Piove molto forte, che facciamo ?
In autodromo c'è la prima giornata delle Finali Ferrari, andiamo a bagnare la Z7 !
Detto fatto, parto col diluvio da casa verso le 07:00. Arrivo alle 08:00 in autodromo che piovigina.
Mi porto l'ombrello.
Faccio i soliti 5 o 6 km per arrivare alla Seconda Variante
la postazione per queste foto. Molte da dietro la rete o dalla feritoia ricavata per la TV.
Dopo pochi minuti di scatti la Z7 e il 500/5.6E PF sono piuttosto bagnati. Ma ho combinato di peggio in passato.
Sono tranquillo perchè entrambi sono dotati di guarnizioni a tenuta. Diciamo che il problema non sarà l'acqua.
Non sarà nemmeno la batteria. Alla faccia dei saputoni che hanno sparato a zero sul consumo CIPA, anche in questo caso devo smentirli.
A raffica la macchina spara a profusione e la batteria non si risparmia. Circa metà carica per oltre 4000 scatti. Si riempirebbe prima la scheda da 128 GB che ho inserito, una delle mie 4 Lexar XQD 2933x.
le vedette della giornata dovevano essere le F1 dei clienti. Si tratta di monoposto storiche che Ferrari ha venduto a clienti particolari che poi durante l'anno girano per i circuiti europei e mondiali, con tanto di assistenza ai box come fossero piloti di F1.
Nella realtà si fa vedere per 3 o 4 giri solo la vecchia N.28 di Gehrard Berger di fine anni '80. Un'auto purtroppo non particolarmente gloriosa che fa un pò ridere nella sua semplicità e che impiega un paio di minuti a fare un giro.
Ma almeno il suo proprietario ha il fegato di girare con la pista bagnata. Gli altri sono ai box con le galosce.
Poi cominciano le varie sessioni - invero un pò noiose - con le Ferrari 488.
Sono le prove libere delle varie categorie Europa, Asia, Americhe.
La Z7 con il 500/5.6E PF moltiplicato fa il suo dovere, come potete vedere in questa sequenza di 6 scatti consecutivi tutti a fuoco.
Sono in raffica H+, jpg, Picture Control in A, bilanciamento del bianco in A1, ADL su normal.
faccio anche qualche panning attraverso la rete
poi mi sposto alla seconda tribuna, l'unica che consente di scattare con il 70-200/2.8 senza intralci da parte della rete.
Provo come al solito vari tempi di scatto, da veloce a più lento.
ritorno alla prima tribuna, riprende a piovere, c'è poca luce, sono ad F8 e in Auto Iso la macchina arriva anche a 4000 per consentirmi 1/1000''
trovo conferma della difficoltà della Z7 a mettere a fuoco in controluce.
La luce dei fari non fa né caldo né freddo all'esposimetro ma l'autofocus che, come avete visto, tutto sommato se la cava bene, va in confusione.
Aggancia la prima
ma perde le altre
aggancia la prima
ne perde due o tre
poi riprende
nel panning verifico anche come si comporta l'otturatore elettronico.
In queste condizioni l'effetto del rolling shutter è deleterio solo sulle linee rette verticali tracciate dai pali della recinzione che anzichè salire ortogonali al guard-rail se ne partono per la tangente.
Poco male, tutto sommato, le foto sono comunque spendibili.
é un pò più comico l'effetto sulle ruote della F1 di Berger, se guardate in questa foto
vedrete che c'è un dislocamento delle ruote e della parte mediana della foto in avanti.
Le gomme risultano così ovoidali e si perde nitidezza in quella banda.
Anche qui, nulla di male, sappiamo questa macchina ha un tempo di lettura del sensore che induce questi effetti, a qualsiasi tempo di scatto, a seconda della velocità relativa del soggetto.
Con otturatore meccanico non succede nulla.
Ma l'esperienza non affatto convincente nel complesso, dopo un paio d'ore mi stufo e mi incammino verso casa.
Un pò per la noia di avere davanti sostanzialmente sempre e solo le stesse auto, un pò perchè mi rendo conto che proprio l'autodromo non è il posto ideale per la Nikon Z7.
Perchè ?
Ve lo spiego.
Intendiamoci, sapendoci fare si possono fare le stesse identiche foto che si farebbero con la Nikon D850 e gli stessi due obiettivi (500/5.6 e 70-200/2.8).
Questa per esempio è una bella foto, tra le migliori della giornata, pur con un tempo non ridottissimo.
questa anche, scattata ad 1/80'' a 175mm e ad ISO 64, buona anche per un ingrandimento serio
e allora ?
Passiamo alle conclusioni
A FAVORE
- macchina molto ben costruita che non ha paura di essere associata anche ad obiettivi pesanti di fascia professionale
- a prova d'acqua grazie alle guarnizioni a tenuta
- la batteria EN-EL15(a o b), pur essendo forse oramai sottodimensionata per una mirrorless, è perfettamente adeguata alle necessità
- la memoria XQD è veloce e con le CFexpress si avranno anche prestazioni più elevata
- l'autofocus è adeguato in termini di velocità sia nella ripresa in avvicinamento che in panning (queste auto vanno a 250-280 Km/h prima della staccata)
- le varie modalità di messa a fuoco sono abbastanza equivalneti. Ho provato anche l'automatico con tutti i 493 punti e le auto sono state perfettamente inquadrate senza che ci dovessi pensare io
- per quanto fosse ovvio, fa una bella impressione vedere che il passaggio al formato DX produce l'ingrandimento della scena inquadrata e che il formato quadrato 1:1 non serve per Instagram ma per non sprecare spazio quando le auto sono raccolte e che a mirino si vede solamente il quadrato e non quello che ci sta intorno
CONTRO
-
seppure è una Nikon per ergonomia, è una macchina piccola. Con obiettivi grossi dopo un pò vi troverete automaticamente a sostenere il peso con la mano destra. Questo significa che avrete il palmo piegato sotto lo spigolo della macchina.
Dopo mezz'ora la mano vi darà fastidio. Dopo un'ora sarete stanchi. E dopo non ne vorrete sapere più di fotografare ! -
la raffica H* serve "per bellezza" ! Quando la impostate (anche in JPG, senza scomodare i RAW) la visualizzazione rallenta e va a scatti. Diventa impossibile seguire le auto perchè ci sono praticamente dei fermo immagine durante la sequenza.
Quindi vi dovete affidare al vostro istinto da Maestro Jedi e seguire ad orecchio il passaggio delle auto. Divertente ma ... anche no ! - purtroppo anche con la raffica normale le cose non migliorano, con l'aggravente che il numero di scatti al secondo cala
- a raffica "lenta" c'è ancora un rallentamento ma comunque 5 scatti al secondo nell'automobilismo non bastano
-
c'è un evidente lag (ritardo) nella scena visualizzata a mirino e quella reale. Voi pensate che l'auto sia ancora nel campo inquadrato e invece il muso è già uscito dall'inquadratura.
Queste cosine possono essere gestite se si fanno fotografie normali ma nel panning, il sincronismo tra voi e l'auto deve essere perfetto perchè a tempi lenti è impossibile avere immagini nitide se voi andate più veloce o più lenti dell'auto -
il buffer tutto sommato è adeguato se non ci date dentro ma se le auto sono tante ... non basta. Si scarica subito, è vero, ma se siete andati a fondo scala non ce n'è più. Qui mi dicono che con le CFexpress le cose andranno meglio.
Speriamo. - il rolling shutter è un problema. E questo è un peccato perchè con l'otturatore elettronico la macchina è parecchio più reattiva, non fa rumore, è più ... moderna !
- la macchina nelle pause tende ad addormentarsi e per risvegliarla alla pressione di un qualsiasi tasto ci mette un secondo o due. Questo significa che se sta passando il figlio di Schumacher ve lo perdete !
- troppi comandi importanti sono disponibili solo via menù. E questo nello sport non va bene, non c'è il tempo di andare per menù a cercare le cose !
- l'autofocus tutto sommato è adeguato, come dicevo, ma se viene abbagliato da fonti di luce (o in controluce) se ne va letteralmente per campi finchè non riprende la vista ...
Non vorrei esservi sembrato esagerato, non è che ho cambiato idea sulla Z7, mi piace, è bella e docile. Ideale per tante cose.
Ma sostanzialmente buona per riprendere la scena inquadrata, possibilmente con soggetti fermi o in movimento prevedibile.
Altrimenti non è che non si riescano a fare le cose, impegnandosi ed avendo manico si potevano fare anche con la Nikon F e un rullino da 36. E quindi anche con la Z7 le foto si portano a casa.
Ma in queste condizion con una qualsiasi Nikon D7x00 si fa di meglio, molto meglio. Senza voler scomodare una Nikon D500 o sua maestà Nikon D5 che oggi è rimasta a casa a farsi 4 grasse risate !
Insomma, macchina da passeggio, da ritratto, da street, da studio, da still-life. Qualche escursione eroica verso soggetti in movimento.
Ma non è il pane suo e dubito che qualsiasi intervento a livello firmware possa migliorare le cose.
Ci vuole ben altro per insidiare una reflex. Figuriamo una ammiraglia professionale come la Nikon D5.
Bella forza, direte voi, nessuno ha mai detto che fosse questa la sua mission. E' vero. E in tante cose la Z7 bagna il naso sia a D5 che a D850.
Ma per onestà intellettuale prima nei miei e poi nei vostri confronti, dovevo provare e raccontarvelo ( e poi volevo far capire a Max perchè mesi fa dicevo che non era il pane suo l'autodromo e che non ce l'avrei portata).
Ecco, senza peli sulla lingua. Prova imbarazzante. Provaci ancora Nikon (io ci conto) e mai più la Nikon Z7 in autodromo.
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