La nuova Nikon D850 è una fotocamera con cui sono entrato immediatamente in sintonia. L'esperienza d'uso è di livello eccezionale.
A distanza di 4 mesi e oltre 40.000 scatti non riscontro altro che qualche limite progettuale, in parte giustificato, in parte, larga parte, dettato da mie aspettative difficilmente possibili da soddisfare con la piattaforma reflex.
Mi spiego meglio, se i progettisti mi dicono che non hanno inserito un autofocus a differenza di fase sul piano sensore per una precisa scelta di massima qualità dell'immagine, io ci credo e accetto le loro scelte perchè non posso farne a meno. Ma mi resta l'amaro in bocca di non poter avere un equivalente della splendida messa a fuoco reflex nella modalità live-view tipica delle mirrorless.
La D850 d'altro canto offre tantissimo, molte sono solo funzioni già presenti su altre reflex ma qui più raffinate. E non essendoci un modello superiore ad alta risoluzione, Nikon qui ha dato il massimo.
Tornando all'oggetto di questo articolo e alla mia soddisfazione, buona parte di questa (la soddisfazione d'uso) deriva secondo me anche dall'ottimo battery-grip Nikon, il nuovo modello MB-D18 specifico per la sola D850, che potenzia le prestazioni della macchina, oltre a migliorarne l'ergonomia.
La Nikon D850 e il suo battery-grip MB-D18
In passato ho avuto il battery-grip (sia Nikon che "compatibili") su D100, su D300, su D600 e D750 e naturalmente su D500 e D800/D810.
Ne ho sempre ricavato una impressione di "imposto", una cosa utile ma non al livello di paragonarla alla soddisfazione di maneggiare un perfetto corpo monolitico come quello di una D4 o di una D5.
C'era sempre stato qualche "giochino", qualche indecisione, quando non c'erano difetti come nel primo per la D300 il cui pulsante di scatto verticale era troppo sensibile e quasi scattava da solo.
Parliamo peraltro di tecnologia Nikon ma prodotti made in China, venduti a prezzi via-via crescenti fino a quello - abbastanza scandaloso - della D850.
in alto , Nikon MB-D17 per Nikon D500, in basso, Nikon MB-D18 per Nikon D850
ovviamente, più che altro per questioni di incremento del fatturato, Nikon si è sempre guardata bene dal rendere compatibili i battery-grip tra le varie generazioni di macchine (con l'eccezione - ovvia - di D800 e D810) e con la scusa delle differenti batterie, renderci più dolce la pillola.
Mi ha in verità un pò indispettito la scelta di fare l'MB-D18 differente dal MB-D17 che già possedevo ed usavo con la D500.
Stesse batterie, corpo non necessariamente diverso nella parte inferiore. Eppure due modelli diversi.
Ma poi ho accettato la scelta, una volta provato il nuovo modello.
Ci sono solo piccole differenze in una struttura peraltro collaudata da 15 anni. Ma le migliorie e forse qualche ingrediente segreto a me sconosciuto e l'MB-D18 che all'apparenza è del tutto analogo al MB-D17 si presenta come un prodotto migliorato, quasi perfetto.
Aderisce perfettamente al corpo della D850 creando un unico indivisibile, senza giochi anche nell'uso su treppiedi, limite del sistema D800/MB-D12 che me lo faceva detestare nei lavori in studio.
Quasi fosse realmente quello che è : il surrogato della impossibile Nikon D5x.
lo vedete anche voi da queste foto di uno dei primi importati in Italia. E' analogo ai precedenti, all'apparenza.
Eppure, fidatevi, è sensibilmente migliore.
Le funzionalità sono le medesime, si può inserire una batteria serie EN-EL15 come quella che c'è nel corpo macchina, oppure cambiando slitta, un gruppo di pile/batterie stilo da 1.5V.
E togliendo la slitta, montando un adattatore Nikon BL-5 che incorpora anche un nuovo coperchio e una nuova sicura di sgancio, anche una batteria serie EN-EL18/a/b che permette prestazioni superiori.
Si perchè, a parte l'autonomia maggiorata, a parte la migliore reattività consentita dall'alimentazione a tensione superiore, solo con una EN-EL18 la macchina passa dai 7 ai 9 fotogrammi al secondo a parità di risoluzione.
due delle possibili alimentazioni del Nikon MB-D18. A sinistra una vecchia EN-EL18 prima serie, ereditata come batteria di scorta della D4, usata per anni su D800e e D810, che adesso continua a funzionare perfettamente anche sulla D850.
Ovviamente non mi soffermo - chi usa i battery-grip lo sa - sulla migliore ergonomia del corpo macchina con il battery-grip quando si usano obiettivi impegnativi a mano libera e la possibilità dei comandi secondari e del pulsante di scatto per le inquadrature verticali. Qui nulla è cambiato.
Come la possibilità, all'occorrenza, di rimuovere il battery-grip per un uso più disinvolto consentito dal corpo più compatto rispetto a D4 e D5.
Insomma, esperienza molto positiva, nel suo complesso, che definisco eccezionale se rapportata a quella, sempre fonte di frustrazioni, dei battery-grip Nikon sulle precedenti macchine.
Perchè se da un Meike possiamo accettare limitazioni - come l'impossibilità di montare una EN-EL18 - il prodotto Nikon, venduto a 6-7 volte il prezzo del Meike, dovrebbe essere sempre perfetto.
Eppure "perfetto" mi sento di poter definire, per la prima volta, solamente questo nuovo modello e non i precedenti.
Quindi, conclusioni :
PRO
- esperienza d'uso finalmente a prova di critica. Il montaggio è ineccepibile, i giochi quasi inesistenti. Rispetto ai precedenti le ghiere di fissaggio sono comode da azionare e il battery-pack si monta e si smonta facilmente, risultando sempre abbastanza fermo da consentire foto accurate anche se montato su treppiedi (per il corpo) e con tempi lentissimi in studio o in paesaggio
- la batteria aggiuntiva stile D4/D5 che l'MB-D18 consente di utilizzare, (la stessa che permette alla D5 di essere la D5 !) oltre a portare maggiore autonomia (stimo in circa 10.000 scatti a raffica in uso reflex e in una giornata di utilizzo in uso tipo "mirrorless" con schermo posteriore attivo al 100%) è l'unica che consente di passare da 7 a 9 scatti al secondo senza limitazioni
- ergonomia e utilizzo con ottiche lunghe a mano libera a tutta prova. Come del resto sempre con questi accessori.
9 scatti al secondo consentono di coprire quasi tutte le competizioni sportive. Qui una mia foto al recente gran premio di F1 di Monza, settembre 2017
CONTRO
- la tassa dei 9 frame al secondo. Oltre al costo - faraonico - del battery-grip, se non si possiede almeno una D4 o una D5, si dovrà anche acquistare una batteria EN-EL18/a/b e il suo caricabatterie. Una spesa complessiva che aggiunge 800-900 euro al prezzo già elevato della Nikon D850. Qualche cosa che la fa avvicinare al prezzo di una Nikon D5 d'importazione (nuova) o di un usato sicuro Nital
CONCLUSIONI
Insomma, più che un accessorio, un "necessorio", ovvero un aggeggio che si deve acquistare, se si entra nell'ordine di idee che non c'è in listino una ammiraglia che sostituisce la Nikon D3x, questo complesso Nikon D850+MB-D18-EN-EL18 ci si avvicina tantissimo, a differenza di quanto capitato con le precedenti professionali "compatte",
Certo costa tanto e le eventuali alternative di produttori cinesi non offrono le stesse potenzialità (per esperienza il Meike non vede per nulla la EN-EL18 ma solo una seconda EN-El15) ma la macchina diventa veramente una fuoriserie.
Per me è una scelta irrinunciabile, per la reflex definitiva.
Qualcuno obietterà che la D850 è bella perchè è più compatta della D5. Bontà sua, per me la D850 esiste solo perchè una D5x non c'è e quindi la questione non si pone.
La mia percentuale d'uso è 99% con MB-D18, 1% senza !
Peraltro, aggiungo infine che l'MB-D18 anche in studio, oltre a consentire maggiore autonomia se lavoriamo in live-view, permette di usare un alimentatore a rete con adattatore interno, con una soluzione molto più affidabile e sicura che con il solo corpo macchina, dove la dummy-battery penzola dal compartimento aperto.
PS : il modello ritratto nelle foto mi è stato prestato a suo tempo da Nital. Il mio, arrivato qualche settimana dopo, l'ho acquistato da Newoldcamera di Milano, garanzia Nital, al prezzo di 420 euro.
Lo uso con il caricabatterie della mia Nikon D5 e rigorosamente con batterie Nikon EN-EL18, EN-EL18a oppure compatibili DSTE/VBHW da 2600 mAh, senza la minima esperienza negativa.
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