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Beethoven : integrale dell'opera per fortepiano e violoncello / Lonquich - Alstaedt


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Beethoven : Complete works for fortepiano and violoncello
Alexander Lonquich, fortepiano
Nicolas Altstaedt, violoncello
Alpha 2020, formato 96/24 via Qobuz Streaming

***

Ci tengo a sottolineare il titolo, opere per fortepiano e violoncello di Luigi Van Beethoven, non violoncello e pianoforte.

Perchè in queste composizioni in fondo la prevalenza va al pianoforte, qui un fortepiano del 1826, quindi perfettamente coevo con Beethoven, l'ultimo, simile al pianoforte di Brahms ma non esattamente, dal suono brillante e pulito, un Graf, costruito a Vienna.

Che si fonde perfettamente col Guadagnini del 1749 dal suono molto brunito e tutt'altro che squillante di Alstaedt.
Ma, appunto, fortepiano e violoncello e non il contrario.

Diciamo che le due ore e rotti di questo disco non sono una novità assoluta, abbiamo un panorama sconfinato di queste composizioni, celeberrime ma non le cose migliori di Beethoven in assoluto.

Qui c'è, come dicono le note, però un vero elogio alla maturità.

Di Lonquich con cui Alstaedt si accompagna in punta di ... dita, realmente rispettoso del sessantenne pianista oramai al massimo della sua maturità.

E che produce un suono veramente perfettamente attinente con questa musica. Salottiera, mai troppo seria o seriosa.
Che non si prende mai sul serio.
Il Beethoven in fondo meno accademico, meno allocutorio, almeno tra la musica formale, non popolare.

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i due strumenti protagonisti, i due musicisti protagonisti.

Un bel disco che ho ascoltato due volte di seguito ... senza nemmeno accorgermene.

Oltre all'affiatamento tra i due interpreti, il suono maestoso e pastoso dei due strumenti, quasi pensati per suonare insieme fin dall'origine e che pure al sordo Beethoven sarebbero piaciuti infinitamente.

Io sono un grande estimatore del grande Lonquich che ho ascoltato dal vivo in un indimenticabile 2° di Brahms, quando avevamo entrambi meno di trent'anni.
Mi levo il cappello di fronte a quello che è diventato, lui, a sessanta.

Grande disco.

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