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Saverio Antinori

Nikonlander
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Tutti i contenuti di Saverio Antinori

  1. Scusa, non sono stato chiaro. Intendevo che avei preferito un'inquadratura più decentrata,con il soggetto spostato a sinistra, lasciando spazio nella direzione verso cui é voltato, facendo un po' di crop.
  2. Personalmente utilizzo, oltre il Nikon 105 afs, il Sigma macro 180 f/3,5. Naturalmente quest'ultimo solo in MF, con FTZ. Il 180 mi sembra avere una buona resa. Credo anche i Sigma 180 e 150 dueotto siano solo in manuale e dovrebbero essere migliori entrambe rispetto al mio. Sempre aspettando focali lunghe macro (che non sono state state annunciate) sopra al 105.
  3. Bello soggetto e postura, specie la prima foto. Un po' decentrato a sinistra?
  4. Ottima promozione (se qualcuno avesse casomai qualche dubbio!). Bellissimi spazi ed interessanti contrasti con la pietra. Aiutano anche le atmosfere terse, proprie dei giornii invernali, e quelle nuvolette lontane sono una delizia.
  5. Ambiente interessante che hai ritratto al meglio. A parte il discorso della postproduzione, che resta individuale, aggiungo solo un'osservazione. Riguarda l'orario delle riprese che é poco favorevole: riduce i contrasti, anche di quelle belle nuvole. Grazie di avermi fatto conoscere un luogo di interesse, purtroppo lontano da dove vivo.
  6. Apprezzo molto il tuo articolo e le magistrali immagini che lo accompagnano. Come scrivi, l'entusiasmo è l'ingrediente fondamentale, che ci conduce a scoprire cose sempre nuove. Quando si esce con la macchina, è sempre bello riportare immagini che ci stupiscono e poterle mostrare, anche fossero solo "foto ricordo", per condividerle e commentarle, ma non certo per esibirle. Questo mi spinge a continuare a fotografare ed a provare a migliorare l'aspetto tecnico.
  7. Nel digitale ho fotografato poco in bn, ma grazie agli stimoli forniti dal sito specie ultimamente, mi riprometto di tentare. Per quanto mi riguarda lo trovo congeniale con la foto istantanea, o street photography. Mi piacciono i tuoi soggetti e come li hai ritratti. quelli più interessanti sono quelli con qualcosa di meno definito, come un elemento mosso (il cane nella prima, o lontano (alpinista su ghiacciaio), o in cotroluce (donna Co cartello pubblicitario). Credo che questo genere si sposi con queste peculiarità, forse perché per me esprime sensazioni, pensieri o sogni a volte (i tuoi passeri sono un esempio magistrale).
  8. Si, proverò a ripetere e ridurre. In genere cerco di essere sobrio, stavolta pensavo che la sequenza lo richiedesse. Forse avrei potuto limitarla ad un sola serie di "inchini", tanto per cominciare. Riguardo la distanza, anche qui cercherò a breve di organizzarmi. Grazie dei commenti e consigli.
  9. Ho provato solo una volta a farci video, appena comprata. Non mi è neanche venuto in mente. Magari, la prossima volta. Comunque, come ho scritto, ero lì a curiosare. La cosa non era prevista. Volevo solo condividere un'esperienza che, per quanto limitata, mi ha restituito il piacere di essere lì e stimolato a fare meglio.
  10. Si, mi rendo conto, ma sarebbe corretto vederle in sequenza, come in un'animazione. D'altra parte, non sono posture statiche. Per l'accoppiamento, sarò più sobrio, sempre a riuscire a riprenderlo. Grazie del commento.
  11. In periodo pasquale, in reclusione determinata da una pandemia incipiente, con una primavera ormai avviata, ho pensato di mettere mano, e occhio, ai miei tubi ottici. Così ho fatto. Curiosando tra le fronde delle querce, adornate da nuovo fogliame, proprio davanti casa ho assistito a questa interessante, quanto infruttuosa (è appena all'inizio il corteggiamento) danza rituale. Il colombaccio ha effettuato tre "inchini", ma solo due sono riuscito a realizzare con fuoco corretto Sarebbe interessante seguire, nelle successive fasi, quella dell'offerta di cibo del maschio e dell'atteggiamento infantile assunto dalla femmina nell'accettarlo, come ho letto. Nota: sto "costruendo" un riparo, tipo capanno mobile, per avvicinarmi di più, anche aspettando i teleobiettivi z, per migliorare con questi, i risultati appena decenti ottenuti. Tutto ciò sarà condotto con attenzione a non arrecare disturbo, naturalmente. Dati tecnici: z6+FTZ con Nikon AF-S 300mm+1,7x, Manfrotto 190 xb con testa 486RC2, stessa marca. Dati di scatto: in manuale 1/800, f/7.1, ISO 1000/1250. Velocità di scatto 3ft./sec. (fotografia silenziosa).
  12. Chi sta male o perisce in questa pandemia e nella vita in generale, credo avesse preferito vivere e continuare a curare i propri interessi pratici e culturali. Chi può farlo ancora, può dedicare il proprio agire alla volontà di vivere di chi patisce ed alla memoria di chi ha smesso di lottare.
  13. Mi identifico in quello che scrivi. Preferisco niente foto, o foto in lontananza, quindi non riuscite, ma fatte in libertà. Per quanto mi riguarda, l'etica ed il piacere viaggiano assieme e percorrono la via dell'onestà e dell'umiltà. Quando entro in un ambiente naturale, o più naturale possibile, cerco di camminare in punta di piedi. E' anche questo che mi da piacere. Gli altri non sanno cosa perdono! Una notazione frivola: quelli che fotografano quella volpe possiedono tutti i bianconi Canon. Ih, ih, ih .
  14. L'interesse fotografico per me è nato presto, con le "macchinette" del tipo Bencini Comet, poi con la Kodak Istamatic ed altre similari. Ero poco più di un bambino. Ma altro non si potè avere fino alla laurea. La Pentax K1000 fu il premio dell'impegno universitario. Una macchina di base (entry level, consumer, o come si voglia chiamare). Bene vedere la realtà attraverso il pentaprisma, padroneggiando la messa a fuoco finalmente e poter stabilire l'esposizione e senza temere il parallasse, fu più che una soddisfazione un'illuminazione. Potrà apparire un po' primitivo quanto detto, ma fu questo un attrezzo a lungo desiderato, che mi ha donato soddisfazioni e frustrazioni, ma che ha promosso quell'interesse, ad oggi è ancora vivo. Obiettivi che hanno alimentato gli interessi che ancora cerco di approfondire, legati alla natura, animali e macro: il 300 mm. originale ed il Tamron 90 mm. macro. Scusate, ché forse l'ho fatta troppo lunga, ed anche per il micromosso nella foto.
  15. Ti consiglio di leggere quanto scritto in questo link: Da parte mia, ho l'obiettivo di fare una ripresa dell'ape, naturalmente in volo, con una parte significativa a fuoco e R.R. vicino al 1:1.
  16. Nella prima serie: la 6. Sembra che stia pensando in modo intenso ed il pensiero sia quasi reso concreto dalla zona sfumata al disopra del capo (il riflesso del vetro), mi piace che non guardi in macchina, questo mi suggerisce il suo pensare. Nella seconda serie: la 11. Mostra un accenno di movimento dischiudendo le labbra, come ad iniziare a parlare. Cosa mi vorrà dire? E' questo che mi piace: un quesito senza (o con molte) risposte.
  17. Ritengo che gli amministratori di un sito abbiano tutto il diritto di indirizzarlo secondo la linea editoriale e successive modifiche che sentano il bisogno di effettuare. Credo che la richiesta di rigore e partecipazione corretta dei partecpanti sia condivisibile. Personalmente cerco di migliorare ed imparare, magari in modo sistematico per quanto posso. Detto ciò, avendo orrore della prolissità, intendo proporre immagini corredate da dati e considerazioni, magari mostrando con immagini il processo che ha condotto, per errrori al risultato. Mi appello alla clemenza severità della Corte.🙂
  18. Non ho capito bene, quando scrivi nella presentazione: "dove il bordo del paraluce di questo spettacoloso 300/4 AF-D stava ad appena 5 cm dalla lente anteriore dello Z Nikkor 20/1,8S, ben al di sotto dei 20cm di distanza minima dal piano focale." Ciò significa che: 1- 20 cm. è la distanza minima di messa a fuoco (distanza soggetto-sensore), ma lo schema ottico degli obiettivi delle mirrorless consente di ridurre la distanza soggetto-lente anteriore? 2- In questo modo la differenza con l'omologo con attacco F sarebbe che questo Z permette un fattore d'ingrandimento superiore?
  19. Con tutti quei Watt, chissà che VR ci vorrà!
  20. Interessante. Un'informazione Prof.: le zone cribrate sotto la dentatura nella foto A dovrebbe dare inserzione alla muscolatura mandibolare, che quindi risulta piuttosto sviluppata nell'erbivoro, per il lavoro prolungato che deve fare. Corretto, o no? Ancora lezioni di scienza naturale, prego, quando hai tempo.
  21. Non conoscevo queste vicende. Torture e morte non conoscono giustificazioni. Grazie del tuo lavoro.
  22. Ottima lezione. Il mondo "Z" poi ci sta dando modo di sperimentare ancora. C'è ancora da scoprire le opportunità offerte da questo sistema, almeno per me. Quindi al lavoro!
  23. Grazie del commento. Sono d'accordo su quanto scrivi. Il soggetto non è di un animale domestico, ma al contrario un animale di quelli estremamente diffidenti. Ciò rende le foto inusuali, solo per la prossimità, non certo per la qualità, specie la seconda, che è un vero ritratto, come anche tu l'hai definito. E' proprio come ritrarrei uno dei miei gatti e ci sono affezionato come gli scatti ai felini. La verità è che non ho saputo resistere alla tentazione di pubblicarle. No, non le stamperò.
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