Un binocolo è per sempre !
Questo è quanto leggo spesso tra i commenti di chi se lo sia già acquistato, spesso pagandolo cifre sostanziose, e per questo abbia ...promesso a se stesso quel corollario, inconsapevole della durata delle sua vita futura e mutevolezza delle esigenze e potenzialità.
Già, perchè come ogni obiettivo fotografico, anche il binocolo (per giunta dotato di ottiche in maniera non intercambiabile), è dedicato prevalentemente ad un determinato tipo di utilizzo e quanto più specifico per destinazione, di solito anche più costoso e ...ponderoso.
Al solito, nella scelta iniziale il pensiero del potenziale acquirente, dopo che al proprio budget di spesa, va subito a peso e dimensioni, classificando un binocolo come inacquistabile, magari proprio a causa dei parametri che ne farebbero la scelta più...oculata nella sua situazione specifica di utilizzo.
Oggi qui vedete sulle pagine di Nikonland un binocolo che puristi e integralisti scartano aprioristicamente: un binocolo zoom con escursione focale 10-22x ossia di ben 2,2x rispetto al rapporto base 10x50: un Nikon Action VII 10-22x 50 di qualche anno fa, uscito di produzione e sostituito dall'attuale linea Action EX, caratterizzata da alcune differenze sostanziali delle quali andrò via via parlando.
Ma prevalentemente... ZOOM !
Cosa comporta ciò? Che azionando la levetta a cursore presente a fianco all'oculare destro, si può ingrandire il campo inquadrato fino a 2,2 volte la visione iniziale, che è quella di un 10x50, caratterizzata quindi da una notevole pupilla d'uscita.
la presenza di questa levetta comporta innanzitutto la presenza del correttore diottrico solamente sull'oculare di sx, sicuramente una limitazione
Ma andiamo con ordine e spiegando anche le motivazioni di una simile scelta.
Ho comprato questo binocolo poco meno di dieci anni fa e purtroppo non in Italia ma nella filiale Nikon di Monaco di Baviera, a suo tempo assai più presente a livello di MKT sul web.
La mia necessità di questo binocolo è essenzialmente legata alle occasioni di scatto a mare, durante le regate veliche e di windsurf, quando un binocolo diventi essenziale per comprendere l'andamento dei tempi di partenza, segnalato sulle barche giuria sull'apposito albero di segnalazione con pennelli numerici, impossibili da scorgere da terra ad occhio nudo, pur in possesso dei potenti tele con cui solitamente mi accompagno in queste occasioni.
Questo perchè un 10x se su un monocolo equivalga ad una focale da 500mm, in una visione binoculare comporta un campo inquadrato ampliato e, sopratutto, TRIDIMENSIONALE, in una misura irraggiungibile da occhio umano.
Pensate bene che utilità rivesta la possibilità di zoomare da 10x fino a 12, 15, 18 e 22x sui singoli regatanti, per riuscire a comprendere anche lo svolgimento delle fasi preordinate ad uno START di regata, oppure anche per individuare il numero velico (e quindi un concorrente in regata, a distanze incompatibili pur con quelle di un 800 o 1000mm: e con la chiarezza e stabilità di un binocolo ben PIAZZATO SU TREPPIEDE !
eccolo quindi sulla sua essenziale ma efficiente staffa Nikon TRA-2 che lo equipaggia, purtroppo non a standard Arca Swiss, per cui la si deve dotare di piastrina apposita
Spiegato i motivi della mia esigenza andiamo a descriverne le caratteristiche:
- diametro lenti 50mm
- pupilla uscita 5mm
- campo visivo angolare reale 3,8°
- campo visivo apparente 38°
- campo visivo ad 1km 66°
- luminosità relativa 25
- distanza di accomodamento occhio 8,6mm
- messa a fuoco minima 15 metri
- regolazione distanza interpupillare mm 56-72
- dimensioni (largh x lungh x prof) mm 197 x 197 x 68
- peso (senza tappi) 965g
dalle quali caratteristiche emergono anche i tratti distintivi dell'apparecchio, caratterizzato da dimensioni anche superiori ad un 16x50 di pari categoria, pur se di peso paragonabile, anzi inferiore di un paio di etti.
Ma dalla distanza minima di maf davvero elevata (cosa trascurabile a mare), tratto distintivo dei binocoli della stessa categoria, ossia a prismi di Porro, contrapposti a quelli con schema di prisma a tetto, caratterizzati da dimensioni, pesi e distanza minima di maf, decisamente inferiori e, usualmente, qualità e prezzi decisamente superiori a parità di esigenza.
Questo mio Nikon resta quindi un binocolo facile, economico (attorno ai 140 euro) e sufficientemente leggero, caratterizzato da quella elevata escursione focale e anche da una ergonomia decisamente indicata per un utilizzo in condizioni di continua alternanza con i gruppi fotocamera obiettivi (pur se non per ingombro), come testimonia in questa foto la facile e forte presa gestibile con questa famiglia di binocoli
favorita nella parte posteriore, dagli appositi e ben pronunciati incavi per i pollici delle due mani (o della sola con la quale spesso lo si impugnerà)
oculari in gomma morbida, ma resistente, comodi ad occhio nudo, un pò meno con gli occhiali (ed infatti io preferisco levare gli occhiali per utilizzarlo)
la manopola centrale di messa a fuoco che dopo ogni zoomata va adeguata, ovviamente sovradimensionata e ben gommata, per un facile utilizzo anche con i guanti
un insieme caratterizzato certamente da facilità di utilizzo ed essenzialità nelle regolazioni, ivi compresa la levetta di zoomata, (però un pò troppo distante dal pollice destro)
Un acquisto del quale non mi sono mai pentito e che mi ha anzi invogliato a guardare gli altri prodotti delle tante linee che Nikon dedica ai cultori del genere, dedicati anche ad utilizzi specifici, come la linea WX dedicata alle osservazioni stellari notturne: tanto da essere sicuro che questo Action Zoom non resterà unico Nikon ...per sempre, ma che prima o poi un bel 18x70 dovrà pur venire ad arricchire la bacheca dei miei strumenti di osservazione alle lunghe distanze.
Andiamo alle impressioni di utilizzo: partendo proprio dalla capacità di zoomata...
non volendo impegnarmi nella ripresa macro di uno degli oculari, ho preso dei precisi riferimenti della scena inquadrata, quella del panorama qui sopra...
questa è l'immagine presa con la Z50 ed il 24-200 a 200mm, che per effetto del formato DX sono 300mm equivalenti...
...e questo ciò che vedevo nel binocolo al minimo della sua focale, ossia 10x... già una bella differenza !
oppure, questa la ripresa fotografica a 300mm equivalenti...
...mentre questa la visione al binocolo al massimo del suo ingrandimento, ossia 22x...
Sicuramente un valido aiuto, a patto di:
- tenere sotto al binocolo un treppiede stabile ed in grado di alzarsi fino all'altezza di osservazione degli occhi (quindi giocoforza dotato di colonna centrale, anche bella alta)
- regolare al meglio la distanza interpupillare, a pena di soffrire nella visione, specie agli ingrandimenti maggiori (mentre 10x e fino a 15x è di tutto riposo)
- usare una testa a sfera con base panoramica, per avere ogni possibilità di fissare l'angolazione allo scopo della migliore regolazione di cui al punto 2)
un binocolo, questo Action VII sicuramente perfettibile, specie nell'antiriflesso delle lenti e nell' impermeabilizzazione, che sono le qualità a vantaggio della nuova serie Action EX attualmente in catalogo
ma che per le mie esigenze di utilizzo diurne e marine, insieme al prezzo di acquisto davvero al limite dei prodotti da bancarella, non fa rimpiangere il rischio di eventuali rotture o allagamenti, sempre possibili quando si riprenda a mare, o a contatto con sabbia e salsedine, oltre che sotto al solleone estivo siciliano...
Un acquisto consigliato a chi non voglia impegnarsi economicamente in acquisti di prodotti delle linee superiori, ma necessiti di uno strumento da lavoro, che pur afflitto da piccoli livelli di distorsione (connaturata alla qualità del prodotto) ma fisiologici negli schemi a prismi di Porro e, sopratutto, per nulla disturbanti in fase di visione (visto che non stiamo parlando di ripresa) e da inevitabile aberrazione cromatica, specie da 18x in su, quasi impercettibile invece all' eccellente, minimo ingrandimento di 10x, si renda conto che un binocolo serve a quello per cui lo si acquisti e se cambiano le esigenze, sia sempre possibile affiancarne uno più specifico, magari dallo schema del tutto differente.
Al prossimo...
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022
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