happygiraffe

Per me la soluzione migliore è una videocamera montata nel manico della lampada scialitica. E' una soluzione che vedo impiegata frequentemente nelle sale operatorie. Ha il vantaggio di essere coassiale con la sorgente luminosa e, se direzionata bene, di non avere la testa dell'operatore che si frappone accidentalmente fra videocamera e campo ripreso. Con le reflex vedo problemi di messa a fuoco (meglio usarle in MF, visto che il soggetto non si muove e che in AF, ad ogni passaggio di mani e strumenti chirurgici nel campo inquadrato, si sposterebbe il fuoco) , di autonomia e di ingombro (il 105 lo vedo corto, a meno di non volerlo mettere molto vicino all'operatore, ma penso che diventi così una presenza fastidiosa).

Naim Mu-So Qb, per chi volesse fare un confronto con il Marshall

Anche con qualche variante:

è il lato oscuro della forza che mi trascina di là

Ma perché non venite a parlarne sull’altro sito? Non è un posto per pochi iniziati. Lo scopo è sempre quello della massima condivisione

E per lasciare senza parole te ce ne vuole! E' un'ottica che mi intriga per la sua lunghezza focale, certo che però sembra realmente mastodontico.

Un maestro della composizione, ogni sua foto sembra un quadro, da quanto ogni aspetto è ricercato e curato con estrema precisione: inquadratura, luce, prospettiva, soggetto. E nonostante questa cura maniacale, sono immagini vive, che suggeriscono spesso una sensazione di movimento.

Io quel disco di Jarrett non ce l’ho in un polveroso e gracchiante vinile, ma in un immateriale formato digitale a 24 bit e 96 kHz. E suona meglio che mai, nonostante quel pianoforte abbia sempre un suono improbabile (lo diceva lo stesso Jarrett).

Grazie Silvio. Non lo conoscevo e mi hai fatto venire voglia di approfondire. In effetti l’accostamento con William Klein ci sta tutto. Vado subito a cercare qualche suo libro.

Pensate che l'enfasi che stiamo mettendo (in termini di articoli, post, fotografie) sulle Z sia eccessiva ? No, trovo che l'enfasi sia commisurata all'importanza del cambiamento tanto atteso. Anzi, ne approfitto per farvi i complimenti per l'ottimo lavoro!! Pensate che siamo stati "convinti" da qualcuno ad essere particolarmente ben disposti verso le Nikon Z ? Ma va là!! Qualcuno è stato influenzato da quanto abbiamo scritto su Nikonland riguardo le Z ? (negativamente o positivamente ?) Sì, forse sì, più che altro mi avete informato con la consueta precisione e competenza Qualcuno ha deciso di comprare una Z per quanto abbiamo scritto noi ? non io Qualcuno ha deciso di NON comprare una Z per quanto abbiamo scritto noi ? no, non la prenderei ugualmente Qualcuno comprerà una Z per quanto abbiamo scritto noi ? magari in futuro

Metto questa. Quel giorno mi ero proprio divertito!

E' bellissima, molto chic!!

Io non penso che (a me) sia necessario averli tutti e tre, ma sono arrivato a ritenere che un 40mm sia la focale ideale per me. Molto spesso con il 35 mi ritrovo a croppare l’immagine.

Fantastico invece il 40mm! A me il 35 pare spesso un po’ largo e il 50 un po’ stretto.

A me è chiarissimo. I lettori si sono evidentemente spostati verso altre piattaforme (internet, social). Ammetto invece candidamente che ignoro totalmente quel mondo di periodici al quale si riferisce Valerio con nostalgia.

Beh, ma vai a vederti sul sito di Keith Ladzinski le foto di arrampicata che fa quest'uomo e poi ne riparliamo.

e voi cosa ne pensate? Perché se è vero che i periodici sono meno e sono presumibilmente meno letti, è altrettanto vero che mai come ora un fotografo ha la possibilità di condividere il suo lavoro con il mondo intero.

Fatto:

Sposto qui questa discussione, stimolata da una riflessione di Valerio:

Valerio, se vuoi sostituisco la parola “genere” con la perifrasi “questo tipo di fotografie della vita quotidiana”, ma sempre di quello stiamo parlando Poi, se vogliamo approfondire, il “genere” non è certo un concetto nuovo: I g. artistici possono essere considerati categorie di opere connotate da uniformità tematica: dalla pittura di storia, stimato il g. più nobile dell’arte, a g. minori quali il ritratto, il paesaggio, la natura morta, i dipinti di animali, di battaglie ecc. (Treccani) Semmai, tornando in argomento, è l’etichetta di “street photography” che è abbastanza raccapricciante.

Mi piace molto la definizione di "fotografia del quotidiano" di Valerio. Il genere non è nuovo, qui qualche esempio illustre: Certo, dai tempi di Cartier-Bresson il genere si è inflazionato a dismisura fino ad arrivare negli ultimi anni ad una nauseante serialità. Come per tutto, dire qualcosa di interessante è sempre molto difficile.

Datemi un 35mm fisso e sono contento.

Purtroppo in città gli elementi di disturbo sono tantissimi, per cui spesso si finisce con lo scartare tantissime foto che al momento dello scatto sembravano buone... Le alternative sono quelle di scattare molto vicini al soggetto, ma ci vuole una certa abilità/faccia tosta, oppure, come dice Nikolas, ti posizioni in un punto di passaggio e aspetti che succeda qualcosa (che potrebbe anche non succedere). L'altro giorno ero in stazione Centrale e ho visto un tale che fotografava la gente che entrava e usciva da uno degli ingressi laterali con un bel gioco di luci. Sarà stato lì almeno mezz'ora nella stessa posizione.

La posa è molto divertente, però quel bidone dell'immondizia in primo piano è un pugno nell'occhio...

Grazie per aver condiviso con noi le tue impressioni in anteprima! Ti vorrei chiedere come ti sei trovato a regolare AF o modalità di esposizione da menù, visto che la macchina non prevede tasti dedicati?