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Max Aquila

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  1. E considerando che magari una seconda batteria costerà un centinaio di euro, l'investimento ripaga della differenza di durata. Peraltro in esterni io una seconda batteria la terrei cmq
  2. sulla homepage di Adorama esiste già sotto il nome FlashPoint XPLOR 600PRO TTL a 899 $ USA importante accessorio acquistabile a parte, l'extension head, oltre alla maniglia non fornita nel kit di base
  3. E' passata sul web la notizia del prossimo aggiornamento dell'illuminatore flash Godox AD600 con una versione PRO della quale è anche circolato un pdf poi sparito dal sito della Casa madre GODOX-AD600-PRO.pdf le variazioni riguardano: la mancanza nel nuovo della trasmissione ottica del segnale per Nikon e Canon, mentre resta garantita quella radio wireless con i consueti X-triggers, la batteria di maggior voltaggio e minore capacità ma evidentemente (guardando il tempo massimo di riciclo) di maggiore spunto che però consente una quantità inferiore di scatti rispetto l'immensa precedente, la migliorata stabilizzazione della temperatura colore su tutta la durata dell'alimentazione, una diversa lampada flash e diverso riflettore standard, cilindrico anzichè conico, la potenza quasi quadrupla della nuova luce pilota Ovviamente anche AC alimentabile, gode sempre della Bowens compatibility per tutti gli accessori passati. Cambia l'estetica del corpo ma rimane inalterata la disposizione dei pulsanti: migliora la leggibilità dei menu'... Compatibile in radio-wireless i-TTL flash con tutte le marche di fotocamere con le quali questa Casa ha stabilito connettibilità nei modi consueti cambia la posizione dei piedini della nuova lampada, dotata di una luce pilota di più degna potenza Godox, ancora una volta, per i regali non aspetta la Max Aquila per Nikonland 2018
  4. Guarda che il cartaceo di cui parlo sono le stampe delle fotografie che perlopiù oggi restano nel fondo di un hard disk, o, ancora peggio, di una scheda di memoria telefonica. L'esperienza che promana dagli articoli pubblicati dalle riviste di trent'anni fa proveniva appunto dalla pratica fotografica intesa dall'idea, attraverso la ripresa, per finire allo sviluppo ed alla stampa Oggi il trasferimento dell'esperienza avviene in maniera digitale e le riviste stampate che sopravvivono lo devono solo agli introiti pubblicitari. Ovvio che anche la loro versione online esisterebbe in base agli stessi parametri di budget (al contrario di Nikonland, come dimostriamo da un bel pò di tempo), ma il problema sta nella destinazione: il trend attuale (da tre lustri) è ormai il web, le edicole chiudono o falliscono, le librerie fuori network pure. I negozi cedono di fronte ai colossi come Ikea, Decathlon, Zara, Amazon (in ordine inverso di importanza) Cercare Fotografare in un edicola, permettimi, oggi è un pò come continuare a giocare la schedina al Totocalcio: che esiste ancora, ma invece dei 17 milioni e mezzo del record di montepremi del 11/1991 (convertito dai 34 mld di lire) nell'ultimo concorso del 30/12/2017 ha assommato un montepremi di 120mila euro... Se piace... Per tutto il resto c'è Nikonland (gratis)
  5. Bravo: e come vedi dalle due belle foto "d'epoca" pubblicate da Serpaven in questo thread, è questa alla fine della fiera l'unica delle cose che ancora oggi conti di realizzare per dare concretezza alla fatica della ripresa
  6. ehhhh... scripta manent... Il vantaggio della Stampa, di cui parliamo da dodici anni su queste pagine virtuali. Conservare ingombra, ma tramanda. E mutua l'esperienza dell'attuale con quella di ciò che è stato. Per pensare di innovare bisogna aver conoscenza di ciò che sia stato già detto, scritto, fatto.
  7. hola, Valerio, se vuoi ripassare ti posso PRESTARE l'edizione 1987 dell'Almanacco oppure, per sognare, il Gennaio 1964 di Popular Photography... Marina Vlady by Philip Halsman con un editoriale che...puo' lasciare perplessi anche a 53 anni di distanza ed un articolo sulla composizione di 10 pagine che basterebbe a organizzare un corso di fotografia di una settimana
  8. ognuno dei gruppi editoriali citati ha avuto i suoi meriti nella formazione delle persone che qui leggono, dagli "anta" in su... Perche' quelle che oggi di anni ne contano da trenta in giù e che quindi hanno passato il capodanno del nuovo millennio nella fase nella quale si comincia a leggere non più solo per imparare, ma anche per documentarsi (14-15 anni) non hanno di certo passato la nostra trafila alle edicole e nelle librerie, quanto sul web ad alimentare la loro personale sete di conoscenza. Quel film del 2013 che ho già citato in alcune occasioni, "the secret Life of Walter Mitty", parla della cruda trasformazione della testata Life dalla carta stampata alla versione online: è un esempio di cosa avrebbero per tempo dovuto organizzare, nel loro piccolo, questi gruppi editoriali italiani per sopravvivere al cambiamento che all'interno di essi, alcuni dei loro stessi redattori (Ando Gilardi, tanto per fare un esempio) scrivevano, profetizzando ciò che sarebbe di li a poco avvenuto, inascoltati... Sono personalmente grato a molti di quei redattori che hanno sviluppato in me la curiosità nel provare a realizzare, in particolar modo al citato Maurizio Capobussi per la macrofotografia, come anche a Giampaolo Bolognesi e Roberto Tomesani per gli argomenti legati alla camera oscura ed alle antiche tecniche di stampa, che univano la Storia della Fotografia alla sua pratica realizzazione, anche moderna. In particolar modo alla Pista dei Lettori su Tutti Fotografi, nella quale Bolognesi rispondeva crudamente alle domande oziose di confronto tra ottiche o alle richieste di consigli per gli acquisti, con frasi del genere: "...lei sta confondendo limoni con telefoni bianchi..." concludendo le sue risposte frequentemente con uno "stia bene" in fondo piuttosto in controtendenza su di una testata che avrebbe bellamente potuto incentivare acquisti scriteriati a vantaggio dei danarosi inserzionisti degli anni Ottanta e Novanta ...del secolo scorso. R.I.P.
  9. in condizioni meteo come queste probabilmente anche un 70-300 di vecchia generazione (e ben piu' leggero del tuo 80-400) ti avrebbe consentito di regalare le stesse emozioni che spettano alla composizione, al taglio d'inquadratura (concordo sul 16:9) ed all'esposizione scelta. Difatti la questione che dibattiamo su Nikonland da sempre, non è relativa al possesso della migliore attrezzatura disponibile in commercio, bensi' alla ricerca di quella più adatta alle condizioni di ripresa. Portarsi in parete un 500/4 su di una D850 ritengo (senza cognizione di causa) sia impossibile ai più, a meno che non venga paracadutato sulla vetta una volta raggiunta. Ogni compromesso utile porta a scattare un "tot" di foto in più di quelle che pesi e costi impossibili impedirebbero di realizzare: l'intento è da sempre quello ! Belle foto...come tuo solito
  10. A entrambi ed a tutti gli altri buon 2018
  11. Lasciamo stare Porsche e Ferrari per favore... e dimmi dove io abbia scritto dell'inaffidabilità di cui tu parli. Se di qualcosa ho scritto è proprio dell'eccellenza di certi aspetti e dei difetti, inevitabili, di entrambi i sistemi. Dopo averli usati entrambi. Al tempo stesso ho il vantaggio del non aver cambiato ancora marca né sistema. Il che mi consente appunto di evidenziare pregi e difetti senza peli né sulla lingua né ...da portafoglio svuotato
  12. In più... la focale dei 28mm su sensore aps-c è a mio parere quella peggio risultante tra tutti i grandangolari dalla differenza di formato... risultando alla fine un'inquadratura né carne né pesce..
  13. Io credo che si debba smettere di decidere...da che parte stare (ML o reflex) solo comprendere ad oggi i punti salienti di ognuno dei due sistemi per poi decidere nel soggettivo di ogni utilizzatore cosa preferire per che uso. Io a mare a fotografare barche e surfers (con la vela e senza) una a9 per tutta la vita (fino a che non la faccia Nikon) A fotografare acqua benedetta e scambi di anelli....ancora reflex...indovinate? Nikon. Direi che in borsa oggi vorrei avere entrambe. La a9 per le prestazioni dinamiche di sensore otturatore ed af, oltre che per la silenziosità assoluta (teatro/animali/street) Le mie Nikon per l'equilibrio e l'affidabilità in ogni situazione, mutuate da trent'anni di abitudine al marchio. Se fossi un newbie probabilmente investirei direttamente sul nuovo:il sistema ML. Per inciso e' proprio ciò che consiglio a chi cominci. Ovviamente... Perché io mi reputo essere una persona intellettualmente onesta e disinteressata. Nonostante i.miei acquisti dell'ultimo anno ed anche i miei desiderata ancora inevasi, stiano tutti in ambito reflex.
  14. Max Aquila

    Calendario 2018

    Belle foto anche quelle non "in action". Davvero ben pensate. Complimenti
  15. Okay, ho letto tutto, vado in laboratorio... Ci si vede in primavera..., all'uscita del CES
  16. A me quell obiettivo all apparenza inconsistente piace moltissimo. Mi ricorda la resa cromatica su pellicola dei miei sigma 400/5,6
  17. diciamo che il rosso sul blu...impatta...! se la vede Sgarbi....
  18. l'altra eccezione, precedente, era stata quella del grip che aveva innovato nella disposizione delle batterie, l'MB-D10 originariamente per D300 e mantenuto anche sulla diversissima D700 Io lo comprai sulla D300, faceva schifo (il pulsante ausiliario troppo sensibile), lo mantenni con quei difetti sulla D700, insieme alla quale lo vendetti. Da quel momento niente più BG Nikon, solo cinesi. Sicuramente una scelta solo economica: il tuo funzionerà uguale, ma risulterà meglio costruito. Inoltre dicci se dovessi notare su questo tuo D18, perdite di carica di batteria anche senza utilizzo. Giusto per classificare anche questa, eventualmente, come differenza dai plasticoni non originali.
  19. Si. E la sua alternativa economica in casa, ossia la non-metallica X-pro è davvero di un pianeta inferiore, con soli 50 euro di differenza di prezzo. Prezzo che, nel mio caso (amazon.de) è stato di soli 163 euro, spedizione e tutela Prime comprese...
  20. giochiamo coi regali di Natale... grande, grande, grande agilità e progressività di regolazione: collari a molla per bypassare la cremagliera e poi regolazione fine, superfine, extramoltofine !
  21. Bel reportage Gabriele: quindi sei andato li senza sapere che cosa calassero....nel senso delle dimensioni... giusto per decidere che obiettivo portarsi... Fortuna Adiuvat Audaces
  22. Il mio regalo di Natale per me medesimo... una cremagliera anche per me...
  23. Un pomeriggio mirato, quello trascorso da ospiti, presso l'associazione culturale Palermofoto in via T. Tasso 4 a Palermo tra vecchi amici e i loro iscritti, corsisti, professionisti e visitatori, (qua un gruppetto di una parte dei presenti) che hanno onorato l'ultimo appuntamento 2017 di Sigma ART Wed & Portrait, alternandosi ordinatamente e con tutto il necessario impegno, nella prova degli obiettivi messi a disposizione da ossia il 24-70/2,8 ed il 135/1,8, insieme ai miei, il 24-105/4 il 20/1,4 ed il 50/1,4, tutti rigorosamente appartenenti alla selezione "no compromise" di Sigma che prende il nome di ART lo studio ha allestito set differenti in luce flash ed in luce continua, per valorizzare le differenti doti dei due principali obiettivi oggetto di grande attenzione da parte degli intervenuti, il 135mm f/1,8 e lo zoom 24-70mm f/2,8 dedicandosi a diversi shooting alternando i Sigma agli obiettivi in loro possesso. Il tutto grazie anche alla pazienza e professionalità della modella Andreina Cardona, che ha indossato abiti della stilista Marianna Vigneri ed accessori di Irene Ferrara, in un crescendo di situazioni di ripresa che ha divertito e stimolato tutti i presenti a mettere alla frusta i Sigma a loro disposizione. Il bilancio della serata lo misureremo in breve, quando, grazie al periodo dell'anno, molti alberi di Natale palermitani ospiteranno pesanti scatole bianche con la riga nera AUGURI A TUTTI anche da parte di
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