Vai al contenuto

Classifica

Contenuto Popolare

Mostra il contenuto con la massima reputazione di 04/07/2021 in tutte le aree

  1. Miracoli della luce, ombre nette e colori improbabili sull'acqua... Passavo di lì Nikon D500, Sigma 10-20
    2 punti
  2. Con questo blog mi piacerebbe iniziare una serie di interventi, molto rarefatti, uno ogni tanto, ma tantissimo, per raccontare qualche storiella con animali protagonisti, con una morale, come le favole di Esopo. Solo che non racconterò favole, ma storie vere, verissime. L'anno dopo la mia nascita, cioè nel 1959, uno scienziato russo ebbe l'idea di provare a creare delle volpi domestiche. Attenzione non di addomesticare delle volpi, ma di selezionare una "razza" di volpi non timorosa dell'uomo, fiduciosa e non aggressiva. Un po' come successe nella preistoria col Lupo e il Cane. Ma la Volpe non è un animale sociale come il Lupo, perciò non adatta all'addomesticamento. L'idea dello scienziato era indagare se con una selezione genetica forte si sarebbe potuto ottenere varietà domestiche anche da animali "inadatti". Per comodità scelse di lavorare sulla Volpe Argentata, che non è una specie a sè, ma è una Volpe Rossa dal mantello particolarmente scuro, una mutazione che interessa circa il 10% delle Volpi Rosse, un po' come il Leopardo o il Giaguaro e la Pantera/Giaguaro Neri. Le Volpi Argentate in Russia (ma anche altrove) vengono allevate e reincrociate per fissare il carattere del pelo scuro, per poi farle riprodurre, crescere in gabbia e alla fine massacrarle per farne pellicce pregiate (qualche voce malevola, non confermata, ha sostenuto infatti che uno scopo collaterale sarebbe stato quello di facilitare gli allevatori, creando volpi più trattabili). Essendo allevate era più facile reperire gli esemplari rispetto ad andare a catturarne di liberi. Così lo scienziato iniziò a girare per gli allevamenti e scegliere quei cuccioli che sembravano meno aggressivi e meno timorosi dell'uomo. Li allevò, li fece riprodurre incrociandoli fra loro, selezionando ad ogni generazione quelli sempre più docili. Ci vollero 50 generazioni, un po' più di quarant'anni e finalmente fu ottenuta la volpe domestica, docile ed affettuosa, scodinzolante proprio come un cane, solo che... ecco... non sembrava più molto una volpe, argentata o meno. Cos'è successo? Fino agli anni '70 c'era la convinzione che ogni gene corrispondesse ad una porzione specifica di DNA e selezionasse un dato carattere, quindi si pensava a selezionare un gene per la docilità. Da qualche decennio sappiamo che non è per niente così. Le cose sono enormemente più complesse e ogni mutazione può avere effetti diversi, a volte nessuno, altre piccoli, altre ancora imponenti effetti a cascata. La docilità e la riduzione in generale dell'aggressività dipendono anche da dosaggi di diversi ormoni, alcuni diminuiscono, quelli che regolano le risposte aggressive, altri aumentano, ma non la faccio lunga, il succo è che le mutazioni possono avere effetti a cascata su tutto l'individuo. Quando si cerca di modificare il carattere di un animale ad esempio verso la docilità e la socievolezza, si selezionano flussi ormonali diversi che portano a modifiche sia del carattere che fisiche: si fissano tratti infantili (ad esempio il cane ha la fronte sporgente, mentre il lupo e la volpe hanno la fronte spiovente) e curiosamente, anche la pezzatura del mantello e le orecchie pendenti, entrambi caratteri assenti nelle specie selvatiche, probabilmente perchè svantaggiosi in natura. Morale: se da una parte è dimostrato che la domesticazione di una specie selvatica anche potenzialmente inadatta si può ottenere tramite selezione genetica, quello che si è dimenticato è che il prodotto finale è ...un'altra cosa. Dopo (sopra) e prima (sotto). Ovviamente il discorso sfruttamento per le pellicce, se mai fosse stato vero, è andato a quel paese... Un esempio piccolo piccolo per far capire una questione molto grande: La natura è complessità, prima di prendere iniziative anche a fin di bene, ad esempio per l'ambiente, bisogna stare molto, ma molto attenti e pensarci almeno un paio di volte. Non esistono soluzioni semplici. Se vi interessa che scriva altre storie così lasciatemi un feedback in merito, così mi so regolare. Foto e disegno presi da Internet a solo scopo divulgativo, i copyright spettano agli aventi diritto.
    2 punti
  3. ecco qualche creaturina, obiettivo nudo e crudo, senza tubi, lenti o flash. Primi scatti... questo è un crop DX della Z6II mentre questo e a formato intero
    2 punti
  4. bella questa foto con questi colori e da un senso di relax
    2 punti
  5. Belle. Sarò l'unico al mondo, ma a me è sempre piaciuto l'effetto prodotto dal catadiottrico. Secondo me è una lente che andrebbe rivalutata, con gli autofocus di oggi sarebbe veramente divertente usarla.
    2 punti
  6. Non so se chiamarlo vintage e' appropriato, comunque si tratta di un modello abbastanza vecchio. La nitidezza e chiarezza di dettaglio di questo obiettivo sono spettacolari. Vi allego un paio di foto prese al giardino botanico N.
    1 punto
  7. Obiettivo a specchio Minolta RF 250mm f5.6. In rete ha la reputazione di essere il più nitido degli obiettivi catadiottrici. Avendo usato i sovietici Rubinar posso confermare che sono effettivamente molto nitidi, il che semplifica e velocizza la messa a fuoco. Buona serata.
    1 punto
  8. Mi aspettavo questo commento. Lo giuro: quando l'ho scattata ho pensato giusto che l'avresti trovata interessante
    1 punto
  9. Foto scattate l'ultimo fine settimana. Ciao
    1 punto
  10. CaptureOne ha una cosa chiamata saturazione intelligente, che comunque non permette di saturare i colori come gli altri programmi. In generale, io denaturo un pochettino i colori, in particolare le foto come queste prese nella luce dura del giorno. CIAO
    1 punto
  11. Interessantissimo ! Per me sarebbe anche un valore aggiunto qualche link 'specialistico': ad esempio un articolo in lingua originale o estratti scientifici, i credit di immagini e illustrazioni. Esiste ancora questa razza ? Incredibile, comunque !! PS: un lancio ANSA: https://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2016/09/19/in-50-anni-create-volpi-addomesticate-cercano-luomo_6f9243a8-3d87-41e2-97ed-27d42150259c.html#:~:text=Esperimento in Russia selezionando esemplari più docili&text=(ANSA) - ROMA%2C 19,vendere come animali da compagnia.&text=La procedura è iniziata con,gabbia%2C che sono state liberate. e un'altra immagine della ricercatrice che sta continuando l'esperimento...
    1 punto
  12. Se non sbaglio Tokina a messo sul mercato recentemente un nuovo obiettivo a specchio. Saluti
    1 punto
  13. Bella, anche quel riflesso ‘freddo’ di un’ombra o del blu del cielo nell’acqua in alto… sono situazioni che adoro esplorare
    1 punto
  14. Due bellissime immagini, ci sai fare con i vintage, tanti complimenti ancora!
    1 punto
  15. La seconda della lucertola è spettacolare! Resa davvero affascinante e soprattutto, utilizzata al meglio, complimenti!
    1 punto
  16. Molto bella anche l'ultima con le mucche. La più bella! Hai usato qualche preset particolare per i colori?
    1 punto
  17. un colpo d'occhio, bella foto e solo la madre natura sa regalare i texture spettacolari
    1 punto
  18. Belle! Quelle a colori hanno una tonalità particolare che le rende originali.
    1 punto
×
×
  • Crea Nuovo...