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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 22/08/2018 in tutte le aree

  1. Qualcuno già lo sa, io sono appassionato di automobili. A 4 anni avevo una spider rossa a pedali, con i tergicristalli e i fari funzionanti. Somigliava ad una di quelle che Scaglietti disegnava per l'Ingegnere. A 5 anni ho fatto partire l'auto parcheggiata di mio padre avviandola mescolando a caso i cavi di accensione. Qualche anno dopo mi sono innamorato, rimanendo del tutto privo di parola per un intero pomeriggio, di una Citroen DS, arrivata a casa mia portata da un amico di famiglia. Sono cresciuto adorando la Citroen SM (quella che Burt Reynolds distrugge all'inizio del film "Quella sporca ultima meta") e sbavando per la Citroen CX nella pubblicità con Grace Jones. la Citroen SM l'auto presidenziale con la Regina Elisabetta accompagnata dal Presidente Pompidou la Citroen CX Turbo Da grande la mia prima auto è stata una Citroen. Anche le successive 9. la mia Citroen XM la mia Citroen DS5 Ho potuto acquistare una Citroen XM, l'unica ammiraglia corrente alla mia portata economicamente parlando. Ed oggi guido una Citroen DS5, lontana erede di quella nobile stirpe cominciata negli anni '30 con la Citroen TA, prima auto importante a trazione anteriore. La mitica Citroen TA, l'auto del Commissario Maigret la Citroen DS, una di quelle poche auto che appena presentate, hanno fatto invecchiare tutte le altre (l'auto con cui il Ispettore Ginko inseguiva Diabolik congestionato nella sua scomodissima Jaguar E piena dei tipici trucchi brittannici !). Beninteso, non c'è mai stato un primato tecnologico Citroen (né nei confronti delle tedesche e nemmeno delle migliori italiane) e troppe Citroen (anche le mie) hanno presentato importanti difetti di gioventù e anche di vecchiaia. Ma quel misto di fascino parigino, di design esclusivo, di scelte controcorrente, tali da suscitare amore eterno e sconsiderato (è il mio caso, che mi innamoro di rado ma quando lo faccio è per sempre) oppure odio indiscriminato. Capiterete lo scorno nel vedere che il corso attuale di Citroen (e pure quello futuro da quanto capisco) prediliga così come questi : notare i pantaloncini pendant del tipo in sandali sulla sinistra o questa, con la biondina che poverina, non sa nemmeno dove guardare. Ma soprattutto leggere le parole della Signora Linda Jackson, AD di Citroen, che afferma che non è nel DNA la ricerca delle prestazioni ma piuttosto la comodità (come se Citroen negli ultimi 30 anni non avesse vinto innumerevoli edizione del WRC nei Rally mondiali e continentali) e che l'attenzione è più rivolta a soluzioni cittadine, come le portiere con le bombature anti-sbadati o i diffusori di fragranze nel cruscottone con tasche incommensurabili di colori vivaci. Ma il tutto su carrozzerie da furgoncino e motori sottodimensionati, cambi automatici tossicchianti e accelerazione 0-100 tipo 19 secondi netti. Embè, che c'entra con Nikonland ? Poco, se non che, comincio a vedere un disegno simile anche in Nikon - altro mio amore di lunga data - il cui modello comincia sempre più ad allontanarsi da quello che mi ha fatto innamorare dalla inarrivabile (per le mie finanze) superprofessionale F3 con i suoi 300/2.8 e 85/1.4. Sono realmente entrato nell'inverno della mia vita ...
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  2. And yes, Nikonland coprirà l'evento riservato alla stampa 😎
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  3. Mauro, ti capisco bene perché anche per me la passione è il "motore" di tutto. Ma soprattutto è bello leggere di passione invece che di numeri, grazie! Relativamente "all'inverno della vita", non credo. Quello comincia quando il cuore smette di emozionarsi.....
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  4. A questi prezzi conviene comprare una D850 se no adiritura la D5 che sono macchine tutte ...plus e non ......less. Eviva le REFLEX !!!!! (almeno finche' non arrivino le mirorless professionali).
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  5. Non me ne volere ma certamente non cercavo '"compagni" di merende ma rappresentare un mio personale scorno. Il soggetto potrebbe essere la squadra del cuore, la marca di merendine di quando si era piccoli o la schiuma da barba, sai, quella con l'etichetta verde ... ... che non é più quella che era un tempo. In fondo anche a me Renault, Peugeot, Simca, Talbot, Alpine etc. etc. hanno sempre fatto cagare. Ma di Citroen mi sono innamorato da piccolo. Per me vale per sempre e io non tradisco mai. Per le donne 'parigine' non so, forse é meglio metterlo direttamente nel tritacarne
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  6. Tu devi essere rimasto alla Nikon FE2, evidentemente E' da quando è uscito il primo obiettivo G che non è più così in casa Nikon un bel 25 anni fa
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  7. Tocca fidarsi, perchè una delle due sorelline non ha una farfallina tatuata sulla natica Z6 Z7
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  8. Cavolo, erano secoli che non vedevo Adriano così entusiasta (credo dai tempi della D200 ...). Devo dire che se questo era l'obiettivo minimo (fare felice Adriano) io sono proprio contento !
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  9. Al mare non vado mai, penso si veda dalle foto,comunque uno scatto di dicembre 2017 - Polignano a Mare
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  10. Fallo, anche senza dirlo. Non è che rosico...mi girano proprio i co..ni. unica consolazione: troverai un montone di persone e io ritengo inconcepibile l'accostamento delle parole Sardegna, spiaggia e Folla. Un abbraccio all'isola più bella del mondo. Le mancano solo le foreste pluviali temperate, gli orsi neri , i colibrì, la barriera corallina ed un vulcano attivo effusivo per coprire il 110% delle mie brame di esploratore della domenica. Mi accontenterei del restante 95%. Quest'anno nemmeno quello.
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  11. Siamo quasi alla fine... nessuno è andato al mare? Anche l'anno scorso eh... Chia
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  12. Il 25 luglio 1917 l'allora Presidente di Mitsubishi versava il capitale sociale di una nuova società destinata a lasciare il segno prima in campo ottico e poi in quello fotografico. Il suo nome diventerà successivamente Nikon e per i 100 anni a venire, sarà all'avanguardia nella tecnologia civile e militare in tutti i campi dell'ottica, della fotografia, della ricerca scientifica e della produzione di microtecnologia elettronica. Solo martedì scorso Nikon ha celebrato i ... suoi primi 100 anni di vita. Una vita ricca e densa di avvenimenti che noi abbiamo tratteggiato nei nostri articoli sulla storia Nikon (qui). Chi sta scrivendo ha vissuto di pari passo con Nikon gli ultimi 35 anni della sua vita. Era fine estate nel 1982, a pochi passi da dove sono adesso, che acquistavo la mia prima reflex. Una Nikon FE2 nuova. Tutta la mia storia fotografica è legata in via esclusiva al marchio Nikon. Ho avuto la fortuna di poter realizzare molti dei miei sogni fotografici con Nikon e grazie al materiale fotografico Nikon. Potendomi permettere il meglio della sua offerta, comprese praticamente tutte le ammiraglie dalla Nikon F5 alla Nikon D5. E moltissimi dei suoi migliori obiettivi. Nikon è ed è stata nell'immaginario collettivo del dopoguerra sinonimo di fotografia. Ma non solo, di fotografia di qualità, ai più alti livelli. In tutti gli angoli del mondo, da quello più sviluppato a quello meno fortunato di noi, Nikon significa immagine. Significa qualità. Significa sicurezza di risultato. Nikon è andata sulla Luna ed è presente con gran parte delle sue attrezzature sulle stazioni orbitali. Se in un giorno non troppo lontano, l'uomo andrà veramente su Marte o alla conquista dello spazio, molto probabilmente - anzi, io ne sono certo - lo farà portandosi dietro attrezzature Nikon per poter registrare quello che i suoi occhi gli permetteranno di vedere. E' quello che faccio anche io, ogni volta che posso, nel mio piccolo. Nell'ultimo periodo, lo abbiamo lungamente dibattuto su queste pagine, Nikon ha vissuto un momento di appannamento innegabile.Io ho assistito ad altri due momenti simili, quello a cavallo dell'introduzione dell'autofocus ad inizio anni '90 e quello successivo alla prima generazione di fotocamere digitali, ad inizio anni '2000.Sono stati momenti di passaggio, dovuti all'introduzione di nuove tecnologie.Da cui Nikon è sempre uscita - non senza pause di riflessione - con prodotti sensazionali. Cito tra tutti la Nikon F5 ai tempi della pellicola e la Nikon D3 con il digitale. Adesso viviamo una fase di piena maturità del media digitale e al contempo una contrazione del mercato. Siamo a meno di un sesto del bacino di utenza possibile 10 anni fa.E siamo anche in un momento di rinnovamento tecnologico più spinto del passato, dove l'intervento dell'elettronica e dell'informatica stanno diventando preponderanti su quella che è l'eredità che Nikon si porta con sé sin dal 1917, la squisita capacità tecnologica in campo ottico. C'è un altro elemento temibile che oggi sposta facilmente gli equilibri, forma opinioni, crea aspettative. E' la voce del web, i social media, youtube.Quello che un tempo era indotto con la pubblicità cartacea e le manifestazioni fieristiche e consolidato in decenni, adesso può essere creato o distrutto da pochi annunci supportati da campagne di informazione ben orchestrate in pochi giorni. Ecco che le novità in tema mirrorless e l'impeto delle società concorrenti nel mirare ad occupare lo spazio di mercato tradizionalmente in solido dominio di Nikon, unite ad alcune decisioni commerciali e strategiche infauste di Nikon hanno alimentato nell'ultimo anno le voci più strane e incontrollate. Nikon sta fallendo. Nikon sta chiudendo. Nikon sta licenziando il personale. Nikon sta chiudendo le succursali. Nikon sta lasciando il mercato fotografico. Nikon sta per essere acquisita da Fujifilm Holdings ... Voci esagerate e in larghissima parte prive di fondamento (il bilancio Nikon è solido e dietro a Nikon c'è l'appoggio di un gruppo finanziario e industriale di enorme rilevanza per il Giappone anche se un pò appannato nell'ultimo lustro). Ma se c'è un punto dove nella realtà Nikon ha peccato è nell'aver deluso le giuste aspettative della clientela più fedele andando invece alla ricerca di fantomatici nuovi mercati, dimenticando che nessuna grande azienda può prosperare se perde il contatto con chi la fa crescere. Nel tempo Nikon ha risposto male o poco alle azioni dei concorrenti, spesso capaci di assecondare bisogni reali (piccolo e leggero, purtroppo, si associa ad anziano e stanco, maturando i fotografi, come i prodotti fotografici) o presunti (tecnologia non sempre matura e funzionale come nelle prime generazioni di mirrorless).Ma soprattutto ha mancato di ascoltare e farsi ascoltare dai suoi clienti. Ecco perchè io ho visto con estremo favore le successive recenti uscite dei due esponenti principali di Nikon, il Presidente Ushida che ha affermato che Nikon non sta lasciando nessun mercato e che sta sviluppando prodotti nuovi (mirrorless) all'altezza delle aspettative dei Nikonisti veri, competendo con tutti per il dominio del mercato di fascia alta e a distanza di pochi giorni, il responsabile della business unit immagine di Nikon, Gokyu che ha anticipato che sarebbe stata presto presentata un'altra fotocamera destinata alla fascia più esigente della clientela, dopo la Nikon D7500 giusto pochi giorni prima della celebrazione del centenario, il 25 luglio 2017, giorno in cui, oltre alle altre iniziative, è partita la campagna di lancio della prossima Nikon D850. anticipata da un prologo video pubblicato su youtube che avvolge nel mistero la maggior parte delle caratteristiche della futura macchina e che ha finalmente riportato l'attenzione del pubblico su Nikon e sulle sue mosse.Una macchina che - viene anticipato - soddisferà i più entusiasti nikonisti. credo che non sarà sfuggito ai più attenti che il titolo del filmatino "Hercules rising" suona un pò come una sfida.Ercole è tra gli eroi mitologici quello che più di tutti ha sempre conquistato la stima degli ... umani, per la sua tenacia, perseveranza, pazienza, forza e capacità di raggiungere - pur a pena di sforzi sovrumani - i suoi obiettivi, superando le prove più invincibili. Ushida e Gokyu prima e poi il teaser della D850 hanno creato giuste aspettative.Non credo che loro siano disposti a metterci la faccia se non sono certi di quello che sarà il prossimo futuro di Nikon. I tempi scelti non sono frutto di scelte casuali.Nikon si sta risvegliando e noi ci crediamo. Ecco, perchè per Nikonland è il momento del ritorno alle origini. Negli ultimi anni abbiamo dedicato molto tempo al mondo mirrorless degli altri produttori.Io l'ho fatto per curiosità e per non farmi più trovare impreparato e spiazzato come fu ai tempi dell'autofocus (che io adottai forse 10 anni dopo la sua introduzione ... per pigrizia). Non per necessità. Perchè nulla come una Nikon, può soddisfare un vero Nikonista. Questo è un manifesto. La barra per Nikonland ritorna al centro. Con l'orgoglio di non essere mai stati diversi da quello che siamo oggi.Ma la ricreazione adesso è finita. Grazie a tutti.
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