Vai al contenuto

Novità discografiche 2018


M&M

1.208 visite

Recensioni e impressioni rapide di dischi ascoltati durante il 2018.
Non si tratta di "veline" o di segnalazioni di uscite ma di ascolti che abbiamo fatto, tutti con un sommario giudizio preliminare.

Le troverete, giorno per giorno, nei commenti di questo articolo.

49 Commenti


Commenti Raccomandati



  • Amministratori

p2.jpg.c0ecb3799224c2174c3910ab7d646406.jpg.55ce13866095e300597def17d6b1ccb4.jpgfolder.thumb.jpg.f717fb6e9417ce2436556d6a175a17ec.jpg.b90c304eccc2d43d02c0d6422a2727c7.jpg

Paganini Accardo
DG 2018

***

E' chiaramente una riedizione, ma completamente rivista in 96/24. Il risultato è sontuoso ed io mi sento di dire che è ancora il riferimento di questo autore per un interprete che ha fatto carriera con Paganini.

 

Link al commento
  • Amministratori

xg6ujiyfg7iab_600.jpg.5ed9588f1b9af834a3fb8cb557a7f908.jpg.67904eb8964c6ec6d89ae698824f245f.jpg

Alfred Brendel, Live in Vienna.
Schumann, concerto per pianoforte Op.54 (con i Wiener Philharmoniker e Simon Rattle)
Brahms, variazioni e fuga su un tema di Handel Op.24.
Decca 2018

***

Decca pubblica due registrazioni inedite del grande pianista austriaco (con il suo consenso): un live del 2001 del concerto di Schumann e un altro live delle variazioni Handel di Brahms del 1979. Brendel si è ritirato dalle scene e dagli studi di registrazione ormai da qualche anno, per cui ogni pubblicazione di materiale inedito è da considerare con interesse, anche se il suo lascito discografico è comunque molto ampio. Lo consiglio a chi è vissuto fino ad ora ignorando l'arte di Alfred Brendel.

Link al commento
  • Amministratori

cover.thumb.jpg.1c9443b1e3b390ec221b2fb61d6c769e.jpg.276bc9a36e873cc77c5b37140e6326f0.jpg

Bartòk, i due concerti per violino e orchestra
Renaud Capuçon
LSO diretta da Francois-Xavier Roth
Erato 2018

***

Non so, l'editor di Presto Classical ne parla con toni entusiasti.
Certo non è il mio repertorio più frequentato ma, a parte il violino registrato decisamente indietro (questione di equilibri, meglio di certe riprese ultraesagerate), trovo le due esecuzioni prive di spicco. Non troppa personalità, toni compassati.
I miei riferimenti recenti restano, Janine Jansen con Pappano per il primo concerto, Patrizia Kopatchinskaja con Eotvos per il secondo, Isabelle Faust con Daniel Harding per tutti e due.
Viva le donne ! ;)

Link al commento
  • Amministratori

3760014193866_600.jpg.e50a3113ceff85359856b64ee82dc2d5.jpg.74db2c9257d450e961179f73edeec3e5.jpg

Beethoven, Variazioni Diabelli
Martin Helmchen, pianoforte
Alpha 2018

***

Il berlinese Martin Helmchen ci offre una lettura vibrante e positiva delle variazioni su un valzer di Anton Diabelli. E' un'opera molto presente in discografia. Senza scomodare i grandissimi, in tempi recenti ricordo le incisioni di Schiff (addirittura su un piano moderno e su un fortepiano nello stesso disco) e Igor Levit. Questa interpretazione si ascolta con molto piacere.

Link al commento
  • Amministratori

ho8si4shl8zaa_600.jpg.2f2c244ddaba9bfb00b71b89b02bcdff.jpg.0047985dcaf1de4e0027bc0968546b3d.jpg

Paul Hindemith, sonate per viola.
Ruth Killius, Viola
NoMadMusic 2018

***

La violista tedesca Ruth Killius ci propone le quattro sonate per viola di Paul Hindemith. Il prolifico compositore tedesco può a volte risultare faticoso all'ascolto, ma la viola è uno strumento che conosceva molto bene e sapeva come far suonare questo meraviglioso strumento. Molto consigliato.

Link al commento
  • Amministratori

034571281896.png.3ae3eff78a89963f0f7d37e69d66d375.png.9a4839d79ff35affa6876b53e7bfb518.png

Igor Stravinsky, la Sagra della Primavera (versione per due pianoforti), Concerto per due pianoforti.
Marc-André Hamelin, Leif Ove Andsnes
Hyperion 2018

***

Due supervirtuosi della tastiera, il canadese Hamelin e il norvegese Andsnes, si cimentano con la diabolica trascrizione per due pianoforti della Sagra della Primavera.
Interpretazione straordinaria per chiarezza, energia, precisione ritmica, gamma dinamica e timbrica. Altrettanto notevole la lettura del neoclassico Concerto. Completano il disco le trascrizioni per due piano di Madrid, Tango e Circus Polka.
 

Link al commento
  • Amministratori

folder.thumb.jpg.fae57d8065b3cc9be19d42218a8cf6ef.jpg.6c894520f8979c4313dc9e256f6d00b9.jpg

Gounod : opere per pianoforte
Roberto Prosseda
Decca 2018
 

***

Considero - mi perdonino tutti - un compositore minore Gounod.
Ma questo disco di Prosseda gli restituite grande dignità:
Intendiamoci, restano opere poco interessanti ma il servizio che rende loro l'interprete vale la spesa. Come la registrazione degna della migliore Decca in 96/24.
E' una rarità di questi tempi, vedere un pianista che si cala nella musica che ci propone, quando invece ogni occasione sembra buona - per altri - per mettere in campo ipervirtuosismi, spesso inutili.
Raccomandato.

Link al commento
  • Amministratori

cover.thumb.jpg.60c8e5d15f80d96f8f690fdbc422673b.jpg.6a21c09919228df6c8404ebc29f00146.jpg

Haydn : sonate per pianoforte n. 32,40,49,50
Paul Lewis
Harmonia Mundi 2018

***

Shhhhhhhhh ... ho capito, Haydn. Si, vero.
Ma le sonate per pianoforte sono tra le poche cose di degnissimo ascolto nel resto routinario.
Qui c'è un'ottimo pianista. Un'ottima registrazione in 96/24.
E c'è anche la mia sonata preferita.

Link al commento
  • Amministratori

folder.jpg.9bde6b1b8dda380448e2138ecb88b077.jpg.86b23b8da674caf0fe46b23a57c5ba8a.jpg

Bartòk, concerti per violino e orchestra
Christian Tetzlaff
Hannu Lint
Finnish Radio Symphony Orchestra
Ondine 2018

***

Il celebrale Bartòk del nord ?

Interessante, non sono però così sicuro che sia il Bartòk che ho in mente io (e che generalmente detesto visceralmente).
Quindi se volevano rendermelo interessante, ci sono riusciti.
Tempi mediamente lenti rispetto ad altre edizioni.
Suono terso. Mai troppo "barbarico".
Insomma, lo riascolterò più a fondo. Sembra meglio del Capucon altrettanto recente.
Ma non all'altezza dei miei due o tre riferimenti.
Mi ricorda più una cosa alla Stern.

Ma si sa, io e il violino abitiamo in quartieri differenti 😄

Link al commento
  • Amministratori

a85hhlh3si7cc_600.jpg.b03755a26942814b9f9af1ec4532d77c.jpg.0f772e3363fab66550b0ab96189ced4f.jpg

Emmanuel Pahud, flauto.
Warner Classics 2018

***

 

Molto interessante il progetto che ci propone il grande flautista svizzero Emmanuel Pahud in questo disco. Le 12 Fantasie per flauto solo di Telemann si alternano a brani composti nel XX e XXI secolo da compositori che vanno da Varèse e Honneger a Berio, Takemitsu e Widmann. E all'ascolto si rimane incantati dai giochi di affinità e contrasti tra stili diversi, in un percorso di continua scoperta che si conclude in epoca barocca con la trascrizione per flauto traverso delle Folies d'Espagne di Marin Marais. 
Molto ben realizzato il libretto a corredo del disco.

Link al commento
  • Amministratori

folder.thumb.jpg.6643167e9a1155272b79001406f8cc47.jpg.c4022d4e46c820ae19975d1052b40125.jpgback.thumb.jpg.1353805266084363560f577740b0ee05.jpg.16387b0ee5c801c883be47ac6e918182.jpg

Erica Piccotti, Itamar Golan
Stravinsky, Prokofiev, Franck
Warner Music 2018

***

Appena diciottenne, romana, con un curriculum di studi importante e un violoncello del 1692, al di là dei tacchi alti e dei riccioli, il violoncello italiano del futuro, probabilmente.
Gran repertorio, di quelli che non possono far dormire tranquilli.
Bel suono profondo, dinamico.
Bella anche la parte del piano.

Un gran disco.
Complimenti alla ... EMI ;)

 

Link al commento
  • Amministratori

512QoD860EL.jpg.49efcdf5c1b04ea11aac6b7c471e343c.jpg.cc42ce6f17d789154014fa6c01543a75.jpg

Musiche di Chopin, Debussy, Schumann.
Stanislav Bunin, pianoforte.
DG 2018

***

Deutsche Grammophon pubblica questa raccolta di quattro cd dedicata al pianista russo Stanislav Bunin. Vincitore del Concorso Chopin nel 1985, Bunin è un pianista di razza (in tutti i sensi, visto che è nipote nientepopodimeno che di Heinrich Neuhaus, leggendario insegnante tra gli altri di Richter e Gilels), ma ha avuto una carriera straordinariamente breve. Ha poco più che cinquant'anni, ma da tempo vive in Giappone e ha diradato moltissimo le sue apparizioni in pubblico. Basta ascoltare la registrazione del concerto del Concorso Chopin presente in questa raccolta per comprendere la caratura di questo artista.

Link al commento
  • Amministratori

hyperioncda68176.jpg.e585da0799ca74fbce23156617ab652a.jpg.d77b7ce033a3a642a170a844c362d00d.jpg

Dream Album
Stephen Hough, pianoforte.
Hyperion 2018

***

Si potrebbe correre il rischio di confondere questo disco tra la tante antologie insulse dai titoli insulsi, ma l'inglese Stephen Hough è un pianista di classe non nuovo a operazioni di questo genere e ci propone qui una silloge realizzata con gusto e interpretata con raffinatezza, sensibilità e spesso la giusta dose di umorismo. Sono diverse le trascrizioni, la maggior parte a cura dello stesso Hough, gli autori spaziano da Albeniz a Mompou, da Dohnanyi a Liszt, da Sibelius a Dvorak ad autori meno noti. Si tratta spesso di musica "leggera", ma il disco si lascia ascoltare con molto piacere.

Link al commento
  • Amministratori

r3pix9fnkk7sa_600.jpg.e85c571641ef67daa55e6260d26d1987.jpg.6c488860921d9052947d0724e7efd666.jpg

Claude Debussy, Préludes II livre, La Mer (trascrizione a 4 mani)
Alexander Melnikov, Olga Pashchenko
Harmonia Mundi 2018

***

Sempre interessanti le proposte di Alexander Melnikov. Dopo uno straordinario album realizzato con quattro strumenti diversi e recensito qui, ci propone il secondo libro dei Préludes di Debussy suonati su un magnifico Erard e una trascrizione dello stesso Debussy per pianoforte a quattro mani de La Mer accompagnato da Olga Pashchenko. Melnikov negli ultimi anni ci ha dimostrato di essere a suo agio su strumenti antichi e moderni, ma soprattutto di saper trarre il massimo e il meglio da ogni strumento. Questo disco ne è la riprova, lontano dall'essere un semplice esercizio di stile su uno strumento d'epoca.

Link al commento
  • Amministratori

qldsbfuwsfpxc_600.jpg.cdd8d07d2ed2c997ef998170f3c63244.jpg.f36c13b93439c264ce55e3bb70828306.jpg

Franz Liszt, Années de pèlerinage première année, Suisse; Légende N.2, Saint François de Paule marchant sur les flots.
Francesco Piemontesi, pianoforte.
Orfeo 2018

***

Il pianista svizzero Francesco Piemontesi ci propone il primo volume delle Années de Pèlerinage di Liszt, prima tappa di un progetto che nei prossimi anni dovrebbe portare alla realizzazione dell'incisione integrale dei tre volumi. Piemontesi non è soltanto un interprete dotato di grandi mezzi tecnici e intelligenza interpretativa, ma è stato anche allievo di Alfred Brendel, uno dei maggiori interpreti lisztiani e forse uno dei maggiori pianisti tout court. La sua lettura è magistrale, al tempo stesso semplice, diretta e profonda, supportato da un ottimo strumento.

Link al commento
  • Amministratori

2085144743_wz5oovehrjzbb_600(1).jpg.ace2176a531501abd83610fb34ffa459.jpg.b3b7139da18076b8311dc6c3c279ff6a.jpg

Vadym Kholodenko, pianoforte.
Harmonia Mundi 2018

***

Vadym Kholodenko, vincitore del premio Van Cliburn nel 2013, ci propone un bel recital che ripercorre la carriera compositiva di Alexander Scriabin dalle opere più giovanili fino a quelle più mature (Vers la flamme). Kholodenko non ha l'esaltazione luciferina di un Sofronitsky o l'estro di Horowitz, ma dimostra una straordinaria affinità con queste pagine. Molto bella anche la qualità della registrazione, realizzata dal vivo nel 2017.

Link al commento
  • Amministratori

cover.thumb.jpg.e462e670825db9f9b5b256d2554d2eb5.jpg.10a42a184ca1c75481a6e7ec2e473516.jpg

Bernstein le tre sinfonie
Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Beatrice Rana
Antonio Pappano
Warner Classics 2018
***

Disco sontuoso sebbene musicalmente non faccia vibrare le mie corde più sensibili.
Esistono svariate edizioni, partendo da quelle di Bernstein stesso ed è difficile riuscire a dire qualche cosa di originale.
Ma Pappano ha portato una autorevolezza tale a Santa Cecilia che ogni traguardo è possibile.
Applausi a tutti i solisti.
Bel disco (se lo reggete), strepitoso e brillante il Preludio, Fugue and Riffs finale.

Link al commento
  • Amministratori

sqwcz4y8apw3b_600.jpg.f836aa9ef1d38bc75bc4a57f4852c104.jpg.97e9e4f708924a11a9b9f847683fd72d.jpg

Beethoven, sonate per violino e pianoforte N.1, 10 e 5
Lorenzo Gatto, violino; Julien Libeer, pianoforte
Alpha, 2018

***

Lorenzo Gatto e Julien Libeer, realizzano questo secondo disco dedicato alle sonate per violino di Beethoven. I due solisti belgi da diversi anni si stanno concentrando sulle sonate di LVB, eseguendole spesso dal vivo, ma se il primo disco della raccolta (con la Kreutzer, la seconda e la quarta sonata) stupiva per spontaneità e ardore, questa seconda prova, pur se irreprensibile, fatica a conquistarmi. Una curiosità: Julien Libeer suona il pianoforte a corde parallele di Chris Maene: lo stesso modello realizzato per Daniel Barenboim, di cui si parlava qualche tempo fa.

Link al commento
  • Amministratori

1540196211_sufe1t6pgfonb_600(1).jpg.23bc8572ac572a348cd382a8ae0fa05c.jpg.6e89341d9a8052474ba6f0ff09d4ffb8.jpg

Debussy...et la jazz
Quartetto Debussy (Christophe Collette,  Marc Vieillefon, Vincent Deprecq, Cédric Conchon), Jacky Terrasson (piano), Vincent Peirani (fisarmonica), Franck Tortiller (vibrafono), Jean-Philippe Collard-Neven(piano), Jean-Louis Rassinfosse (contrabbasso)
Harmonia Mundi 2018

***

Nel centenario della morte di Claude Debussy Harmonia Mundi ha chiesto ad alcuni suoi artisti di rileggere pagine del compositore francese. Da qui questa serie di dischi molto interessante, non ancora arrivata alla fine. Questo è con certezza il più originale di tutti quelli in qui ascoltati. Il Quartetto Debussy rivisita alcuni dei Préludes di Debussy con la collaborazione di alcuni musicisti jazz. Si tratta di riletture molto rispettose della musica e dello spirito degli originali, ma con una freschezza e una gioia di far musica insieme che non mi sarei aspettato. In realtà mi aspettavo delle interpretazioni molto più radicali in chiave jazz, ma va benissimo così. In fondo Harmonia Mundi non è la Blue Note ;)

Link al commento
  • Amministratori

cover.thumb.jpg.aca20cb13c496403ee5308ec0b1430f7.jpg.5d0f73d4f86de987c8641e02cb769499.jpg

Neeme Jarvi alla testa della Gothenburg Symphony Orchestra
DG 2018
Formato CD
compilation di autori scandinavi (Stenhammar, Sibelius, Berwald, Nielsen, Grieg, Rautavaara, Larsson, e altri)
***

Poco meno di nove ore di musica con brani noti e meno noti di autori scandinavi noti e meno noti.
Il filo conduttore è la grande orchestra di Gothenburg resa tale dal grande Neeme Jarvi in decenni di collaborazione.
Il direttore estone si trova completamente a suo agio in queste musiche che negli anni ha promosso in tutto il mondo, favorendone in alcuni casi il reingresso o l'ingresso nel repertorio comune.
Si tratta di una compilation e in quanto tale non riporta tutte le composizioni nella loro integralità. Ma tanto basta per incuriosire in alcuni casi e guidare alla scoperta di un mondo atipico e molto legato a quel territorio, unico, freddo, ostile ma al contempo vivo e appassionato. Vulcani tra i fiordi.
Jarvi non ha ancora deciso di passare del tutto la bacchetta ai due figli. Ne è prova la prossima uscita per la BIS di un nuovo disco dedicato a Stenhammar.
Consigliatissimo.

Link al commento
  • Amministratori

fez3f88b4dkqa_600.jpg.faef49d8da84a3b4d7b7fb5b64a78ee4.jpg.1f856743deef71a868556420f5ca5ae2.jpg

Debussy, Préludes I livre, Satie, 6 Gnosiennes e 3 Gymnopédies.
Fazil Say, pianoforte.
Warner Classics 2018

***

Il genialoide pianista turco Fazil Say si aggiunge alla lista dei pianisti che omaggiano Claude Debussy nel centenario della sua scomparsa.
Canta, canta incessantemente il buon Fazil nell'arco di tutto il disco, ma l'impressione è che la musica che si immagina nella sua testa sia diversa da quella che poi gli esce dal pianoforte. L'ascolto mi ha un po' sconcertato: intuizioni interessanti si alternano a momenti in cui "tira dritto" senza pensarci troppo. In questo repertorio ci si confronta con interpretazioni di altissimo livello alcune storiche, come quelle di Gieseking o di Arturo Benedetti Michelangeli, ma anche recenti, come la bella integrale di Jean-Efflam Bavouzet.
Fazil Say si riscatta nella seconda parte del disco, decisamente migliore, dedicata ad alcune delle pagine più note di Erik Satie.

Link al commento
  • Amministratori

qnvvsxp4os8ec_600.jpg.46f9a15e0a57ebf82f419bf9bf4b143b.jpg.a95dc5d29b5851aed691135c5ca67845.jpg

Niccolò Paganini, sonate per violino e chitarra.
Fabio Biondi (violino), Giangiacomo Pinardi (chitarra)
Glossa 2018

***

E' questo un Paganini diverso dal virtuoso che siamo abituati ad associare ai 24 Capricci, più vicino se vogliamo al classicismo viennese di Haydn. Queste sonate per violino e chitarra sono una vera delizia da ascoltare. Fabio Biondi e Giangiacomo Pinardi ci regalano un'interpretazione vivace e gioiosa, registrata straordinariamente bene. Consigliato.

Link al commento
  • Amministratori

zgbea5h1ulhpc_600.jpg.cd2de1f399e8021903acd0d9c875fc7d.jpg.47d6a35f8f89f4f90808671e9dfa6e1d.jpgbzkjwr74gudza_600.jpg.d6f8a6b8d41a95fc3fb80f866f316c94.jpg.db32fa2f10ced8a81f7d3e472f03f329.jpg

Ancora due dischi da Harmonia Mundi dedicati a Claude Debussy, nel centenario della morte. Bella questa iniziativa dell'etichetta francese di chiedere ai propri migliori artisti di interpretare opere di Debussy. In qualche caso i risultati sono stati di sicuro interesse. Il primo disco è dedicato alle sonate da camera (sonata per violino e pianoforte, sonate per flauto, viola e arpa e sonata per violoncello e pianoforte) e ad alcuni brani per piano dello stesso periodo. Tutte opere composte durante la prima guerra mondiale. Gli interpreti sono vari. Svettano l'interpretazione della Faust e di Melnikov della sonata per violino e quella di Tamestit, de Maistre e Mosnier della bellissima sonata per flauto, viola e arpa. Lo consiglio.
Ho invece trovato più ordinario il disco di NIkolai Lugansky. Sicuramente un buon disco, ben eseguito, con la consueta pulizia di suono che lo contraddistingue, ma niente di più. Una riprova che Lugansky fatica ancora a uscire dal suo repertorio d'elezione (Rachmaninov e Chopin).

Link al commento
  • Amministratori

j21jkawyh7xub_600.jpg.33a6c2e03bf5254418417d0425da38c7.jpg.c0285e6b6499d5bba4354d5139a24e86.jpg

Ancora un bel disco della collana che Harmonia Mundi dedica a Claude Debussy nel centenario della morte. Questa è il primo libro dei Préludes (il secondo era già uscito qualche mese fa con Melnikov) eseguito ottimamente dal pianista spagnolo Javier Perianes. Una lettura "orchestrale" con un'eccellente resa dei timbri e dei contrasti, senza che questo vada mai a scapito della trasparenza del suono, anzi. Non conoscevo Perianes e questo disco è stata una piacevolissima scoperta.

Link al commento

Ospite
Aggiungi un commento...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...