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  1. Ne abbiamo parlato già in questi anni ma mai in termini di recensione completa. Troppo spesso ci dimentichiamo di parlare bene delle esperienze positive di acquisto o di fruizione di servizi. E' un male perché scrivere recensioni positive in questi casi, rende un grande servizio sia al fornitore che ai suoi eventuali nuovi clienti. Clienti soddisfatti fanno più grande il fornitore, che così può servire meglio i suoi clienti in un ideale circolo virtuoso che va a vantaggio di tutti. Quindi facciamo ammenda. il Nikonstore.it è motorizzato da Nital. E' un negozio online che offre anche servizi aggiuntivi oltre alla vendita diretta dal distributore al cliente finale. Cominciamo dalla normale vendita. il negozio è organizzato in sezione ben definite e copre tutti i prodotti Nikon. Le sottocategorie sono altrettanto ben espanse e si trova abbastanza rapidamente ciò che si sta cercando. I prezzi praticati sono quelli di listino. L'ACQUISTO La procedura è la solita, si sceglie un prodotto : si valutano le offerte e si scegli quello che ci interessa poi si va alla cassa e si paga. E' possibile pagare con carta di credito, con bonifico, via Paypal e anche con finanziamento a ZERO interessi da 10 o da 20 mesi. Spesso ci sono dei bundle, ovvero delle offerte di prodotto combinato a prezzi scontati. A volte ci sono proprio offerte di prodotti scontati, sia durante specifiche campagne che per periodi speciali, sotto forma di offerta flash. Le offerte vengono segnalate via mail se ci si iscrive alla newsletter. E' possibile anche farsi avvisare dell'arrivo di un prodotto che per il momento non è ordinabile. Perfezionato l'acquisto si ricevono tutte le conferme del caso. Nella maggior parte dei casi, se l'ordine è stato fatto al mattino, il prodotto acquistato parte entro la giornata. E la consegna per l'Italia continentale è generalmente il giorno dopo, a mezzo corriere espresso. Senza spese per acquisti oltre i 49 euro. Se l'ordine è perfezionato (anche come pagamento) in mattinata, il pacco parte nel pomeriggio. Se inserito al pomeriggio, il corriere parte il giorno dopo. Ma c'è anche un servizio molto importante per i prodotti la cui richiesta supera l'offerta oppure per i prodotti che sono in fase di lancio. IL PREORDINE Il Preordine è come un acquisto online, solo che per il momento mette l'acquirente in graduatoria di assegnazione. in questo elenco di teleobiettivi, abbiamo alcuni modelli disponibili e quindi acquistabili immediatamente, altri non disponibili, probabilmente perché non si prevedono arrivi imminenti, altri potrebbero essere disponibili solo come Preordine, come il caso del meraviglioso Nikkor Z 58mm f/0.95 non tragga in inganno la scritta disponibile. Si riferisce al fatto che è possibile fare il Preordine (il Noct arriva solo su ordine speciale, non è mai in pronta consegna). Quindi si fa il pagamento etc. etc. come per un qualsiasi acquisto. E si attende. Con la certezza di essere in graduatoria e di poter ricevere l'oggetto alla prima data di possibile disponibilità (che dipende dagli arrivi dal Giappone e per alcuni modelli, dalla effettiva produzione). Abbiamo sperimentato personalmente ogni opzione e possiamo confermare che : l'acquisto di un prodotto viene gestito con grande professionalità la spedizione è celerissima e generalmente il pacco arriva il giorno dopo, ben confezionato in un cartone robusto ci sono tutte le garanzie rituali, come il soddisfatto o rimborsato, oltre ai 4 anni Nital dopo registrazione il preordine fa dormire sonni tranquilli; fatta la transazione si entra in graduatoria e appena il prodotto è disponibile, parte per casa vostra ! L'OUTLET Ma non è finita. Nel Nikonstore.it c'è anche l'outlet, ovvero il reparto del ricondizionato. Due parole sulla definizione. Ricondizionato non è usato. Ricondizionato è un prodotto che è stato impiegato per dimostrazioni o portato a Nikon Day o giornate divulgative. E' stato appena maneggiato oppure ha pochi o pochissimi scatti. E Nital/LTR lo ricondizionano pari al nuovo. Letteralmente. L'Outlet è organizzato a sua volta come un negozio nel negozio Con ulteriori reparti e sottoreparti. Solo che, ovviamente, non c'è tutto l'assortimento del negozio del nuovo. C'è solo la selezione di prodotti effettivamente disponibili, tempo per tempo, a seconda delle opportunità. questa è una fotografia di quanto disponibile stamattina. Nove mirrorless Serie Z, 12 obiettivi Nikkor Z, 5 accessori, 1 flash, 12 obiettivi Nikkor F, 4 reflex, 10 binocoli o simili. Accanto ad ogni prodotto c'è un'etichetta. REF A o REF B Le due tipologie sono valutate attentamente dagli specialisti di Nital e dipendono dal grado di "apparente" differenza rispetto al prodotto nuovo e immacolato. Ovviamente la versione B, sarà più conveniente di quella A (REF sta per l'inglese refurbished, che in italiano diciamo ricondizionato). questo è il caso di un Nikkor Z 35/1.8 S, indicato come REF B e proposto a € 685 contro gli € 1.029 di listino per il nuovo (e quindi con uno sconto di € 344, pari al 33,4% del prezzo di listino). A volte vengono attuate campagne flash di sconto ulteriore del 10% su quanto presente in stock nell'outlet. Così qualche fortunato lettore attento di Nikonland si è riuscito ad aggiudicare qualche fiammante Nikon Z9 ad un prezzo eccezionale : prezzo del ricondizionato, livello REF A pari a € 4.935 ( 1.164 euro di sconto sul nuovo) che sono scesi a € 4.441 per un totale di e 1.658 euro (pari al 27%) di sconto complessivo. Su questi prodotti, è bene ricordarlo, non può essere data la garanzia piena ma è comunque assicurato un anno di garanzia da difetti. Oltre alla usuale tutela del consumatore per le vendite online. Anche in questo caso possiamo fare la recensione effettiva e non solo segnalare il servizio. Perchè noi redattori abbiamo acquistato più volte prodotti ricondizionati dal Nikonstore.it riscontrando la conferma della qualità del servizio ma soprattutto del prodotto. I prodotti ricondizionati dell'outlet del Nikonstore.it sono praticamente pari al nuovo. ricondizionato non è usato, ricondizionato è materiale con scatola aperta, o ex-demo, riportato a livello del nuovo direttamente dal distributore Lo dimostriamo con questo unboxing di un Nikkor Z 50/1.8 S pagato € 441 al posto di 739. E' un REF B; per un REF A è del tutto analogo. scatola come nuova (ravvisiamo solo un graffietto a destra del sigillo e qualche puntinatura sulla vernice nera) il marchio del ricondizionato con 1 anno di garanzia. molto diverso dal sigillo dei 4 anni di garanzia del prodotto nuovo dentro alla scatola il certificato di garanzia ma poi il resto è indistinguibile dal nuovo. E stiamo parlando di un REF B, cioé la versione meno pregiato dei prodotti ricondizionati. imballo e protezioni sono come nel nuovo e il prodotto nel complesso non presenta segni se non ... nel residuo di colla di una etichetta posta sul paraluce probabilmente per non confonderlo con un altro su una tavola piena di Nikkor. Non l'abbiamo levata con un normale detergente soltanto per mostrare quali possano essere "i difetti" di un ricondizionato Nikonstore. Inutile confermare che l'obiettivo è come nuovo e funziona perfettamente come da attese. Il vantaggio é fruttato all'acquirente un risparmio di 298 euro pari al 40% sul prezzo del nuovo. Che ve ne sembra ? *** Bene, speriamo di aver fatto cosa gradita con questa recensione cumulativa di un servizio che si sta sempre più espandendo per offrire a tutti i nikonisti possibilità di accesso sempre più facilitate, anche in confronto agli altri venditori online e alla usuale rete di vendita fisica nazionale. Nikonland ritiene che la vendita diretta produttore-fotografo sia il futuro e non mancheremo di rimarcarlo nel tempo. Ma già oggi i servizi aggiuntivi, esclusivi, come il PREORDINE e l'OUTLET rendono il Nikonstore.it un punto di riferimento per l'Italia. Dategli una occhiata e ... preparatevi al lancio dei prossimi prodotti. Li troverete facilmente disponibili qui Se avete esperienze nel Nikonstore.it, sia sul nuovo che sull'usato, fareste cosa utile a chi ci legge se voleste gentilmente inserire due righe di commento che raccontino come è stata la vostra esperienza. E non dimenticate di mettere un bel like a questo articolo se siete d'accordo. Vale come sondaggio !
  2. Il nome Nikkor comparve nel 1932 e venne registrato come marchio di fabbrica. Questo nome deriva da quello di una regione del Giappone famosa per i templi e i santuari. L'area fa oggi parte di un parco nazionale che comprende anche la città di Nikko. I molti templi sono stati eretti tra l'VIII e i XIV secolo d.c. A Nikko venne aggiunta in fondo la lettera R tanto in voga all'epoca nella denominazione degli obiettivi tedeschi (Tessar, Unar, Elmar, Protar etc. etc.) per rendere il nome più pronunciabile. Comunque il marchio Nikko - già utilizzato in precedenza da Nikon e di fatto l'europeizzazione delle iniziali di Nippon Kogaku K.K. - continuò ad essere usato per le linee di binocoli e microscopi. Il primo obiettivo per fotocamera con il marchio Nikkor venne presentato il 18 marzo 1933 Un obiettivo medioformato per applicazioni aeree (ricognizione), marchiato Aero-NIKKOR. Il progetto di Heinrich Acht Aero-NIKKOR 50 cm F4.8 Quando venne fondata la Nikon (Nippon Kogaku KK), la maggior parte degli strumenti ottici di qualità superiore venivano importati dall'estero. La ragion d'essere di Nikon era creare strumenti ottici a livello nazionale. Tuttavia, mentre agli inizi dell'azienda Nikon aveva sviluppato un'eccellente tecnologia di produzione per i binocoli, i telemetri e i periscopi richiedevano una tecnologia molto più avanzata che l'azienda non disponeva all'epoca. Di conseguenza, molti dei suoi prodotti erano difettosi, al punto che ciò si ripercuoteva negativamente sulla gestione dell'azienda. Per superare questa situazione avversa, Nikon si rivolse a otto specialisti di ottica e ingegneria di precisione provenienti dalla Germania, che all'epoca si diceva fosse la numero uno al mondo. Dopo che gli ingegneri tedeschi si unirono all'azienda intorno al 1921, l'ingegneria dell'azienda iniziò a migliorare rapidamente. Uno degli ingegneri tedeschi, Heinrich Acht, progettò tutti i tipi di obiettivi, compresi quelli fotografici e quelli per microscopi. I dati di progettazione e il metodo di progettazione in stile tedesco lasciati da Acht divennero materiali di progettazione fondamentali per gli obiettivi fotografici che seguirono. Vista in sezione trasversale dell'Aero-NIKKOR 50 cm F4.8 Dopo il ritorno di Acht in Germania nel 1928, la progettazione e la produzione delle lenti continuarono sotto Kakuya Sunayama, direttore generale del dipartimento di progettazione delle lenti. Nello stesso anno, Sunayama iniziò a studiare obiettivi fotografici su larga scala per aerei dopo aver visitato l'Europa per osservare l'industria dell'ottica. Il suo rapporto sull'indagine era intitolato "La strategia ideale per Nippon Kogaku è realizzare un prototipo di obiettivo per la fotografia aerea come lo Zeiss f=50cm F4.8 Triplet", e si dice che abbia frugato nei negozi di obiettivi fotografici a Berlino fino a quando non ottenuto uno. L'obiettivo che Sunayama ha riportato in Giappone è stato utilizzato come riferimento per il progetto e da esso ha preso i dati del rilievo, lo ha smontato, misurato e testato l'assemblaggio, ispezionando attentamente l'obiettivo. La produzione dei prototipi iniziò quindi nel 1929 e si basavano su una versione leggermente rivista dei dati di progettazione ottica lasciati dall'ingegnere tedesco Acht. Tuttavia, l’astigmatismo era troppo ampio e i risultati erano insoddisfacenti. Dopo aver applicato alcuni ricalcoli fondamentali, fu prodotta la seconda fase di prototipi e intorno al 1930 fu realizzato un obiettivo vicino alle misurazioni di rilievo dell'obiettivo Zeiss. Inoltre, produzione del prototipo dell'Anytar tipo Tessor 50 cm F4,5, 12 cm F4. 5, così come gli obiettivi con lunghezza focale di 7,5 cm e 18 cm hanno avuto successo. Con queste prospettive per gli obiettivi fotografici si è deciso di farne una serie sistematica, e da ciò è nata la necessità di un nome unificante. Così è nato il marchio NIKKOR. richiesta ufficiale d'epoca per la registrazione del marchio Nikkor da parte di Nippon Kogaku I prodotti fabbricati per questa serie erano gli obiettivi fotografici generali di tipo Tessor NIKKOR da 7,5 cm, 10,5 cm, 12 cm e 18 cm; così come il tipo Triplet da 50 cm F4,8 e 70 cm F5 per la fotografia aerea. Gli obiettivi NIKKOR utilizzati per la fotografia aerea avevano il prefisso "Aero", riferito al cielo, e denominati "Aero-NIKKOR". I primi ordini arrivarono nel 1933 dall'aeronautica militare giapponese per l'obiettivo 70 cm F5 e per l'obiettivo NIKKOR 18 cm F4.5 per la fotografia aerea su piccola scala. Le lenti furono esposte anche all'esposizione tenutasi quell'anno e iniziò la vendita delle lenti. Poi, nel 1932, "NIKKOR", una combinazione di "NIKKO", l'abbreviazione di "Nippon Kogaku" e una "R" aggiunta alla fine, apparve come marchio di una linea di obiettivi fotografici. La vera storia degli obiettivi NIKKOR inizia, tuttavia, con l'“Aero-NIKKOR”, un obiettivo per fotografia aerea utilizzato per la creazione di mappe e fornito ai militari. Un obiettivo estremamente preciso è essenziale per creare mappe accurate e dettagliate. Per soddisfare questa richiesta, le prime lenti furono tutte realizzate a mano. Il risultato fu il lancio dell'Aero-NIKKOR 18 cm f/4.5 (1933), del 7.5 cm f/3.5 (1937) e del 10 cm f/5.6 (1939). Da questo inizio storico, NIKKOR ha continuato ad espandersi verso l'uso consumer e industriale, fino a diventare il marchio che conosciamo. *** Il periodo tra le due guerre fu caratterizzato da eventi di natura sia politica che naturale. Le due conferenze di Washington sulla limitazione del materiale d'armamento, cui il Giappone venne "costretto" ad adeguarsi fino al completo distacco dall'alleanza (nella Grande Guerra il Giappone era a fianco dell'Inghilterra contro la Germania) ma soprattutto il grande terremoto che colpì la regione di Kanto nel 1923 con centinaia di migliaia di morti. Ma il centro sperimentale ottico della Marina a Yokohama venne totalmente distrutto. Dipendenti ed incarichi vennero così passati a Nikon. La Marina fece costruire anche una seconda fornace da 500kg per Nikon. Ma tra le conseguenze della conferenza navale di Washington e la depressione causata dal terremoto del 1923, Nikon passò gli anni '20 in una situazione di semi-insolvenza, tenuta in vita solamente da piccole commesse navali. Nippon Kogaku era una impresa strategica e non si poteva lasciar fallire. A dispetto delle devastazioni del terremoto, la fabbrica di Ohi di Nikon non subì alcun danno e rimase chiusa solo per 17 giorni per mancanza di acqua e di elettricità. Nessuno dei dipendenti morì o fu ferito. Anzi, tutto il personale tecnico dell'arsenale navale venne trasferito ad Ohi così che si trovò per la prima volta concentrato nello stesso impianto. Nel 1923 ad Ohi lavoravano 900 addetti. Nel 1918 vennero effettuati i primi esperimenti per la messa a punto di una fonderia per il vetro ottico. Nel 1922 venne acquistata una smerigliatrice per vetro in Germania, in grado di molare le lenti sferiche. Nel 1923 la capacità di fusione per singolo versamento fu portata a 350 kilogrammi che nel 1927 arrivò a 500 chilogrammi di vetro ottico. Le prime fusioni venivano effettuate con una fornace a combustibile, solo negli anni '30 venne introdotto il forno elettrico, simile a quello per l'acciaio. Nel 1935 venne infine aggiunto un impianto di congelamento per raffreddare e forgiare il vetro appena fuso. Nonostante ciò, tra le due guerre Nikon acquistò con regolarità vetro ottico speciale tedesco sia da Zeiss che da Schott, entrambe di Jena. Ci furono anche contatti per formare una joint-venture con Zeiss, avversata dalla Germania. Durante una delle visite in Germania, il responsabile dello sviluppo di Nippon Kogaku - un ufficiale di marina - contattò alcuni tecnici Zeiss che per mancanza di lavoro, facevano letteralmente la fame. Li invitò a trasferirsi in Giappone con tutte le famiglie. Alcuni accettarono di buon grado, con un contratto a tempo determinato che venne prorogato fino al 1926. Dal 1921 collaborarono con Nippon Kogaku in questo impianto otto tecnici tedeschi : Heinrich Acht, ingegnere capo, responsabile di progetto, esperto di microscopi; Ernst Bernick, ingegnere meccanico; Hermann Dillmann, calcoli ottici; Max Lange, progetto lenti; Albert Ruppert, molatura e lucidatura prismi Adolf Sadtler, molatura e lucidatura lenti; Otto Stange, progettazione e disegno Kurt Weise, molatura e lucidatura lenti Acht rimase in Giappone fino al 1928, altri tecnici tedeschi si trattennero mentre alcuni tornarono in Germania nel 1926. I tedeschi - tutti tecnici anziani e veterani - misero tutta la loro esperienza per impiantare prodotti efficienti sugli standard europei, permettendo di raggiungere livelli qualitativi simili a quelli di Zeiss, Leitz e Schott. C'è un considerevole salto di qualità e di precisione tra tutti i prodotti giapponesi "autonomi", prima della guerra e dopo l'intervento dei tecnici tedeschi. Il telemetro da 4.5 metri di Fuji Lens del 1913 si rilevò molto impreciso, tanto da costringere l'ammiragliato a mandare due ufficiali navali in Inghilterra per studiare il design dei telemetri. Quelli costruiti da Nikon per le nuove navi da battaglia concepite dopo il 1930 invece si riveleranno di precisione pari a quelli tedeschi installati sulle Bismarck (Zeiss). Uno degli ultimi Aero-Nikkor prodotti, R-Aero-Nikkor 50 cm F5.6 #38352376, progettato per l'esercito nel 1944 sotto alle due viste dell'obiettivo, ci sono le stesse con il tappo anteriore e posteriore. Questo obiettivo consentiva riprese chiare anche da grande altitudine (oltre 10.000 metri di quota). La stessa fotocamera era costruita da Nikon (Aero-Camera per l'Esercito Imperiale Mod. I). Era a controllo elettrico con un telecomando da parte del copilota. Ne furono consegnate 600 pezzi. La fotocamera su cui era montato quell'ottica veniva usualmente installata sotto al muso di uno Mitsubishi Ki-46, aereo da ricognizione dell'Esercito Imperiale Giapponese, denominato DINAH dalle forze alleate. la versione III da ricognizione Hyakushiki Shitei in un modellino in scala 1/48 Tamiya sotto al ventre, in corrispondenza della postazione panoramica, c'era la fotocamera a rullo da da 18x24 cm. Gli altri obiettivi Aero-NIKKOR di cui si hanno notizia sono i seguenti : - 1932 : Aero-Nikkor 50cm F4.8 - 1932 : Aero-Nikkor 70cm F5 - 1933 : Aero-Nikkor 18cm F4.5 - 1937 : Aero-Nikkor 7.5cm F3.5 - 1939 : Aero-Nikkor 10cm F5.6 (grandangolo) - 1944 : R-Aero-Nikkor 50cm F5.6 formato 18x24 cm - 1944 : R-Aero-Nikkor 20cm F3.5 L'Aero-NIKKOR 20 cm F3.5 : e' quotato intorno ai 185 dollari. Questo é uno dei primissimi Nikkor consegnati, un 12cm F4.5, montato su una Pentax 6x7 tramite un Compur (apparecchio completamente funzionante ancora oggi !) : Più di un modello di questi Aero-Nikkor è conservato nel nuovo museo Nikon di Tokyo ma non è rarissimo trovarne qualcuno in giro per aste. *** Il marchio fu registrato nel 1932 ma come detto, i primi obiettivi Nikkor vennero consegnati a partire dal novembre 1933. che questo mese quindi festeggia i 90 anni di vita. 90 anni di storia, ognuno diverso. Fino all'ultimo obiettivo presentato (per ora), il Nikkor Z 135mm f/1.8 Plena.
  3. Come avevo dichiarato in altro topic, il mio praticamente unico desiderio in termini di attrezzatura fotografica per il 2023 era il nuovissimo Nikkor 24 1.7 DX. Quindi, appena reso disponibile sul Nikonstore, l'ho fatto mio per un prezzo contenuto ma che, se è stata mantenuta la linea dei passati Nikkor Z, non mi fa certo dubitare delle prestazioni di questo obiettivo. Assolutamente degno di lodi il servizio Nikonstore, che mi ha recapitato il prodotto a meno di 24 ore dall'ordine. Acquisto effettuato il 15/06 alle 14:42, il 16/06 alle 14:20 lo avevo in mano. Dopo qualche cristone lanciato per aprire l'imballaggio (di lusso, ma un po' difficile da aprire), ecco apparire la scatola vera e propria. Piccola, leggera, quasi un cubetto. Taglio il sigillo di garanzia (attivata automaticamente al momento dell'ordine, gran comodità) e apro il box. All'interno troviamo i manuali in varie lingue, ed obiettivo e paraluce imballati separatamente in comodi sacchettini di pluriball (scusate i colori sparsi). L'obiettivo è compatto, ma meno di quanto mi aspettassi. E' lungo circa il doppio del 16-50, leggero eppure di aria solida. Particolare il paraluce, che è concavo invece che convesso come gli altri. Non so quanto sia diffusa questa soluzione, personalmente è la prima volta che la incontro. Una volta montato si capisce che offre alla lente frontale una protezione senza precedenti. Una volta montato il paraluce sull'obiettivo, il tappo anteriore si monta sopra di esso e non sull'obiettivo stesso come si fa di solito, regalandoci una forma del barilotto... simpatica. E' ora il momento di montarlo sulla Zfc. Nella foto successiva si nota la filettatura per eventuali filtri, e si può apprezzare la protezione contro gli urti accidentali verso la lente anteriore. Aggiungo qualche altra vista. L'insieme fotocamera e obiettivo sta molto bene in mano, i pesi sono distribuiti su un volume di profondità contenuta, quindi il baricentro è spostato verso la mano che regge la fotocamera. Finora l'impressione è estremamente positiva. Per le foto di prova stay tuned, purtroppo la fotocamera è in carica...
  4. ATTENZIONE, Questo articolo è completamente Spider free, ci sono fiori ed insetti, ma nessun ragno, quindi pienamente fruibile anche dagli aracnofobi Con l'arrivo imminente della primavera (si spera!) si entra nella stagione migliore per la macrofotografia. Supponiamo di aver deciso di darci seriamente alla macro, l'anno prima ci siamo letti degli articoli su nikonland, abbiamo giocato con tubi e lenti, abbiamo deciso che la macro è divertente e vogliamo finalmente fare il passo: acquistare un vero macro. La scelta è ampia in casa Nikon come altrove, come si può vedere dalla guida all'acquisto del nuovo da me redatta sempre qui su Nikonland, per non parlare dell'usato. Potremmo ugualmente avere il problema di quale lunghezza focale scegliere per il nostro macro: Lasciando da parte le questioni di prezzo, vista la possibilità di bilanciare i costi maggiori delle focali più lunghe rivolgendoci all'usato, concentriamoci invece sulle diverse caratteristiche che possono far preferire una focale all'altra. Non parliamo di perciò di specifici modelli ed il discorso vale indipendentemente dalla marca delle nostre fotocamere, che siano Nikon, Fuji Sony e... pure Canon . Non discutiamo nemmeno di schemi ottici o qualità di immagine. Quel che vogliamo è avere un'idea di come si comportano le diverse focali, per poter decidere quale è la più adatta ai nostri scopi. Prima di iniziare la discussione sono necessarie delle precisazioni, la prima è che quel che segue riguarda solo la macro naturalistica sul campo, non la macro in laboratorio nè lo still-life. La seconda è che come tutti anch'io ho opinioni e preferenze, per cui se alcuni dati sono indubbiamente oggettivi, alcune conclusioni sono influenzate dal mio modo di fare macro, voi potreste essere d'accordo oppure no. Le lunghezze focali. Salvo eccezioni, gli obiettivi macro si dividono in tre gruppi: I Normali (focale 50-60 mm) i Tele corti (90-105mm) e i Tele lunghi (180-200mm), esiste poi il Sigma 150 che è un po' particolare, a causa della variazione della focale effettiva con la distanza come resa dell'immagine è più vicino alle lunghe focali alle distanze medie mentre tende a somigliare ai tele corti alla minima distanza di messa a fuoco. Le caratteristiche variano un po' se abbiamo fotocamere a formato pieno o Aps-C, ma il discorso di base rimane sempre valido. I Normali da 50-60mm: Sono piccoli e relativamente leggeri, la focale da 50-60mm permette di contestualizzare il soggetto. Per contro a parità di copertura d'immagine la distanza è minore rispetto agli altri obiettivi, questo rende più laborioso gestire la luce, che sia naturale o flash, e dovendo avvicinarsi molto per avere dei rapporti di riproduzione soddisfacenti, si rischia di far fuggire soggetti vivi e reattivi. Non sto affermando che non si può usare un macro normale per far di tutto, solo che è più complicato. Inoltre l'angolo di campo più ampio fa sì che lo sfondo possa risultare più confuso, un problema se si vuole far risaltare il soggetto. Io non uso quasi mai obiettivi normali per la macro sul campo, soprattutto perchè faccio foto quasi solo ad animali. Per le foto ai fiori, con qualche accortezza si possono ottenere buoni risultati. Va tenuto presente che essendo vicini al soggetto vi dovete abbassare parecchio per non schiacciare il fiore sul terreno, che esteticamente non è gran risultato. Croco, con un 50mm macro Difficile avvicinarsi ai soggetti con i 50-60mm Ma non impossibile (Aromia moschata). Differenze nella resa dello sfondo a parità di rapporto di riproduzione alle diverse focali I tele macro da 90-105mm. Hanno dimensioni e pesi ancora ragionevoli, quelli nuovi sono stabilizzati, permettendo a volte di scattare a mano libera. Hanno una distanza di messa a fuoco (e di lavoro) superiore, per cui diviene tutto più agevole. Lo sfuocato diviene più gradevole che con i 50-60mm. Vanno molto bene per riprendere fiori ed insetti, anche piccoli, con un po' di accortezza, è anche possibile riprendere dettagli di soggetti più grandi (specialmente la mattina presto, quando gli insetti sono "freddi" e reagiscono lentamente) creando immagini d'effetto. Se non si hanno esigenze particolari sono probabilmente la scelta migliore. Qui sotto foto con dei 105mm Nikon e Sigma A mano libera. su cavalletto Con un po' di accortezza... cavalletto Stava "scaldando i motori", dopo qualche minuto si sarebbe involata. Appoggiato ad un tronco. I tele macro da 180-200mm. Sono i più grossi e piuttosto pesanti, nella maggior parte dei casi obbligano all'uso del cavalletto, anche se motorizzati sono (molto) lenti a mettere a fuoco; la maggior parte è fuori produzione o comunque difficile da trovare. Sono per gli irriducibili della macro. I vantaggi stanno nella maggiore distanza di messa a fuoco che permette molte cose: si può scattare a soggetti più grandi e reattivi come le farfalle e le libellule, ma anche gli anfibi e i rettili, con minori possibilità che fuggano, di avere rapporti di riproduzione soddisfacenti anche quando non ci si può avvicinare troppo ai soggetti perchè magari sono in mezzo ai cespugli fitti, dove avvicinarsi smuoverebbe i ramoscelli provocando la fuga del soggetto (pensiamo anche alle ragnatele, quanto possono vibrare se urtate inavvertitamente) .i soggetti sono inavvicinabili oltre un certo limite. Essendo più lontani la parallasse rende più facile portarsi all'altezza del soggetto. L'angolo di campo ristretto isola i soggetti in maniera molto più marcata, attenuando molto o addirittura facendo svanire lo sfondo. Anche se i tele macro oggi arrivano ad un rapporto di riproduzione di 1:1, ma per quanto ho scritto sopra, e anche perchè come tutti i macro riducono la focale effettiva con la distanza, a mio parere questi tele macro si sfruttano al meglio con soggetti "grossi" ed a rapporti di riproduzione inferiori. Non che si comportino male alle minime distanze, al contrario possono permettere anche immagini creative. Sono i miei macro preferiti. quelli che uso praticamente sempre anche perchè i soggetti che preferisco sono proprio quelli per i quali i tele macro danno il meglio. Il Sigma 150, è meno spinto, ma più gestibile, specialmente la versione OS. Foto scattate con 180mm e 200mm macro/micro Nikon e Sigma. Su treppiedi. Pieride al mattino presto Bruco di Macaone su stelo di Ombrellifera Cavalletta Tettigonide Cavalletta Acridide Libellula depressa maschio A proposito di sfondi : Immagine di Sympetrum appena uscita dalla ninfa Sympetrum fonscolombii femmina Si accoppiavano in mezzo alle canne, inavvicinabili senza smuoverle e farle fuggire. 200 micro da vicino Poi ci sono foto macro che non si possono fare con i macro, come ad esempio queste: Qui ci vuole una focale più lunga, ma che metta a fuoco abbastanza vicino, i tele da 300-400mm a messa a fuoco ravvicinata sono la soluzione ideale, spesso con montato un Tc14. Per non parlare dello sfuocato ...fantastico. C'è anche un altro tipo di macro, quella con i grandangoli, che può essere veramente spettacolare, ma... ne parleremo un'altra volta, se vi interessa il discorso. Spero di essere stato utile e, se ho dimenticato qualcosa, volete sapere di più, o avete dei dubbi, oppure non siete d'accordo , scrivetelo nei commenti che farò del mio meglio per chiarire. LINK UTILI TUTORIAL: La mia macrofotografia. Di Silvio Renesto http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/page/indice.html/_/nat/la-mia-macrofotografia-new-edition-r245 GUIDA ALL'ACQUISTO dell'obiettivo macro per la nostra Nikon https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/test/guide-allacquisto/guida-allacquisto-dellobiettivo-macro-per-la-nostra-nikon-r32/ TEST OBIETTIVI Su nikonland.it: Nikon Micro 40mm f/2.8 G : il micro-macro. https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/test/obiettivi-nikon/nikon-micro-40mm-f28-g-il-micro-macro-r78/ Nikon Micro 85mm f/3,5 G ED VR DX . https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/test/obiettivi-nikon/nikon-micro-85mm-f35-g-ed-vr-dx-r79/ Nikon Zoom 70-180 Micro Nikkor, un macro tuttofare? https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/test/obiettivi-nikon/nikon-zoom-70-180-micro-nikkor-un-macro-tuttofare-r39/ Sigma 150mm f2.8 Apo Macro OS test approfondito. https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/test/obiettivi-sigma/sigma-150mm-f28-apo-macro-os-test-approfondito-r13/ Sigma 180mm f2.8 Macro OS, il Macrosauro (test sul campo) https://www.nikonland.it/index.php?/articoli/test/obiettivi-sigma/sigma-180mm-f28-macro-os-il-macrosauro-test-sul-campo-r19/ Su nikonland.eu Nikon 200mm f4 AfD ED micro-nikkor e Sigma 180 APO Macro http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/page/indice.html/_/biettivi/nikon-200mm-f4-afd-ed-micro-nikkor-e-sigma-180-r414 Nikon Micro 60mm f2.8G, test obiettivo (ma soggettivo) http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/page/indice.html/_/biettivi/nikon-micro-60mm-f28g-test-obiettivo-ma-sogg-r116 Tamron SP Af Di 180mm f3.5 Macro, La terza via (test/prova) http://www.nikonland.eu/forum/index.php?/page/indice.html/_/biettivi/tamron-sp-af-di-180mm-f35-macro-la-terza-via-r959
  5. Buondì a tutti. Non so se la domanda sia già stata fatta in passato, ma mi pare che in LR manchino ancora i profili degli obiettivi Nikkor Z. Esiste una tabella di conversione per usare i profili esistenti più prossimi, o si sceglie una focale simile e bon?
  6. Buongiorno a tutti, non conoscendo bene il mondo della fotografia ho trovato questo blog su internet e mi è sembrato il posto migliore dove chiedere informazioni. In casa ho una vecchia fotocamera Nikon F-601, comprato nel 1991 da mio padre, con 3 obiettivi che vedete in foto. Purtroppo, oltre a necessitare di manutenzione dato che ha il coperchio rotto, funziona a rullino quindi non risponde esattamente alle esigenze del nostro tempo e soprattutto alla comodità che vado cercando. Ero interessato all'acquisto di una nuova Nikon D3500, volevo capire se gli obiettivi che vedete in foto possono essere utilizzati sulla nuova fotocamera o se sarei obbligato all'acquisto di nuovi. Premetto che sarebbe la mia prima fotocamera, e non ho la minima esperienza in campo fotografico. Cordiali saluti, Giovanni
  7. E' un bell'obiettivo e non avrei mai pensato di metterlo in vendita, ma usarlo sulla nuova D850 e sacrificare più di metà sensore, non mi va giù. Avevo già previsto che sarebbe stato da cambiare in favore di un wide fisso (24) o zoom (24-35) stesso brand stessa linea. L'ho acquistato per la D7100 sostituendo il 18-105, e da quel momento ho finalmente potuto godere di immagini migliori senza limiti di luce anche nelle chiese. A mio parere va bene anche sulla D850 a patto di accettare i limiti del fatto che è ottimizzato per il sensore DX e dell'angolo di campo risultante. Inserisco qui di seguito alcune immagini di test alla buona, per rispondere ad una richiesta di Max Aquila su come va agli angoli; sono foto, convertite in JPG senza nessuna PP, di un muro esterno alla minima focale (18) ed alla massima (35), da tutta apertura (F1,8) fino ad F8. Per tutte tempo fisso di 1/125 ed ISO da 320 fino a 6400 per quelle ad F8, in questa uggiosa giornata di oggi 28 ottobre 2018 alle 17:15: 35mm F1,8 35mm F2,8 35mm F4 35mm F5,6 35mm F8 18mm F8 18mm F5,6 18mm F4 18mm F2,8 18mm 1,8 Ora basta con i test sui muri e vediamo come funziona dal vero su questo monumento posto all'ingresso dell'ippodromo San Siro di Milano 35mm F2,8 35mm F4 35mm F5 Ecco come viene reso il soggetto in una giornata di tempo variabile ( 21 ottobre 2018) con il sole in alto a sinistra che quasi entra nell'obiettivo. A me non sembra un pessimo risultato considerando che siamo a 20mpx di risoluzione massima utilizzata, sui 46mpx della D850. E sulla D7100 non va peggio.
  8. Nikon ha aggiornato la lista delle lenti raccomandate per il sensore della D850. Qui: dpreview
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