presento in edizione unica, nell'integrale imperdibile di Isabelle Faust e dei suoi amici :

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***

Naturalmente è una serie personale, anche alternativa.
E ci avrei potuto inserire Korngold, Walton e Barber. Vivaldi, no

E voi, che mi dite ?

11 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Nikonlander Veterano

Pensa che io Chaikovsky manco le prenderei in considerazione.

Invece imperdibili nella mia top ten sono il pimo concerto di Shostakovich e quello di Berg.

Poi altri vorranno aggiungere Mendelssohn, Bruch, Korngold...

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  • Amministratori
9 ore fa, happygiraffe ha scritto:

Devo dire che con Bartok mi hai davero sorpreso...così come nel non aver incluso Shosty :o

Mi spiace, ho un ricordo chiaro della prima volta, 30 anni fa, edizione originale Oistrakh+Mravisky o Kondrashin. Delusione totale dopo le aspettative generate dai concerti per pianoforte e per violoncello con tanta innovazione, spirito e vivacità.

Secondo me Dimitri odiava il violino, quei concerti sono per me del tutto inascoltabili, per lunghi tratti noiosi, dove si cantilena o si urla per la gran parte del tempo ... veramente meglio Berg !

Ma come ho anticipato, questa non è una guida universale, e la mia anti-guida a Gramophone.
 

Del resto, se c'è Piotr non ci può essere Dimitri. Né Szymanowsky :ph34r:

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  • Nikonlander Veterano
2 ore fa, M&M ha scritto:

Del resto, se c'è Piotr non ci può essere Dimitri. Né Szymanowsky :ph34r:

Esatto! :) (il resto del tuo commento faccio finta di non averlo letto :marameo:)

 

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  • Amministratori

Jennifer Higdon, concerto per violino e orchestra composto per Hilary Hahn (2008)

 

per me - per me - è molto più interessante dei concerti di Dmtri ;)

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, M&M ha scritto:

per me - per me - è molto più interessante dei concerti di Dmtri ;)

Guarda che Babbo Natale torna indietro, si riprende i regali e ti lascia una montagna di carbone!

  • Mi piace ! 1
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  • Amministratori

... e la Eldbjorg che suona il meraviglioso concerto di Borgstrom non vale ? :x1x:

 

 

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  • Amministratori

A norma non è un vero concerto per violino. Che però è una composizione che in stile classico probabilmente non esiste più (eccezione quello della Higdon).
Ma è un capolavoro assoluto.
Qui reso straordinario da Janine Jansen e Antonio Pappano che lo hanno portato in tour mondiale tre anni fa.
E' la serenata per violino, archi, arpa e percussioni di Bernstein :

 

 

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  • Amministratori
22 minuti fa, Edoardo ha scritto:

Bell'articolo. Io ci metterei anche la Sinfonia spagnola di Lalo.. 

Perché no ?

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