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Enrico Floris

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Enrico Floris

  1. Bell'articolo Max, libero da commenti "di parte". Discutiamo su tutto, ma lo stile di Nikonland è questo. Mi ha molto colpito l'ultima frase che hai scritto e sì, è un momento bellissimo, come lo sono tutti i momenti di transizione e di cambiamento.
  2. Bellissime immagini e bella storia. Mi piace molto la visione minimalista in fotografia e mi piace come la sfrutti. Bravissimo.
  3. Che grande storia e che belle macchine. Le adoro tutte, ma quella che mi colpisce di più è la Ferrari 365 P Berlinetta Speciale del 1966. Vi invito a notare quanto le linee di questa vettura (enormemente raffinate) richiamino alla memoria le linee della Jaguar E-Type del 1961, l'auto che Enzo Ferrari defininì "la più bella mai costruita". Basta così, scusa se ho parlato di automobili ma non ho resistito. Hai fatto un gran bel lavoro e una bella ricerca. Le immagini sono ottime, benchè documentali e lo scritto è interessante (almeno per me lo è di sicuro).
  4. Tema intrigante e di grande fascino. Le foto mi piacciono ma su alcune avrei sfruttato meglio il grandangolo con inquadrature ravvicinate e dal basso (tipo l'ultima) ma è difficile dare suggerimenti perchè poi tutto dipende dalle sensazioni che provavi durante gli scatti. Però sostanzialmente mi piacciono tutte. Bel lavoro
  5. L'unica che ho realizzata quest'anno. Laguna.
  6. La foto è magnifica e voi siete fantastici. Non esiste un altro modo per fare questo scatto: ingegno, notti in bianco, pazienza a non finire. Assolutamente non esiste un altro modo. Bravissimi.
  7. Sono disposto a fare debiti per quella mirrorless e io non devo sottostare al fairplay finanziario imposto dalla Uefa (contrariamente alla Juventus che dovrà _ se non è una bufala _ giustificare un esborso all inclusive di oltre 350 milioni si euri per CR7).
  8. Bellissimo articoloro Max, un test approfondito e corredato da belle immagini. E' tanto per uno come me che non ha mai usato un decentrabile. Prestazione veramente superba. Da Nikon non mi aspetto niente di meno.
  9. Bellissima carrellata, ho lasciato il mio cuoricino sull'Alfa Romeo GT Junior (se non sbaglio disegnata da Giorgetto Giugiaro) che ancora oggi è uno dei capolavori del design italiano. Ma basta con i design usa e getta, aridateci quei gioielli immortali!!!!😍
  10. Il passaggio al digitale è stato una liberazione, in tutti i sensi. Ma il cambiamento più impressionante riguarda la curva di apprendimento. Io ho memoria di quando le informazioni valevano come l'oro; quando era veramente difficile trovare professionisti disposti a farsi rompere le balle da un ragazzino alle prime armi che li sommergeva di domande. E chi vuole imparare oggi? Basta YouTube con tutti i suoi tutorial e le migliaia di bravi fotografi in tutto il mondo che condividono in rete le loro esperienze e la loro conoscenza. Hai proprio ragione Massimo, mesi contro anni.
  11. Credo che inserire sia il nome sia il nick sarebbe la scelta più appropriata.
  12. Provvedo Concordo con la scelta dell'immagine di Nicola Di Maio. Mi ha colpito molto: in fin dei conti il treno, per sua natura, è giocoforza un elemento del paesaggio e poi è molto bella l'idea, con quel taglio da "istantanea". Per cui, Nicola, fatti avanti. Aspettiamo il prossimo tema
  13. Pubblichi le tue foto raramente, ma quando lo fai mi commuovo. Magnifiche. Dalla storia non mi aspettavo niente di meno: grande passione, come per tutti noi. Mi piace la cura con la quale programmi i viaggi, ma credo che sia inevitabile quando si vogliono ottenere questi risultati.
  14. Ho letto questo racconto con grande interesse, rimango sempre affascinato dalla storia e dalla cultura giapponese. Le belle immagini che hai postato, ben scelte, sorreggono perfettamente il testo. Bravo.
  15. Ma che bel campo di lavanda, sembra davvero la Provenza Begli scatti Roby, anche senza il treppiede hai sfruttato bene la situazione. La farfalla dovrebbe essere una cavolaria. Ma non sono un esperto.
  16. Questa foto è fuori contest, troppo vecchia. La pubblico per dovere documentale, infatti si nota perfettamente una perturbazione di bassa pressione che si incunea sotto l'alta pressione. Sembra un monsone. Neanche a dirlo, sono rientrato a casa sotto la pioggia
  17. Abbiamo spesso affrontato discussioni sulla passione per la fotografia senza mai conoscere il vero limite di tutte le nostre considerazioni. Bene, il limite lo hanno trovato i bravi cineasti della Big Great Story. Il giovane fotografo indonesiano Achmad Zulkarnain: senza braccia e senza gambe dalla nascita, che si muove su un mezzo a motore interamente progettato da lui. Non ho parole, guardate il filmato
  18. Grazie a tutti per il passaggio, i complimenti e la solidarietà Però... wow, sono ancora elettrizzato. Mi sono davvero divertito
  19. Ciononostante ritengo sia una specialità destinata a morire e la farà morire il mercato. Insomma, la Sierra Cosworth la vendevi, come vendevi la Subaru Impreza. Il mercato badava molto alle prestazioni e ai cavalli, la benzina costava meno e l'acquirente medio non aveva una coscienza ecologista. Oggi non è più così: chi compra una Yaris la vuole com'è nella pubblicità: ibrida, variatore di fase, 30 Km al litro a 100 all'ora. Oppure vuole il suv, anche piccolo, ma spazioso e nessun costruttore farebbe correre un suv, Come è naturale il mercato lo fa chi compra. Il WRC non ha futuro ne sono certo; ciò che non so è quanto durerà l'agonia. Scusate l'OT
  20. Non devono essere più vecchie di un anno. Quindi l'ultimo anno di archivio va benissimo. (le date sono riferite alla durata del contest)
  21. Vero, eravamo abituati male. Considera che queste auto hanno quasi metà dei cavalli di quelle di allora, diciamo intorno ai 360-370, ben distanti dagli oltre 600 di una S4 e sono più facili da guidare. Poche squadre ufficiali e troppi piloti che frenano. Insomma, passati i primi cinque lo spettacolo è finito. Credo che il destino di questo sport sugli sterrati sia segnato.
  22. Enrico Floris

    WRC 2018 Italia Sardegna

    L’ultima volta fu 37 anni fa, nel 1981, Rally della Costa Smeralda e avevo 22 anni. Quella volta vinse Markku Alen al volante della 131 Abarth. Riuscii a fotografarlo da meno di quattro metri di distanza con il 35mm, ancora ricordo il ruggito assordante del motore, il fango che schizzava da tutte le parti e quel brivido… ma che ci faccio qui, in mezzo alla strada… A pensarci oggi quasi mi viene un coccolone. Ma tutti questi anni non sono bastati per ridurre la mia passione per la fotografia sportiva. Aspettavo solo l’occasione, quasi un ultimo sprazzo di vitalità e non lo dico per scherzo. Si suda dall’alba per raggiungere il tracciato, l’auto spesso parcheggiata a qualche chilometro, zaino sulle spalle e via su sentieri limitrofi… che neanche le capre… E poi l’attesa, lunga e snervante (accessi chiusi alle 6-7 del mattino e passaggio delle auto in gara alle 11-12) in cerca di due-tre postazioni da utilizzare durante lo svolgimento della speciale. Le litigate con i marshall, tanti soldatini ai quali non va mai bene niente. Godevo di maggiori libertà 37 anni fa e non avevo bisogno di croppare per via della troppa distanza dal soggetto. Ho davvero sopportato di tutto per provare ancora quelle sensazioni, e allora ho deciso che riprenderò la discussione polemicamente e compiutamente più tardi. Quasi 500 immagini (la 7100 non ha praticamente un buffer), ne ho scelte alcune, quelle che si sono fatte notare prima…. Un omaggio al popolo del rally che si muove a carovane: I Love the Dust, come si fa a vivere senza la polvere.... Nella giornata di oggi ho deciso di seguire il finale di gara nella prova speciale dell’Argentiera, non avevo in programma di fare molte foto, conosco bene il tracciato _ lo batto regolamente in inverno con la fotocamera al collo _ e so che non è possibile trovare punti particolarmente spettacolari, per cui mi sono adeguato alle regole e senza dare troppo fastidio, prima del secondo passaggio, mi sono posizionato ben distante, verso l’esterno, diciamo in linea d’aria a circa 50 metri dal mare e più o meno a 200 metri dal tracciato, zona assolutamente sicura e non riservata alle famigerate “pettorine verdi”, i supermegaprofessionisti (alcuni dei quali non ancora maggiorenni, armati di smartphone e fotocamere bridge. Dovrò scoprire chi ungere per avere una di quelle pettorine) che invece avrebbero libertà di posizionarsi persino sul tergicristalli dell’auto di Sebastien Ojer senza che nessuno osi proferire parola. Per cui mi sono seduto su una roccia in attesa. A questo punto la mia attenzione è stata richiamata da un poliziotto il quale mi ha gentilmente chiesto di allontanarmi da quel punto. Non riuscivo a capire il perché e alle mie rimostranze il gentile poliziotto ha risposto: “Per cortesia, non mi renda la vita difficile, io eseguo ordini del questore”… già, ordini che valgono per tutti, proprio in piena area demaniale, nella quale qualsiasi cittadino italiano o del mondo dovrebbe avere il diritto di transitare e, se vuole, fermarsi. Valgono per tutti, gli ordini, ma non per le “pettorine verdi”… Oops dimenticavo, di fianco a me ce n’erano un paio che si saranno pure vergognate (?) di quanto stava accadendo. Due parole per il questore di Sassari: il diritto è diritto e le aree demaniali sono aree demaniali. Per il prossimo anno le chiedo solo una cortesia: non permetta a chi riceve 1.500.000 euro di soldi pubblici per organizzare la tappa italiana del WRC in Sardegna di riscrivere le regole. I diritti in questa nazione ce li siamo guadagnati pagando un prezzo enormemente più alto. Agli amici di Nikonland: scusate lo sfogo, ma quando ci vuole ci vuole. Dovremo aprire un thread su questo argomento. Comunque mi sono divertito lo stesso e qualche buono scatto credo di averlo tirato fuori. Ma che fatica… non è roba da sessantenni. Buona visione. Pezzo consigliato: Emperor Jones, Joe Lovano
  23. Questa è l'unica foto con i requisiti che ho in archivio. E per quest'anno il periodo delle nuvole è finito Parco dei Sette Fratelli (CA)
  24. Enrico Floris

    Contest - Le nuvole

    Le nuvole fanno parte del paesaggio e spesso danno carattere al paesaggio stesso con forme tra le più disparate, l'elemento fantasioso della natura. Le regole le conoscete. Il contest si svolgerà da Martedì 12 giugno a domenica 24 giugno Partecipate numerosi e con molte foto
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