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Pedrito

Nikonlander Veterano
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  1. La Z è decisamente un prodotto diverso dalla One, pertanto sia per il diametro scelto per l'attacco che per la destinazione degli obiettivi che deve montare il corpo non può evidentemente essere simile alla ML che l'ha preceduta in quanto a misure complessive. In questo senso mi pare che Nikon la scelta l'abbia fatta, limitando un po' le dimensioni della Z ma senza rinunciare all'usabilità (e quindi all'ingombro) delle sue progenitrici. Anzi, azzardo a dire che per questi primi modelli la scelta del rotellone PSAM e di misure leggermente più ridotte rispetto a macchine di fascia pro, così come è stato per le prosumer fin qui prodotte, potrebbe far presagire a corpi di ben altre dimensioni per le successive fotocamere di fascia alta. Insomma, per fare un paragone automobilistico, se per lavoro ti devi sbattere ogni giorno 500/600 chilometri in auto, non puoi farlo al meglio con una macchina di piccole dimensioni, perché il comfort dato dall'abitacolo, dalla scocca, dalle sospensioni, dal motore e da tutti gli accessori che consentono una buona vivibilità a bordo non sono compatibili con un'auto dal peso e dall'ingombro ridotti, per tacere dell'affidabilità e resistenza richieste da un uso così intensivo. Allo stesso modo, come è stato già detto, non puoi lavorare al meglio se i pesanti e ingombranti obiettivi che devi utilizzare li attacchi ad una scatoletta piccola e leggera non ergonomica e scomoda da brandeggiare.
  2. Se devo montare obiettivi lunghi e pesanti voglio disporre di una fotocamera sufficientemente dimensionata per tenerla in mano senza stancarmi dopo qualche minuto. Viceversa, se le lenti che uso sono piccole e leggere beh, non vedo il motivo di girare con una macchina inutilmente grossa. Mi sembra una questione di buon senso. Insomma vorrei una fotocamera dall'ergonomia studiata per maneggiarla senza difficoltà, e un corpo sottodimensionato in ogni caso non aiuta a destreggiarsi tra leve e pulsanti poiché anche le mani più piccole hanno comunque necessità di muoversi su superfici che consentano di adoperare senza indugi i comandi della macchina. Semmai sposterei il tema sul peso della fotocamera che, nei limiti del possibile, dovrebbe essere robusta ma leggera: tanto gli obiettivi, per questioni di prestazioni ottiche, funzioni e solidità, più di tanto non possono essere miniaturizzati.
  3. Attendevo dicembre per promuovere io questa personale classifica, ma mi hai preceduto. Per quanto mi riguarda scelgo questa foto che ho già pubblicato su Nikonland ma che, ogni volta che la rivedo, mi fa ridere e sorprendere per la singolare combinazione di elementi colti nella stessa immagine. Non so se ad altri susciti la stessa impressione che fa a me, ma per il genere che pratico e per quelle che sono le mie capacità vorrei riuscire a scattarne una così più di una volta all'anno...
  4. Silvio, lungi da me una qualsiasi critica alla tua apprezzata iniziativa, come espresso nel mio messaggio quando ho specificato che eventuali modifiche non debbano appunto appesantire lavoro che stai facendo. E sono certo che il libro sarà ben fatto perché conosco ormai il tuo modo di operare. Il mio era solo un suggerimento per rendere omogeneo il contenuto della pubblicazione ed organico il contributo di ciascun autore, così come mi sono sforzato di fare io nello spazio che mi hai concesso.
  5. L'ordine di presentazione delle foto in una pubblicazione così come in una mostra non dovrebbe mai essere casuale, e per quanto mi riguarda non lo era. Per una maggiore omogeneità del libro forse sarebbe meglio chiedere a chi ha per così dire sforato gli spazi a lui riservati di chiedere a quali immagini intenda rinunciare, salvaguardando in ogni caso la sequenza indicata delle foto. Sempre che questo non allunghi e appesantisca oltremodo il lavoro dei redattori che in ogni caso devono essere ringraziati per il loro prezioso (e immagino faticoso) contributo.
  6. E' abbastanza certo che i modelli successivi supereranno queste prime Z. E quanto indicato fra parentesi appare forse ridondante. Guai se Nikon non dovesse superare con le sue prossime macchine le attuali: significherebbe la rinuncia a sviluppare i suoi prodotti. Forse quell'opzione - prima del cambio del titolo del sondaggio - poteva essere tralasciata a beneficio delle due ultime, per coloro che mai intenderanno adottare questa tecnologia. Similmente a quelli che con l'avvento del digitale sono rimasti convintamente attaccati alle loro macchine a pellicola. Contenti loro.
  7. Allora ok. E hai fatto bene a cambiare il titolo del sondaggio per maggiore chiarezza.
  8. Infatti è così. Mi stupisco che al momento io sia stato l'unico ad indicarne l'acquisto nel medio termine poichè, a parte chi ha necessità di una buona fotocamera adesso o a breve, chi come me intende sfruttare ancora quella in proprio possesso, quando dovrà sostituirla si confronterà invariabilmente con una grande proposta di ML, sempre più prestanti e aggiornate allo stato dell'arte, e poche DSLR, certamente di qualità ma il cui sviluppo si sarà in qualche modo fermato a vantaggio delle prime.
  9. Certo che comprerò una Z! Perché non dovrei? Lo farò senz'altro più avanti, quando avrò bisogno di sostituire la mia attuale fotocamera perché troppo usata o diventata inadeguata ai miei scopi. E' come se un po' di anni fa avessi affermato che "no, non cambierò mai la mia Uno 45 Sting: va così bene.. e poi quale evoluzione potranno mai avere le auto nei prossimi 20/30 anni?" Signori, la tecnologia va avanti, e anche se adesso la mia reflex mi permette di fare tutto quello di cui ho bisogno, domani (e non intendo fra vent'anni) le ML ci consentiranno prestazioni a cui non potremo rinunciare, "costringendoci" a sostituire con profitto le nostre attuali meravigliose DSLR. Sì, certo, se avessi ancora quella Uno 45 sono sicuro che anche oggi mi porterebbe in giro per le strade d'Italia: ma con quale livello di servizio?
  10. Bravo, belle le foto e coinvolgente il racconto da cui traspaiono tutte le emozioni che hai provato e che, sono certo, ripagano della fatica, del freddo, e delle difficoltà patite per raccogliere quegli scatti.
  11. Vi voglio bene, tutti !!! Non credevo di trovare qui unanimità sul fatto che un dolce tradizionale come il panettone debba essere fatto secondo una sola ricetta, quella tradizionale appunto. Mi scontro da anni con chi afferma convinto che il panettone debba ad esempio essere senza uvette o senza canditi o senza entrambi perché non gli piacciono, e acquista panettoni che non possono quindi chiamarsi così. E' come bere la birra analcolica, o il caffé decaffeinato, o il latte di soia perché le bevande "vere" per un motivo o per un altro non le puoi gustare. Secondo me, allora, meglio niente piuttosto di un surrogato dal sapore vagamente simile al prodotto originale: il mondo è pieno di altri cibi e bevande tra cui scegliere e di cui soddisfare il proprio palato. Sì: viva il vero panettun!
  12. Apprezzo le tue foto, le tue descrizioni dei luoghi e dei soggetti, ma non ti invidio per il freddo che sei disposto a subire per portare a casa questi scatti. Quindi bravo, ma invidia no! Dovrò un giorno risponderti con "L'estate che piace a me!"...
  13. Il mio ricordo di bambino di quella famosa notte è un piccolo Voxson da 16 pollici piazzato su un tavolinetto in camera da letto, i miei seduti a pochi centimetri dallo schermo eccitati per l'evento a cui stavano assistendo e le loro continue esclamazioni di meraviglia. Ed io che nelle sfumate e precarie immagini in bianco e nero provenienti dallo spazio non riuscivo a riconoscere né il LeM, né Neil Armstrong, né il suolo lunare, né alcun'altra cosa distinguibile, e mi domandavo cosa ci fosse di così straordinario assistere a quella trasmissione. Mah...
  14. Per spezzare una lancia sul tuo zoom, vorrei suggerirti di sfruttare tutte le sue molte focali, scattare tante foto e comprendere ciò che davvero sei interessato a fotografare: ha almeno il vantaggio di essere una lente che ti permette di passare immediatamente da un 28mm ad un 200mm equivalente, cosicché dopo qualche tempo potrai riconoscere quali focali tendi ad utilizzare maggiormente - ci sono tanti software che ti permettono di compilare questa sorta di statistica. Una volta capito quali focali usi di più e che tipo di fotografia ami praticare di preferenza, la scelta di un paio di obiettivi fissi di buona qualità o di uno zoom meno estremo sarà quasi automatica. E riguardo alla tua D7500, sono certo che farai prima a consumarla con soddisfazione prima di arrivare a doverla sostituire per obsolescenza.
  15. Non ho ricordi di un fotografo in particolare che abbia ispirato il mio modo di scattare, o forse mi sono interessato e poi appassionato alla fotografia di strada guardando le immagini di tanti famosi fotografi del genere senza chiedermi inizialmente chi le avesse fatte. Quando poi l'interesse è diventato consapevolezza nel voler seguire questa strada (e la metafora non è casuale... ) ho poi cominciato a studiare con maggiore attenzione le foto e i loro autori cercando di impararne la tecnica utilizzata ed individuando le caratteristiche peculiari di ciascuno. Senza dubbio Elliott Erwitt è fra i primi che ho imparato a conoscere grazie anche al libro Dog Dogs di cui avevo disponibilità, e del quale fotografo ho sempre apprezzato la vena umoristica che traspare dalle sue immagini. Joel Meyerowitz è un altro fotografo che ho imparato a conoscere (anzi, direi a ri-conoscere) e poi ad apprezzare soprattutto per l'uso del colore nei suoi scatti di strada, essendo stato uno dei primi ad utilizzare la pellicola a colori per questo tipo di immagini, dimostrando come si potesse fotografare per le vie di una città facendo a meno dell'apparentemente irrinunciabile bianco e nero impiegato da tutti fino a quel momento. Garry Winogrand è stato un altro grande fotografo del genere - non voleva essere definito "street photographer" - che ho scoperto in seguito e al quale cerco di ispirarmi nei miei scatti. Era un bulimico della fotocamera e dopo la sua precoce scomparsa ha lasciato, come Vivian Majer, migliaia di pellicole non sviluppate. Meravigliosi sono alcuni video in cui lo si vede muoversi velocemente in strada scattando quasi a raffica (a pellicola) spesso a pochi centimetri dai soggetti che incontrava. E mi fermo qui. Se solo riuscissi ad ottenere da ciascuno di loro un centesimo delle loro capacità...
  16. Cavoli, siamo solo a metà novembre e ci siamo già "giocati" il tema dei colori dell'autunno e della neve! Se il prossimo contest dovesse di conseguenza essere lo sbocciare della primavera o l'estate al mare, tocca prenotare subito un viaggio ai tropici per avere delle fotografie coerenti...
  17. Io vedo favorevolmente questi aggiornamenti software. Mi pare che significhino la volontà della Casa di migliorare le prestazioni, la funzionalità e la fruibilità del prodotto, oltre che di assicurare ai clienti l'attenzione del produttore affinché questi possano beneficiarne al meglio. Tra l'altro, come è stato già detto, queste macchine sono sempre più dipendenti dal "motore" elettronico che le muove, e pertanto una sua buona messa a punto ne assicura la migliore fruibilità. Inoltre, così come ad esempio avviene per le auto, è difficile se non impossibile simulare tutte le possibili condizioni di funzionamento della macchina prima della messa in commercio, e il suo affinamento viene di fatto assicurato attraverso i riscontri degli utilizzatori finali e di chi li recepisce (officine specializzate, riparatori, ecc.). E tanto più in un software è difficile simulare già nelle beta-versioni tutte le possibili variabili in cui sarà utilizzato, e gli aggiornamenti costituiscono una naturale evoluzione della sua funzionalità. E, ripeto, se il fornitore mi assicura l'aggiornamento costante del suo prodotto, da cliente non posso che esserne contento poiché significa che ha cuore il suo sviluppo e la mia soddisfazione quale utilizzatore fidelizzandomi nel tempo.
  18. Una domanda: c'è davvero bisogno di un 40mm dopo il 50mm tanto apprezzato dal mercato? Oppure sono due progetti così diversi da non poter essere messi a confronto, così da giustificare la loro contemporanea disponibilità?
  19. Ho ricevuto anch'io l'email. L'ho letta anche come una richiesta di Nital ai clienti per poter meglio programmare numero e tipologie di macchine da importare per la campagna natalizia. Non so se addirittura il distributore italiano di prodotti Nikon, così come accade per altri distributori di prodotti esteri in Italia, deve effettivamente acquistare dalla casa madre la merce assumendosi in tutto e per tutto non solo l'onere della spesa ma anche della scelta dell'assortimento di prodotto, rimanendone responsabile sia nel caso di sottostima che di sovrastima del materiale ordinato. Aspetto tutt'altro che semplice da gestire, nel quale rientra anche la programmazione di un'adeguata produzione da parte della casa madre per far fronte agli ordini provenienti da tutto il mondo. Auguri...
  20. No Silvio, non ci annoi mai perché le descrizioni unite alle immagini rendono comprensibili ed interessanti i tuoi studi anche ai non addetti ai lavori. Inoltre riesci a rendere fascinose e vive le tue ricerche, e per un paleontologo mi sembra già questo una risultato straordinario...
  21. Macché... non mi manca nulla per le mie fotografie. Magari un po' più di tempo, quello sì. E per il mio genere di fotografia, anche delle occasioni migliori per scattare con una più vasta scelta di potenziali soggetti, intendendo luoghi e situazioni nuovi o interessanti dove persone e contesti possano offrire spunti degni per dei buoni scatti. Non che non me li vada a cercare (luoghi e spunti), ma spesso non li trovo. Ma può anche essere che dipenda da me che giro col prosciutto ... sull'obiettivo.
  22. Curioso... Cioè, se ho capito bene, il pulsante AF-ON risveglia la macchina più velocemente del pulsante di scatto. Perché? Non sarebbe stato più semplice attivarla con quest'ultimo? Perché se giro per strada alla ricerca di qualche soggetto da fotografare, mi è più naturale attivare macchina e AF con il pulsante di scatto, non potendo costantemente controllare se è andata in stand by e nel caso risvegliarla prima con AF-ON. Viceversa, se dovessi abituarmi a premere sempre AF-ON e poi lo scatto, perderei tempo prezioso per cogliere in tempo il soggetto che devo fotografare. E' così - quindi è un limite di questa tecnologia/macchina - oppure ho capito male?
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