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Nata per (non) vincere


M&M

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Amo l'odore ... dei carburanti aromatici a bordo pista e mi esalto del rombo di un motore a pistoni esuberante.
In un mondo cretinamente green, vedere 50 auto a benzina sfrecciare dentro ad un parco secolare con alberi che vengono curati, popolati da coniglietti selvatici e scoiattoli felici vale per me, come un viaggio in capo al mondo.

Anche per questo ed aspettando il venerdì del Gran Premio d'Italia del prossimo settembre, quando, spero, sarò in tribuna a fotografare Carlito e Charles, ho assistito in diretta senza nascondere l'emozione, al lancio della nuova Ferrari di Formula 1, ieri, giorno di San Valentino.
Esprimendo con gli occhi, tutto il mio amore per questa cosa rossa che supera i 300 km/h. Perché non è vero amore se non hai almeno 1000 CV.

La nuova macchina, secondo lo stile lanciato dal nuovo Responsabile della Squadra Corse è nata per vincere, è molto potente e non si accontenterà di arrivare seconda senza aver mostrato tutti i suoi muscoli ad ogni corsa.

Credo che questo sarà finalmente un campionato interessante.

Ferrari diceva che una macchina è bella quando vince. Questa è veramente una bella macchina.

E ieri la prima vittoria l'ha già celebrata. Si perché tutti gli inglesi si sono contentati di mostrare una scatola fatti di pezzi di ricambio con la livrea ufficiale per contentare gli sponsor al giorno della presentazione.

Mentre Ferrari, la macchina nuova, l'ha fatta girare in pista (rispettando il demenziale regolamento che pretende si facciano non più di 15 km in croce, se no si consuma troppo carburante e si sporca l'ambiente ....) per davvero.
Mica per finta. E davanti a "tutti li tifosi", come diceva Schumacher.

 

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74 Commenti


Commenti Raccomandati



  • Nikonlander Veterano

Ma certo, è proprio quello che ho detto. Io non conosco quella formula 1, conosco solo quella dall'era Schumacher/Hill/Villeneuve (figlio)/Alesì/Berger ad oggi. E da li è sempre uno scendere in spettacolo, ma fino a qualche anno fa, dove è iniziata secondo me una risalita, in diverse gare anche importante. Ma probabilmente per voi che la conoscete ne manca ancora tanta di strada. Ma penso anche che è una strada che è ormai impossibile da percorrere...

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  • Nikonlander Veterano

Col passare del tempo negli sport intervengono modifiche, talvolta anche di regolamento, perchè vengono utilizzati materiali altamente tecnologici o metodi d'allenamento avanzati. Pensate solo al baricentro modificato del giavellotto perchè a un certo punto si è rischiato di ammazzare qualcuno. Per cui oggi la tabella dei record ne tiene conto. Ma l'intenzione di tutte le federazioni è quella di mantenere intatto il fascino di quello sport, di accrescere lo spettacolo e di richiamare più pubblico. Pensate al tennis che in termini tecnologici ha fatto passi da gigante negli ultimi 40 anni. Certo le stop volley come le facevano McEnroe, Panatta o Gerulaitis con racchette di legno ve le potete scordare ma in cambio ci avete guadagnato i 500 vincenti sulle righe di Federer-Djokovic nella finale di Wimbledon del 2019.

La F.1 invece ha fatto di tutto, attraverso gestioni veramente vergognose, per mortificare questo sport e allontanare il pubblico. A parte gli interventi sulla sicurezza che condivido in tutti i sensi perchè un divertimento per tutti non deve per forza tramutarsi in una tragedia, gli altri provvedimenti sul regolamento tecnico sono stati veramente assurdi. Per non parlare della libera interpretazione del regolamento sportivo. La mia opinione la conoscete: gomme libere, test liberi, libera progettazione (entro i limiti che sono uguali per tutti: dimensioni e pesi), libero utilizzo di materiali e sistemi tecnologici. L'unica cosa che vieterei sarebbe il rifornimento ma solo perchè è particolarmente rischioso. Per il resto tutto resterebbe affidato alla testa e al piede dei piloti. Resterebbero la telemetria e i suggerimenti dai box ma niente regolazioni wireless. Qualsiasi dispositivo portà essere attivato o disattivato solo dal pilota.

Non accadrà comunque. Ma ci salverà il WEC (sempre che rimanga com'è ora)

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  • Nikonlander
2 ore fa, Enrico Floris ha scritto:

La mia opinione la conoscete: gomme libere, test liberi, libera progettazione (entro i limiti che sono uguali per tutti: dimensioni e pesi), libero utilizzo di materiali e sistemi tecnologici. L'unica cosa che vieterei sarebbe il rifornimento ma solo perchè è particolarmente rischioso. Per il resto tutto resterebbe affidato alla testa e al piede dei piloti. Resterebbero la telemetria e i suggerimenti dai box ma niente regolazioni wireless. Qualsiasi dispositivo portà essere attivato o disattivato solo dal pilota.

Concordo pienamente, parola per parola !

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  • Nikonlander Veterano

Condivido, la F1 è diventata noiosa ed inguardabile. Meglio le moto (finché dura).

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  • Nikonlander Veterano

Per LeMans hanno cambiato il BoP (qui articolo Motorsport.com): +37kg alle Toyota, +24 alle Ferrari, +11 alle Cadillac e +3 alle Porsche. Mi sembra in proporzione un po' alto quello delle Ferrari.

Intanto il commento del Toyota, ovviamente facendo il loro ed esagerando un po', dicono che la zavorra in più vuol dire +1.2 secondi al giro.

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  • Nikonlander Veterano
2 ore fa, Leo ha scritto:

Per LeMans hanno cambiato il BoP (qui articolo Motorsport.com): +37kg alle Toyota, +24 alle Ferrari, +11 alle Cadillac e +3 alle Porsche. Mi sembra in proporzione un po' alto quello delle Ferrari.

Intanto il commento del Toyota, ovviamente facendo il loro ed esagerando un po', dicono che la zavorra in più vuol dire +1.2 secondi al giro.

Può essere che Toyota abbia ragione e se non sono 1,2 magari saranno 1,8. Quando si aumenta il peso in queste gare di endurance non si mette sotto pressione il motore che di cavalli comunque ne ha tanti. Si mettono sotto pressione i freni, e 24 ore di frenate violente diventano un problema. L'esplosione dei freni nella macchina di Villeneuve a Portimao (che erano solo 6 ore) non fa ben sperare con quegli aumenti di peso.

 

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  • Nikonlander Veterano

Sognando il la vittoria a Le Mans. Prima fila rossa, le 499P di Fuoco e Pier Guidi rifilano 1,9 secondi alla prima delle Toyota.

Non mi faccio illusioni perchè 24 ore sono veramente lunghe. Sabato gara con inizio alle 16.
Stringete i denti ragazzi, siete una bella squadra e avete una vera Ferrari.:)

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  • Nikonlander Veterano
Adesso, PaoloBC ha scritto:

Grande Ferrari. Grande vittoria. Meglio della F1.

E' Legenda. Una vera Ferrari, una grande vittoria. Gli ultimi tre giri neanche ho respirato :emoji_love:

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  • Nikonlander Veterano
2 minuti fa, M&M ha scritto:

:xxx:

MA CHE BRAVI CHE SONO STATI E CHE MACCHINA PERLAMISERIA!!!

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  • Amministratori

L'ultima vittoria Ferrari...

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1965, Jochen Rindt e Masten Gregory, più il pilota "fantasma"...:

Le Mans, notte tra il 19 ed il 20 giugno 1965, ne sono già successe di tutti i colori. È sfida aperta tra le rosse di Maranello e l’armata Ford, ma nella cruenta battaglia tutti soccombono e rimangono in lizza solo i comprimari. È buio, Jochen Rindt è insofferente come suo solito, non ama correre con queste pesanti vetture, ama le monoposto, ama sempre spingere al massimo, anche quando non serve. Masten Gregory è invece il pilota ideale per questo tipo di gare, ma piove, c’è anche la nebbia ed il buio offuscato della “ligne doitre” fa paura. Attraverso i suoi spessi occhiali non ci vede, si ferma ai box, vuole il cambio. “Dove è Jochen?” si chiedono i meccanici, si chiede Chinetti, ma l’austriaco non c’è, è in giro, forse a mangiare, forse a dormire, forse a farsi solamente un giro per scaricare la tensione.

È emergenza, ma ai box c’è il pilota di riserva, c’è Ed Hugus.

Luigi Chinetti da il via libera, su il casco, si infila i guanti e via per un turno di guida nella nebbia, nel buio. Hugus fa il suo dovere, poi scende, cede il volante a Rindt e scappa via. Il trucco riesce, il pomeriggio di domenica la rossa Ferrari della NART passa per prima sotto la bandiera a scacchi, sul podio salgono Jochen Rindt e Masten Gregory festeggiano, brindano, sollevano l’ambito trofeo, ma Hugus è sparito, come spariscono i fantasmi. Il mistero rimarrà tale per molti anni: Rindt sparisce nel 1970, prima di godersi l’ambito titolo mondiale, Gregory passa a miglior vita nel 1985 e patron Luigi, come i suoi piloti non rivelerà mai quanto è veramente accaduto. Ma la verità sul fantasma Hugus uscirà da una lettera ad un amico, dove ormai ottantenne, poco prima di passare a miglior vita, il terzo pilota rivelerà quanto è accaduto in quella buia e piovosa notte.

La spiegazione comunque è molto semplice: allora alla 24 Ore di Le Mans erano ammessi solo due piloti ed un eventuale terzo di riserva in caso di emergenza, ma il terzo pilota una volta entrato nell’abitacolo diventava lui titolare estromettendo di fatto uno dei due piloti. Così Chinetti, per non penalizzare Rindt e Gregory fece correre un turno di notte al “pilota fantasma” senza di fatto comunicarlo ai commissari che stavano brindando nei retro box. Se la vicenda fosse stata scoperta la Ferrari 275 NART sarebbe stata squalificata e l’albo d’oro della maratona francese sarebbe cambiato.

About the Author:

Massimo Campi Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, Max Aquila ha scritto:

L'ultima vittoria Ferrari...

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1965, Jochen Rindt e Masten Gregory, più il pilota "fantasma"...:

Le Mans, notte tra il 19 ed il 20 giugno 1965, ne sono già successe di tutti i colori. È sfida aperta tra le rosse di Maranello e l’armata Ford, ma nella cruenta battaglia tutti soccombono e rimangono in lizza solo i comprimari. È buio, Jochen Rindt è insofferente come suo solito, non ama correre con queste pesanti vetture, ama le monoposto, ama sempre spingere al massimo, anche quando non serve. Masten Gregory è invece il pilota ideale per questo tipo di gare, ma piove, c’è anche la nebbia ed il buio offuscato della “ligne doitre” fa paura. Attraverso i suoi spessi occhiali non ci vede, si ferma ai box, vuole il cambio. “Dove è Jochen?” si chiedono i meccanici, si chiede Chinetti, ma l’austriaco non c’è, è in giro, forse a mangiare, forse a dormire, forse a farsi solamente un giro per scaricare la tensione.

È emergenza, ma ai box c’è il pilota di riserva, c’è Ed Hugus.

Luigi Chinetti da il via libera, su il casco, si infila i guanti e via per un turno di guida nella nebbia, nel buio. Hugus fa il suo dovere, poi scende, cede il volante a Rindt e scappa via. Il trucco riesce, il pomeriggio di domenica la rossa Ferrari della NART passa per prima sotto la bandiera a scacchi, sul podio salgono Jochen Rindt e Masten Gregory festeggiano, brindano, sollevano l’ambito trofeo, ma Hugus è sparito, come spariscono i fantasmi. Il mistero rimarrà tale per molti anni: Rindt sparisce nel 1970, prima di godersi l’ambito titolo mondiale, Gregory passa a miglior vita nel 1985 e patron Luigi, come i suoi piloti non rivelerà mai quanto è veramente accaduto. Ma la verità sul fantasma Hugus uscirà da una lettera ad un amico, dove ormai ottantenne, poco prima di passare a miglior vita, il terzo pilota rivelerà quanto è accaduto in quella buia e piovosa notte.

La spiegazione comunque è molto semplice: allora alla 24 Ore di Le Mans erano ammessi solo due piloti ed un eventuale terzo di riserva in caso di emergenza, ma il terzo pilota una volta entrato nell’abitacolo diventava lui titolare estromettendo di fatto uno dei due piloti. Così Chinetti, per non penalizzare Rindt e Gregory fece correre un turno di notte al “pilota fantasma” senza di fatto comunicarlo ai commissari che stavano brindando nei retro box. Se la vicenda fosse stata scoperta la Ferrari 275 NART sarebbe stata squalificata e l’albo d’oro della maratona francese sarebbe cambiato.

About the Author:

Massimo Campi Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

Anche con queste storie si diventa leggenda. :emoji_love:

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  • Amministratori

Solo che questa volta hanno costruito una macchina letteralmente dal nulla, a 50 anni di distanza dall’ultima, partendo da un foglio bianco, con lo scopo di dimostrare che lo sanno ancora fare.

Vedendo la corsa quasi per intero, é subito stato evidente quanto sia oramai sintetica, finta, ridicola al confronto la Formula 1.

Più un danno che un vanto per una marca che produce automobili da sogno che invece dovrebbe gareggiare solo dove si corre per davvero !

Ricordiamo infine che i piloti sulle 499P si chiamano anche Giovinazzi, Pier Guidi e Fuoco. Niente fantasmi.

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  • Nikonlander Veterano

L'ho scoperto oggi guardando gli highlights, interessante la presenza ai box di LeClerc... Chissà come potrebbe finire 9_9

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  • Amministratori
55 minuti fa, Enrico Floris ha scritto:

L'ho scoperto oggi guardando gli highlights, interessante la presenza ai box di LeClerc... Chissà come potrebbe finire 9_9

Un WEC di 12-16 tappe che sostituisca la F1 ? Sarebbe interessante. Ma non sono gare per ragazzini. In F1 ci va gente che ha appena preso la patente.
Nel WEC un "ragazzino" di 46 anni come Michael Fassbender va a sbattere da solo .... dopo 22 ore di gara.

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  • Nikonlander Veterano

Ma se metà pista sono scarti di formula 1, che dite! 😂

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  • Amministratori
Adesso, Leo ha scritto:

Ma se metà pista sono scarti di formula 1, che dite! 😂

Appunto. Ma non ragazzini con i brufoli.

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  • Amministratori
8 ore fa, M&M ha scritto:

...

Ricordiamo infine che i piloti sulle 499P si chiamano anche Giovinazzi, Pier Guidi e Fuoco. Niente fantasmi.

un tempo erano, appunto, solo due.

E le ore di guida...sempre 24.... e l'assistenza ai box... caffè e pressione gomme:sorriso:

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  • Nikonlander Veterano
10 ore fa, M&M ha scritto:

Solo che questa volta hanno costruito una macchina letteralmente dal nulla, a 50 anni di distanza dall’ultima, partendo da un foglio bianco

 

E guarda cosa hanno prodotto da un foglio bianco...

 

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  • Amministratori

Oggi a Fiorano. TEST per la 6h di Monza.

In F1 invece i team si devono immaginare virtualmente se la macchina é a posto. Anzi, vogliono pure abolire le prove libere del venerdì.

In F1 sarebbe impossibile fare un'auto vincente partendo da nuovi arrivati. Nemmeno se ti compri la Sauber o la Alpine.

 

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