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Dario Fava

Nikonlander Veterano
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  1. Per non essere condizionato, rispondo senza leggere gli altri. Ad un amico consiglierei ciò che farei io, premesso che ho un feeling con nikon, e nonostante abbia provato altri marchi, questo resta immutato, nikon non mi delude mai, a sensazioni tattili ed anche nei risultati. Per il viaggio consiglierei Z più 24-70 f4 S (ed un 35 1.8 anche se nu po' costosetto, necessario per evitare la limitazione artistica che ha un f4 fisso) Perché è leggero estremamente nitido e con un po' di manico permette di fare un po' tutto senza compromessi qualitativi. Non è estremamente compatto è vero, ma è la ML con la migliore ergonomia che abbia mai provato. Pesa circa un kg in meno di una 850+24-105Art e si sente sulla spalla, passeggiando. O meglio io abituato a cose pesanti non la sento proprio. Non ci sono differenze qualitative (con la Z7) ma solo dal punto di vista operativo, differenze talvolta a favore di una altre a favore dell'altra e viceversa. Quindi per il viaggio senza compromessi non potrei consigliare altro. La compatibilità con le ottiche F Mount, è un plus per chi le possiede, nel senso, funzionano bene, se Nikkor anche meglio, ma lo ritengo uno spreco, ci sono ottiche che secondo me sulle Zeta sono troppo ingombranti e vanificano la portabilità, punto di forza di questo sistema. Per cui anche se di S line c'è ancora poco, con quel che c'è adesso, budget permettendo ovviamente, si può fare agilmente reportage.
  2. Io assegnerei un peso diverso ai meriti, perché la macchina e l'ottica sono strumenti che possono fare la differenza ma non tanto quanto il fotografo. Se ad esempio la foto perfetta ha un 100% di ranking mentre un foto sufficiente un 60% Il fotografo è determinante per il 60% ovvero da solo è in grado di raggiungere la sufficienza in base alle sue capacità anche di sfruttare strumenti non superlativi al massimo del loro potenziale, l'ottica è determinante per un 25% mentre la macchina per il restante 15% se la macchina può fare la differenza, come il caso della D5 Allora in quel caso la macchina può dare quel valore aggiunto che può fare arrivare anche ad un ranking di 120% ma solo se il fotografo ha di per sé le capacità di sfruttarla. L'ottica è importantissima La macchina importante ma senza il fotografo da sole non fanno niente.. a meno che non siano queste:
  3. Dopo quel 105 che nikon ha sfornato nel 2016 quindi non troppi anni fa, e viste le caratteristiche, non so se avrà intenzione di replicarsi a breve, mai provato a montarlo su una z? È sproporzionato, goffo. Inoltre, mai provato a fare sport con una z? Notato che l’immagine a mirino se ci si sposta rapidamente si spezza, lagga, è tutta un’altra cosa che usare un mirino ottico, ci vorrà un’evoluzione notevole se si vuole fare sport usando evf. Concordo che ci vogliano ottiche ora, al più presto possibile, di qualità ma che montate su una z non siano imbarazzanti, perché al momento resta una macchina da “borsetta” e lo ritengo uno dei suoi pregi, che consentono di arrivare, a chi vuole essere creativo, dove la reflex è ingombrante e goffa. Ma anche di avere la qualità nikon sempre al seguito.
  4. Il motivo per cui mi ero dotato di quel sistema adesivo di pulizia che sulla D800 ha funzionato a meraviglia, ma non mi sentirei in alcun modo di adottarlo, in caso di necessità anche su una Z, la pressione ma soprattutto trazione del tampone adesivo è troppo aggressiva per un sensore che ha capacità di muoversi.
  5. Infatti quando si accende la macchina con ibis attivo si sente un rumore di sblocco come nelle ottiche stabilizzate...
  6. Nella versione in inglese però non si parla di pompetta, le forti correnti diciamo che non le appartengono, piuttosto sono tipiche delle bombolette o i compressori. Io direi che almeno quella si può usare con tranquillità.
  7. Il fatto è che non le corregge, sono troppo pesanti, credo sia anche colpa del vetro antisfondamento dell'abbaino che è spesso 3 dita. Ho solo tolto la correzione ottica di vignettatura e distorsione che a quanto pare fa da sola perché inserendola non cambia nulla, o l'ottica è perfetta (che non mi stupirebbe) oppure su certe cose non c'è possibilità di controllo. Poco male, il feeling tutto nikon per quanto resti una ML fa chiudere un occhio su alcune imprescindibili caratteristiche. Non è una macchina per farci tutto, ma è molto molto divertente a livello creativo ed ovviamente, ci sono anche cose che fai più in scioltezza e che con le reflex sono complesse e macchinose. Scriverò tutto tranquillo...
  8. Volevo acquistarla ma viste le aberrazioni cromatiche ho deciso di no... 😛 Scherzi a parte ho tra le mani una Z7 con 24-70 in prova... è quasi impossibile trovare difetti a quello zoom. Ce l'ho fatta... Appena avrò tempo di scrivere, porterò le mie impressioni da hater delle mirrorless... Hater che vi anticipo subito... You can't hate a Nikon Z because Nikon is different.
  9. Penso che se urtassi accidentalmente la tendina anteriore, ma anche posteriore, faresti un danno che andrebbe ben oltre una pulizia in assistenza. Questa discussione è stata aperta apposta per raccogliere testimonianze, e la tua mi sembra importante, su quanto e come pulire il sensore, in virtù anche di ciò che c'è scritto sul manuale.
  10. Siamo al ACR v11.2 ora non so da che versione i file Z sono compatibili ma non sicuramente in quelle precedenti alla sua uscita. ACR comunica con i file delle Z è una novità per le camere nikon ed è quindi indicato per chi vuole ottenere il massimo dei risultati senza dover smanettare troppo con i parametri. Per me LR è consigliabile, ma non so se esiste una versione standalone o se è obbligatorio sottoscrivere l'abbonamento.
  11. Dario Fava

    Nikon MB-D18

    Ed hai ragione ma ci sono mercedes che hanno i fianchetti cromati che si scollano, un propulsore diesel di derivazione Renault con gli iniettori che saltano.. uno compra una mercedes pensando di avere una tedesca (del resto anch'io ho una Toyota col cambio francese) ed invece si trova un sacco di difettucci difficili da mandar giù. È l'epoca in cui viviamo, bisogna produrre e vendere, minima spesa massima resa.
  12. Dario Fava

    Nikon MB-D18

    Su alcuni metalli la verniciatura richiede un fondo per poter fare grip, vale in carrozzeria come in ogni altro settore, io lo svernicerei tutto perché anche il pennarello probabilmente non ci sta se non continuando a passarlo, vedrei la cosa dal lato pratico, una ghiera in metallo è molto meglio di una in plastica o teflon, se la verniciatura a polvere elettrostatica, come suppongo sia la scocca intera, in quel pezzo non ci sta, pazienza. Il prezzo sta nella funzionalità senza compromessi operativi.
  13. Dario Fava

    Nikon MB-D18

    È un evidente errore di progettazione, nessuna implicazione funzionale ma solo estetica. Probabilmente hanno sbagliato il tipo di vernice o di fondo che non fa grip con il metallo della ghiera. Se dà fastidio, un pennarello indelebile nero costa poco e tampona il difetto.
  14. Sono ottime considerazioni, ho aperto la discussione proprio per questo, forse solo il tempo ci darà risposte. Se le cose non sono cambiate davanti al sensore dovrebbe esserci un filtro al niobato di litio, che è un minerale molto duro. Difficile da graffiare se non per gravi imperizie, anche se la polvere tirata a secco può graffiare il trattamento delle lenti oftalmiche. Se effettivamente il sensore mobile per via dell’ibis, non va toccato per non rovinare il meccanismo, sorge in effetti la domanda, come fa un tecnico specializzato a pulirlo senza toccarlo? 😄
  15. A parte che a volte c'è più polvere al chiuso che fuori, tipo in macchina oppure in un luogo dove abbondano tappeti poltrone tendaggi o letti, uscire con uno zoom non è una soluzione, se voglio usare i fissi c'è un motivo, altrimenti mi compro una compatta sigillata per non sporcare il sensore. I sensori quando si sporcano si puliscono, non accade di frequente ma accade.
  16. La zeta ha 2 tendine come le reflex, manca il meccanismo di ribaltamento dello specchio, che.. fa aria ed è anche lui lubrificato, il sensore è esposto perché le tendine sono molto delicate se si toccano inavvertitamente è peggio, ma diciamo che è anche più logico lasciarlo così perché è lo strumento che manda la visione al mirino, quindi accendi ed è pronto. Ovviamente se le macchine si usano i sensori si sporcano, pur avendo la massima attenzione.
  17. Massimo hai un modo di vedere che collima perfettamente con il mio, fortunatamente io non lavoro coi lunghi, ma per me la differenza dello sfondo è parte integrante della foto, non meno importante di ciò che sta davanti a fuoco. ovviamente si fa sempre come si può, e si cerca sempre di ottenere il massimo dagli strumenti a disposizione. Ma quando lo sfuocato è morbido la foto per me è commovente.
  18. Quando lavoro porto più corpi per non cambiare ottiche in giro, ciò nonostante capita di non avere abbastanza corpi e si cambia. Sulla D800, che la macchina che ho vissuto di più tra cambi per via della necessità di densità di pixel, l’ho pulito una volta sola. Era un disastro ed è diventato perfetto. Gran parte erano macchie oleose dovute ai residui di meccaniche in movimento. Sulla Z non c’è specchio, suppongo che gli olii siano meno frequenti, la polvere si sgrulla via più facilmente. C’è anche da dire che lavorando spesso sotto al 5.6 non ho mai avuto grande fastidio anche col sensore sporco. Questa secondo me è più delicata per via del meccanismo di stabilizzazione, una spompettata delicata non può fare male, ma toccare il sensore è una cosa che non farei visto l’avvertimento.
  19. Qui il gioco si fa pesante 😂🤣😂🤣😂🤣
  20. Fosse solo sconsigliato, c’è scritto di non farlo per nessun motivo, pure di pompetta.
  21. È già questa è una notizia, perché è vero che è esposto e vicino al bocchettone ma se di solo polvere si tratta dovrebbe bastare il sistema integrato di pulizia. Considerato ciò che dice il manuale mi sembra lecito. Sulle reflex io le poche volte che l’ho fatto, non nascondo una certa agitazione, tra l’altro il sensore è piuttosto infossato e poco raggiungibile. Stando il manuale, che personalmente seguirei, la pulizia più profonda di quella a menù è da delegare all’assistenza. Ma ho già visto qualche intrepido su YouTube con spatolina e liquido... Certamente il mio sistema, che è sicuro e funzionale con le reflex, sui sensori stabilizzati è assolutamente troppo aggressivo per la forza che si deve applicare.
  22. Rieccomi con un'altra domanda sciocca ma non banale. Si sa, le mirrorless hanno il sensore esposto, che sia più soggetto a sporcarsi è ancora da verificare, perché lo specchio che si alza di una reflex muove tanta di quella polvere, oltre ad avere una meccanica (lubrificata) in più che favorisce depositi oleosi... ma prima o poi capiterà di dover pulire anche la Z. Il manuale non è certo rassicurante: Subito all'inizio vi mette in guardia, forse mette in guardia i maldestri o forse il fatto che sia dotato di stabilizzazione lo rende più delicato di un tradizionale e fisso sensore di reflex? Io le mie reflex le pulisco con un sistema molto efficace ma che applica una certa forza essendo adesivo Apro quindi questa discussione per condividere pensieri opinioni ed esperienze con chiunque abbia avuto un confronto diretto con questo aspetto di manutenzione ordinaria. Ci teniamo alle nostre macchine, trattiamole con cura. A voi la parola. Grazie.
  23. Lucky è risaputo che i sensori siano impressionabili permanentemente dalle luci che mandano in surriscaldamento i fotodiodi, questo non significa che se fotografo o riprendo un tramonto, mi si fulmina il sensore, anche perché la luce che entra è controllabile, però il fatto che possa accadere in particolari condizioni è bene saperlo per prestare un po’ di attenzione. Una volta bruciato non si torna indietro. Il nostro non voleva essere un intervento per creare allarmismo, ma per conoscenza. I sensori non sono invulnerabili.
  24. Esatto il saldatore e le tagliatrici al plasma hanno lo stesso effetto ma credo per quantità di luce concentrata. In quel caso basta filtrare come il sole in eclissi. per il laser so che esistono occhiali protettivi (rossi) per chi lavora con strumenti potenti.
  25. Beh quel tipo di laser è molto potente, quelli a scopo ludico per legge devono avere una potenza ridotta, per evitare danni gli occhi, anche se qualcuno oggi vende gadget fuori legge, ma in ogni caso è bene sapere che le luci molto amplificate possono rovinare i sensori, quindi attenzione agli epilatori a luce pulsata (quelli professionali), gli incisori di legno metallo, alle luci laser verdi e viola (anche se nella legge io non ci rischierei) e soprattutto alla distanza a cui si lavora, perché a grandi distanze il laser perde potenza.
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