Appena arrivata nel nostro laboratorio la scheda CFExpress Sabrent Rocket da 1 TB (serie BLU).
Sabrent è un noto marchio californiano che si è fatto un nome nel mercato degli SSD e in particolare gli M2 con tecnologia NVMe in cui compete con marchi come Samsung e la connazionale Crucial.
Come sappiamo le schede CFExpress altro non sono che delle unità SSD di tipo M2 in formato 2240 inserite dentro ad un involucro corazzato.
Quindi il passaggio a questo mercato - più vantaggioso in termini di margine unitario - è stato automatico anche per Sabrent.
I prodotti sono progettati in California e prodotti a Taiwan, presumibilmente da TSMC (presumibilmente con stepper Nikon).
Il modello in prova è quello più grande disponibile e costa su Amazon.it 284 euro. Esiste anche un taglio da 512 GB che attualmente costa solo 170 euro.
Sono prezzi estremamente vantaggiosi in termini di costo effettivo per Gigabyte, e in questo momento, finita la crisi dei microchip si assiste ad una fortissima discesa delle quotazioni per eccesso della domanda.
Per cronaca, al lancio questa scheda costava non meno di 700 euro.
Abbiamo scelto il taglio da 1TB perchè abbiamo riscontrato che le schede più grandi offrono prestazioni superiori rispetto a quelle più piccole in tutti i prodotti di tutti i produttori, tranne le poche serie speciali come le ProGrade Cobalt e le Lexar Diamond.
ASPETTO E DESCRIZIONE
La scheda arriva in un micropacchetto nero
che riporta la provenienza e la produzione.
Tolta la scatoletta, ci troviamo davanti ad un cassettino metallico imbottito
che da una forte sensazione di prodotto premium
la scheda è analoga per design a tutte le altre che abbiamo provato. Al tatto sembra leggermente più leggera delle altre presenti in laboratorio.
parata di schede CFExpress.
Avendo fatto già delle comparative in passato sullo stesso sistema di lettura (pc Windows con Intel i9 e lettore USB 3.2 ProGrade) vi rimandiamo a quelle per vedere le prestazioni delle altre schede. Le trovate su queste stesse pagine.
PRESTAZIONI DI LABORATORIO
La scheda è arrivata non formattata.
E' stato necessario usare la Z9 per la prima formattazione, dopo di che anche il pc l'ha regolarmente rilevata.
formattata in exFat mette a disposizione oltre 1 miliardo di byte equivalenti a 953 gigabyte.
Una prima verifica "nel mondo reale" è sempre la copia di file dal computer.
In questo caso svariate cartelle di file NEF per un totale di 850 Gigabyte copiate da un disco M2 Crucial da 4TB capace di circa 3500 MB/s di velocità massima.
Il trasferimento si è avviato mantenendo una media effettiva di circa 400 MB/s
ma la temperatura si è subito impennata andando dagli iniziali 52 °C fino a destare allarme pericolo rosso a 84 °C al trasferimento di 528 GB.
Sono condizioni anormali per cui raramente una scheda sarà impegnata. Tranne che per la registrazione di video 8K, formato per cui questa scheda non è versata ...
Durante il classico test eseguito con Crystal DiskMark la temperatura è stata mediamente sui 62 °C
mentre usando BlackMagicDesign Disk Speed Test - che simula continui trasferimenti di video - abbiamo rilevato un'altra impennata di temperature
ancora sotto controllo ma quasi al limite critico.
Andando alle prestazioni sintetiche rileviamo una capacità interessante :
che però non abbiamo riscontrato nell'uso corrente
come testimoniato anche nel video (parte scrittura a sinistra).
Le crocine bianche indicano i test falliti.
In conclusione si tratta di una scheda di memoria adatta alle fotografie e ai formati video non sofisticati.
Non la useremmo mai nei formati a 10 o 12 bit né nel video 8K.
Con la Nikon Z9
abbiamo misurato un "accettabile" ma ben lungi dall'essere record capacità di saturare il buffer con 50 scatti in NEF con compressione senza perdita.
Che sono diventati 225 con la compressione elevata alla massima qualità.
Nello stress test che prevede 60 secondi di dito premuto sul pulsante di scatto anche all'esaurirsi del buffer, questo si traduce in circa 11.3 scatti al secondo con compressione migliore e 16.4 scatti al secondo con la compressione media.
Come con le altre schede non abbiamo avuto interruzioni negli scatti con la compressione elevata che è di fatto equivalente, per capacità di raffica, all'uso del jpg.
Conclusioni preliminari
Premesso che queste misure non sono necessariamente riproducibili e che vanno prese per quello che sono ... ovvero misure di laboratorio, al confronto abbiamo una scheda di prestazioni medie, non eccezionali ma nemmeno scadenti, ma con una capacità di memorizzazione esagerata per le necessità del fotografo medio (la immaginiamo come scheda unica durante un lungo safari o un lungo viaggio in qualche località esotica senza computer di backup al seguito) con un vantaggiosissimo rapporto prezzo/capacità.
Con qualche caveat relativo alle temperature di esercizio che possono diventare elevate.
Per le quali ci riserviamo di approfondire dopo almeno un mese di utilizzo continuo sul campo nelle più sfidanti condizioni di scatto reale.
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