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Novità discografiche del 2022


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Impressioni e recensioni in pillole delle nuove uscite discografiche del 2022.

Quelli più promettenti verranno poi, eventualmente, recensiti più approfonditamente.

Ma intanto consigli e suggerimenti :)

 

98 Commenti


Commenti Raccomandati



  • Amministratori

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Evgheny Kissin, The Salzburg Recital
DG 2 settembre 2022, formato 96/24

***

Ho grande rispetto per Kissin, sia quello attuale che quello dei bei tempi, per trarre un giudizio da un concerto live, ripreso "a tradimento" durante una tourné, dove il pianista suona libero per oltre un'ora e mezzo, spaziando dalla dodecafonia a Chopin, mettendoci anche una cosa sua nel mezzo e svariati bis.
Solo lo Chopin inserito in questo recital ... basterebbe per un recital completo di un altro pianista.

Ma l'ascolto iniziale mi ha lasciato con una certa incertezza complessiva.
Forse è troppo e forse è solo dal vivo che si può essere coinvolti adeguatamente da un programma del genere.
Rimanderò più avanti un giudizio complessivo (persino su Berg).

Ma una domanda spontanea nasce comunque : chi mai sulla terra, oggi, dopo Liszt, dopo aver suonato per oltre un'ora ed aver già dato prova ai polsi con la Polonaise Eroica e lo Scherzo n.1, ci picchia come Bis lo scherzo n.2 ? :supermarameo:

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  • Nikonlander Veterano

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Igor Levit, "Tristan".
Opere di Liszt, Henze, Wagner, Mahler.
Sony Classical, 2022.

***

Igor Levit, il più intellettuale dei pianisti di oggi, ci ha ormai abituato a dischi impegnati e impegnativi. Qui però faccio davvero fatica a seguirlo, pur con tutta la stima che ho per lui. Un'ora e quaratadue minuti di musica dedicata al tema dell'amore e della morte. Si passa da Liszt al Tristan di Hans Wener Henze del 1973, alle trascrizioni per pianoforte del preludio di Tristano e Isotta di Wagner dell'Adagio della decima sinfonia di Mahler (27 minuti solo lui), per terminare ancora con Liszt. C'è materiale che potrebbe essere rielaborato in 3 dischi separati, ma tutto insieme diventa un gran mattone con la densità del plutonio. Peccato perché Levit suona divinamente, ma così stravolge anche i suoi ascoltatori più devoti. Dai Igor, un po' più di leggerezza la prossima volta!

  • Sono d'accordo 1
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  • Amministratori

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Handel : Amadigi
Time Mead, Anna Dennis, Mary Bevan, Hilay Summers
Early Opera Company diretta da Christian Curnyn
Chaconne 16 settembre 2022, 96/24, via Qobuz

***

Non si sa perché sia così relativamente trascurata questa opera di Handel, di grandissimo successo alla premiere del 1715 e replicata almeno 17 volte negli anni successivi (un discreto record per i tempi e la prolificità di Handel come impresario, visti i mutevoli gusti del jetset Londinese).
E' un'opera piacevole e particolare. Le voci non scendono sotto al tono del contralto e l'orchestra è ricca di fiati.
La musica è quella del miglior Handel "italiano", mancano forse le arie celebri che hanno reso immortali le altre opere del suo miglior periodo.

Fatto sta che ha il pregio di essere relativamente breve. E al di là della vicenda - abbastanza stucchevole - interessante.

Io naturalmente ho apprezzato tra tutti Mary Bevan che interpreta il personaggio più interessante, la strega Melissa. Non mi chiedete il perché.

***

The countertenor Tim Mead leads an all-star cast in the Early Opera Company’s recording of Handel’s Amadigi di Gaula, conducted by Christian Curnyn.
The opera was first performed, in London, in 1715, in the first season under the reign of George I, at the King’s Theatre on the Haymarket. The complex, twisting plot features the lovers Amadigi and Oriana, imprisoned by the sorceress Melissa (who seeks Amadigi’s love). His ally Dardano turns against Amadigi, his former friend, when he realises that they both love Oriana and he sides with Melissa. Her plans are repeatedly foiled, and true love triumphs at the final curtain!
Amadigi is considered the finest of Handel’s early London operas in terms of musical sophistication, theatrical pacing, and a perfectly balanced exploration of the interconnected relationships, motivations, and emotional divergences among just four dissimilar yet equally arresting characters. © Chandos

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  • Amministratori

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Mozart : le sonate per pianoforte al fortepiano
Robert Levin, ECM, 16 settembre 2022, formato HD

***

Non vorrei sembrare asseverante perché l'ho già scritto.
Riconosco che il lavoro musicofilo di Robert Levin sia di primario livello, specie per quanto riguarda le ricostruzioni storiche di materiale incompleto, le ricerche e anche l'insegnamento.

Ma come pianista la sua visione a me sembra un pò didascalica.
L'ascolto di questa integrale, a prescindere dalla musica che, lo sappiamo, è quella che è, dopo un pò annoia.
A me, almeno.

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  • Amministratori

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Mendelssohn
Europa Galante e Fabio Biondi (direzione e violino)
Naive 23 settembre 2022, formato HD, via Qobuz

***

Bel disco che esplora il Mendelssohn minore quello giovanile delle sinfonie per archi, delle fughe a tre e del primo concerto per violino e orchestra.
Il concerto in particolare merita moltissimo.
E' un disco "mozartiano" in senso positivo. Suono con ampia dinamica, nonostante le formazioni molto ridotte in numero e ampiezza.

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  • Amministratori

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Shostakovich : 24 preludi e fughe Op. 87
Hannes Minnaar, pianoforte
Challenge Records, 23 settembre 2022, formato HD, via Qobuz

***

Interpretazione vibrante, tersa e lucida, per un pianista veramente di livello elevato, di fronte ad una partitura che vale come il Clavicembalo ben Temperato del XX secolo.
A me sembra una lettura eccezionale. Ma devo ancora confrontarla con i miei riferimenti ;)

Note di copertina :

Dopo le Variazioni Goldberg di Bach, che gli valsero riconoscimenti mondiali (tra cui un "Diapason d'Or"), Hannes Minnaar sfida e confronta quello che è diventato un "classico" del repertorio del 20° secolo: i Preludi e Fughe di Shostakovich, composti nel 1951. Anche qui , vengono sotto i riflettori le qualità del suo pianismo, per il quale è riconosciuto come uno dei maggiori musicisti del nostro tempo: la diversità del tocco e la duttilità tra tensione e tranquillità a caratterizzare ogni Preludio e Fuga, la precisione del tono, la mancanza di ogni affettazione, una naturale finezza nel fraseggio e nell'articolazione, e una familiarità con la partitura vanno di pari passo con una freschezza che evoca un senso di improvvisazione. Qui incontriamo un nuovo punto di riferimento nell'affollato campo delle interpretazioni di questa meravigliosa musica. © Challenge Records

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  • Amministratori

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Beethoven/Liszt : le 9 sinfonie
Giovanni Bellucci, pianoforte
Brilliant Classics

***

Ristampato in integrale, finora non disponibile, la serie completa delle sinfonie di Beethoven per quello che è - secondo me - il miglior pianista italiano dopo Ferruccio Busoni.
Un must have in assoluto.
Grazie Brilliant.

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  • Amministratori

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Karol Szymanowski : opere per pianoforte
Krystian Zimerman, pianoforte
DG, formato HD, via Qobuz

***

Non ho mai amato Zimerman, lo ammetto, né quando era giovane, né ora. Poi il suo nome sopra e in grassetto, rispetto a quello dell'autore della musica fa veramente ridere.
Ma si tratta di un disco interessante, di un compositore molto trascurato, intenso anche se per lo più lento.
Registrazione molto ravvicinata ma meglio dello standard DG.

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  • Amministratori

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Ruth Gipps : lavori per orchestra vol. 2
Juliana Koch, oboe
BBC Philarmonic, Rumon Gamba
Chandos 14 ottobre 2022, formato HD via HD

***

Non voglio fare il saccente, non avevo mai sentito nominare prima d'ora la signora Gipps, tardoromantica allieva di Vaughan Williams e grande sinfonista.
La sua musica è interessante, a chi digerisce gli inglesi della seconda metà del secolo scorso oramai del tutto fuori dal tempo (come me).

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  • Amministratori

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Beethoven e Strawinsky, concerti per violino
Vilde Frang, Violino
Pekka Kuusisto alla guida della Kammerphilarmonie di Brema
Warner Classics, 14 ottobre 2022, formato HD via Qobuz

***

Questa settimana ci sono tantissimi dischi, alcuni molto apprezzabili.
Ma per me questo, ovviamente, è il disco della settimana.

Sebbene per me Igor sia il più grande bluff della storia della musica.

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  • Amministratori

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Brahms e Gernsheim : quartetti con pianoforte
Mariani Klavierquartett
Audax Records, 14 ottobre 2022, via Qobuz

***

Bellissimo disco che unisce due quartetti particolarmente solari, quello in la maggiore di Johannes Brahms e quello in Fa maggiore di Friedrich Gernsheim.

Quest'ultimo, almeno da questo quartetto, mi sembra una grande scoperta. Si tratta di un contemporaneo di Brahms e di Chaikovsky che ha scritto musica influenzata dai romantici a partire da Schubert e Mendelssohn ma soprattutto Schumann e quindi Brahms.
Morto nel 1916, è stato oscurato dal nazismo perché di famiglia ebrea.
Ma merita un approfondimento.

Il quartetto Mariani è particolarmente brillante sia qui che nel precedente volume sempre dedicato ai due musicisti, che ha ricevuto il Diapason d'Or in patria

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  • Amministratori

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Sibelius : sinfonie n. 3 e 5
Gothenburg Synphony Orchestra, Santuu-Matias Rouvali
Alpha, 21/10/2022, HD, via Qobuz

***

Fuori dal circuito delle major, a differenza dell'acclamato Klaus Makela, e a differenza di quel, il Sibelius di Rouvali mi convince decisamente.
Ancora di più in questa bella prova solare delle due più distese sinfonie del finlandese.
Non siamo ai livelli della 5a di Pekka-Salonen e forse, solo in questo caso, la 3a di Makela mi convince di più.

Ma è veramente un bel disco !

Già pubblicati :

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mancano quelle più indigeste (4a e 6a) e la bellissima 7a.

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  • Amministratori

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50°55'12.4"N 13°20'36.7"E (Bach Organ Landscapes / Freiberg)
Jörg Halubek

Berlin Classics 21 ottobre 2022, formato 96/24 via Qobuz

***

Lo so che sono monotono, ma chissenefrega ?
Questa serie di "paesaggi" bachiani identificati da coordinate GPS sono sensazionale.
Per me, in origine e nel sangue organista, una vera gioia immergermi in questa musica, quando suonata così, su organi così, con un suono così.

:)

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  • Amministratori

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Beethoven : i cinque concerti per pianoforte e orchestra
Haoche Zhang, pianoforte
The Philadelphia Orchestra diretta da Nathalie Stutzmann
Bis 7 ottobre 2022, formato 96/24

***

Zhang è un cinese di Shanghai, vincitore del concorso Van Cliburn edizione 2009 e pianista di provata sensibilità.
Qui alle prese con una integrale dei concerti di Beethoven, ripresi da Bis con la Philadelphia Orchestra diretta dal direttore ospite, Nathalie Stutzmann, sempre più spesso al podio, piuttosto che come contralto.
Lettura coerente ed omogenea, con buona personalità. Non entrerà nella storia ma è comunque una prova solida e di ottimo ascolto, anche sul piano sonoro (ma con Bis si va sempre sul sicuro).

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segnalo questo disco solistico, edito sempre da Bis nel 2017, con pagine che probabilmente più si prestano a valutare la statura di questo ancora giovane pianista (classe 1990).
Che non è la Wang, non solo perché non porta i tacchi e la minigonna ascellare ... ma è un ottimo musicista.

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  • Amministratori

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da Lubecca e altrettanto raccomandato.

4 novembre 2022, Berlin Classics

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  • Amministratori

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esce per Hannsler Classics l'integrale - già pubblicata a volumi - in 19 CD di Schumann registrata da Florian Uhlig.

Magari non sarà sempre esplosiva ma è la più completa ed organica che ci sia.

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  • Amministratori

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Beethoven for Three
Sinfonia n. 6 e trio Op. 1 n. 3 per trio con pianoforte
Ax, Kavakos, Yo-Yo Ma
Sony Classical 11 novembre 2022, formato HD via Qobuz

***

Noto con simpatia che Kavakos ce la sta mettendo tutta per somigliare agli altri due santoni protagonisti del disco, amici di lunga data.
Disco imperdibile per l'amalgama, l'atmosfera, il sentimento di piacere di fare musica insieme che traspare da ogni nota.

Questo nonostante sia un disco Sony e per tacere dei calzini di Yo-Yo Ma ... intonati ma inguardabili a causa dei pantaloni a mezz'asta :(

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  • Amministratori

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Telemann, fantasie per violino solo
Alina Ibragimova, violino
hyperìon 2022

***

All'uscita di questo disco ricordo una lunga intervista in cui Alina spiegava in tante parole ciò che posso sintetizzare con "anche se si tratta di musica 'relativamente' semplice, ci vuole manico a portarla su di livello".
Un discorso su cui posso concordare in linea di principio.
E' il caso dei concerti per pianoforte di Mozart, semplici e alla portata di ogni pianista, anche degli studenti del 4° corso ma difficili da rendere per i capolavori che sono.
 

Ma quelli sono capolavori. Le fantasie di Telemann invece hanno veramente pochi momenti elevati o felici.
Insomma, Alina, meglio Paganini ;)

Disco eccellente sul piano sonoro, come al solito per la casa inglese.

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  • Nikonlander Veterano

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Francis Poulenc, opere orchestrali: Les animaux modèles, Sinfonietta, etc.
BBC Concert Orchestra, Bramwell Tovey.
Chanods, 2022.

***

Tovey Bramwell e la BBC Concert Orchesta fanno meraviglie in questo disco tutto dedicato a Poulenc, che ruota principalmente intorno al poco conosciuto balletto Les animaux modèles. C’è tutto il garbo, l’umorismo e lo charme del compositore francese, membro eminente del Gruppo dei Sei. Non sono pagine indimenticabili, ma si ascoltano con molto piacere. 
Da segnalare anche la qualità irreprensibile della registrazione.

 

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  • Nikonlander Veterano

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Beethoven, sonate per pianoforte Opp.101 e 106.
Maurizio Pollini, pianoforte.
DG, 2022.

***

E' da ammirare l'energia con cui il grande Pollini ritorni alle ultime sonate di Beethoven, superata ormai la soglia degli 80 anni. La 101 e la 106 le aveva incise a metà degli anni '70 in un disco che giustamenta è passato alla storia. Se manca (comprensibilmente) la tecnica infallibile di quegli anni, c'è ancora tutta la profondità delle sue interpretazioni e la grande passione con cui affronta queste pagine. Pollini, che da tempo non ha più niente da dimostrare a nessuno, avrebbe potuto scegliere un repertorio più semplice, invece è ancora capace di rimettersi in discussione e lo fa con due delle sonate più impegnative del corpus beethoveniano. Chapeau!

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  • Nikonlander Veterano

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Claude Debussy, "Early and late piano pieces".
Steven Osborne, pianoforte.
Hyperion Records, 2022.

***

Un programma particolare quello scelto dal grandissimo pianista scozzese Steven Osborne per questo disco tutto dedicato a Debussy. Si tratta di pezzi meno noti e meno eseguiti, che spaziano da lavori giovanili composti intorno al 1890, culminando con la Suite Bergamasque (quella del famoso "Clair de lune"), fino ad arrivare a composizioni degli ultimi anni (1909-1917). Ci passa un mondo tra lo stile brillante e leggero di alcuni lavori giovanili e quello cupo, scarno e malinconico del pezzo che chiude il disco, "Les soirs illuminés par l'ardeur du charbon" (le sere illuminate dall'ardore del carbone). Steven Osborne è un interprete straordinario, perfettamente a suo agio con Debussy come con Rachmaninov. I francesi della rivista Diapason, solitamente più generosi con gli artisti di casa, hanno riconosciuto senza esitazione a questo disco il premio Diapason d'oro. Registrazione di elevatissimo livello tecnico, come spesso succede con i dischi Hyperion. Consigliatissimo! 

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  • Amministratori

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Wagner Der Ring Des Nibelungen
Sir George Solti
DECCA

***

Edizione celeberrima, viene riproposta per celebrare i 25 anni dalla morte del Maestro ungherese, naturalizzato inglese ma che amava tanto la Toscana.

Si tratta di una operazione "senza pari" nella storia della discografia classica.

Non solo la rimasterizzazione dai nastri originali, restaurati e ripuliti con le ultime tecniche.

Ma la diffusione con tutti media possibili, dal formato digitale in 192/24 al vinile, passando per il SACD ibrido (una delizia sempre più rara che presso il mio rivenditore di fiducia risulta già esaurito al lancio ...).

Oggi è uscita la Valchiria, la settimana prossima l'Oro del Reno, in marzo sarà la volta del Sigfrido e della Caduta degli Dei.

A mia memoria che non sono un operista, NULLA si avvicina al Sigfrido di Solti ma tutto il suo Ring è memorabile.
 

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  • Amministratori

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Carl Nielsen : Sinfonie n. 1 e n. 3
Danish National Symphony Orchestra diretta da Fabio Luisi
DG 9/12/2022 - formato 96/24 via Qobuz

***

Esce oggi il secondo volume dell'integrale delle sinfonie di Nielsen diretta da Fabio Luisi.
Si tratta di un progetto che vedrà compimento nel marzo 2024 in occasione del festival internazionale dedicato al grande sinfonista danese.

Luisi che è alla testa della Danish National dal 2015 e che ha più volte diretto l'integrale dal vivo, interpreta con piglio vigoroso l'intensa trama delle composizioni di Nielsen in un modo che lo stesso compositore avrebbe apprezzato. 

Aspetto l'ultimo volume (quello con le sinfonie n. 4 e 5 è già uscito in ottobre) per decretarla come l'integrale di riferimento tra le poche disponibili.

Registrazione possente ma con una certa carenza di bassi per i miei gusti. L'orchestra danese è eccezionale nel suo repertorio.

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