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Max Aquila

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  1. Altra roba uno Z 100-400: eccolo insieme a Z50, 16-50, tcz 1,4x e seconda batteria. All-in-one bag
  2. Secondo me, ce lo confermerà Mauro, è secca per il tele e basta. Del resto, anche la gigantesca LowePro in cui stivo il 500/4, è studiata in origine per contenere fino ad un 600mm f/4 e basta. Col 500/4 posso ricavare lo spazio per un corpo macchina e magari anche un moltiplicatore. Quando ho avuto in visione il mitico 800/5,6 levando lo spessore di fondo, riuscivo a infilarglielo. Ma senza possibilità di altro. Questo 800/6,3 mi sa che ci starebbe insieme al corpo...
  3. però dovete ragionare: la valigia in metallo era inutilizzabile nel 95% dei casi: di fatto ho visto solamente i fotografi PRO di vela che scattavano in barca (non in gommone) utilizzarla, proprio per consentire che, lasciata libera, anche sbattendo non succedesse nulla. Provate adesso a portarvela come bagaglio a mano in aereo...difendendola ai controlli e dalle hostess/dragqueen Ryanair... Inoltre una valigia in metallo di quelle che dite, costa svariati centoni che di certo non vi regalavano: parlate così perchè li avete/abbiamo comprati usati certi obiettivi. I pochi che hanno speso le cifre del nuovo, non credo mi daranno torto.
  4. si, interessante questa politica dei prezzi che mette tutti nella possibilità di scelta senza dover introdurre la variabile del budget. A me del 70-200 resta insostituibile la tridimensionalità ingenerata dall'apertura massima di diaframma... ma vogliamo dire che immagini così, pur scattate (con il 100-400) a diaframmi più chiusi, siano meno che in 3d...?
  5. A me sotto l'avatar servirebbe mezzo metro di elenco, quindi ho risolto da anni, mettendo un link a: "le nostre borse"... così aggiorno solo una cosa
  6. Non è facile oggi, poter fotografare insieme questi due capolavori del catalogo Z-mount: perchè difficilmente chi compra l'uno, si determina poi a comprare pure l'altro... Mettiamoci pure i problemi del momento, che non facilitano la produzione e distribuzione di ogni cosa e il quadro è completo. Ho la fortuna, propiziata da Nital, di avere a disposizione per qualche giorno il nuovo Nikkor Z 100-400mm f/4,5-5,6S e, dopo aver scattato in prima uscita già ben 4k scatti ai miei soliti soggetti ...acquatici... tornato a casa, mi è venuto spontaneo mettere accanto i due zoom, per riscontrare quanto già anticipato da Mauro Maratta nel suo articolo di anteprima del 100-400 principalmente, la straordinaria comparabilità dei due zoom, nonostante la differenza di escursione focale e di luminosità. eccoli in piedi, con il TCZ 1.4x davanti (sono moltiplicabili entrambi) anche nello sguardo dall'alto dimensionalmente simili, se non fosse per il ringrosso del barilotto del 100-400 i due paraluce a petalo sono leggermente diversi, essendo ovviamente più profondo l' HB-103 del 100-400, entrambi a baionetta (il passo filtri dei due zoom è comunque da 77mm per entrambi) vogliamo pesarli senza staffa, tappi e paraluce? incredibile... ...considerando la diversità di schema: 21/18 per il 70-200 e 25/20 per il 100-400 La più marcata differenza sta certamente nella struttura perfettamente IF del 70-200, che resta invariato in lunghezza a tutte le sue focali, invece di allungare il barilotto come avviene nel 100-400 zoomando le altre differenze affiorano in termini di disposizione delle ghiere ed anche di alcuni elementi estetici... come si vede bene, la posizione della terza ghiera, quella programmabile tra diaframma/compensazione esp./ISO, sta molto più centrata (finalmente) nel 100-400, mentre nel 70-200 è tragicamente lontana e difficile da trovare senza staccare gli occhi dall'inquadratura. Variazione estetica: il marchio NIKKOR adesso sta orgogliosamente sopra la enunciazione della focale dello zoom 100-400. lato sx: i tasti funzione sul barilotto sono ovviamente posizionati millimetricamente negli stessi punti in entrambi gli obiettivi, come anche gli slider di AF/MF e del limitatore di minima distanza di messa a fuoco, che però nel 100-400 si abbassa a 3 metri, mentre nel 70-200 è fissata a 5 metri. Come già obiettato da Mauro, sono d'accordo nel dire che su zoom di questa portata, sarebbe utile una posizione di limitatore da minima maf a 3 metri (o 5 m), per velocizzare la messa a fuoco su soggetti a distanza ravvicinata, prestandosi questi due zoom a realizzare bellissimi ritratti. C'è da dire anche che la velocità dei motori AF stepper di questa linea Z-mount è tale che rende inutile o quasi questa considerazione: non ho mai problemi gravi di hunting della maf. Altra notazione estetica, lo stemma Nikkor S sul 100-400 è salito tra le due ghiere principali, mentre nel 70-200 è tra gli slider di controllo. lato dx... nessuna differenza, eccettuata la posizione del marchio Nikon, più centrale nel nuovo 100-400. (le due staffe per treppiede, che ho levato per migliore visibilità dei dettagli, sono assolutamente identiche ed intercambiabili tra i due zoom) insomma, sono o non sono due gemelli separati in culla ? Mentre ci pensate, torno a fotografare... Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022
  7. Ma come: il primo obiettivo per Z, dotato di una borsa da trasporto....e ti lamenti pure ?
  8. arriverà tutto insieme: il fatto che abbiano liberato un esemplare in visione già parla chiaramente. E pure io lo avevo richiesto già con la Z9, prima della presentazione ufficiale. Ma la Z9 ancora è uccel di bosco...
  9. ed in che parte del mio passaggio ricavi che parlavo di precisione? Non funziona.
  10. Aggiungo: perchè non vuoi fare fcus stacking con il Nikkor Z MC50/2,8 che dal tuo elenco mi pare essere l'unico obiettivo Z che possiedi? Con quello funzione egregiamente, come con qualsiasi altra lente Nikon Z. E' il momento di...
  11. Luigi: te l'ha più volte ripetuto Mauro... e per la verità lo avevo sottolineato in uno dei miei articoli anch'io. Il Focus stacking Nikon è una pratica micrometrica che richiede obiettivi nativi. Risparmia la telefonata
  12. Avà che l'ho trovato l'obiettivo Nikon che sto usando di più in questo periodo: mi è arrivato in visione (grazie a Nital) poco prima di pranzo e ci ho scattato già quasi 4mila foto... Vale?
  13. Un binocolo è per sempre ! Questo è quanto leggo spesso tra i commenti di chi se lo sia già acquistato, spesso pagandolo cifre sostanziose, e per questo abbia ...promesso a se stesso quel corollario, inconsapevole della durata delle sua vita futura e mutevolezza delle esigenze e potenzialità. Già, perchè come ogni obiettivo fotografico, anche il binocolo (per giunta dotato di ottiche in maniera non intercambiabile), è dedicato prevalentemente ad un determinato tipo di utilizzo e quanto più specifico per destinazione, di solito anche più costoso e ...ponderoso. Al solito, nella scelta iniziale il pensiero del potenziale acquirente, dopo che al proprio budget di spesa, va subito a peso e dimensioni, classificando un binocolo come inacquistabile, magari proprio a causa dei parametri che ne farebbero la scelta più...oculata nella sua situazione specifica di utilizzo. Oggi qui vedete sulle pagine di Nikonland un binocolo che puristi e integralisti scartano aprioristicamente: un binocolo zoom con escursione focale 10-22x ossia di ben 2,2x rispetto al rapporto base 10x50: un Nikon Action VII 10-22x 50 di qualche anno fa, uscito di produzione e sostituito dall'attuale linea Action EX, caratterizzata da alcune differenze sostanziali delle quali andrò via via parlando. Ma prevalentemente... ZOOM ! Cosa comporta ciò? Che azionando la levetta a cursore presente a fianco all'oculare destro, si può ingrandire il campo inquadrato fino a 2,2 volte la visione iniziale, che è quella di un 10x50, caratterizzata quindi da una notevole pupilla d'uscita. la presenza di questa levetta comporta innanzitutto la presenza del correttore diottrico solamente sull'oculare di sx, sicuramente una limitazione Ma andiamo con ordine e spiegando anche le motivazioni di una simile scelta. Ho comprato questo binocolo poco meno di dieci anni fa e purtroppo non in Italia ma nella filiale Nikon di Monaco di Baviera, a suo tempo assai più presente a livello di MKT sul web. La mia necessità di questo binocolo è essenzialmente legata alle occasioni di scatto a mare, durante le regate veliche e di windsurf, quando un binocolo diventi essenziale per comprendere l'andamento dei tempi di partenza, segnalato sulle barche giuria sull'apposito albero di segnalazione con pennelli numerici, impossibili da scorgere da terra ad occhio nudo, pur in possesso dei potenti tele con cui solitamente mi accompagno in queste occasioni. Questo perchè un 10x se su un monocolo equivalga ad una focale da 500mm, in una visione binoculare comporta un campo inquadrato ampliato e, sopratutto, TRIDIMENSIONALE, in una misura irraggiungibile da occhio umano. Pensate bene che utilità rivesta la possibilità di zoomare da 10x fino a 12, 15, 18 e 22x sui singoli regatanti, per riuscire a comprendere anche lo svolgimento delle fasi preordinate ad uno START di regata, oppure anche per individuare il numero velico (e quindi un concorrente in regata, a distanze incompatibili pur con quelle di un 800 o 1000mm: e con la chiarezza e stabilità di un binocolo ben PIAZZATO SU TREPPIEDE ! eccolo quindi sulla sua essenziale ma efficiente staffa Nikon TRA-2 che lo equipaggia, purtroppo non a standard Arca Swiss, per cui la si deve dotare di piastrina apposita Spiegato i motivi della mia esigenza andiamo a descriverne le caratteristiche: diametro lenti 50mm pupilla uscita 5mm campo visivo angolare reale 3,8° campo visivo apparente 38° campo visivo ad 1km 66° luminosità relativa 25 distanza di accomodamento occhio 8,6mm messa a fuoco minima 15 metri regolazione distanza interpupillare mm 56-72 dimensioni (largh x lungh x prof) mm 197 x 197 x 68 peso (senza tappi) 965g dalle quali caratteristiche emergono anche i tratti distintivi dell'apparecchio, caratterizzato da dimensioni anche superiori ad un 16x50 di pari categoria, pur se di peso paragonabile, anzi inferiore di un paio di etti. Ma dalla distanza minima di maf davvero elevata (cosa trascurabile a mare), tratto distintivo dei binocoli della stessa categoria, ossia a prismi di Porro, contrapposti a quelli con schema di prisma a tetto, caratterizzati da dimensioni, pesi e distanza minima di maf, decisamente inferiori e, usualmente, qualità e prezzi decisamente superiori a parità di esigenza. Questo mio Nikon resta quindi un binocolo facile, economico (attorno ai 140 euro) e sufficientemente leggero, caratterizzato da quella elevata escursione focale e anche da una ergonomia decisamente indicata per un utilizzo in condizioni di continua alternanza con i gruppi fotocamera obiettivi (pur se non per ingombro), come testimonia in questa foto la facile e forte presa gestibile con questa famiglia di binocoli favorita nella parte posteriore, dagli appositi e ben pronunciati incavi per i pollici delle due mani (o della sola con la quale spesso lo si impugnerà) oculari in gomma morbida, ma resistente, comodi ad occhio nudo, un pò meno con gli occhiali (ed infatti io preferisco levare gli occhiali per utilizzarlo) la manopola centrale di messa a fuoco che dopo ogni zoomata va adeguata, ovviamente sovradimensionata e ben gommata, per un facile utilizzo anche con i guanti un insieme caratterizzato certamente da facilità di utilizzo ed essenzialità nelle regolazioni, ivi compresa la levetta di zoomata, (però un pò troppo distante dal pollice destro) Un acquisto del quale non mi sono mai pentito e che mi ha anzi invogliato a guardare gli altri prodotti delle tante linee che Nikon dedica ai cultori del genere, dedicati anche ad utilizzi specifici, come la linea WX dedicata alle osservazioni stellari notturne: tanto da essere sicuro che questo Action Zoom non resterà unico Nikon ...per sempre, ma che prima o poi un bel 18x70 dovrà pur venire ad arricchire la bacheca dei miei strumenti di osservazione alle lunghe distanze. Andiamo alle impressioni di utilizzo: partendo proprio dalla capacità di zoomata... non volendo impegnarmi nella ripresa macro di uno degli oculari, ho preso dei precisi riferimenti della scena inquadrata, quella del panorama qui sopra... questa è l'immagine presa con la Z50 ed il 24-200 a 200mm, che per effetto del formato DX sono 300mm equivalenti... ...e questo ciò che vedevo nel binocolo al minimo della sua focale, ossia 10x... già una bella differenza ! oppure, questa la ripresa fotografica a 300mm equivalenti... ...mentre questa la visione al binocolo al massimo del suo ingrandimento, ossia 22x... Sicuramente un valido aiuto, a patto di: tenere sotto al binocolo un treppiede stabile ed in grado di alzarsi fino all'altezza di osservazione degli occhi (quindi giocoforza dotato di colonna centrale, anche bella alta) regolare al meglio la distanza interpupillare, a pena di soffrire nella visione, specie agli ingrandimenti maggiori (mentre 10x e fino a 15x è di tutto riposo) usare una testa a sfera con base panoramica, per avere ogni possibilità di fissare l'angolazione allo scopo della migliore regolazione di cui al punto 2) un binocolo, questo Action VII sicuramente perfettibile, specie nell'antiriflesso delle lenti e nell' impermeabilizzazione, che sono le qualità a vantaggio della nuova serie Action EX attualmente in catalogo ma che per le mie esigenze di utilizzo diurne e marine, insieme al prezzo di acquisto davvero al limite dei prodotti da bancarella, non fa rimpiangere il rischio di eventuali rotture o allagamenti, sempre possibili quando si riprenda a mare, o a contatto con sabbia e salsedine, oltre che sotto al solleone estivo siciliano... Un acquisto consigliato a chi non voglia impegnarsi economicamente in acquisti di prodotti delle linee superiori, ma necessiti di uno strumento da lavoro, che pur afflitto da piccoli livelli di distorsione (connaturata alla qualità del prodotto) ma fisiologici negli schemi a prismi di Porro e, sopratutto, per nulla disturbanti in fase di visione (visto che non stiamo parlando di ripresa) e da inevitabile aberrazione cromatica, specie da 18x in su, quasi impercettibile invece all' eccellente, minimo ingrandimento di 10x, si renda conto che un binocolo serve a quello per cui lo si acquisti e se cambiano le esigenze, sia sempre possibile affiancarne uno più specifico, magari dallo schema del tutto differente. Al prossimo... Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022
  14. anche la Coolpix P1000, bridge camera del 2018 munita di obiettivo incorporato da 24-3000mm equivalente (dotata di sensore da 2/3" con coefficiente formato 5,6x), aggiorna il suo firmware dalla versione 1.5 a quella 1.6 con i seguenti cambiamenti: • È stata ristabilita la seguente correzione, che era stata introdotta con la versione firmware 1.3, ma omessa dalle versioni 1.4 e successive. - È stato risolto un problema in cui le immagini scattate utilizzando Velocità alta o Velocità bassa con 3200 o 6400 selezionato per Sensibilità ISO nei modi P, S, A e M venivano registrate a ISO 1600 invece che al valore mostrato nella visualizzazione di ripresa.
  15. anche la Coolpix P1000, bridge camera del 2018 munita di obiettivo incorporato da 24-3000mm equivalente (dotata di sensore da 2/3" con coefficiente formato 5,6x), aggiorna il suo firmware dalla versione 1.5 a quella 1.6 con i seguenti cambiamenti: • È stata ristabilita la seguente correzione, che era stata introdotta con la versione firmware 1.3, ma omessa dalle versioni 1.4 e successive. - È stato risolto un problema in cui le immagini scattate utilizzando Velocità alta o Velocità bassa con 3200 o 6400 selezionato per Sensibilità ISO nei modi P, S, A e M venivano registrate a ISO 1600 invece che al valore mostrato nella visualizzazione di ripresa.
  16. Puntualmente, secondo il new deal Nikon, arrivano innovazioni fw a breve scadenza dalle commercializzazioni di prodotti Z: è la volta dei due zoom sui quali da qualche mese tutti gli occhi sono puntati... (l'aggiornamento prevede che l'obiettivo venga montato sulla fotocamera Z su cui verrà effettuato) NIKKOR Z 24-120mm f/4 S NIKKOR Z 100-400mm f/4.5-5.6 VR S per entrambi le modifiche fw, riguardano due nuovi supporti funzione: Modifiche rispetto alla versione firmware da 1.00 a 1.10 • L'obiettivo ora supporta le opzioni per Interv. rotaz. anello messa a fuoco * nel MENU PERSONALIZZAZIONI della fotocamera in aggiunta a Non-lineare. Quando è selezionata un'opzione lineare, ruotando l'anello di messa a fuoco della quantità selezionata nel modo di messa a fuoco manuale si porterà l'obiettivo dalla distanza minima di messa a fuoco a infinito, indipendentemente dalla velocità con cui viene ruotato l'anello. • È stato aggiunto il supporto per la funzione Scambia ruoli an. m. fuoco/contr. * nel MENU PERSONALIZZAZIONIdella fotocamera. * A partire da aprile 2022, le fotocamere che supportano queste opzioni sono (dalla versione firmware "C" 2.00) la Z 9 e (dalla versione firmware "C" 1.40) la Z 7II e la Z 6II. sono quindi delle totali innovazioni di funzionamento, dedicate esclusivamente alla Z9 ed alle Z6ii e Z7ii, ciò non preclude comunque la possibilità di aggiornamento anche se condotto attraverso una delle altre fotocamere Z
  17. Io sono in una condizione particolare: essendo in attesa della araba fenice Nikon, in questo 2022 ho scattato più con la D500 che con la Z50, l'unica delle Z che possegga, se divido le foto fatte per me da quelle scattate per i test, come la reprise della Z5 con la quale in un paio di settimane, ho scattato una certa quantità di foto. Quindi, l'obiettivo più usato con la D500 è stato il mio redivivo AF-S 500mm f/4 G VR, seguito dagli AFD 300/4 e 180/2,8 Mentre su Z gli obiettivi che ho usato maggiormente, fuori da area test, sono stati il Nikkor Z 24-200 ed il MC50/2,8 (per i test ho scattato molto anche con i nuovi DX 18-140 ed il Nikkor Z 28-75 FX) C'è un ma: ho totalizzato molti scatti anche con obiettivi non strettamente NIkon, montati sul Megadap MTZ-11 che riesco ad individuare grazie al fatto che tale adattatore mi consente di individuare focali e diaframmi massimo ed effettivo dai dati EXIF degli scatti. Gli obiettivi che ho usato meno, con immenso dispiacere, sono tutti gli altri miei Z, dal 14-30/4, ai fissi 20/1,8 50/1,8 e 85/1,8 passando per lo stupendo 80-200/2,8: tutti obiettivi per utilizzare i quali aspetto arrivi la mia
  18. tra le mie curiosità, dopo trent'anni di ricarica di batterie ricaricabili, c'è sempre stata quella di misurare l'efficienza dei vari charger. Oggi ancora più importante, essendo devoluti a caricare batterie proprietarie e non più singoli elementi AA/AAA facilmente sostituibili se fallati. Ottima segnalazione: ho visto che, come al solito, su Amazon abbondano i marchi differenti dello stesso prodotto. Con prezzi simili, al massimo differenti per qualche euro.
  19. Lo stesso prezzo... 2.000€ + iva
  20. Io invece, considerata la possibilità di sporcare ed anche molto obiettivi e fotocamere, ci andrei proprio con le cose più vecchie in possesso, per non dover piangere poi. Purché affidabili, conosciute, sperimentate da tempo: in modo da non "rischiare" di toppare una bella foto... perché non ricordo più dove sia il comando che mi serve.
  21. Bisogna imparare ad usare una mirrorless che è una fotocamera diversa da una reflex, specie per l'autofocus. Se levi ogni orpello, come hai scritto...non ti vuoi bene.
  22. NON SOLAMENTE KIT FOTOCAMERA, MA ANCHE OFFERTE SUI MICROFONI RODE: QUI
  23. Attenzione alle offerte sul Nikonstore.it (fino ad esaurimento) dedicate a Z6II e Zfc e Z50 in versione VLOGGER TRE DIFFERENTI COMBINAZIONI, IN FUNZIONE DEL CORPO MACCHINA SCELTO, CON I RELATIVI ACCESSORI A CORREDO DAL PIU' COMPLETO, CON LA Z6II ED FTZ, CAGE SMALLRIG, ATOMOS NINJA AI KIT PIU' ESSENZIALI PER Zfc E PER Z50 TUTTE LE OPZIONI, ANCHE A RATE CON FINANZIAMENTO ZERO INTERESSI. TROVATE QUESTA OFFERTA SU www.Nikonstore.it
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