Shostakovich : Sinfonia n. 6
Estonian Festival Orchestra
Paavo Jarvi

Alpha 2018

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Il consueto ciclo di registrazioni estive di Paavo Jarvi con la Estonian Festival Orchestra per la Alpha. E' la volta di questa prima uscita del 2018.
Non è un repertorio per tutti, ma qui è in un sontuoso 96/24.

Peraltro gli Jarvi hanno incontrato Shostakovich al loro Paese (Paavo era ragazzino all'epoca).

Papà Jarvi fotografa Jarvi figlio con nonno Dimitri mentre mamma Jarvi fotografa tutti e tre.

Nel disco, oltre alla 6a sinfonia, c'è anche la trascrizione per orchestra del quartetto n. 8 (detto Sinfonietta).

Serenata Espanola
Xavier De Maistre
Sony 2018

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Danze, trascrizioni, musiche spagnole in generali. Un'apoteosi d'arpa (e nacchere).A me piace lo strumento, la musica è tutto sommato d'atmosfera.
Si ascolta volentieri.
Strumento molto chiaro e presente registrato in 96/24.

Bach : Sonate per violino e cembalo
Isabelle Faust, Kristian Bezuidenhout
Harmonia Mundi 2018

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Registrazione chiara e cristallina (96/24) ma molto (troppo ?) concentrata sul violino, manca decisamente di ambienza.
Ma se vogliamo sentire ogni singolo suono prodotto dalla grande bachiana Isabelle, non c'è nulla di meglio.
 

Sonate per viola e pianoforte romantiche
Hiyoli Togawa, Lilit Grigoryan
Naxos 2018

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Il panorama discografico dedicato alla viola è talmente striminzito che ogni proposta è interessante.
Lo è ancora di più se promossa dalla solita meritevolissima Naxas a nemmeno 6 euro.
Qui poi il repertorio è del tutto sconosciuto (almeno per me).
Con una giovanile composizione di Mendelssohn unita ai mai sentiti Onslow e Kalliwoda.

Registrazione in formato CD molto naturale e rilassante.

Schubert : opere complete per trio con pianoforte
Trio Elégiaque
Academy 2018

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Registrato nella Sala Schnabel sul Lago di Como due anni fa, esce adesso per la Academy questo bel disco con opere più che frequentate di Schubert.
Ripresa "italiana", buon suono francese, un bel disco dal suono aperto e presente che consiglio (44.1/24).

Stravinsky
Chant Funebre Op. 5
Feu d'artifice Op. 4
Scherzo Fantastique Op. 3
The Faun and the Spepherdess Op. 2
Le Sacre du Printemps

Lucerne Festival Orchestra
Riccardo Chailly
Decca 2018

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registrazione eccezionale (96/24) e ad altissima dinamica come ci si aspetta da Decca e in particolare da questa musica.
Non è il mio repertorio d'elezione (anzi) ma siamo a livelli altissimi.
Per i fans di Chailly e di Stravinsky

Nicola Porpora
Germanico in Germania
Capella Cracoviensis
Decca 2018

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Interessante proposta che vale la pena ascoltare per curiosità. E' un repertorio che per molti versi è stato trascurato non per proprio demerito ma perchè contemporaneo del più corposo Handel

Schubert e Szymanovski
Lucas Debargue
Sony 2018

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Una prova acerba e per certi versi scolastica (dubito che Debargue sappia qualche cosa di più delle note lette sugli spartiti sulla musica di Schubert. E non voglio citare le ampie alternative presenti a catalogo) dell'engant prodige Debargue.

Si farà ? Speriamo. La tecnica c'è. Adesso bisogna lavorare un pò sul cuore.

Debussy : Estampes, Clair de lune - La plus que lente - Elégie - Preludes I
Daniel Barenboim
DG 2018

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Era un grande pianista quando era giovane e suonava con lo Zione Barbirolli o la moglie Duprè e con gli amici Zuckerman e Ashkenazy.
Non è più lo stesso negli ultimi anni. Io però lo ascolto sempre con rispetto.
Questa antologia celebrativa - l'ennesima - per l'incombente centenario di Debussy è meno peggio di altre cose, tutto sommato.
Ma è discutibile la scelta dei brani. Assortiti più per sostenere le vendite ?

Mozart : messa da Requiem
Gesualdi Consort
Accent 2018

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Ma lo sapete che non vi voglio anticipare niente ?
Vi dico solo che non è il "solito" ritrito mappazzone alla Salieri vs Mozart 

Merita un ascolto 

Hilary Hahn : Retrospective
DG 2018

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Oddio, mi sono detto quando ho visto questo disco : ma non sarà morta e non me ne sono accorto ?
Retrospective ?

No, povera cara, la bravissima Hilary è viva e vegeta e prosegue nella sua attività concertistica.
Ma a questo punto del 2018, non si sa perchè, la DG ha deciso di pubblicare una sua retrospettiva, sommando un polpettone inguardabile di tagli e ritagli di dischi precedenti, assortiti male e rimixati come nella peggiore compilation di quel famoso DJ francese con i capelli lunghi e la barba che è tanto glamour da fare le sfilate di moda con le mutande firmate (per chi non ne mastica di questa roba : Bob Sinclair)
Avete presente ?

Da evitare accuratamente preferendo evidentemente i dischi singoli che ci piacciono di più.
 

Strasob !

Alexander Melnikov

Fours pianos, four pieces

Harmonia Mundi 2018

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Alexander Melnikov, ottimo solista nonché da tempo partner musicale di Isabelle Faust, ha la passione per gli strumenti d'epoca e spesso incide utilizzando appunto pianoforti che risalgono all'epoca in cui quei pezzi furono scritti. Questo è un disco un po' particolare: pezzi "di bravura" di Schubert, Chopin, Liszt e Stravinsky vengono suonati su altrettanti strumenti. Ascoltando questo disco e il diverso carattere di ogni pianoforte si capisce che non è un vezzo di Melnikov o l'ennesima trovata di marketing.

Bach, sonate per flauto e clavicembalo (+Partita per Flauto solo BWV 1013)
i fratelli Hantai
Mirare 2018
 

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Disco eccellente che non stanca mai, sebbene in un repertorio tritatissimo.
Bella registrazione con il flauto non troppo evidente per buona parte del disco.
88.2/24 sembrerebbe di matrice DSD.

Mozart, concerti per pianoforte n.25 e n.27

Piotr Anderszewski, pianoforte

Chamber Orchestra of Europe

Warner 2018

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Seguo sempre con attenzione l’ottimo pianista polacco Piotr Anderszewski. Se il suo ultimo Mozart da solista (Fantasia K.475 e Sonata K.457) mi aveva lasciato molto perplesso, non posso certo dire altrettanto di questo ultimo disco. Un’interpretazione di pregio in un repertorio comunque molto, molto affollato.

Sonya Yoncheva : The Verdi Album
Sony 2018

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Ok, Verdi mi annoia. Ok, il tipo di soprano di questo genere lo detesto.
Però è un disco interessante e la signora bulgara ha una dizione decente.
96/24 come si conviene, tutto sulla voce.

Jordi Savall : Venezia Millenaria 700-1797
Aliavox 2018

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Come sempre, questi dischi di Savall, a tratti entusiasmante, a tratti noioso.
Certo che il catalogo di Savall dedicato allla musica di tutte le sponde del Mediterraneo comincia a diventare enciclopedico e resterà certamente nella storia.
Io continuo a seguirlo con grande piacere. Vedere dal vivo - in video, almeno - questi musicisti che praticamente si reinventano musica anche molto lontana da noi è sensazionale.

Una citazione, il disco si chiude con tre rivisitazioni del Beethoven napoleonico. E' il 1797, e il Generale Buonaparte abolisce la Repubblica di Venezia e la incorpora con la costituenda Repubblica Cisalpina.

Vision of Prokofiev 
Lisa Batiashvili
Yannick Nezet-Seguin
Chamber Orchestra of Europe
DG 2018

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Disco che attendevo con tanta curiosità.

Registrato splendidamente.
Devo analizzarlo a fondo con i miei riferimenti per darne un giudizio.
Prossima recensione approfondita.

Dvoràk : Quintetto per Archi op. 97 e Sestetto per Archi op. 48
Jerusalem Quartet + Veronika Hagen e Gary Hoffman
Harmonia Mundi 2018

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Veramente un bel disco, ben suonato, ben interpretato, ben registrato in un ottimo e morbido 96/24 senza enfasi su nessuno strumento come è giusto che sia.
Un ascolto molto piacevole che vi consiglio.

Ludvig van Beethoven, Sonate per pianoforte Op.106 "Hammerklavier" e Op.27 n.2 "Chiaro di luna".
Murray Perahia, pianoforte
Deutsche Grammophon, 2018

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Arrivato alla vigilia dei 70 anni, il grande pianista statunitense decide di registrare l'Op.106 di Beethoven, uno dei monumenti della letteratura pianistica.  Lo fa con il piglio di un ventenne, scegliendo dei tempi decisamente rapidi in tutti i movimenti. Ho apprezzato la scelta coraggiosa, ma trovo che questa vada un po' a scapito della chiarezza del discorso musicale e di una visione della struttura dell'opera nel suo insieme. 
Fa pendant con l'Op.106 la celebre sonata "al chiaro di luna" Op.27 n.2. Ottima interpretazione, ma da un artista del calibro di Perahia non mi sarei aspettato niente di meno.

Buona la registrazione del pianoforte, molto naturale, ma con un riverbero leggermente eccessivo.

Deux
Patrizia Kopatchinskaja
Polina Leschenko
Alpha Classics 2018

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Disco dell'anno. Un inno alla gioia di suonare.
Personalissimo dalla prima all'ultima nota.
Peccato per quella sonataccia di Bartòk ... ma per il resto : un must have !

Rachmaninov : 24 preludi
Nikolaj Lugansky
Harmonia Mundi 2018

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Il ritorno di Lugansky ?. Ascoltato a fondo, sulle prime non mi convinceva, ma alla fine ce l'ha fatta.
E' tornato.
Speriamo che non se ne riparta di nuovo per repertorio inadatto o non sentito.
Il gelido Nikolaj avrebbe bisogno di una piccola trasfusione di passione ed entusiasmo da Patrizia ...

96/24 con pianoforte un pò distante che richiede di alzare il volume.

Claude Debussy: Préludes II, En blanc et noir (con Daniele Pollini)
Maurizio Pollini, pianoforte
Deutsche Grammophon 2018

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Così come Debussy nel secondo libro dei Préludes portò ancora più in avanti la sua opera di radicale innovazione della scrittura pianistica, così in modo altrettanto radicale lo interpreta Maurizio Pollini, fedele a quanto fatto ormai vent'anni fa con il primo libro. E' il suo un Debussy più vicino a Stravinsky e Webern, che non a Gounod, Franck e Fauré.
Sicuramente una lettura interessante. Per chi fosse alla ricerca di interpretazioni più canoniche, rimando alla straordinaria integrale di Jean-Efflam Bavouzet.

Registrazione un po' distante dallo strumento, che evidenzia l'ottima acustica della Herkulessaal di Monaco di Baviera.

Claude Debussy, Préludes I & II, Etudes
Monique Haas, pianoforte
Deutsche Grammophon 2018

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Nel tripudio di novità discografiche dedicate a Claude Debussy nel centenario della sua morte, fa piacere ritrovare questa riedizione in 96/24 delle straordinarie registrazioni che la francese Monique Haas realizzò per la DG negli anni '50 e '60. Sono interpretazioni caratterizzate da una assoluta pulizia del suono e dall'assenza di sentimentalismi o manierismi. Quello che emerge è il Debussy moderno e profondo rinnovatore del linguaggio musicale. Consigliatissimo!

Steve Reich, Pulse, Quartet.
International Contemporary Ensemble, Colin Currie Group.
Nonesuch 2018

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Questo disco propone due lavori molto recenti di Steve Reich. Pulse del 2015 per violini, viole, flauti, clarinetti e basso elettrico e Quartet del 2013 per due pianoforti e due vibrafoni.
Un ascolto interessante e piacevole che illustra il punto di arrivo della lunga carriera del compositore americano. Si esce dal concetto classico di minimalismo per avvicinarsi ad altri generi musicali. Lo consiglio a chi abbia voglia di ascoltare qualcosa di nuovo e di diverso senza per questo avventurarsi in percorsi impervi.

Mayke Rademakers
Stagioni
Challengerecords 2018

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Mayke Rademakers è innanzitutto una eccellente violoncellista.
Qui suona un violoncello elettronico Yamaha SVC-110 con aggiunta di effetti elettronici (loop).
Suona musica sua, liberamente scritta attorno alle stagioni, con qualche riferimento, ovviamente, anche alle Quattro Stagioni di Vivaldi.

Non saprei se strettamente definirla musica classica. E' certamente musica contemporanea. Musica del nostro tempo.
Estremamente appassionata e sentita.