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Love is come again - Gardiner & Monteverdi Choir


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Love is come again
Monteverdi Choir
Sir John Elliot Gardiner
SDG 731 2019, formato 96/24

***

Disco molto "privato" quello che presenta la SDG (con la consueta mail di anteprima firmata da Isabella Gardiner) questa primavera.
Si tratta della personale selezione di brani per solo coro a cappella, fatta da Sir John per la tradizionale rappresentazione di Pasqua, in memoria della madre Marabel che nel 1963 curò la prima nella chiesa di Dorset. Di li a poco suo figlio John costituirà a Cambridge il Monteverdi Choir che proseguirà nel tempo sino ad oggi questa tradizione.

La rappresentazione mima la Pasqua Cristiana, iniziando con l'epilogo della crocefissione per proseguire piuttosto con il mattino di Pasqua, Maria Maddalena nel sepolcro, Pietro e la strada di Emmaus verso la nuova speranza cristiana.
Un percorso e un'intento molto dissimile dalla tradizionale Passione luterana e cristiana sebbene i testi siano fedeli ai Vangeli ma spiccatamente british.

La scelta del repertorio abbraccia 1000 anni di storia della musica, comprendendo brani anonimi, brani attribuiti a musicisti per noi oscuri, brani attribuiti a personaggi di cui non ci sogneremmo un impegno musicale (come ad esempio Leonora d'Este) per arrivare via Tallis, Gabrieli e Schutz fino a Benjamin Britten.

Il gusto è tipicamente inglese, la musica sublime. Spesso molto impegnativa per l'ascoltatore e per il coro. Il tono è semplice, meditativo, senza sensazionalismi scenici.

Ci rappresenta una società profondamente inserita nel contesto rurale inglese culturalmente molto, molto elevata anche nei suoi più umili esponenti, capace di mettere in scena il messaggio di Fede e Speranza ben oltre il segno tradizionale, forse qualche volta un pò superstizioso e superficiale.

Pochi versi in tutte le principali lingue europee, a cominciare dal Latino per passare al tedesco e all'inglese. Una profondità che lascia stupefatti e anche un pò timorosi.
Sensazionale l'iniziale "The seven virgin" e l'apoteosi con uno dei punti più alti della canorità occidentale, "If ye love me" di Thomas Tallis.

Con questo disco il mio rispetto per Sir John Elliot Gardiner se possibile è addirittura cresciuto.

Dal libretto accluso :

 

È l'inizio della primavera del 1963 in Dorset, e l'infinitamente creativa regista, storico dell'arte e cantante Marabel Gardiner sta lavorando a una nuova commedia per celebrare il festival di Pasqua nella sua chiesa locale. Arruola suo figlio John Eliot, che è a metà degli studi universitari a Cambridge, per curare un programma di musica dal vivo per il dramma. Con il grande sostegno da parte della famiglia, degli amici e della comunità locale, creano lo Springhead Easter Play, 'Springhead'  è il nome della casa della famiglia Gardiner. La commedia è tutto in mimica, ed è punteggiata da una sequenza appositamente costruita di plainchant, mottetti e canti.
Un anno dopo, John Eliot Gardiner torna a Cambridge dopo la prima replica del Easter Play per condurre una performance studentesca dei Vespri di Monteverdi (1610) nella sua cappella del college. Il Monteverdi Choir è nato; il resto è storia. Eppure per i successivi venti anni, fino alla performance finale del 1984, John Eliot dedicherà il suo tempo ad ogni Pasqua per unirsi a sua madre e ai parrocchiani di St Andrew's Church, Fontmell Magna, per celebrare la Pasqua primaverile di Springhead. È chiaro quando ci sediamo a discutere i suoi ricordi del dramma che non è stato solo un momento saliente della stagione, ma una profonda esperienza musicale e spirituale.

Questa registrazione presenta gran parte della musica dela commedia originale. Potrebbe essere pensata per fare il paio col CD del Monteverdi Choir del 1998 che ha raccontato la storia di una precedente creazione di Marabel, la Springhead Christmas Play, eseguita nella stessa casa. Entrambi erano strutturati attorno a una serie di tableaux, la commedia di Pasqua che narrava la Passione e la Risurrezione di Gesù Cristo attraverso una combinazione dei diversi racconti evangelici. L'ascoltatore è invitato in un viaggio nella musica, dagli orrori del Calvario alle meraviglie della tomba, sulla strada per Emmaus e sul Mar di Galilea.

Marabel Gardiner trascorse un anno a Firenze nella sua adolescenza, dove acquisì una profonda conoscenza e amore per tutta la vita dell'arte del Rinascimento italiano. Dipinti come "La resurrezione" di Piero della Francesca e "La cena di Emmaus" di Caravaggio sono stati un'ispirazione costante. John Eliot ricorda nei suoi appunti  "una purezza dignitosa e rituale" per il suo stile teatrale: sia il Christmas che il Easter Plays avevano "un commovente mix di elementi formali, stilizzati e ingenui". La quiete e la meditazione erano elementi chiave del dramma. Le note di produzione manoscritte di Marabel per le opere teatrali dimostrano l'immaginazione e la cura che hanno interessato il design, l'abito e la scenografia degli spettacoli.

La musica ha fornito sia il filo narrativo che i momenti di riflessione. Un evangelista (lo stesso John Eliot) cantava i testi del Vangelo, utilizzando una versione inglese adattata della Historia der Auferstehung Jesu Christi (Storia della risurrezione di Gesù Cristo) di Heinrich Schütz. Un gruppo misto di cantanti dilettanti e professionisti del Coro Monteverdi si univano per eseguire la polifonia, mentre i vicini della comunità agricola locale rappresentavano i vari discepoli e recitavano la storia. Il fine settimana di Pasqua a Springhead era atteso con impazienza da quei membri del Coro Monteverdi che si sarebbero uniti alla gente del posto. Oltre allo spettacolo stesso, Carol Savage, uno dei primi membri del coro, ricorda "la musica e le danze nella stalla, e le feste e le recitazioni sull'erba fuori". Un contadino locale, Ralph Coward (sempre scelto come uno dei discepoli di Emmaus), recitava poesie di William Barnes nel dialetto del Dorset; Rosalind Gardiner, la sorella maggiore di John Eliot, suonava il violino per i balli di Playford, che venivano chiamati dal padre Rolf (Simon Pietro nella commerica di Pasqua) e guidati da Marabel 'con la schiena dritta, in un lungo abito decorato con un'enorme spilla '.

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