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Valerio Brustia

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Valerio Brustia

  1. Eh ma Paolo vuol tenere la nebbia se no era come se non ci fosse stata e allora tanto vale star davanti alla tv ed aspettare una giornata limpida. il contrasto aumentalo un poco solo sulla bestia pennuta, ma non troppo se no ciao inverno nebbioso!
  2. Giovanni, ci racconti che impostazioni di fotocamera (D800) raccomandi per ottimizzare i jpg per queste riprese? intendo quale WB, contrasto, nitidezza e profilo immagine ti ringrazio. Una nota: tutti in macro. Nessuno tenta riprese grandangolari?
  3. E' proprio così, vai dove ti MENA il vento, infatti non tutti i luoghi sono adatti al volo aerostatico e ancora ci sono posti adatti in alcune stagioni in altre no. Picard venti anni fa fece il giro del mondo senza scalo con il suo pallone iper tecnologico portandolo in una corrente d'alta quota costante (jet stream o similare). E' affascinante ed ecologico ma molto poco controllabile diversamente sarebbe da utilizzare per pendolare su Milano
  4. Oooo c'e' da piu' di vent'anni!! Gabriele bellissime, ma che sfiga il tempo. Vedo che non sono il solo ad azzeccare le condizioni pessime, ma ci sta anche questo, e' l'esperienza che conta.
  5. In sostanza Marco dovrà cambiare PC, e li andiamo a finire. Michele, gli aggiornamenti sono a bella cosa se si degnassero di dirci che diavolo sono. Nel mio settore lavorativo sono anni che impazziamo per inseguire gli amici della california e se per una piccola ditta ci sta che sia un problema faccio noto che trattasi di crosta mica da ridere anche per ABB, SIEMENS, GE ecc ecc.. Il mercato in regime di sostanziale monopolio contiene politiche di obsolescenza programmata a cui volente o nolente siam costretti a sottostare. Marco cambia il PICCI'.Piu' difficile che il gestore della rete elettrica nazionale AT cambi tutte le protezioni perche' le impostazioni di Win 2016 server fanno a pugni con l'interfaccia web di quegli apparati. Talvolta capita di guardare indietro ed osservare che tutto sto vantaggio forse forse non c'e' stato in questi fenomenali passi in avanti di SO se per fare la stessa cosa ci metto esattamente lo stesso tempo al netto dell'investimento per imparare a muovermi rapido nel nuovo ambiente. Altro che D300!
  6. Di cui ci hanno massacrato di aggiornamenti fino all'anno scorso, quindi con quello di 9 anni fa ha in comune solo il nome. Son tutti figli della stessa mamma: donna di facili costumi e mercenaria del suo corpo.
  7. E così la macchina di Marco si siede e ciaone
  8. INCREDIBILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ho buttato via due pomeriggi di primavera a cavarmi gli occhi su una parete di arenaria del Monte Fenera dove l'avevano segnalato, senza vedere un piffero! Dopo questa tua eviterò di cascarci una terza volta Segnalazioni come la tua sono una figata, dimostrano il significato esplorativo dello strumento fotografico. Senza la tua consuetudine con la fotgrafia difficilmente ti saresti accorto di un evento così particolare e soprattutto non lo avresti potuto condividere rendendoci partecipi e quindi arricchendoci di conoscenza. Quale conoscenza? Fino a 5 minuti fa per quanto ne sapevo il picchio muraiolo vive solo su pareti remote e selvagge. E ti dirò di più, oltre venti anni fa un'amica mi disse d'aver visto il muraiolo sulle pareti della cupola di Novara. L'ho presa per il culo senza ritegno "Avevi assunto sostanze psicotrope non negare....Ehh cara mia il Dolcetto d'Alba ti frega ..." Fortunatamente ci siam persi di vista se no mi toccava chiederle scusa grazie Gianni
  9. Assolutamente! !! Usiamo la vicenda Subal per fare uno spoiler a Isotta. Anni fa ad un eudi show scambiai due parole con Isotta e lui mi confesso' testuali parole: " Le assicuro, i nostri prodotti in termini di tolleramze meccaniche e robustezza non hanno nulla da invidiare a quelle**" Ad ISOTECNIC per eguagliare quei brand storici manca solo di decidersi a prendere una D5/1D e "vestirla".
  10. Più di così cosa si deve ancora dire sul sistema ONE?? E' finita, non pensiamoci più, Nikon ha sprecato un'occasione che poteva essere unica perchè inserita NEL SUO SISTEMA; Il sistema ONE era altro rispetto ai sistemi Mirrorless correntemente disponibili e questo altro evidentemente non è stato recepito come tale nemmeno dalla dirigenza Nikon. Vediamo, aspettiamo, la nuova ML FX, non sarà piccolissima ma dovrebbe portare nel sistema Nikon tutti quei vantaggi (e quelle limitazioni) che portano felicità (e fan smoccolare) i vari utilizzatori Sony-Olympus-Fuji. Comunque, mediamente, uno scafandro ML ad ottica intercambiabile costa MENO (!)
  11. Certo, e certo che invece quello scopo andrà alle cozze. Non c'è storia, chi molla il cellulare va su fotocamere decenti magari passa dalla entry level, ma è destinato a crescere in quella direzione. Come dici tu, è bene che nikon si occupi di fare fotocamere come le sa fare (850 e 500 docet) sapendo che il target siamo NOI; di Alberto che spendono tante palanche per il 600/4 non ce ne sono troppi è vero, ma ci sono e son disposti a investire per uno strumento utile e ben fatto, fatto per fotografare. Una V1 pro con l'evoluzione dei sensori l'avresti presa subito, e l'avrei presa anche io che uso il cellulare per chiamare mia moglie e leggere i messaggi di Nikonland
  12. Sì ma tu stai guardando all'interno di quel 0.1% delle umane genti, persone che il cellulare lo usa per telefonare. La proposta One mi sa che guardava a riportare davanti agli occhi una fotocamera invece di uno smartphone. Tentativo fallito
  13. Certo che sto mondo è ben strano chi fotografa sul serio (0.1% delle umane genti) vuole il formato grande chi fotografa per salvare immagini (99.9% dei restanti) va a nozze con la piastrella telefonica dal sensore microscopico Quando un costruttore propone una via di mezzo tra uno smartphone carrozzabile con accrocchi improponibili ed una fotocamera degna di questo nome, viene bastonato e rinuncia a proseguire per quella strada. Evidentemente una fotocamera, qualunque essa sia, viene presa in considerazione solo da quel 0.1% iniziale, per gli altri è trasparente. E per quel bacino d'utenza interessato un sensore da 1" è deprecabile. Invito tutti a riflettere serenamente sui vantaggi micidiali indotti dall'utilizzo di formati ridotti, che non sono solo riduzione di pesi e misure. Ah, certo non è per gli amanti del bokeh pastoso, ma chiudere quella porta per SOLO questo carattere intrigante è quantomeno sciocco.
  14. diciamo che la competizione è serrata e Subal riesce nel suo intento
  15. Ho detto a mia moglie Laura:" Ma sai che nel forum è arrivato un fotosub che sarà giudice in una competizione foto a Ustica"; E lei: "USTICA!?! Andiamo! quand'è??" Adesso che lo so glie lo comunico. Certo che sarebbe bello, al di là della competizioni che non mi hanno mai intrigato (anzi), Ustica è uno di quei luoghi che desideriamo visitare da molti molti anni. Il valore di un'area marina protetta lo si comprende appieno indossando pinne e maschera. Vediamo come evolvono le vicende personali e gli impegni di lavoro e poi se avanza un buco per due persone sarebbe proprio una bella occasione anche per vedere come funzionano queste iniziative. Ora non posso proprio dire nulla di più, ho visibilità programmatica settimanale
  16. Sì non è una bella vicenda. Peraltro il concorrente diretto di Subal, Seacam, è pure lui Austriaco e si guarda bene dal muoversi dalla terra patria. Staremo a vedere, fatto sta che prima o poi anche i paesi balcanici entreranno a pieno titolo nel consesso europeo e che si farà? Ci si sposterà più in là per inseguire il massimo profitto? mah, fatto sta che Subal non è la prima volta che porta i libri in tribunale.
  17. Il 5 dicembre 2017 è stata resa pubblica la notizia dello stato di Insolvenza di Subal GMBH, leggasi: bancarotta. Ovviamente si è scatenato il panico tra gli utilizzatori (tanti) del prestigioso marchio della fotosub, soprattutto tra quelli che hanno prenotato e pagato in anticipo (spesso da oltreoceano) lo scafandro D850 o D500 (nuovi nuovi). Ho seguito un po' la vicenda per curiosità mia personale e mi sono aggiornato sul web. Ebbene, gli allarmismi forse non sono giustificati: dal dibattito pubblicato su WetPixel (come su altri forum di subacquea - tedeschi e inglesi) Subal stessa ha comunicato che gli ordini in corso e futuri saranno evasi con i tempi tecnici necessari, dovuti alla produzione semi artigianale degli articoli e non imputabili a cause di natura legale. La cosa ha tranquillizzato gli animi, ma un po' di maretta all'orizzonte rimane. In pratica Subal si presenterà con un nuovo assetto societario: Subal GMBH non esisterà più, ma sarà sostituita da una SUbal Made in Serbia. In tutta evidenza si tratta di una politica di riduzione dei costi che ha comportato il trasferimento della produzione in un paese a minor costo (probabilmente con anche qualche agevolazione fiscale). Per ulteriori delucidazioni ho scritto una mail a Dario Lambertini di Bologna che da molti anni distribuisce Subal in Italia, il quale gentilissimamente mi ha risposto dandomi conferma della ricostruzione dei fatti. Allego qualche link informativo per ulteriore approfondimento http://wetpixel.com/forums/index.php?showtopic=61286 http://www.divephotoguide.com/underwater-photography-scuba-ocean-news/subal-restructuring-business http://www.uwpix.eu/viewtopic.php?f=53&t=6777 http://unterwasserwelt.de/subal-gmbh-insolvent/ https://taucher.net/forum-subal_insolvent-ioz85642 Il presupposto corrente, per concludere, è che le Subal continueranno ad esistere così come le conosciamo, robuste durevoli ed affidabili, ma saranno realizzate al 100% in Serbia. Si è trattato di un'operazione industriale, un po' sbarazzina forse, a cui si sarebbe fatto volentieri a meno, ma evidentemente Harald Karl, dal 2011 proprietario ed AD di Subal, ha fatto i sui conti avendo misurato quanto sia difficile sopravvivere in un mercato così specialistico ed in regime di competizione serrata con produzioni provenienti da paesi a minor costo (Nauticam è prodotta ad Hong Kong tanto per capirci). Al BOOT di Dusseldorf lo scorso Gennaio 2018, Subal si è presentata in gran spolvero, con uno stand imponente facendo intendere che l'azienda è solida e non ha alcuna intenzione di uscire dal settore. Dovremmo essere abituati a questo genere di vicende visti i continui spostamenti di attività produttive di Nikon di qui e di là del mar della Cina. In questo caso ha giocato a mal partito l'attributo "INSOLVENT" mai bello da leggere davanti al nome del Brand di un'attrezzatura di elevatissimo livello come Subal.
  18. Alberto è finita, facciamocene una ragione. Il sistema ONE è andato e non tornerà più. Se non si trattasse di Nikon dovremmo pensare che si tratta di politiche di mercato ecc ecc, ma trattandosi di un costruttore che ha basato la sua fama sulla durevolezza delle sue scelte, ecco, ci siam cascati e letta con questo presupposto assomiglia ad una truffa bella e buona: circonvenzione di utenti fiduciosi. La / le nuove ml Nikon saranno al minimo DX, anche se FX è la più plausibile: l'emorragia nella fascia alta degli utenti è seria. Devono scuotersi sul serio e non lo faranno con un sensore da 1 pollice.
  19. Fotografo subacqueo o Subacqueo che fotografa? La faccenda dell'uovo e della gallina, chi arriva prima, è una questione che si applica anche alla fotosub. Qualunque sia il percorso che ci conduce a fotografar sott'acqua rimane il fatto che in mare non siamo, nonostante le affascinanti teorie del capitano Cousteau, nell'elemento a cui apparteniamo. Non abbiamo le branchie e senza la maschera non ci vediamo un H. Punto. Per questa ragione un buon fotosub è prima di tutto un buon subacqueo, anzi un eccellente subacqueo, cioè deve essere in grado di dare per scontato, per naturale ed istintivo, tutto quello che concerne l'immersione sportiva; infatti durante l'immersione la sua concentrazione sarà principalmente rivolta all'atto di fotografare il che significa, come sulla terra ferma, avere occhi attenti per le inquadrature e attenzione al governo dell'apparecchiatura di ripresa. Ma nel contempo il fotosub deve tener d'occhio i parametri di sommozzata (viva il computer!) ed i compagni di immersione. E' brutto ritrovarsi da soli nel blu, specie di notte. Molto brutto. Non credo di sbagliarmi troppo ad affermare che fotografar sott'acqua allontana il sommozzatore dall'immersione ricreativa per avvicinarlo a qualcosa che assomiglia al lavoro subacqueo. Provare per credere. Ed allora proviamo a sciorinare, chiedendo l'aiuto di tutti quanti, quali e quanti devono essere i caratteri che è utile sviluppare per poter realizzare fotosub in sicurezza gettando così le basi per rendere, fotograficamente parlando, proficue le immersioni. Il presente topic non indaga nel merito della capacità fotografica cioè di quel che occorre, oltre alla tecnica pura, per fare una buona foto subacquea. Qui la disamina è solo di metodo pratico, le argomentazioni creative sono le stesse della fotografia all'asciutto, parliamone in altra sede. - prima del brevetto l'"acquaticità", che a casa mia suona come "non aver paura dell'acqua". A parer mio questo è il punto nodale, non temere l'acqua significa allontanare lo spettro del Panico indotto dal mezzo non naturale, panico che può essere mortale per sè e per gli altri. Si fa presto a dire "freddezza", ecco uno che non è "acquatico" può giusto aver freddo. - poi il brevetto e soprattutto le immersioni. Gav, rubinetterie, erogatore, maschera, pinne e boccaglio, la giusta pesata e il computer sono l'abito del subacqueo, devono essere come le tasche dei jeans: scontate una a destra e l'altra a sinistra. Ciò si conquista facendo un po' di immersioni; quanto è un po'? Boh dipende da ciascuno. Più è meglio che meno. Ok, siamo forti, il nostro primo gav è frusto e Peppino si è stancato di vederci alla ricarica della bombola: "tanto sai come si fa, attaccala tu al compressore". Adesso facciamo due foto sott'acqua? La questione fotosub è in primis faccenda di Controllo e Pianificazione cioè Logistica. Serve una certa attitudine alla metodicità e chi la trascura garantisco che prima o poi incappa in guai più o meno dolorosi. Per fare un esempio riporto in step concisi, ciò che per ogni immersione il fotosub è bene che metta in pratica: - A - preparazione pre immersione: di primo mattino o la sera prima disporre l'equipaggiamento in assetto di immersione con test di funzionamento. - B - preparazione all'ingresso in acqua: come disporre l'equipaggiamento (in barca c'è altra gente) e come prepararlo al tuffo (il sub può saltare, lo scafandro è meglio di no) da definire a seconda del caso. - C - gestione dell'equipaggiamento fotografico in immersione: conoscere bene il proprio strumento è fondamentale, trovare i comandi ad occhi chiusi non serve per fare i fighetti, serve a far la foto - D - pianificazione dell'uscita dall'acqua: se qualcuno aiuta meglio, ma si può far da sè è ed utile esserne coscienti; se del caso è bene prepararsi per l'evenienza. - F - riassetto post immersione: ripulire e risciacquare l'equipaggiamento foto non è una questione di ordine e pudicizia, serve a garantire efficienza per le immersioni a venire. E' un esempio buttato lì alla veloce ed aggravo la dose osservando come ciascuno dei passi A-F è a sua volta scomposto in tanti noiosissimi sotto passi, tutti fondamentali. Ci sono subacquei che si preparano una tabellina di marcia per non dimenticarne nessuno e non posso biasimarli, basta un cavo collegato male, un OR pizzicato, una CF piena o delle batterie scariche per mandare a ramengo una bella immersione. Partendo da queste mie considerazioni, forse un po' ovvie e verbose, vorrei che gli altri fotosub mettessero qui le loro esperienze ed i loro aneddoti la cui condivisione può solo arricchire il lettore interessato a questi argomenti. Insomma cosa fa di un buon subacqueo un fotosub e cosa serve ad un fotografo per diventare fotosub.
  20. ATTENZIONE - PREMESSA FONDAMENTALE Poiche' parliamo di iniziare a fare fotosub ci tengo a dire che un brevetto di immersione con respiratore ARA (va come sono vecchio, sto ancora a specificare il tipo) diventa necessario quasi subito anche in pochi metri (cm meglio) di profondità. Occorre perché ci si accorgerà subito che le potenzialità offerte dal respiratore sono tali e tante da non poterle sottovalutare. Quindi corso, scuola, un po' di esperienza e poi giù con la fotocamera. Ok, io sono un pessimo maestro, il 70% delle mie foto son fatte in snorkeling, dai vengo dalla pesca sub, praticavo l'aspetto alla spigola e alla ricciola ed ho portato quell'esperienza nella fotosub. E mi sono accorto che non bastava. Finché si scende con il solo scafandro con il grandangolo qualcosa si riesce a fare, aggiungendo però le luci la cosa cambia di parecchio ed ogni tuffo diventa faticosissimo (il fucile in effetti era molto più idrodinamico). Di fare macro poi, beh provateci e mi raccontate. Questa e' stata fatta in snorkeling tra le rocce sottocosta con mare piatto, di sera, con una pinna dentro ad uno scoglio e la mano sinistra aggrappata ad un'altra roccia per stare il più fermo possibile I Due flash ys-120 sui bracci, lo scafandro (che con il 60 micro è negativo) tenuto con la destra. Ringrazio l'AF solido delka D300 e la velocità del 60AFs se no, col cavolo. Brevetto, brevetto! Deve essere un MUST per qualunque fotosub.
  21. Max, personalmente non potresti farmi domanda più difficile perché quando ho iniziato, ho iniziato sul serio. Non è questione di rifiutare compromessi, la faccenda era, ed è per me, cercare di conservare sott'acqua la stessa potenzialità di ripresa che ho sulla terra ferma pur mediandola con le "regole" imposte dal mezzo liquido. Per questa ragione non spesi nemmeno 100mila lire per il sistema nikonos, risparmiando come una formichina per uno scafandro in grado di garantire il mantenimento di tutte le potenzialità di una reflex cioè - visione diretta reflex, appunto - controllo di tutti i tempi di otturazione (la nikonos si fermava ad 1/15) - usare gli obiettivi che già possedevo - ottenere un mezzo anfibio e non solo suacqueo ( le riprese 1/2acqua te le sogni con qualunque nikonos) rammento che il costosissimo (3 milioni e mezzo) 15/2.8 uw per nikonos 3-4-5 fuori dall'acqua è un bellissimo fermacarte. In mare è vero che il 15 uw diventava una meraviglia ottica dalle potenzialità fenomenali, "Purtroppamente" per chi come me di €€ ne aveva veramente pochi, con il costo del solo 15 ho potuto tuffarmi in mare con 16/20/55 micro, che già possedevo, utilizzando gli scafandri canadesi (a cui sono ancora oggi "sentimentalmente" legato... Ma questa è un'altra storia) Oggi le cose sono cambiate e di parecchio. Ci sono molte possibilità offerte dalle compatte ML che sono un ottimo ingresso alla fotosub. Attenzione però a fare bene i conti perché se in prima battuta il costo di investimento sembra poco, a guardar meglio, aggiungendo magari un macro adapter ed un wide converter di qualità (che oggi tutti cerchiamo perché il palato è diventato fine) la somma cresce e magari lo scafandro per la nostra D7200 non risulta poi molto più costoso. C'e' anche un importante mercato dell'usato ed il materiale si svaluta tanto rapidamente da non riuscir ad invecchiare. Okkio nell'equazione occorre inserire anche il costo di un buon sistema di illuminazione, fondamentale in quasi ogni genere di ripresa sub. Comunque, partendo da queste considerazioni proviamo in questo topic (a seguire) a metter per iscritto qualche ipotesi concreta. PS intanto per cominciare se vuoi fotografar sott'acqua la prima cosa su cui investire è una buona MASCHERA ad ampio angolo di campo di visione, magari ottica per gli handicappati come me, lasciando gli occhialini da piscina in piscina. Già ad un metro di profondità la pressione sui bulbi oculari è un po' più che fastidiosa. Max lo sai e mi provochi, ah!
  22. Valerio Brustia

    Vale in acqua

    mare o montagna basta che .. si possa far due foto anche in acqua
  23. Dall'album: Vale in acqua

    Un momento meraviglioso immortalato da mia moglie che, pur avendo ciccato tempo e diaframma ci ha preso! Brava Laura
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