[reportage] Rignano ed il suo territorio ieri ed oggi
Il Circo Arci di Rignano sull’Arno, con il patrocino del Comune, ha organizzato una mostra fotografica su Rignano ed il suo territorio ieri ed oggi. Mostra curata dal sottoscritto con la collaborazione di un amico canonista.
L’impegno più gravoso è stato il reperimento delle fotografie e/o cartoline del passato, che abbiamo cercato di riprodurre e documentare dai soliti punti di ripresa, quando possibile, per evidenziarne le differenze. In questa ricerca la situazione più marcata che ci ha colpito è la maggiore area coperta da alberi spontanei che coprono gran parte dei panorami, mentre prima la campagna era coltivata in ogni centimetro e le piante allo stato selvatico non erano tollerate, perché improduttive. La mostra più che una rassegna fotografica è un evento documentale su come l’umo interviene maldestramente sull’ambiente, spesso e volentieri alterandone i connotati e peggiorandone la vivibilità.
Di seguito traccio una breve storia del territorio.
Rignano si estende per circa 54 chilometri quadrati. all’interno di un’ansa che disegna il fiume Arno a nord e ad est, prima di dirigersi verso Firenze. La sua favorevole posizione lo ha caratterizzato fin dall’antico con una grande vocazione agricola, tanto che nel medioevo fu luogo di ambiti investimenti da parte di nobili famiglie fiorentine e di importanti istituzioni religiose. Già dai primi secoli dopo il mille aveva un indice di appoderamento fra i più alti della regione e fu fra i primi ad esercitare la mezzadria. Il territorio è incorniciato dalla catena collinare dei poggi di Firenze ed è percorso nella valle sottostante dalla strada erede della Cassia Nova, che collegava Firenze con il Valdarno ed Arezzo.
Il territorio conserva due pievi romaniche, San Leolino nel Capoluogo e Miransù nei pressi di Castiglionchio, che confermano il suo attraversamento da parte di strade importanti, oltre una fitta rete di chiese che attestano l’ampio uso agricolo del passato e una maglia abitativa molto diffusa. Nei pressi del capoluogo c’è una suggestiva torre trecentesca sulla riva del fiume Arno – probabilmente a controllo di un passaggio o di un importante opificio – e detta dell’Isola, proprio per la sua vicinanza al fiume da cui un tempo può essere stata circondata. Inoltre Rignano conserva due borghi castellani molto suggestivi - Volognano e Castellonchio - ed è punteggiata da molte ville a riprova della grande frequentazione del passato da parte delle nobili famiglie fiorentine che vi soggiornavano al centro dei loro beni agricoli. Oggi, molte di queste sono sedi di imprese agricole a cui hanno affiancato un’attività ricettiva molto apprezzata per la dolcezza del paesaggio e la vicinanza con le città d’arte della regione.
Con l’Ottocento e l’arrivo della ferrovia arrivò l’impulso definitivo al paese che favorì prima i trasporti dei prodotti delle numerose fattorie della zona e poi a servizio di alcune fabbriche che vi si installarono, fra tutte quella della calce e cemento, la prima della zona risalente al 1872. In conseguenza dell’abbandono delle campagne, la popolazione si è concentrata nel capoluogo ed in alcune frazioni, creando nuclei abitati importanti a cui si unisce il denso popolamento di ritorno alle campagne, a conferma dell’antica vocazione del territorio rignanese.
La popolazione del territorio comunale aumentò in maniera considerevole, grazie anche allo sviluppo del cementificio. Urbanisticamente Rignano, che per secoli era rimasto un abitato di limitata estensione, tra i due capi del ponte assieme alla frazione di San Clemente, cambiò fisionomia. Tra il 1920 e il 1930 si arricchisce delle schiere di case che caratterizzano il centro del paese, mentre una lunga serie di villini vengono costruiti lungo le pendici della collina. Nel 1922, assieme al raddoppio ferroviario della linea nazionale, viene costruito il lungo viadotto ad arcate che ancora oggi affianca l'Arno e purtroppo non più visibili per l’alta vegetazione spontanea che costeggia il fiume. In questi anni sorsero anche alcune opere pubbliche di notevole rilievo tra cui un teatro, un asilo, il campo sportivo ed i macelli pubblici.
Gravissimi furono i danni apportati dalla seconda guerra mondiale. Il ponte fu distrutto assieme alla stazione ferroviaria e al Palazzo Comunale. Crollarono anche buona parte delle abitazioni centrali ed anche il cementificio fu bombardato pesantemente. L'opera di ricostruzione permise di riattivare gran parte delle vie di comunicazione già tra il 1946 e il 1947, mentre negli anni successi venne completata (1954) anche una nuova chiesa cittadina che si affiancò alla Pieve di San Leolino.
Alcune foto che hanno fatto parte della mostra.
Rignano
Panorama dalla parte sud dell'Arno
come sopra
Chiesa Santa Maria Immacolata
Piazza del Mercato, piazza, oggi piazza XXV Aprile
come sopra
Piazza dell'Unità e scalinata per Via Mazzini
come sopra
Piazza della Vittoria, vista dalla terrazza della villa Bruschi
Artigiani sotto la terrazza della Villa Bruschi
come sopra
Via della Pieve
come sopra
Il territorio del Comune di Rignano
Volognano - Castello di Volognano
come sopra
Rosano - fattoria di Castellonchio
come sopra, vista dal retro
Torri - Fattoria di Petriolo
come sopra
San Donato - fattoria Torre a Cona
come sopra
Le Corti - Fattoria il Focardo
come sopra (vista dal lato opposto per vegetazione invasiva)
Cappella della fattoria il Focardo
come sopra
Troghi - fattoria la Chiocciola
come sopra
San Martino
come sopra
San Donato
come sopra
Troghi - le scuole
come sopra
Se siete arrivati qui, Vi ringrazio per l'attenzione. Ho postato solo foto scattate dal sottoscritto (quelle odierne) per non avere problemi con gli altri autori, per cui mancano alcuni scorci interessanti descritti nel testo.
Modificato da Gianni54
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