E questa è la cattiva divulgazione.
Mauro ha lanciato dal suo blog una vibrante invettiva contro la strumentalizzazione della ricerca scientifica e la sua banalizzazione a scopi sensazionalistici o politici economici.
Per coincidenza, di recente è girata per quotidiani e media vari un'immagine che è tra i più classici esempi di cattiva divulgazione, anzi di non divulgazione, quanto un click bait seguito da fesserie incredibili, almeno spero sia solo questo.
E' un semestre intesissimo per me e riesco a malapena a fotografare nei weekend, ma vedere certe cose urta la mia sensibilità e così ho ritagliato un momento per spiegare ... perchè mi urta.
L'immagine è questa:
I titoli degli articoli apparsi online a corredo recitano più o meno : Tra mille anni diventeremo così.
Così come?
Gobbi per l'abitudine di guardare il display del cellulare e sederci al pc per lavorare.
Con il collo più corto perché, boh, perchè c'è sempre di mezzo lo schermo del pc o dello smartphone.
Con la mano con pollice ad artiglio (adesso è una deformità, in futuro sarà la norma) per l'uso prolungato del mouse e la digitazione sul cellulare.
Cervello più piccolo e meno capace perchè non sapremo più fare i conti.
Gomito bloccato ad angolo retto per tenere sempre lo smartphone
Anche una palpebra supplementare semitrasparente a scorrimento orizzontale, come nei coccodrilli e negli uccelli (!!), a protezione degli occhi sbarrati a guardare i monitor.
La maggioranza avrà letto il titolo ed il cappello iniziale ed avrà immagazzinato queste fesserie, pensando siano frutto di studi scientifici. Poi speriamo, se ne dimenticherà in fretta. tanto fra mille anni...
Chi è andato a leggere un po' di più avrà scoperto che si tratta di un "morphing" elaborato da un sistema sulla base di istruzioni su quali sarebbero le posture assunte di chi lavora al pc e usa lo smartphone e le conseguenti proprozioni ottimali (o qualcosa del genere). Per cui a voler vedere, di scientifico non c'è nulla.
In un articolo di un quotidiano questo è timidamente accennato in due righe ben mimetizzate, dove uno studioso interpellato afferma che sì è interessante, ma per avvenire realmente queste modifiche dovrebbero offrire un qualche vantaggio evolutivo. Ecco.
Questa trovata si è sparsa per il web perchè secondo me fra quelli che scrivono non sono molti ad avere un'idea chiara di come funzioni l'evoluzione (o se mai ce l'hanno, fanno finta di non averla) e quale sia il significato di "vantaggio evolutivo" . L'unica utilità di tutta questa trascurabile faccenda che che la si può sfruttare proprio per spiegare il concetto di vantaggio evolutivo (sulla plausibilità delle mutazioni non entro nemmeno):
Evoluzione=discendenza con modificazione - significa che alcuni discendenti di una popolazione, una specie, un gruppo, sono modificati sotto uno o più aspetti rispetto ai progenitori, a causa di una (serie di) mutazioni genetiche che hanno prodotto caratteristiche vantaggiose le quali si sono fissate nella popolazione modificandola (quelle svantaggiose in genere compromettono la sopravvivenza dei loro possessori).
Ma cosa significa "vantaggiose"? In cosa consiste un vantaggio evolutivo? Nel permettere all'individuo di riprodursi di più di chi non possiede quella o quelle caratteristiche derivate dalla mutazione. Punto. Chi lo possiede genererà una prole più numerosa, mentre chi non lo possiede si riprodurrà di meno, così che nel corso delle generazioni i discendenti dei possessori della caratteristica vantaggiosa (o del complesso di caratteristiche) finiranno per essere sempre di più rispetto a quelli della stessa specie che ne sono privi, i quali perciò si ridurranno sempre più ed avremo una sostituzione, un'evoluzione della specie.
Anche se un carattere nuovo permettesse al suo possessore di vivere meglio, più a lungo, essere più forte, più veloce, quello che volete ma ma non gli permettesse di riprodursi di più rispetto ad altri, non rappresenterebbe un vantaggio evolutivo, ma solo individuale, perchè non potrebbe trasmetterlo ad un numero di discendenti maggiore rispetto agli altri membri della sua stessa popolazione (o specie o gruppo...).
A volte vantaggio individuale e riproduttivo coincidono, ma tante volte no. Forse suona ironico ma un carattere che facesse abbreviare la vita individuale aumentando però il numero di discendenti evolutivamente sarebbe più vantaggioso del contrario.
Ora riguardiamo il morphing,
Vedete qualcosa tra quei caratteri previsti per il futuro che potrebbe garantire un maggior successo riproduttivo rispetto a come siamo oggi?
No?
Allora signori, di cosa stiamo parlando?
Il tutto è un escamotage per far girare un'immagine bizzarra, lo capisco, ma teniamo presente che ha circa la stessa credibilità scientifica di Alien o dei mostriciattoli di certi giochi alla Warhammer.
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