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Marco63

Nikonlander
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  1. Infatti. Se l'esposizione è corretta da subito per lavori di questo genere forse è meglio usare i JPG. O comunque anche se si scatta in NEF poi fare tutte le conversioni prima di assemblare e dopo aver corretto quanto necessario. Considera che io lavoro con un iMac di 10 anni prima...
  2. Se hai soggetti adatti cerca di capire se lo step di cambio minimo è tale da avere un numero di scatti sufficienti a coprire 1 o 2 cm. Gli scatti possibili comunque sono 300 (dal reference manual)
  3. Marco63

    Z 70-200 f.2,8

    Una volta tanto io concordo con Max. Forse non tanto per il fatto che Nikon sia ferma per l'assenza delle schede, secondo me Nikon è ferma per assenza di chiarezza sulla strategia o comunque per cambi in corso d'opera. Però io sono uno che prima usava CF e SD e ora deve usare XQD che sono abbastanza difficili da trovare (pure su e-infinity sono out of stock e pure li comunque volevano 130€ per una 64GB) ed è stato un grosso punto interrogativo in fase di cambio. Non è stato un errore da poco. Nemmeno Canon con le Cfast è stata troppo lungimirante, anche li siamo a 160€ per 64GB. Però concordo con Max che i produttori non hanno scelto questo formato perché era un monopolio, Nikon invece ci si è legato mani e piedi, specie con le Z. E ora chi produce le schede rallenta perché ha solo Nikon a cui venderle (Lumix ha venduto un numero di macchine irrisorio). Quindi certamente le schede sono un punto importante dello sviluppo e un dubbio non da poco per l'acquirente. Sulla non chiarezza sui tempi d'uscita delle nuove ottiche io sono convinto che Nikon non le presenti perché ritiene che sia ancora esiguo il parco macchine venduto. E senza ottiche non venderà le macchine. Blindare il sistema non dando i protocolli a terzi o quantomeno a un terzo come Sigma, pensando di essere ancora la Nikon di 30 anni fa, è un grosso errore commerciale. Avere una ampia disponibilità di ottiche certificate farebbe vendere a Nikon un numero consistente di macchine in più e potrebbe a sua volta sviluppare le proprie ottiche avendo la certezza di un numero elevato di acquirenti. Tanto basta non pestarsi i piedi... tu fai quello che hai in road map, Sigma concordi che faccia il 14, i macro, il 105, il 135, tutto quello che non fai tu.
  4. Diciamolo che a parte la Z50 non c'hanno un razzo da portare
  5. D'estate si prenota al Locatelli e si dorme li... ben, dorme è una parolona 😁... E si fa notte tramonto dietro alle 3 cime, notte di stellate e alba.
  6. Non c'è nessuna saccenza. Ti ho solo scritto che nelle due tipologie di fotografia la questione del focus stacking si applica in modo diverso come diverso è applicarlo a un oggetto di 10cm piuttosto che a uno di 5 mm. Mi spiace se la cosa ti ha infastidito, non era mia intenzione. Buona prosecuzione.
  7. L'assistenza Oly in Europa la fanno unicamente in Portogallo...
  8. Macro e landscape però hanno esigenze diverse. In macro hai necessità di fare più scatti su piani molto vicini in un range di 1 cm o due. In landscape le cose sono diverse e devi ragionare anche sulle leggi ottiche. Queste comunque non sono macro propriamente dette... uno scatto macro è quello che tende al 1:1. Questi fiori sono grandi. A 1:1 le problematiche di maf sono molto più consistenti.
  9. Poi ci sono tutta una serie di altre variabili... la planarità del piano focale dell'ottica, in generale e alle diverse distanze, la sua omogeneità tra centro e bordi e tra un bordo e l'opposto, non ultima la capacità del sw di elaborazione di mettere insieme correttamente scatti che differiscono di poco.
  10. In linea teorica e per quanto ho sempre fatto a mano (parlo di solo landscape) dal punto di iperfocale, che consente la apparente MAF fino a infinito, ha poco senso fare scatti se non uno a infinito. Gli scatti vanno fatti a distanze inferiori per salvare la parte che in iperfocale non è a fuoco, magari abbondando un poco nella scelta del punto stesso di iperfocale. Ci sono diverse app che aiutano nella definizione della distanza di iperfocale. Non ho usato il focus stacking automatico (mi ci metterò) proprio perché, opinione personale, lavora invece in modo contrario... fissato un punto di partenza, che può essere anche alla distanza minima di maf, lui procede a fare un tot di scatti fino ad ad arrivare ad infinito. Il problema è che per la foto finale la maggior parte di questi non servono, dal punto di iperfocale in poi. Per questo l'ho evitato ma mi riprometto di provarci quando testerò il 14-24 che è arrivato a casa.
  11. Marco63

    Z 70-200 f.2,8

    Secondo la road map si... anche il 14-24 e il 20 dovrebbero essere alla porta. Poi Nital ne importerà due, uno lo darà a voi per i test e uno al primo che lo ordina 😁
  12. 😂 no, no, quasi rispettando i limiti
  13. 200' dal mio garage alle 3 cime... 180' dal mio garage a Braies 210' dal mio garage al Falzarego Ma ho anche cose carine nelle dolomiti friulane
  14. La domanda da farsi è cosa avrà più della D5? Perché onestamente con un parco ottiche sostanzialmente fermo, a parte l'annunciato 120-300, tolti quelli che hanno già 900.000 scatti e quelli che gliela regalano, chi ha un reale interesse ad avere una D5 rimarchiata per 7.000€? Quindi deve avere qualche plus...
  15. Funzionano? Altro non serve...
  16. Si.. l'opzione resta quella. Del resto ho preso il 14-30 con quell'idea. Attualmente considero il 14-24 il mio "fisso" a più focali. Non ho intenzione di acquistare l'holder per il 14-24, troppo grande, troppo caro. Urge una uscita notturna
  17. Infatti, il problema è questo, altrimenti basterebbe usare la scala e fermarsi quando segna infinito. Solo che infinito non è. Si possono fare più scatti di prova e poi guardare a schermo quanto i punti luminosi sono colorati (quando sono fuori fuoco diventano blu). Resta il fastidio di ripetere la cosa se spegni la macchina. Però sono sempre soluzioni alternative che possono portare a citazioni di santi in sequenza una volta a casa... il mio 21 arriva a fine corsa ed è a infinito, così devono essere le ottiche... A proposito... il tuo 14-24 a fine corsa è a infinito?
  18. Dario ha un poco colto nel segno... il vantaggio di Apple è nell'integrazione. Poi chiaro che l'iPhone ha i suo difetti, il MacBook i suoi, l'iMac i suoi, l'iPad i suoi, ma il vantaggio "operativo" dell'insieme è davvero notevole... aggiungo anche che perlomeno per i computer c'è anche un aspetto di durata nel tempo (che non è così vera per il melafonino per esempio, la batteria del mio SE cambiata lo scorso anno è già defunta). Io faccio ancora post su un iMac Late 2009 che funziona benissimo; c'ho aggiunto (da solo) un SSD al posto del lettore DVD ed è stato l'unico intervento in 10 anni. Certo... quando la madre o la scheda video mi lasceranno sarà da buttare. In parallelo ho anche un HP preso lo stesso anno che in sostanza solo per accendersi ci mette mezza giornata... io, malgrado le mie origini "tecnico informatiche" non smanetto... accendo e uso. Quindi per me iOS per sempre. Quando si romperà l'iMac ucciderò il porcellino e ne prenderò un altro. Il tutto senza polemica, ognuno dei soldi fa quello che ritiene meglio. Ammetto di nutrire profonda invidia per chi ordina pezzi ogni anno e genera il suo transformer in eterna evoluzione... ma non fa per me
  19. OK... io lo metterò sui vari siti di vendita comunque tu scrivi
  20. Si, certamente. Infatti ho per adesso "accattato" un 14-24 Nikon. Il 14 Sigma era il primo della scelta ma per questioni complicate di compravendita per ora è così. Resta il fatto che il nuovo Z non rientrerà tra in miei acquisti futuri, piuttosto li spendo in un 15 Zeiss... Io non credo che avere un tasto per la "memorizzazione" del punto di fuoco o di più punti di fuoco sia una opzione così impossibile da attuare. E uno che prende un 14-24/2.8 non è certo un ritrattista...
  21. Nel negozio dove di solito acquisto usato il 300/2.8 prima serie lo hanno "con diversi segni senza paraluce perfettamente funzionante" a 1490. Da negozio credo sia il prezzo limite, da privato puoi spendere 100€ in meno. Ovvio che più è perfetto più costa. Il mio TC-1.7II è sempre qui 😉
  22. La mia dotazione di ottiche Z per ora è limitata al 24-70/4 e al 14-30/4. Devo dire che ho acquistato il 14-30 in modo convinto dato che con la precedente reflex avevo apprezzato il 16-35 lente molto simile per caratteristiche generali; leggero, filtrabile, ampia gamma di focali, tutto sommato più che promosso alle aperture che uso nelle mie foto f8/f11. Il suo utilizzo però ha evidenziato un problema piuttosto grosso, per l'uso che ne faccio io; la messa a fuoco manuale su infinito non è realizzabile facilmente dato il sistema di messa fuoco senza un fine corsa, appunto il focus-by-wire. La cosa genera problemi di non poco conto nelle notturne con cielo stellato. Non solo... spegnendo e riaccendendo la macchina il punto di fuoco non viene mantenuto. Oggi al Nikon Day a Trieste ho maneggiato il 24-70/2.8 chiacchierando un poco con il tecnico Nital. Anche lui è f-b-w con il display che mostra le distanze ma quando si raggiunge l'infinito la ghiera continua a girare e non c'è un modo per bloccare la maf. Credo che il blocco su una posizione precisa sia fattibile via sw. in fondo si tratta di memorizzare una precisa posizione delle lenti e poterla ristabilire con il sistema motorizzato. Trovo singolare che chi ha progettato la lente, non proprio economica, abbia trascurato questo aspetto e mi chiedo se anche il 14-24/2.8 Z che molti attendono abbia la stessa filosofia di funzionamento. Così fosse inizierei seriamente a ripensare il mio futuro corredo... Devo dire che le problematiche incontrate con il 14-30 sono risolvibili in parte con soluzioni alternative tramite l'AF ma queste non sempre sono realizzabili. Se qualcuno ha il 24-70/2.8 mi piacerebbe sapere se ha provato a usarlo in fuoco manuale in notturna e con che risultati.
  23. Tanta invidia per l'uscita sulla neve che per vari disturbi di salute non sono ancora riuscito a fare. Molto interessanti le valutazioni sulla macchina e sull'ottica. In previsione del viaggio di fine inverno in Islanda (incrocio tutte le dita) ho acquistato un nuovo paio di guanti Heat Company e ho provato a maneggiare la Z6. Molto più complesso che con la D800. Unico vantaggio il touch screen e i guanti con la punta conduttiva. In particolare la rotella anteriore è molto difficile da utilizzare (sarà particolarmente dura sulla mia Z6). Alla prima occasione andrò a testare il 14-24 appena arrivato e proverò bene il tutto.
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