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[reportage] Rignano ed il suo territorio ieri ed oggi


Gianni54

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59cd2bc095ccd_ArtigianiinVialeV.Veneto_b.thumb.jpg.33f21b191e225cfbd8842ac61a27f755.jpgIl Circo Arci di Rignano sull’Arno, con il patrocino del Comune, ha organizzato una mostra fotografica su Rignano ed il suo territorio ieri ed oggi. Mostra curata dal sottoscritto con la collaborazione di un amico canonista.

                                                                                                           Locandina.thumb.jpg.57a334456b3e0fc45343a3f284692f2f.jpg

L’impegno più gravoso è stato il reperimento delle fotografie e/o cartoline del passato, che abbiamo cercato di riprodurre e documentare dai soliti punti di ripresa, quando possibile, per evidenziarne le differenze. In questa ricerca la situazione più marcata che ci ha colpito è la maggiore area coperta da alberi spontanei che coprono gran parte dei panorami, mentre prima la campagna era coltivata in ogni centimetro e le piante allo stato selvatico non erano tollerate, perché improduttive. La mostra più che una rassegna fotografica è un evento documentale su come l’umo interviene maldestramente sull’ambiente, spesso e volentieri alterandone i connotati e peggiorandone la vivibilità.

Di seguito traccio una breve storia del territorio.

Rignano si estende per circa 54 chilometri quadrati. all’interno di un’ansa che disegna il fiume Arno a nord e ad est, prima di dirigersi verso Firenze. La sua favorevole posizione lo ha caratterizzato fin dall’antico con una grande vocazione agricola, tanto che nel medioevo fu luogo di ambiti investimenti da parte di nobili famiglie fiorentine e di importanti istituzioni religiose. Già dai primi secoli dopo il mille aveva un indice di appoderamento fra i più alti della regione e fu fra i primi ad esercitare la mezzadria. Il territorio è incorniciato dalla catena collinare dei poggi di Firenze ed è percorso nella valle sottostante dalla strada erede della Cassia Nova, che collegava Firenze con il Valdarno ed Arezzo.

Il territorio conserva due pievi romaniche, San Leolino nel Capoluogo e Miransù nei pressi di Castiglionchio, che confermano il suo attraversamento da parte di strade importanti, oltre una fitta rete di chiese che attestano l’ampio uso agricolo del passato e una maglia abitativa molto diffusa. Nei pressi del capoluogo c’è una suggestiva torre trecentesca sulla riva del fiume Arno – probabilmente a controllo di un passaggio o di un importante opificio – e detta dell’Isola, proprio per la sua vicinanza al fiume da cui un tempo può essere stata circondata. Inoltre Rignano conserva due borghi castellani molto suggestivi - Volognano e Castellonchio - ed è punteggiata da molte ville a riprova della grande frequentazione del passato da parte delle nobili famiglie fiorentine che vi soggiornavano al centro dei loro beni agricoli. Oggi, molte di queste sono sedi di imprese agricole a cui hanno affiancato un’attività ricettiva molto apprezzata per la dolcezza del paesaggio e la vicinanza con le città d’arte della regione.

Con l’Ottocento e l’arrivo della ferrovia arrivò l’impulso definitivo al paese che favorì prima i trasporti dei prodotti delle numerose fattorie della zona e poi a servizio di alcune fabbriche che vi si installarono, fra tutte quella della calce e cemento, la prima della zona risalente al 1872. In conseguenza dell’abbandono delle campagne, la popolazione si è concentrata nel capoluogo ed in alcune frazioni, creando nuclei abitati importanti a cui si unisce il denso popolamento di ritorno alle campagne, a conferma dell’antica vocazione del territorio rignanese.

La popolazione del territorio comunale aumentò in maniera considerevole, grazie anche allo sviluppo del cementificio. Urbanisticamente Rignano, che per secoli era rimasto un abitato di limitata estensione, tra i due capi del ponte assieme alla frazione di San Clemente, cambiò fisionomia. Tra il 1920 e il 1930 si arricchisce delle schiere di case che caratterizzano il centro del paese, mentre una lunga serie di villini vengono costruiti lungo le pendici della collina. Nel 1922, assieme al raddoppio ferroviario della linea nazionale, viene costruito il lungo viadotto ad arcate che ancora oggi affianca l'Arno e purtroppo non più visibili per l’alta vegetazione spontanea che costeggia il fiume. In questi anni sorsero anche alcune opere pubbliche di notevole rilievo tra cui un teatro, un asilo, il campo sportivo ed i macelli pubblici.

Gravissimi furono i danni apportati dalla seconda guerra mondiale. Il ponte fu distrutto assieme alla stazione ferroviaria e al Palazzo Comunale. Crollarono anche buona parte delle abitazioni centrali ed anche il cementificio fu bombardato pesantemente. L'opera di ricostruzione permise di riattivare gran parte delle vie di comunicazione già tra il 1946 e il 1947, mentre negli anni successi venne completata (1954) anche una nuova chiesa cittadina che si affiancò alla Pieve di San Leolino.

Alcune foto che hanno fatto parte della mostra.

Rignano 

Panorama_a.thumb.jpg.8b7c828f8ab84a480ee562c59b255df7.jpg  Panorama dalla parte sud dell'Arno

Panorama_b.thumb.jpg.d502ce608897a5dcd932a95244c0cf68.jpg come sopra

59cd28a38d879_Rignano-Panorama_1_a.thumb.jpg.765fef88595490cd79a27076ccd1bb91.jpg panorama parte nord dell'Arno

59cd28da9717b_Rignano-Panorama_1_b.thumb.jpg.c4ec29ddbf7dbf6ee492f0848be158bc.jpg  come sopra

59cd2909d929b_Rignano-IlPonte_a.thumb.jpg.662c57e167dc0a5ce5aa8c57a343fdac.jpgIl ponte post alluvione

59cd292a7cf6c_Rignano-IlPonte_b.thumb.jpg.df3df40fdd0cc4ecb3de5cda0e6289b7.jpg il ponte

59cd2973e0a5b_LaPescaia_a.thumb.jpg.d1fb4ae3b7ae6df4f5737ddfacb3dd62.jpg Costruzione della pescaia 

59cd299572363_Lapescaia_b.thumb.jpg.56b17cc6a955f4aa1de5331b54d6603d.jpg la pescaia

59cd29b231279_ChiesaSantaMariaImmacolata_a.jpg.36b2abb1b6c5b730abd755b5a3652b9a.jpg  Chiesa Santa Maria Immacolata

59cd29d644ada_ChiesaSantaMariaImmacolata_b.thumb.jpg.3b76100e4be54750455c0d5101161809.jpg come sopra

59cd2a1a19fda_PiazzaXXVAprile_a.thumb.jpg.d74cc5730f0c43bf4e2b710bf74705ae.jpg  Piazza del Mercato, piazza, oggi piazza XXV Aprile

59cd2a3c24d84_PiazzaXXVAprile_b.thumb.jpg.14deedd3ed3fec5a9f4d643821d0bac7.jpg piazza XXV Aprile

59cd2a7c8cf35_Piazzadeimartiri_a.thumb.jpg.39b65ce069fe5cadf46c1f118c2f5a27.jpg Piazza dei Martiri

59cd2a9d16982_Piazzadeimartiri_b.thumb.jpg.e84593bbf801cc2ac51ff6889b9544d3.jpg come sopra

59cd2ac6b0034_VillaBruschi_a.thumb.jpg.aaa7425998ebd02f7ca5d86d823bcae5.jpg  terrazza di Villa Bruschi

59cd2ae74f858_VillaBruschi_b.thumb.jpg.0e954449374ef399818f601fb9fff330.jpg come sopra

59cd2b0bc13d8_PiazzadellunitescalinataperViaMazzini_a.thumb.jpg.998b1b9a35459c20881838e2bb66041f.jpg  Piazza dell'Unità e scalinata per Via Mazzini

59cd2b2babe1e_PiazzadellunitescalinataperViaMazzini_b.thumb.jpg.74981e7efb020ac8663d6664079baa2f.jpg  come sopra

  59cd2eb274ab8_PiazzaDellaVittoria_a.thumb.jpg.cea9842ca6e0c20541f0724f2e3225e0.jpgPiazza della Vittoria, vista dalla terrazza della villa Bruschi

59cd2b8d4b6b6_PiazzaDellaVittoria_b.thumb.jpg.728e8a32ce8da2b43f4f09180703aad9.jpg   come sopra

59cd2b9edd917_ArtigianiinVialeV.Veneto_a.thumb.jpg.55c62ca69227173ec57b64450df57f7a.jpg Artigiani sotto la terrazza della Villa Bruschi

59cd2bc095ccd_ArtigianiinVialeV.Veneto_b.thumb.jpg.33f21b191e225cfbd8842ac61a27f755.jpg  come sopra

59cd2bc9057bd_ViadellaPieve_a.thumb.JPG.171f05383ee695273227557d41688b0b.JPG  Via della Pieve

59cd2bee2cdc1_ViadellaPieve_b.thumb.jpg.9ec61d8eddc3511055dd713a68bbc3ff.jpg  come sopra

Il territorio del Comune di Rignano

59cd2fb42861c_CastellodiVolognano_a.thumb.jpg.57928bee6af2be9c4804f23fdc129776.jpg  Volognano - Castello di Volognano

59cd2fd5af840_CastellodiVolognano_b.thumb.jpg.3f94b9d85d0f910c0b68711e3f80e888.jpg  come sopra

Castellonchio_a.thumb.jpg.d6ff0a77a2461faec57b287deec7d3cf.jpg  Rosano - fattoria di Castellonchio

Castellonchio_b.thumb.jpg.c404a753b5686fbb746784ad43399004.jpg   come sopra, vista dal retro

59cd30201aad7_FattoriadiPetriolo_a.thumb.jpg.55da69d092b91249218e50a0f8c629e2.jpg  Torri - Fattoria di Petriolo

59cd304264af9_FattoriadiPetriolo_b.thumb.jpg.ad45c91f134cca42b134e82a581817a6.jpg  come sopra

59cd308a596d8_FattoriadiTorreaCona_a.thumb.jpg.f524064a5e233edf184a95721404164f.jpg San Donato - fattoria Torre a Cona

59cd309d9b5d4_FattoriadiTorreaCona_b.thumb.jpg.55b2e710fbe9b68c014ad19c71a097df.jpg  come sopra

59cd30adb99c3_FattoriailFocardo_a.thumb.jpg.e3f3bfcd5c5f5808a1a10ba13d7eaddf.jpg  Le Corti - Fattoria il Focardo

59cd30d0e06a1_FattoriailFocardo_c.thumb.jpg.96cf814646824782aa75ab25bd0a506a.jpg  come sopra (vista dal lato opposto per vegetazione invasiva)

59cd30d322308_FattoriailFocardo_d.jpg.a23da3db21e60bd5828aea7e030e8e2f.jpg Cappella della fattoria il Focardo

59cd30f4deb54_FattoriailFocardo_e.thumb.jpg.8f64bac501588d140da4a1303f2d483e.jpg  come sopra

59cd315b3994d_FattoriaLaChiocciola_a.thumb.jpg.26c7f6fd0f3723ec461709e2b2a5e6fc.jpg  Troghi - fattoria la Chiocciola

59cd317f02d26_FattoriaLaChiocciola_b.thumb.jpg.b05eebae3eb237d75333cf1999bb5692.jpg  come sopra

59cd320198e75_S.Martino_a.thumb.jpg.bfbe1f7bc815c9951389b24c16a5f50f.jpg  San Martino

59cd32240fce6_S.Martino_b.thumb.jpg.4099b67912e4381f1b2841f7a05a870a.jpg  come sopra

59cd3225f2b70_SanDonato_a.jpg.8a42f87f6ad121ffc9d53d10a79d6904.jpg San Donato

59cd3247e24de_SanDonato_b.thumb.jpg.bd3e19f9f5027c6dd3f05926a53b6262.jpg  come sopra

59cd325687e15_Troghi-scuole_a.thumb.jpg.d7541851c4b80bc5373a65e83cdff06f.jpg  Troghi - le scuole

59cd32786f1e8_Troghi-scuole_b.thumb.jpg.5430c5a965cffdd2067adb12797e994c.jpg come sopra

 

Se siete arrivati qui, Vi ringrazio per l'attenzione. Ho postato solo foto scattate dal sottoscritto (quelle odierne) per non avere problemi con gli altri autori, per cui mancano alcuni scorci interessanti descritti nel testo.

 

 

 

Modificato da Gianni54
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  • Nikonlander Veterano

E' interessante, mi pare che le ville, il castello la scuola  siano rimasti loro, mentre alcuni scorci di città dimostrano che le cose son un po'' cambiate, e non so se è effetto del bianco e nero, ma quasi quasi  suscita un pizzico di nostalgia per ciò che c'era prima.

Trovo bellissime  la vecchia  foto del ponte con la betoniera, e quella della corsa ciclistica .

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  • Nikonlander Veterano

Perchè brutta? Le città cambiano aspetto, ma a meno di abusi e cementificazione selvaggia, diciamo che si adattano al passare del tempo

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  • Nikonlander Veterano

Tempo fa, quando  lavoravo per il comune di Binasco feci una cosa simile; recuperai una certa quantità di cartoline del paese e poi, con santa pazienza cercai lo stesso identico punto di vista, ovvio quando possibile in tempi odierni.

Beh.. una certa fatica ci fu.. le cose e il posto era cambiato, ma in fondo non poi molto.. e risultò una gran bella ginnastica visiva..

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  • Nikonlander Veterano

Effettivamente è un bell'esercizio fotografico, sembra facile ma riprodurre foto così antiche non è facile.

Belli i contrasti tra il b/n o i colori delle cartoline ed i colori del digitale moderni.

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  • Nikonlander Veterano

Mi diverte sempre vedere questo tipo di fotografie in cui si confrontano i luoghi di ieri con ciò che sono diventati oggi.

Credo comunque che siano le persone che quei luoghi li abitano e li vivono da anni ad essere maggiormente interessate a questo tipo di retrospettive, tuttavia alcune immagini sono curiose e significative dell'evoluzione avvenuta nel tempo nel territorio e risultano perciò piacevoli da guardare.

Un lavoro significativo che credo abbia riscosso successo tra i tuoi concittadini: è così?

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  • Nikonlander Veterano
20 ore fa, Silvio Renesto dice:

E' interessante, mi pare che le ville, il castello la scuola  siano rimasti loro, mentre alcuni scorci di città dimostrano che le cose son un po'' cambiate, e non so se è effetto del bianco e nero, ma quasi quasi  suscita un pizzico di nostalgia per ciò che c'era prima.

Trovo bellissime  la vecchia  foto del ponte con la betoniera, e quella della corsa ciclistica .

Le fattorie e le ville padronali sono state mantenute e restaurate con l'occhio vigile della sovrintendenza delle Belle Arti, così come le chiese romaniche ed altri palazzi di un certo pregio, mentre il resto è stato snaturato da piani regolatori non rispettati e da varie amministrazioni che autorizzavano la costruzione di case e poi facevano l'urbanizzazione. L'esatto contrario di come si dovrebbe agire in un paese evoluto. L'esempio lampante è la piazza XXV Aprile dove sono stato costruiti due palazzoni che niente avevano da spartire con l'allora paesaggio, caratterizzato da case basse, la maggior parte costruite su due piani. Infatti vennero da subito chiamate "le colonne d'Ercole".  

La nostalgia nasce anche dal fatto che prima ci conoscevamo tutti e la chiave era sempre infilata nella toppa del portone, adesso siamo pieni di allarmi ed a malapena ci salutiamo.

5 ore fa, Pedrito dice:

Mi diverte sempre vedere questo tipo di fotografie in cui si confrontano i luoghi di ieri con ciò che sono diventati oggi.

Credo comunque che siano le persone che quei luoghi li abitano e li vivono da anni ad essere maggiormente interessate a questo tipo di retrospettive, tuttavia alcune immagini sono curiose e significative dell'evoluzione avvenuta nel tempo nel territorio e risultano perciò piacevoli da guardare.

Un lavoro significativo che credo abbia riscosso successo tra i tuoi concittadini: è così?

Si, in effetti la mostra ha riscosso un buon successo di pubblico, specie per quella fascia di popolazione nata a cavallo degli anni 50/70, che in parte hanno vissuto in quei contesti.

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