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Pedrito

Nikonlander Veterano
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  1. Ieri andavo in giro "leggero" con la Nikon V1 e 18.5mm con ginghia a tracolla sulla spalla, ma il kit era così leggero che non mi sono accorto che mi stava scivolando a terra. E così la fotocamera mi è caduta toccando pesantemente terra e rotolando per un paio di metri sul marciapiede. Ripresala in mano, dopo aver constatato che aveva riportato solo un paio di profondi graffi sui bordi del fondello, che l'obiettivo era praticamente intatto e che né le plastiche trasparenti né il display avevano subito danni, ho provato ad accenderla e... miracolo, funzionava ancora! Tuttavia, provando a fare qualche foto, il display segnala sempre il messaggio "Errore. Premere di nuovo il pulsante di scatto", e le immagini salvate appaiono completamente nere. Lo stesso problema si presenta con qualsiasi altro obiettivo montato. Pensando quindi che ad essersi guastato fosse l'otturatore meccanico ho provato a selezionare quello elettronico, e sembra che con questo settaggio la macchina funzioni correttamente. Sono quindi a domandare: può essere l'otturatore meccanico il problema? E se fosse questo, varrebbe economicamente la pena inviare la fotocamera in assistenza per la riparazione? Ed eventualmente dove? Si consideri che non uso spesso la macchina ma che all'occorrenza mi è utile quando non posso portarmi dietro la reflex, che si tratta di una fotocamera che ha quasi 7 anni, che nel corredo ho anche il 10-30mm e il 30-110mm e che non ho al momento altre alternative alla reflex. Ringrazio anticipatamente per i suggerimenti.
  2. Grazie per le info. @ Francesco Contu : Ho letto dei tuoi guanti Decathlon Forclaz e sono andati a vederli in negozio ma, a primo acchito, mi sono sembrati un po' troppo spessi da usare con la fotocamera. Puoi indicarmi quale modello usi? In ogni caso, pur avendo necessità di guanti che tengano calde le mani (ovviamente), non ho bisogno che siano adatti a temperature polari: la Toscana è ben al di sotto dell'arcipelago norvegese.
  3. No no, l'uso descritto non è né giusto né sbagliato. Anche Paoletta mira così, ed è mancina: forse può essere anche questo aspetto a determinare l'abitudine. In ogni caso, chi usa la macchina così può fare a meno del battery grip e del suo pulsante orientato...
  4. Mah... in questo caso la preferisco vestita di tutto punto.
  5. Su Sky è passato un bel documentario sulla sua carriera nel quale si mostravano anche una serie di scatti "di strada" da lui effettuati negli anni 60 a Napoli su aspetti divertenti o semplicemente strani e curiosi della vita nella città partenopea. Ne nacque un libro che non viene citato: credo comunque sia questo, disponibile su Amazon. Ma potrebbe anche essere questo, che sembra disponibile solo usato su eBay.
  6. Sapevo della sua passione per la fotografia, ma temo di non aver mai visto un suo scatto. Piuttosto, noto che scatta in verticale al contrario di quanto siamo abituati a fare, cioè portando in basso il pulsante di scatto anziché in alto come normalmente accade. Ho visto anche altre donne fare la stessa cosa e me ne sono sempre chiesto il motivo...
  7. L'attuale prezzo di listino sembra invero eccessivo, ma se effettivamente sono queste le prestazioni, beh, non è molto distante da quello del pari focale di Sigma che mi pare sia considerato lo standard di riferimento. Una buona notizia per tutti perché, una volta acquistata e aldilà del suo costo, una lente buona e aggiornata allo stato dell'arte rimane buona nel tempo, così come "un diamante è per sempre". Sperando che la prima non tenda ad avvicinarsi ai costi del secondo...
  8. Alla voce "Giallo" Wikipedia afferma che in zoologia il giallo, soprattutto se associato al nero, indica agli altri animali il pericolo, come ad esempio accade per api e vespe e animali marini tossici. Aggiunge inoltre che è il colore sacro del Buddhismo, simbolo della saggezza, così come è uno dei colori simbolo della Cina. Dalle nostre parti il Giallo è utilizzato da quei partiti e movimenti che esprimono una politica più radicale rispetto ad altre formazioni, è adoperato da chi allestisce cantieri per indicare una segnaletica stradale provvisoria, mentre per i napoletani affermare di aver avuto molta paura si dice "Ho fatto il giallo". Bene, benissimo. Fantastico. Ma oltre le dotte affermazioni de "L'enciclopedia libera" del web, confermo che per me il Giallo è soltanto un colore straordinariamente fotogenico che mi piace cercare e ritrarre nelle mie immagini. Pertanto, chi non si fosse ancora stancato di guardare fotografie ben fornite di giallo, dia un'occhiata anche a queste: l'autore gliene sarà riconoscente e lo ringrazierà premiandolo con una virtuale medaglia. Di oro giallo, naturalmente. (aprire le foto) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
  9. E' arrivato l'inverno e con esso il freddo, che per chi fotografa in esterni dovendo muoversi con la fotocamera in mano rende la destra (ma anche la sinistra) soggetta a screpolature, a geloni e a difficoltà nei movimenti. Ho premesso quanto sopra per chiedere se esiste - o se qualcuno sa indicare - un paio di guanti che consenta di mantenerle al caldo senza limitare i movimenti delle dita sulla fotocamera, i cui comandi sono sempre più numerosi e miniaturizzati. Perché al contrario di un fotonaturalista, che immagino fermo sul suo punto di osservazione con la macchina ben agganciata al tripode e con poche regolazioni estemporanee da adottare, chi si muove per fotografare in movimento soggetti diversi in condizioni anche molto variabili di luce, distanze, tempi di esposizione e diaframmi, ha continue necessità di adattare la fotocamera alle situazioni che di volta in volta si presentano. Magari sto chiedendo qualcosa che non esiste o che al contrario può essere trovato banalmente, ma fino ad ora non sono mai riuscito a trovare dei guanti sufficientemente caldi che consentano anche la giusta sensibilità alle dita. Qualcuno può aiutarmi?
  10. Uso una vecchia versione di Lightroom, ma per i miei usi è più che sufficiente.
  11. La Z è decisamente un prodotto diverso dalla One, pertanto sia per il diametro scelto per l'attacco che per la destinazione degli obiettivi che deve montare il corpo non può evidentemente essere simile alla ML che l'ha preceduta in quanto a misure complessive. In questo senso mi pare che Nikon la scelta l'abbia fatta, limitando un po' le dimensioni della Z ma senza rinunciare all'usabilità (e quindi all'ingombro) delle sue progenitrici. Anzi, azzardo a dire che per questi primi modelli la scelta del rotellone PSAM e di misure leggermente più ridotte rispetto a macchine di fascia pro, così come è stato per le prosumer fin qui prodotte, potrebbe far presagire a corpi di ben altre dimensioni per le successive fotocamere di fascia alta. Insomma, per fare un paragone automobilistico, se per lavoro ti devi sbattere ogni giorno 500/600 chilometri in auto, non puoi farlo al meglio con una macchina di piccole dimensioni, perché il comfort dato dall'abitacolo, dalla scocca, dalle sospensioni, dal motore e da tutti gli accessori che consentono una buona vivibilità a bordo non sono compatibili con un'auto dal peso e dall'ingombro ridotti, per tacere dell'affidabilità e resistenza richieste da un uso così intensivo. Allo stesso modo, come è stato già detto, non puoi lavorare al meglio se i pesanti e ingombranti obiettivi che devi utilizzare li attacchi ad una scatoletta piccola e leggera non ergonomica e scomoda da brandeggiare.
  12. Se devo montare obiettivi lunghi e pesanti voglio disporre di una fotocamera sufficientemente dimensionata per tenerla in mano senza stancarmi dopo qualche minuto. Viceversa, se le lenti che uso sono piccole e leggere beh, non vedo il motivo di girare con una macchina inutilmente grossa. Mi sembra una questione di buon senso. Insomma vorrei una fotocamera dall'ergonomia studiata per maneggiarla senza difficoltà, e un corpo sottodimensionato in ogni caso non aiuta a destreggiarsi tra leve e pulsanti poiché anche le mani più piccole hanno comunque necessità di muoversi su superfici che consentano di adoperare senza indugi i comandi della macchina. Semmai sposterei il tema sul peso della fotocamera che, nei limiti del possibile, dovrebbe essere robusta ma leggera: tanto gli obiettivi, per questioni di prestazioni ottiche, funzioni e solidità, più di tanto non possono essere miniaturizzati.
  13. Attendevo dicembre per promuovere io questa personale classifica, ma mi hai preceduto. Per quanto mi riguarda scelgo questa foto che ho già pubblicato su Nikonland ma che, ogni volta che la rivedo, mi fa ridere e sorprendere per la singolare combinazione di elementi colti nella stessa immagine. Non so se ad altri susciti la stessa impressione che fa a me, ma per il genere che pratico e per quelle che sono le mie capacità vorrei riuscire a scattarne una così più di una volta all'anno...
  14. Silvio, lungi da me una qualsiasi critica alla tua apprezzata iniziativa, come espresso nel mio messaggio quando ho specificato che eventuali modifiche non debbano appunto appesantire lavoro che stai facendo. E sono certo che il libro sarà ben fatto perché conosco ormai il tuo modo di operare. Il mio era solo un suggerimento per rendere omogeneo il contenuto della pubblicazione ed organico il contributo di ciascun autore, così come mi sono sforzato di fare io nello spazio che mi hai concesso.
  15. L'ordine di presentazione delle foto in una pubblicazione così come in una mostra non dovrebbe mai essere casuale, e per quanto mi riguarda non lo era. Per una maggiore omogeneità del libro forse sarebbe meglio chiedere a chi ha per così dire sforato gli spazi a lui riservati di chiedere a quali immagini intenda rinunciare, salvaguardando in ogni caso la sequenza indicata delle foto. Sempre che questo non allunghi e appesantisca oltremodo il lavoro dei redattori che in ogni caso devono essere ringraziati per il loro prezioso (e immagino faticoso) contributo.
  16. E' abbastanza certo che i modelli successivi supereranno queste prime Z. E quanto indicato fra parentesi appare forse ridondante. Guai se Nikon non dovesse superare con le sue prossime macchine le attuali: significherebbe la rinuncia a sviluppare i suoi prodotti. Forse quell'opzione - prima del cambio del titolo del sondaggio - poteva essere tralasciata a beneficio delle due ultime, per coloro che mai intenderanno adottare questa tecnologia. Similmente a quelli che con l'avvento del digitale sono rimasti convintamente attaccati alle loro macchine a pellicola. Contenti loro.
  17. Allora ok. E hai fatto bene a cambiare il titolo del sondaggio per maggiore chiarezza.
  18. Infatti è così. Mi stupisco che al momento io sia stato l'unico ad indicarne l'acquisto nel medio termine poichè, a parte chi ha necessità di una buona fotocamera adesso o a breve, chi come me intende sfruttare ancora quella in proprio possesso, quando dovrà sostituirla si confronterà invariabilmente con una grande proposta di ML, sempre più prestanti e aggiornate allo stato dell'arte, e poche DSLR, certamente di qualità ma il cui sviluppo si sarà in qualche modo fermato a vantaggio delle prime.
  19. Certo che comprerò una Z! Perché non dovrei? Lo farò senz'altro più avanti, quando avrò bisogno di sostituire la mia attuale fotocamera perché troppo usata o diventata inadeguata ai miei scopi. E' come se un po' di anni fa avessi affermato che "no, non cambierò mai la mia Uno 45 Sting: va così bene.. e poi quale evoluzione potranno mai avere le auto nei prossimi 20/30 anni?" Signori, la tecnologia va avanti, e anche se adesso la mia reflex mi permette di fare tutto quello di cui ho bisogno, domani (e non intendo fra vent'anni) le ML ci consentiranno prestazioni a cui non potremo rinunciare, "costringendoci" a sostituire con profitto le nostre attuali meravigliose DSLR. Sì, certo, se avessi ancora quella Uno 45 sono sicuro che anche oggi mi porterebbe in giro per le strade d'Italia: ma con quale livello di servizio?
  20. Bravo, belle le foto e coinvolgente il racconto da cui traspaiono tutte le emozioni che hai provato e che, sono certo, ripagano della fatica, del freddo, e delle difficoltà patite per raccogliere quegli scatti.
  21. Vi voglio bene, tutti !!! Non credevo di trovare qui unanimità sul fatto che un dolce tradizionale come il panettone debba essere fatto secondo una sola ricetta, quella tradizionale appunto. Mi scontro da anni con chi afferma convinto che il panettone debba ad esempio essere senza uvette o senza canditi o senza entrambi perché non gli piacciono, e acquista panettoni che non possono quindi chiamarsi così. E' come bere la birra analcolica, o il caffé decaffeinato, o il latte di soia perché le bevande "vere" per un motivo o per un altro non le puoi gustare. Secondo me, allora, meglio niente piuttosto di un surrogato dal sapore vagamente simile al prodotto originale: il mondo è pieno di altri cibi e bevande tra cui scegliere e di cui soddisfare il proprio palato. Sì: viva il vero panettun!
  22. Apprezzo le tue foto, le tue descrizioni dei luoghi e dei soggetti, ma non ti invidio per il freddo che sei disposto a subire per portare a casa questi scatti. Quindi bravo, ma invidia no! Dovrò un giorno risponderti con "L'estate che piace a me!"...
  23. Il mio ricordo di bambino di quella famosa notte è un piccolo Voxson da 16 pollici piazzato su un tavolinetto in camera da letto, i miei seduti a pochi centimetri dallo schermo eccitati per l'evento a cui stavano assistendo e le loro continue esclamazioni di meraviglia. Ed io che nelle sfumate e precarie immagini in bianco e nero provenienti dallo spazio non riuscivo a riconoscere né il LeM, né Neil Armstrong, né il suolo lunare, né alcun'altra cosa distinguibile, e mi domandavo cosa ci fosse di così straordinario assistere a quella trasmissione. Mah...
  24. Per spezzare una lancia sul tuo zoom, vorrei suggerirti di sfruttare tutte le sue molte focali, scattare tante foto e comprendere ciò che davvero sei interessato a fotografare: ha almeno il vantaggio di essere una lente che ti permette di passare immediatamente da un 28mm ad un 200mm equivalente, cosicché dopo qualche tempo potrai riconoscere quali focali tendi ad utilizzare maggiormente - ci sono tanti software che ti permettono di compilare questa sorta di statistica. Una volta capito quali focali usi di più e che tipo di fotografia ami praticare di preferenza, la scelta di un paio di obiettivi fissi di buona qualità o di uno zoom meno estremo sarà quasi automatica. E riguardo alla tua D7500, sono certo che farai prima a consumarla con soddisfazione prima di arrivare a doverla sostituire per obsolescenza.
  25. Non ho ricordi di un fotografo in particolare che abbia ispirato il mio modo di scattare, o forse mi sono interessato e poi appassionato alla fotografia di strada guardando le immagini di tanti famosi fotografi del genere senza chiedermi inizialmente chi le avesse fatte. Quando poi l'interesse è diventato consapevolezza nel voler seguire questa strada (e la metafora non è casuale... ) ho poi cominciato a studiare con maggiore attenzione le foto e i loro autori cercando di impararne la tecnica utilizzata ed individuando le caratteristiche peculiari di ciascuno. Senza dubbio Elliott Erwitt è fra i primi che ho imparato a conoscere grazie anche al libro Dog Dogs di cui avevo disponibilità, e del quale fotografo ho sempre apprezzato la vena umoristica che traspare dalle sue immagini. Joel Meyerowitz è un altro fotografo che ho imparato a conoscere (anzi, direi a ri-conoscere) e poi ad apprezzare soprattutto per l'uso del colore nei suoi scatti di strada, essendo stato uno dei primi ad utilizzare la pellicola a colori per questo tipo di immagini, dimostrando come si potesse fotografare per le vie di una città facendo a meno dell'apparentemente irrinunciabile bianco e nero impiegato da tutti fino a quel momento. Garry Winogrand è stato un altro grande fotografo del genere - non voleva essere definito "street photographer" - che ho scoperto in seguito e al quale cerco di ispirarmi nei miei scatti. Era un bulimico della fotocamera e dopo la sua precoce scomparsa ha lasciato, come Vivian Majer, migliaia di pellicole non sviluppate. Meravigliosi sono alcuni video in cui lo si vede muoversi velocemente in strada scattando quasi a raffica (a pellicola) spesso a pochi centimetri dai soggetti che incontrava. E mi fermo qui. Se solo riuscissi ad ottenere da ciascuno di loro un centesimo delle loro capacità...
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