una splendida ottica Nippon Kogaku Tokyo (Nikon) per telemetro Nikon.
[ci perdonino i nikonisti italiani per questo titolo inglese, purtroppo rende il concetto molto più di una lunga frase italiana che avrebbe meno effetto del tipo : "Fotocamere Nikon all'antica, quale potrebbe essere il loro sviluppo ?"]
Fenomeno Fujifilm X100 che, giunta alla sesta edizione pare un successo planetario se stiamo a sentire le fonti di parte.
Si dice che gli ordini abbiano superato di 35 volte quelli delle Sony di taglia paragonabile.
Possibile, possibilissimo, nonostante un prezzo non proprio abbordabilissimo.
Ma comunque, considerato l'obiettivo integrato, inferiore a quello della pur celebrata (e di successo) Nikon Zf.
Ci interessa poco se non in termini di fenomeno. Esistono giustificazioni valide per entrambi i modelli (estendibili in parte anche alle Zfc).
Voglia di stile in un mare di fotocamere anonime e tutte uguali.
Impostazione vecchia scuola.
Slow Photography.
Etc .etc.
Che sono le stesse ricette usate da Nikon nel suo primo tentativo con la reflex Df oltre 10 anni fa.
Replicato con la Zfc nel 2021 e doppiato con la Nikon Zf nel 2023.
Ma sono passati solo sei mesi dalle prime consegne della Zf e sembra un secolo.
Perché, appunto, le novità tolgono il palcoscenico ai modelli precedenti.
Se possiamo dire una malignità, Nikon ha un retaggio passato storico a cui rifarsi direttamente. Certi concorrenti invece inventano modelli che si rifanno ad un'epoca, quando magari loro a quel tempo producevano altro.
Ma ci interessa poco.
Sicuramente al quartier generale Nikon si stanno interrogando su come guidare il fenomeno in futuro e come alimentarlo già oggi.
Su questo ultimo punto, lo abbiamo già detto ma ci permettiamo di sottolinearlo ancora in questa occasione, per vendere Zfc e Zf, dopo l'eccitazione iniziale, non c'è che un modo.
Presentare nuovi obiettivi in stile, possibilmente con l'anello di comando del diaframma integrato.
Perché i pochi, e finti, sinora offerti insieme a Zfc e Zf non bastano. E non si può pretendere che i proprietari di Zfc e Zf si facciano vedere in giro con zoom argentati oppure con obiettivi fissi pensati per corpi dall'ergonomia moderna come Z8 e Z9, ben più comodi da usare e più aggraziati una volta innestato davanti un obiettivo da 10-20 cm.
Questo basterebbe a ridare spunto a due modelli che oramai sono relegati ad un ruolo di "catalogo".
Ma poi ?
Ma poi ... c'è tutto un mondo.
Dopo la Zf Nikon deve riprendere anche le telemetro, abbandonate per le reflex a partire dal 1959 ma che adesso con la scomparsa del mirror-box, potrebbero facilmente essere reinventate.
Con la stessa logica, estetica e concetto vintage ma contenuto aggiornato, della Nikon Zf.
e quindi spazio ad S ed SP, purché, anche qui, davanti non ci si obblighi a dover montare 50 e 20mm da 12 cm di lunghezza, quando non zoom da sette etti o più.
non ci interessa che il telemetro resti ottico - anzi, quello lo lasciamo a Leica con le sue M che sono rivolte ad altro pubblico - piuttosto che all'estetica si leghi veramente una operatività materialmente affine al tempo.
Quindi obiettivi compatti e leggeri, ma con l'anello di controllo del diaframma.
Nikon stessa ha nella sua galleria dei miti dell'epoca, vere e proprie gemme ottiche che potrebbero essere rinnovate facilmente, con la libertà del nuovo attacco Z.
Possibilmente non alle cifre dei fissi di classe S da 2000 e più euro ...
Noi siamo sicuri che una moderna SP avrebbe un largo consenso e non solo tra i nikonisti.
Anche perché avrebbe un corredo di obiettivi intercambiabili da mettere davanti a quel corpo senza un inutile finto pentaprisma.
Senza inventarsi improbabili zoom digitali sull'obiettivo fisso, come fa la concorrenza.
Ma siamo partiti parlando di una fotocamera che fa della praticità dell'ottica integrata uno dei suoi punti di forza.
E anche qui Nikon ha dei precedenti illustri non ancora del tutto dimenticati, come le compatte a pellicola serie Ti.
come questa 35Ti del 1993, accompagnata dalla 28Ti del 1994.
Non è questo il concetto - macchina di nicchia ad ottica fissa di ottime caratteristiche - che sta cavalcando la stessa Leica con le sue Q (e come dimenticare le Sigma Foveon ad ottica fissa proposte in varie versione con ottica differente ?).
Nikon ha fatto un tentativo - fallito - nel recente passato digitale con la Coolpix A, macchina compatta che abbinava il sensore APS-C da 16 megapixel della D7000 ad un obiettivo fisso retraibile da 18,5mm.
era lenta come una lumaca e tecnologicamente in retroguardia (niente mirino) ma affascinante e proposta in due diverse fragranze di finitura.
Nikon ha la tecnologia oggi, ha il mercato, ha l'opportunità di proseguire nel fortunato esperimento iniziato - con successo - con Zfc e Zf e fare ben di meglio di Fujifilm e Leica.
Che non devono restare esperimenti isolati ma rientrare in un disegno logico e sviluppato nel tempo. Perché Nikon non finisca come Germanico, orgoglioso condottiero dal destino segnato, che osserva un futuro che poteva essere e che però non sarà mai.
Che ne pensano i nikonisti che leggono queste pagine ? Commento libero come al solito.
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