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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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  1. E brava Fuji, mantiene lo stile e cerca di colmare lacune precedenti. Non mi serve, ma almeno sulla carta, mi piace.
  2. Silvio Renesto

    LIGEIA

    Sinceramente mi era sfuggito. Il titolo mi ha fatto pensare ad un racconto di Edgar Allan Poe, ma vedo che è tutt'altro. Sono d'accordo con Pedrito, sono immagini veramente molto belle e coinvolgenti, ottimo bianco e nero; la penultima è la mia preferita. Complimenti.
  3. Grande Egidio, ottime foto hai colto momenti migliori, e questo è merito tuo. con meno folla. Io ho anche peccato di scarsa pazienza e ho scelto la giornata meno adatta. La tua cinesina che dipinge i cappelli è un bijoux. La prossima volta speriamo di incontrarci, finalmente, e scambiare due parole, di fotografia ma anche sulle arti che ci piacciono.
  4. Egidio ha fatto foto molto migliori assai, primo perchè è bravo, secondo perchè ha colto momenti diversi e con meno gente intorno.
  5. Ripescaggio anche il mio...
  6. A questo proposito, ricordo che nella presentazione di questo blog ho scritto che abbiamo invitato alcuni nikonlander, ma che non si tratta di un gruppo chiuso, se qualcuno fra voi nikonlander vuole raccontarsi, non ha che da contattarmi.
  7. Eh, che dire, ne avrei interi hard disk di queste "esperienze formative". Con gli animali poi è ancora più frequente. Ali tagliate a parte la nebbia ha un non so che di gradevole, rende lo sfondo diffuso, ci sarebbe stato proprio bene il gheppio ambientato.
  8. In leggero ritardo, ma anch'io ti faccio i complimenti, un bel reportage completo e foto piacevoli, curiose e singolari.
  9. Anche quest'anno non ho mancato di fare una visita. Non che mi aspettassi gran che, ma per me è come per ogni nuovo film di star trek/star wars/ è quasi un dovere andare a vedere, sperando sempre (sempre come in quei film) di non restare troppo delusi. Non che avessi molte aspettative. Lo scopo era di curiosare, vedere se c'era qualche attività interessante e naturalmente fare qualche foto, nonostante la folla e sfondi terrificanti. Siamo arrivati al Portello (Fiera) con buon anticipo, ma la ressa all'entrata era già notevole. Intanto gli stand si cominciano ad animare. Chi allestisce la sua mercanzia Un adepto sistema i cuscini per la meditazione (in giapponese si chiamano zafu) davanti al Buddha . Finalmente si entra e si curiosa fra i gazebo di oggettistica varia, dai ninnoli alle campane tibetane alle spade samurai, al cibo... C'è anche una cinesina carina che ti dipinge il cappellino cinesino. Tessuti, coloratissimi. Mi piace questo festival ...di colori. L'area delle dimostrazioni di arti marziali (ahimè) era troppo confusa per permettere di fotografare. Peccato perchè qualche disciplina interessante c'era. Un po' meglio va nella zona dello Zen dove si cerca (si pretende?) di meditare nel marasma. Nella foto vedete come si usa lo zafu, serve ad aiutare a stare dritti con la schiena mentre si sta seduti nella posizione del loto. I principianti possono anche usare una posizione a gambe incrociate leggermente più semplice, ma la schiena deve sempre essere dritta; il tizio con gli occhiali (è aggobbito) in una sessione zen vera si sarebbe preso un colpo di kyosaku (non per niente detto "bastone del risveglio") fra le scapole Non mancano le medicine tradizionali orientali e non fra cui i massaggi. Per l'area della cultura giapponese c'erano esposizioni di arredamento, bonsai, armature di samurai, calligrafie, prova di pittura Zen, insomma il solito tutto molto carino; dal vivo una dimostrazione della cerimonia del tè (c'erano anche di ikebana e origami). Tradizione e... microfoni. Novità divertente di quest'anno, la danza stile Bollywood: allegra e chiassosa kermesse, piacevole a vedersi ma a causa degli sfondi atroci ho fatto pochissime foto. Peccato. i ballerini in questa foto hanno la barba pitturata ... Esteticamente piacevole la danza tailandese ispirata ad un qualche uccello che non ricordo. E le arti marziali? Niente? Come ho detto molte dimostrazioni sui vari tatami, ma ho avuto la sfortuna che il programma della mattina come esibizioni prevedesse un maestro di kung fu ...del tè ossia far roteare vorticosamente una teiera bollente dal lunghissimo becco e versare il tè da posizioni improbabili. Dato che Kung Fu (Gongfu) vuol dire Lavoro/ impegno/sforzo che dà abilità, tecnicamente anche questo è kung fu anche se non è il mio genere (no, direi proprio di no). Altra esibizione marziale quella di un maestro di taijiquan della montagna Wudang da cui sarebbero nate tutte le arti marziali interne (secondo la leggenda, non scrivo oltre se no vado OT, chi ne vuole discutere mi contatti in altra sede) che ha eseguito una forma di Taijiquan ..del Wudang derivata dal (leggendario) fondatore Zhang Shan Feng (sulla cui esistenza ci sono forti dubbi, ma come sopra, non è il caso di discuterne qui). Il maestro era comunque bravo, anche se la forma era molto essenziale. Si è poi esibito in una forma veloce di spada niente male. Lo chignon con lo spillone indica che sei un seguace del monastero della montagna Wudang e sei Taoista , se eri un seguace di Shaolin (l'altro monastero patria di altre arti marziali) saresti stato pelato e Buddhista . Seconda parte: il Festival della Fuffa. Ogni anno accanto a quello che è (o almeno prova ad essere) cultura e folklore orientale, si attaccano in numero sempre più grande, quali zecche sul pelo di un cane, cose che con l'oriente hanno poco niente a che fare: False medicine, mineraloterapia qualsiasicosaterapia, piramidi curative (!) poltrone e scialli che ti palpeggiano elettronicamente per garantirti benessere, Occhiali bucherellati per curare la vista (metodo Bates, ossia anglosassone), e poi Cartomanzia compresa quella celtica (come tutti sappiamo i Celti erano un popolo orientale). Stand con statue e stoffe centroafricane (a me l'Africa pareva fosse a Sud) e altri con bastoni della pioggia e boomerang (bè in fondo l'Australia è a est). Spade di Gandalf (e pugnali di Riddick!!!) accanto alle Katane; ma la ciliegina (il termine che userei se potessi però è un'altro) Dianetics! Pseudoscienza-religione-brainwashing di trista fama, creata da Ron Hubbard, con stand opuscoli e libri. Che ci azzeccava qui? Mancavano gli ufologi (o forse non li ho visti io) e poi c'era tutta l'assurdità possibile. da fiera dell'oriente a baraccone del Weird. Lo so che è business, ma a me queste contaminazioni lasciano un po' di amaro in bocca. Tacendo di questo aspetto, tutto sommato è stata una mattinata piacevole.
  10. Forse è una domanda stupida ma, pur comprendendo da me che usi una lunghezza focale o un'altra a seconda di quello che hai in mente di ottenere, nell'ambito della triade 85-105-135 hai comunque una certa preferenza, o ti accorgi che statisticamente tendi ad usare di più una lunghezza focale di un'altra?
  11. Gianni, complimenti. Io ho passato fredde giornate ai piedi di dirupi in cui era segnalato senza vederlo o vendendolo a distanze stratosferiche E' un uccellino stupendo. Le tue foto gli fanno onore (... persino a terra l'hai ripreso!) ed il racconto è un piacere leggerlo oltre che interessante. Non sapevo infatti di questo comportamento.
  12. Maxbunny, che ha condiviso con noi molte delle sue foto naturalistiche e di viaggio, si racconta: Dicci qualcosa di te Mi chiamo Massimo, 48 anni di Roma. Anzi, lo ero...dopo il matrimonio ci siamo trasferiti in un paese alle porte di Roma nord ed ho cominciato la vita del pendolare. Quando e come ti è nata la passione per la fotografia? All'età di 6 anni arriva in casa mia una compatta Agfa, credo dimenticata da uno zio che viveva all'estero, fu subito amore! La portavo ovunque, spesso senza rullino però! economicamente non ce la passavamo bene, non c'erano mai "soldi superflui" quindi, il più delle volte, mi dovevo accontentare di inquadrare e scattare a vuoto. Crescevo e sognavo una reflex, all'età di 10 anni un vicino di casa, appassionato di fotografia, mi disse che qualora fossi riuscito a mettere da parte un pò di soldi, mi avrebbe accompagnato a compare una reflex. Risparmiavo su tutto, persino per la merenda di scuola. Cinque anni più tardi, con 600 mila lire in contanti, bussai alla sua porta. Andammo insieme in un negozio della capitale e ne uscii con una Olympus OM10 corredata da 50mm f/1,8. Un anno dopo, con notevole sforzo, riuscii ad acquistare anche il 135mm f/3.5. Un amico di famiglia mi regalò un ingranditore russo con relativi accessori; cominciai a sviluppare e stampare i miei rullini in BN nel bagno, ma non ho mai potuto dedicarci il tempo che avrei voluto, avevamo un bagno solo e non potevo impegnarlo per troppo tempo. Leggevo quasi esclusivamente libri e riviste di fotografia. Tramonto sul Lago di Anguillara-Sabazia Parco Nazionale d'Abruzzo Qual è il tuo genere preferito oggi? Mi piace fotografare un pò di tutto, prediligo la fotografia di paesaggio, L'ora blu sul Lago di Bracciano Tramonto a Fiumicino In attesa dello Show La fotografia naturalistica Martin pescatore Ballerina Bianca Calopteryx splendens Mignattaio Scoiattolo E il Reportage: Al Mercato di Port Luis Bambini malgasci Himba, Namibia Scuola elementare Mauritius Nikon perchè? Un caso o una scelta? In quegli anni una delle mie tappe fisse era il barbiere vicino casa, dove avevo la possibilità di leggere gratis il National Geographic. Ero affascinato dalle foto di quella rivista, dai suoi fotografi, soprattutto da Steve McCurry, e cresceva sempre di più la voglia di possedere una Nikon. Bella ma costosa la passione per la fotografia, ho potuto sostituire la mia Olympus con una Nikon, marchio che non ho più abbandonato, solo dopo il diploma con i soldi del primo vero lavoro. Non ho abbracciato da subito il digitale, i primi tempi preferivo scansionare e lavorare in proprio le mie diapositive per pubblicarle sul web o ricavarne stampe. Il lavoro di postproduzione in camera chiara con il computer mi ha affascinato da subito, ho cominciato ad utilizzare Photoshop dalla versione 3.0. La mia prima reflex digitale è stata una Nikon D200 acquistata a fine 2006. Purtroppo ogni volta che ho aggiornato il mio corredo fotografico, per monetizzare, ho dovuto sempre vendere il vecchio per acquistare il nuovo. La reflex dalla quale mi è dispiaciuto in assoluto di più separarmi è stata la Nikon FM2 new. Attraversando il Sahara "Mare" di Sule Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi? Mi piace tenermi in forma, pratico corsa, palestra, ma soprattutto allenamento a corpo libero che pratico quasi tutti i giorni. Sono appassionato di tecnologia in genere e condivido con mia moglie un'altra grande passione che si sposa bene con la fotografia: i viaggi, che organizziamo sempre in proprio. Come tutti i fotoamatori appassionati piacerebbe anche a me aggiornare frequentemente il corredo fotografico, sono conscio comunque di avere una buona attrezzatura quindi preferisco ottimizzare al meglio le spese per continuare a viaggiare. Truro Lighthouse Etosha National Park, Namibia Qual'è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato? Non ho foto preferite, però posso raccontarti due curiosità su due foto: "L'addio": è una scansione da rullino BN. La ragazza in foto è la mia attuale moglie. Eravamo fidanzati, facemmo una passeggiata ad Ostia ( il mare di Roma ) ed avevo con me l'affezionata FM2. Lei mi chiese di scattarle un ritratto, in quel momento avevo su l'80-200 e mi allontanai un pò. Aveva il sole contro, le dissi di abbasare lo sguardo e che l'avrei avvisata quando sarei stato pronto a scattare. Mentre regolavo le impostazioni vidi l'uomo alle spalle, mi piacque il momento e scattai! Era la prima foto di quel rullino, ma anche l'ultima. Ero talmente curioso di vedere il risultato che avvolsi la pellicola e ci dirigemmo verso casa, per portare la pellicola a sviluppare. La foto fu praticamente pubblicata su tutte le riviste del settore alla quale la inviai e mi ha fatto vincere qualche concorso fotografico. "La vigna" : tra le milioni di foto presenti sul web, un giorno mi contatta la casa editrice Giunti, hanno visto la mia foto e la vogliono comprare per utilizzarla in quarta di copertina su un Atlante Geologico dei vini d'Italia che sta per andare in stampa. Mi ha fruttato 250 euro, due copie omaggio dell'Atlante e la soddisfazione di veder pubblicata la mia foto da una casa editrice molto nota. E in futuro? Per il futuro spero di rimanere in salute per veder crescere e realizzare mia figlia che oggi ha 9 anni. Spero di continuare a viaggiare e vedere buona parte del mondo prima che avvenga il ...trapasso. :-)
  13. Ottime, come tipo di immagini non sono proprio la mia passione, però apprezzo la magistrale realizzazione.
  14. Grazie a te per il bel reportage e le foto sensazionali. La schiribilla l'ho vista una sola volta in vita mia l'ho anche fotografata , ma troppo lontana.
  15. Il progetto Alley cats continua e comunque... Cats love Nikon!!
  16. Da me ci sono poche gazze, ma sono aumentate moltissimo le cornacchie e sono spariti i passeri, non so se ci sia un legame, ma temo di sì.
  17. Vedi sopra, il legame con la dea della morte e con gli dei pagani. Ladra invece perchè sembra attratta dagli oggetti luccicanti, e si dice che li rubi per portarli al nido, ma è più un mito che una realtà, certo è che saccheggia i nidi degli altri uccelli, rubando le uova e i pulcini.
  18. Come la maggior parte dei corvidi, intelligentissima. Per quel che so, la Gazza era l'uccello della dea Hel, dea della morte e dei morti nella mitologia norrena.. All'avvento del Cristianesimo, è stata quindi associata al presagio di morte e alle streghe. Veniva anche associata al patibolo (probabilmente perchè si becchettava i cadaveri degli impiccati, come i corvi). Non che il corvo (sacro ad Odino) abbia avuto miglior sorte .
  19. Nel commentare il bell'articolo di Mauro Maratta sul piede opzionale per il nuovo 500mm Sigma, di ottima fattura e compatibile con l'attacco Arca Swiss, di larghissima diffusione, Valerio si lamentava di cosa ci volesse perchè tutte le case produttrici facessero i collari per treppiedi direttamente Arca compatibili, e non aveva torto. Ed ecco che Mauro qualche giorno fa mi sfodera il suo 300f4 Pf con un collare siffatto, con piede compatibile Arca! Appena l'ho visto E così me lo sono procurato subito. Marca Ishoot, sconosciuta a me, ma il collare è di metallo, apparentemente solido quanto l'originale, e... con l'innesto a coda di rondine (chissà perchè gli americani invece dicono dovetail a coda di colomba, ma poco importa) incorporato, compatibile Arca. A sinistra il collare originale Nikon con la piastra Arca avvitata, a sinistra il collare Ishoot. Sopra il piede del collare originale con piastra Arca aggiunta, sotto il piede del collare nuovo La chiusura è veramente stretta, nessun gioco, casomai un po' più di attrito nella rotazione, ma niente paura, all'interno c'è un vellutino, forse un pelino più sottile che nel collare originale Nikon. A sinistra il collare Nikon, a destra quello Ishoot, il collare Ishoot ha i due fori per viti con filettatura 1/4 e 3/8 (forse più un vezzo che una necessità? Però non ci sta male). Si elimina un possibile gioco tra piede e piastrina, aumentando la solidità del tutto, eliminando la necessità di stringere viti che si allentano, e sul fondo sono presenti i fori filettati per poter montare qualsiasi tipo di piastra uno abbia. Ed ecco qui il mio 300mm f4 PF che sfoggia il nuovo collarino. Come l'originale Nikon si può naturalmente montare anche sul 70-200mm f4 AFS G VR Affidabilità nel tempo? Non lo so, mi è appena arrivato, sembra però ben fatto e, visto il prezzo pari ad un paio di pizze ed una birra media, anche se non durasse troppo, non ci sarà da rammaricarsi più di tanto.
  20. Le nuove immagini aggiunte sono spettacolari. Rimango affascinato.
  21. Giusta correzione. Per la tua domanda, me lo chiedo anch'io, non lo so, forse la seconda ipotesi potrebbe essere quella giusta. Per correttezza aggiungo che è un fenomeno comune a quasi tutti gli zoom (lo zoom breathing), e anche a molte focali fisse,,solo che per alcuni obiettivi è più pronunciato che per altri. Nobili eccezioni sono ad esempio il 200mm f2 G VR (I e II) e Pure il 135 Sigma Art che perdono pochissimo (diventano rispettivamente 186mm e 120mm alla distanza minima). E' probabilmente un compromesso necessario: per mettere a fuoco più vicino e per non allungarsi, si riduce la focale effettiva. Il mio 200f4 Ai è sempre un 200mm, a qualsiasi distanza, ma non è IF e mette a fuoco a 2m.
  22. Bell'articolo, molto esauriente e completo. Le foto sono eccezionali, una più bella dell'altra, i buoi muschiati li avevo visti, ma il gipeto ....è stata una sorpresa! Che bello! Ma torniamo all'obiettivo. Sono d'accordo su tutto quel che scrivi . Un dato che aggiungerei nella valutazione è la drastica riduzione della focale effettiva alle brevi distanze, per cui alla minima distanza è poco più di un 200mm (circa 215mm a 1,5m).
  23. Di solito le Oasi LIPU, associate a LIPU e simili hanno una struttura e una gestione diversa. L'unica associata LIPU che fa qualcosa di simile nel mio raggio di azione che mi viene in mente è Torrile. Magari ce ne sono altre, ma lo ignoro. Questi capanni sono gestiti da privati/cooperative, un po' come a Cervara (http://www.capannicervara.it/). O qui
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