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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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  1. Ala fine degli anni '70 desideravo intensamente il(la?) Toyota FJ40 Land Cruiser, per le sue caratteristiche di fuoristrada "duro e puro", che però era una spesa ingiustificabile e in fondo non avrei mai potuto sfruttare appieno per quello che era la sua destinazione d'uso. Quindi ragionando con i ...visceri mi comprerei subito una D5X, ma ragionando con la testa no. Sicuramente non a quel prezzo (non perchè non li valga, questo non lo so).
  2. Tornando alla domanda di partenza di Andrea, secondo me c'è una estrema variabilità di resa anche fra obiettivi della stessa classe di età. Certi su sensori densi sono inaccettabili, certi reggono di più. Non è la D850, ma la D800, ma questo vetusto 35-70 f 3.5 Ai (non macro) su 36 mpx faceva ancora una figura dignitosa come nitidezza. Poi chiaramente è antiquariato per tutto quel che concerne il resto. Se si pretende il massimo delle prestazioni ha ragione Mauro, ma se interessano alcuni aspetti più di altri forse anche alcune ottiche (magari non così vecchie) non dell'ultimissima generazione , reggono. Il mio amico Alberto ripreso con il 35-70 Ai su D800, nessuna pp. Crop 100% Per finire sono comunque d'accordo con il consiglio finale di Mauro sul corpo macchina. 24 megapixel come la D750 rappresentano il miglior compromesso, sono un balzo significativo in avanti rispetto alla D700 senza necessariamente richiedere obiettivi dalla resa assoluta.
  3. I risultati più di effetto secondo me si hanno con Rettili ed Anfibi, ma nella maggior parte dei casi richiedono manipolazione del soggetto (posizionarlo in un punto adatto ecc.), cosa che lascerei fare solo a chi ne sa abbastanza da non danneggiare o stressare eccessivamente il soggetto, che non sono molti. La tua Orchidea non è male, bella profondità. Della seconda orchidea, quella violacea, ho uno scatto con il flash ed uno senza, ho scelto di pubblicare quello senza flash perchè nell'altro mi sembrava che i colori risultassero un po' appiattiti, probabilmente un errore mio. Ve la propongo per un confronto. Ho sottoesposto il flash.
  4. Sì, in alcuni generi fotografici per un 70-200 può essere fastidioso, per altri no.
  5. Il collare però è optional, a pagamento. In Inghilterra un negozio online faceva una promozione zoom più collare (replica cinese però, non l'originale) al prezzo del solo zoom. Il Sigma comunque è un valido acquisto che dà notevoli soddisfazioni, come dimostra questo Crociere ...tedesco, particolarmente avvicinabile
  6. Ma non è andata malissimo, ho pure fotografato le orchidee col grandangolo. Certo poteva andare molto meglio, ma mancava uno dei due che mi dovevano accompagnare, era quello che sapeva dove trovare le Drosere (piante carnivore) ad esempio.
  7. Vedo che ormai è di uso comune (almeno per Tamron) il collare per il treppiede direttamente compatibile Arca; c'è sul 100-400 e lo vedo anche su questo zoom.
  8. Io ero andato anche per i tritoni, li ho visti ma non sono riuscito a fotografarli, troppa copertura vegetale, con l'unico che si è esposto un attimo in un'area libera l'af si è fatto ingannare da un rilfesso dell'acqua e poi lui è sparito sotto le piantine Pazienza...
  9. Ricky: meglio il graffito, anche se non è paesaggio, è più vivace. Andrea: Molto bella!
  10. A mio parere nella sua categoria e fascia di prezzo è fra i migliori (sarei però curioso di confrontarlo con il Tamron equivalente....) .
  11. A molti penso che questa foto dirà poco, a molti altri non piacerà proprio. A me affascina ciò che ho ripreso. Siamo in una torbiera. Sono dei girini di rospo appena schiusi dalle uova, si vede ancora il cordone di mucillagine che le inglobava ed i minuscoli girini (pochi mm di lunghezza) sono ancora attaccati,nutrendosi di microalghe ed iniziano appena a far vibrare le codine. Questa è la magia della vita. Tamron 180mm, cavalletto nell'acqua, insieme al sottoscritto(con gli stivali )
  12. Per chiarire, lo scopo di questo articolino è chiedere cosa ne pensate di questo modo di fare macro. E' interessante il risultato? Ci avete mai provato? Ci provereste?
  13. Però si potrebbe suggerire di votare comunque le foto presentate, in modo da eleggere un vincitore che possa scegliere il prossimo tema.
  14. Ricordo, però l'hai mostrato come macro "classico", ossia dalla parte tele. Io ho suggerito un'altra cosa, di usarlo all'estremo opposto, grandangolare, per un effetto diverso. In realtà volevo discutere più questo modo "altro" di fare macro, la macro ambientata, e il 17-70 ritengo sia un' ottima scelta per chi ha fotocamere Dx e vuole provare. Il titolo originale era forse fuorviante, l'ho leggermente modificato per spiegare qual'è il tema principale.
  15. In genere faccio macrofotografia sul campo con le focali più lunghe possibile, 180-200mm macro o, se è foto ravvicinata, anche il 300mm f4; lo sapete già perchè l'ho scritto molte volte. A parte la maggiore distanza di lavoro, ottengo sfuocati più piacevoli. Ma questo è un modo di fare macro, ce n'è un altro, diametralmente opposto, che trovo altrettanto interessante anche se l'ho sperimentato poco negli anni: la macro con i grandangoli. E' una macro ambientata. La differenza principale è che il soggetto risalta e contemporaneamente è contestualizzato, ossia guardando la foto si apprezza il soggetto e si capisce anche qual 'è l'ambiente in cui vive. E' una macro che mi piace anche se l'ho praticata molto poco, almeno finora. Ho intenzione di praticarla più spesso quando trovassi i soggetti adatti perchè devi praticamente ... andargli addosso, perciò ci vuole una certa malizia se sono soggetti mobili. Se si dispone di un grandangolo con distanza minima di mesa a fuoco sufficientemente corta (uno dei vecchi 28mm ai, forse anche qualche Af?, alcuni pregevoli 24mm Sigma, qualche zoom) si può fare, senza dover per forza sborsare cifre impegnative per i decentrabili o orientarsi su oggetti esotici come i Laowa. Per il formato Dx il Sigma 17-70 macro Contemporary a mio parere non è niente male sotto questo aspetto. Oggi ero sull'Appennino piacentino in cerca di rospi, che non ho trovato (se noni girini che posterò in altro topic). ma ho trovato delle orchidee spontanee, che in quanto vegetali, ti consentono di sperimentare senza fuggire. Ho così provato a fare macro ambientata con il 17-70 e secondo me lo zoom focheggiato sulle corte focali permette di fare buone macro ambientate. Ecco qui un'orchidea come la farei di solito, con il 300mm. Bella, isolata dallo sfondo, come sempre. Ed ecco invece delle orchidee ambientate, con il Sigma 17-70 macro (a 17mm alla distanza minima di messa a fuoco , f11 1/400s), Focale 17mm (26mm equivalente Fx) f11, 1/400s In questo modo si ha il soggetto e però si hanno anche informazioni sull'ambiente di vita, ma non solo, l'immagine ha anche una sua valenza estetica, è una macro che è anche un paesaggio. Appena possibile proverò con degli animali. Naturalmente bisogna mettersi al livello del soggetto (ero sdraiato a terra) altrimenti lo si inquadra "appiattito" sul terreno e viene 'na schifezza. A volte può essere utile un flash di schiarita. Commenti, consigli, opinioni, critiche, condivisioni di esperienze sono sempre sempre bene accetti, anzi, mi aiutano a credere che quel che scrivo interessa a qualcuno.
  16. Bella l'ultima. Alle distanze indicate da Massimo li fai pressochè ovunque. Anche più vicini a casa tua/mia/nostra. Il problema, come giustamente osservato da massimo, è la scarsità di interazioni.
  17. L'orto botanico (in generale) è un buon posto per riprendere le libellule in volo, perchè circoscritto, ho però qualche dubbio sul fatto che che il 135mm sia la focale adatta anche su Dx, per averla sufficientemente grande io userei un 300mm f4 liscio (su Dx) o anche con un TC14 (Su Fx e Dx) . Poi... tutto può succedere. Certe specie di Aeshna vengono loro a vedere cosa fai, e allora il 135 sarebbe anche comodo. Ma non vivono dalle tue parti, nè dalle mie, sono dell'arco alpino.
  18. Se il tempo tiene ai primi di maggio potrebbero già esserci (le Anax). Uno degli eventi "magici" che non sono ancora riuscito a vedere e tantomeno riprendere, è l'uscita della libellula adulta dalla larva. Bisogna essere sul posto all'alba ... e sperare di individuarne una. PS Non ti tedio con tutti i dettagli anatomici, ma io voterei per P. wagleriana.
  19. Lo temevo (che fosse un goduria), ma .. permettetemi un OT (in fondo, naturalista sono): il close up si fa apprezzare oltre alla qualità di immagine, perchè mi sembra proprio Podarcis waglerianus, specie presente solo in Sicilia dove sostituisce la nostra lucertola dei muri P. muralis, assente nell'Isola. Tornando al discorso D850, ritengo, ma non so perchè non l'ho provata, che occorra essere più diligenti che con la D500, per poter sfruttare appieno il potenziale. PS. In Sicilia c'è anche ha anche la lucertola campestre P. siculus, ma quella si trova in quasi tutta l'Europa mediterranea.
  20. Con il brusco rialzo delle temperature le prime damigelle si affacciano timide... alla finestra?, no allo stagno! Ischnura elegans, in realtà un "damigello", perchè è un maschio immaturo. Sigma Sd quattro H, Sigma 105mm f7.1, 1/160s, 100ISO esposizione manuale luce naturale, ho provato anche col flash, ma ce ne sarebbe voluto un altro sullo sfondo e non ce l'avevo. E' stato un esperimento per provare con mano la diversa modalità di utilizzo di una Sigma sul campo. La qualità è ottima anche in esterno, ma 1) deve esserci molta luce (o avere un bel set di flash) e 2) i soggetti devono essere assolutamente collaborativi, perchè il tutto è più ...meditato. Sarebbe perfetta per i fiori, ma io ...preferisco gli animali. La D500 in macro naturalistica è un piacere mai visto prima, però mi piacerebbe provare la D850 e... vedere l'effetto che fa, penso non sia facilissima sul campo, anzi dev'essere un cimento non da poco,ma credo che se si fa tutto per bene il risultato sia quanto mai appagante.
  21. Ho vaghe memorie di formati piccoli, ma quando ho cominciato a fotografare con cognizione di causa (verso i vent'anni, fine anni '70, inizio anni '80), se ben ricordo si era già più o meno fissi sul formato classico 24x36 (Minox a parte). I miei non fotografavano, mentre quello che sarebbe diventato mio suocero era molto appassionato di paesaggio (in diapositiva) ed usava una Voigtlaender Vito CL con un 50mm Lanthar fisso (ormai "indurito"), che è sopravvissuta come complemento d'arredo in casa mia, insieme alla sua elegante custodia in pelle. Non mi ricordo se le fotocamere scatolette Kodak(?) usa e getta erano anche loro 24x36.
  22. Una nota di colore, sistemando le cose appartenute a mia mamma, ho trovato un bel po' di foto, queste risalgono alla prima metà degli anni 50 sono i miei genitori ed un'amica. ma non è questo il punto. Sono rimasto incuriosito dalla varietà e dalla minuscola dimensione di alcune stampe. Stampate da un fotografo , e impreziosite da una cornice (un po' storta) ritagliata con forbici di non so che tipo.
  23. Non ne dubitavo, era sincero stupore, anche se, immagino, con le auto venga più facile.
  24. Questa Porsche gialla inclinata in panning mi entusiasma. Bella foto di una bella macchina. Il panning mi sembra una cosa mirabolante, perchè non ne ho mai fatto uno.
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