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Pedrito

Nikonlander Veterano
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  1. Lo so, in questo discorso ci sono anch'io... e hai pienamente ragione. In realtà non volevo mancare all'appuntamento, e ho pubblicato una foto il cui soggetto in effetti non è tanto il mare quanto la grande e bellissima spiaggia che qualche giorno fa non ho potuto fare a meno di fotografare. E piuttosto che postare un'insulsa immagine, ho scelto questa che davvero meritava, sebbene ... Ci ho provato!
  2. Grazie Massimo. I pesi che deve sopportare e che ho indicato sopra mi sembrano compatibili con la testa che consigli, così come i tempi massimi di scatto nelle lunghe esposizioni mai più lunghi di 15/25 secondi. Domanda forse un po' sciocca: la posso montare sul mio Manfrotto? PS. Aggiungo che le mie necessità sono alquanto basiche rispetto a quelle di chi mi ha risposto, ma vorrei comunque acquistare un prodotto di buona qualità.
  3. Non ho mai usato molto il tripode, ma da quando la pandemia mi ha in qualche modo costretto a dedicarmi ad altri generi fotografici tra cui il paesaggio, questo accessorio mi è diventato spesso necessario, e per le lunghe esposizioni indispensabile. Ma quando usi frequentemente uno strumento, col tempo ti accorgi anche dei suoi limiti. Nello specifico nell’uso sul campo la testa Manfrotto 486RC2 del mio tripode mi è diventata un po’ fastidiosa, sia perché non ruota senza sbloccare anche la sfera e quindi il posizionamento dell’intera macchina, con lo svantaggio di dover poi nuovamente mettere in bolla la fotocamera e di dover cercare il corretto puntamento verso il soggetto; sia perché la piastra non è compatibile con il piccolo tripode Marsace che alterno al Manfrotto. Così mi sono messo in testa di… cambiare la testa con una più prestante e pratica. Nota che la nuova testa deve reggere al massimo il peso di una reflex o di una mirroless con su attaccato rispettivamente un 70-300 G VR o un Z 24-200mm VR. E, visto cosa utilizzano alcuni nikonlander sui loro tripodi, ho pensato che una testa come la Sirui K-10X oppure la K-20X possano fare al caso mio per le loro caratteristiche, il peso non eccessivo e il favorevole rapporto qualità/prezzo. Ma avendo pochissima esperienza in materia sollecito la vostra opinione chiedendo: 1) una testa Sirui o di altra marca posso montarla sul mio Manfrotto 190XB? 2) i modelli che ho indicato sono consigliabili per l’uso descritto? 3) c’è qualche altro aspetto di cui dovrei tenere conto? Non so se sia necessario, ma per completezza allego alcune immagini del mio tripode per la valutazione della sua compatibilità con teste di altri brand. Grazie a chi vorrà fornirmi i suoi suggerimenti.
  4. Ecco le mie preferenze: 1) la n. 10 per l'inconsueto punto di ripresa ed i colori delle nuvole che si specchiano sull'acqua del mare; 2) la n. 2 per l'allegria che traspare dai bambini che, come tutti i loro coetanei del mondo, correndo spensierati sulla battigia fanno a gara per schizzare acqua ovunque; 3) la n. 9 per l'originale composizione.
  5. Troppo belline e perfettine le api del Canada... Dalle mie parti le api sono operaie, lavorano davvero e si sporcano... la tuta!
  6. Roby, i complimenti sono sia per le foto (non è facile cogliere il momento giusto per scattare durante una cerimonia in cui si è anche... emotivamente coinvolti ) che per la bella famiglia che hai. E anche Paoletta conferma.
  7. Per completare la discussione a chiusura, comunico che appena si è reso disponibile ho acquistato il Nikkor Z MC 50mm f/2.8. Una lente che dai primi scatti mi è sembrata perfetta per me, e in assoluto un obiettivo versatile e di grande qualità. Le mie prime impressioni le ho postate qui. Grazie a tutti.
  8. Foto davvero belle e descrizione a contorno esaustiva e partecipata. Ho due domande: 1) come mai le stelle che si riflettono sull'acqua fanno la scia, al contrario di quelle nel cielo? 2) durante queste uscite vai da solo? Se sì, non è un po' pericoloso? Grazie, e complimenti ancora.
  9. 4 Se è vero che dove c'è un lago o un mare c'è anche una spiaggia, per questo contest io ho scelto questa immagine assolutamente... marittima. Foto del 15/7/2021 - Z6 + 24-200 4/6.3 VR
  10. Complimenti Roby, e auguri a tutti voi.
  11. Ecco, vedi: con il tempo ed un po' di fortuna potrei fare anch'io queste foto. Ma alle 6,45 sono ancora a letto a dormire...
  12. Come mai l'11mm anziché il 14-30mm (se l'hai ancora)?
  13. Grazie Max, puntuale come sempre. Alcune info. Ho scattato in RAW, talvolta in M talvolta in A con Auto ISO, esposimetro Matrix. Nella seconda serie di foto sono con il MC 50mm. La lente close-up da 72mm l'ho acquistata ben prima del 50mm, per avere un'opzione macro con lo zoom. La difficoltà maggiore l'ho trovata nel settaggio della fotocamera per ottenere un'efficiente messa a fuoco. Nel prossimo shooting adotterò le tue indicazioni, e poi ti dirò. PS Buon viaggio!
  14. Si vede che ... c'è una certa sintonia tra te e la modella! Mi piacciono, bravo! In questi scatti, soprattutto i primi due, hai anche trovato una luce particolare - non solo morbida - che secondo me ti ha aiutato molto a ritrarre nella maniera migliore il soggetto.
  15. Interessante! Avrei un sacco di domande da fare, ma aspetto i tuoi commenti quando avrai tempo e voglia di integrare quanto si vede nella clip.
  16. Prime foto macro sul campo (letteralmente... ) con il principale scopo di imparare a scattare in questo sfidante genere fotografico. Sulla mia Z6 ho alternato due kit: 1) il Nikkor Z 24-200mm VR + lente close-up Sigma AML72, e 2) il Nikkor Z MC 50mm f/2.8. Il campo di gara era questo, illuminato dal sole della mattina (a tratti leggermente velato) fra le 9,00 e le 10,00. Qui di seguito ecco gli scatti migliori meno peggio ottenuti con il 24-200mm + lente AML72: 1. - 1/200 f11 ISO 200 @ 200mm 2. - 1/200 f/8 ISO 220 @ 170mm 3. - 1/200 f/11 ISO 200 @ 200mm 4. - 1/640 f/11 ISO 250 @ 200mm 5. - 1/640 f/11 ISO 180 @ 200mm 6. - 1/640 f/16 ISO 500 @ 200mm Ecco invece le immagini ottenute con il MC 50mm: 7. - 1/500 f/11 ISO 110 8. - 1/600 f/8 ISO 180 9. - 1/500 f/8 ISO 110 10. - 1/500 f/11 ISO 360 11. - 1/500 f/11 ISO 200 12. - 1/500 f/8 ISO 140 Nota che tutte le immagini sono presentate come inquadrate (no crop), sono state scattate a mano libera e in LR hanno subito uno sviluppo (assai moderato) limitato a esposizione, contrasto, luci e ombre, e bianchi. Premesso che tantissimi scatti erano da buttare (ma in qualche modo ero preparato a questo), vorrei tuttavia capire come poter fare meglio chiedendo il supporto di chi può darmi qualche dritta (Silvio ci sei? ...) Passo quindi a lanciare i quesiti sugli aspetti che più mi hanno messo in difficoltà, in particolare per fotografare le api ma anche i girasoli che si muovevano per il vento: 1) come settare la macchina? Ad esempio: modo A o M? AF Pinpoint, area estesa, oppure? 2) l'opzione A inseguimento soggetto può aiutare? (a me non ha aiutato...) 3) tempi e diaframmi erano sufficienti o potevano essere più "estremi" (rispetto al kit utilizzato)? 4) con il 20-200mm + lente non ho utilizzato il paraluce, perché dopo averlo posizionato, il montaggio della lente con anello step-up è piuttosto disagevole: avrei comunque dovuto, oppure l'uso ne è fortemente consigliato? 5) quali altri accorgimenti avrei potuto adottare per degli scatti migliori (a parte acquisire più esperienza)? Un'ultima notazione: contrariamente al 24-200mm, il MC 50mm usato per fotografare i campi di girasoli restituisce una tinta verdognola all'immagine, e lo si nota anche nella foto di apertura. Posto che in sviluppo si può ovviare, da cosa potrebbe dipendere? Altri possessori di questa lente lo hanno notato? Grazie in anticipo a chi vorrà dare il proprio contributo. PS Mi ha preso un dubbio: erano davvero api quelle che ho fotografato?
  17. Il mio nuovo Nikkor Z MC 50mm f/2.8 l’ho acquistato giusto in tempo per averlo disponibile in una breve vacanza in Puglia: 7 giorni 7 di puro svago, sole e mare sulle belle spiagge del Gargano, privilegiando per una volta relax, bagni di mare e piacevoli serate nei ristoranti di pesce della zona alle uscite per girare il territorio a fotografare. Quelli che presento sono quindi pochi scatti effettuati in condizioni di luce e situazioni non sempre ideali: ma per chi fosse curioso delle opinioni di un fotografo che lo usa davvero e sul campo, o per chi avesse l’intenzione di dotarsene, ci tenevo a condividere le mie personali impressioni. Inizio col dire che il negozio presso cui l’ho acquistato pochi giorni dopo la messa in commercio ne aveva solo due pezzi: il primo l’ha acquistato un tizio che lo doveva regalare e che quindi non l’ha neanche tirato fuori dalla scatola. Il secondo l’ho preso io lasciando di fatto il rivenditore sprovvisto di questo obiettivo: per questo ho dovuto fare là l’unboxing e mostrarglielo per una breve presa di contatto. In cambio però sono stato “ricompensato” con in regalo un’utile lente protettiva Hoya da 46mm, da usare davanti il piccolo obiettivo che fuoriesce dal barilotto quando utilizzato in modalità macro. Motivo principale dell’acquisto era avere una lente standard sufficientemente leggera e compatta ma anche prestazionale per la mia Z6, da utilizzare sempre: disponendo questo 50mm anche della funzione macro ho poi ottenuto un vantaggio in più, che peraltro non ho sfruttato in questi primi giorni di utilizzo. Nell’uso ciò che mi ha colpito maggiormente è la sua grande qualità ottica rispetto a tutti gli altri obiettivi standard che ho fin qui utilizzati: in soli 260 grammi ho una lente con 10 elementi in 7 gruppi, inclusi 1 elemento ED, uno asferico e un elemento anteriore con trattamento al fluoro, un diaframma a 9 lamelle e una funzione macro con RR 1:1 con limitatore di messa a fuoco. Dopo averlo provato posso affermare che con la mia Z6 costituisce un kit letale! Ne è una dimostrazione questa veduta della baia di Vieste al tramonto con la scogliera rocciosa su cui sorge la Chiesa di San Francesco sullo sfondo distante circa 800 metri dal mio punto di osservazione: sul raw originale riesco quasi a contare le file di pietre dei bastioni su cui sorge l’edificio. Fantastico! 1. Mi è sembrata altrettanto buona la tenuta nei controluce. Qui un paio di scatti ai trabucchi, antichissimi strumenti di pesca diffusissimi lungo tutta la costa da Vieste a Peschici, nati in tempi lontani per l’esigenza di procurarsi da vivere in sicurezza da un mare fonte di sostentamento ma anche di pericolo, tra naufragi, mareggiate e incursioni piratesche. 2. La silhouette di questo trabucco mi suggerisce un antico veliero che solcava i mari nei secoli scorsi. 3. Eccellente a mio giudizio anche la definizione dell’immagine in condizioni di scarsa luce, dove se l’ottimo sensore della Z6 ci mette del suo, l’obiettivo consente di cogliere particolari altrimenti invisibili con altri 50mm fin qui utilizzati. In questi quattro scatti “stradali” effettuati a Peschici (tra 4000 e 6400 ISO) la poca luce presente dona degli effetti quasi commoventi, soprattutto nelle ultime 3 immagini. 4. 5. 6. 7. Qui ancora la baia di Vieste in piena notte. 8. Di solito non amo presentare foto a colori con altre in bianco e nero nella stessa discussione, ma in questa sorta di impressioni sul campo del mio nuovo Nikkor Z MC 50mm f/2.8 vorrei testimoniarne la versatilità in quello che è il mio genere preferito, la street photography, per la quale ho trovato un efficace strumento in kit con la Z6. Per cui a completamento di questa breve carrellata di immagini, chiudo con un paio di scatti colti al volo ancora a Vieste. 9. 10. Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui.
  18. Quanti bei capelli, Gabriele! Un punto in più rispetto a tanti tuoi coetanei e, secondo me, anche a tanti qui... Buona vita PS Ci sa fare con la fotocamera la tua amica ...
  19. La roadmap mi sembra un punto di attenzione verso il cliente in base alla quale egli può meglio pianificare i suoi futuri acquisti. Riguardo alle mie necessità, l'unico obiettivo che mi servirebbe è il 14-30/4, ma se ad esempio Nikon annunciasse un 35mm compatto o un 16-35/2.8 quasi certamente attenderei e mi "organizzerei" fino alla disponibilità delle lenti attese. Aggiungo che la roadmap mi sembra un modo intelligente per promuovere la baionetta Z: ogni volta che la si "incontra" sul web o su una brochure, chiunque - anche il cliente prospect - ha subito davanti a sé la gamma (adesso abbastanza ampia) di prodotti su cui poter contare nell'immediato e nel futuro prossimo, e ciò potrebbe essere di stimolo per avvicinare sia il nuovo cliente Nikon che i nikonisti che usano ancora la reflex.
  20. Per fare le foto in montagna... bisogna andare in montagna: io ero al mare. Peccato non aver potuto partecipare. E peccato vedere un numero così minuscolo di partecipanti a questo contest facile facile (facile per il soggetto, meno facile per ottenere belle fotografie). Comunque sia, voto come preferita la n. 4 per l'originalità della composizione. Dove si dimostra che con un po' di fantasia si possono ottenere immagini che possono ben figurare anche dove il fotografo ... non era presente sul set oggetto del contest.
  21. Noi ci conosciamo già, ma stai pur certo che se vengo a Palermo verrò sicuramente a romperti i cabbasisi...
  22. E Ryanair ringrazia sentitamente...
  23. Da 17 a 300 mm equivalenti: what else?
  24. Arrivato il 50mm 2.8 MC! La mia prima lente macro, ma anche (finalmente) l'obiettivo standard che cercavo per la mia Z6.
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