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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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Tutti i contenuti di Silvio Renesto

  1. Il soggetto non deve essere per forza spettacolare, che dite?
  2. Hai cancellato la D700 perchè ho scritto che le foto le procuravo io o perchè ce l'hai già? Nel caso servissero, le mie ci sono.
  3. All'origine si pensava di non inserire me, Max e Mauro in quanto già ben presenti sul sito e far spazio ad altri. In un secondo tempo, visto il successo del blog -merito dei contributori con le loro storie interessanti e foto di ottimo livello, grazie davvero- si è pensato di farne un libro. Un libro sui Nikonlander che non parli di chi lo ha fondato o di chi contribuisce alla redazione sarebbe però "monco". Già che si fa per il libro, ci è sembrato carino aggiungere le nostre interviste anche al blog così che l'uno sia realmente lo specchio dell'altro. Per cui eccomi qui. Raccontaci qualcosa di te Sono nato nell’hinterland milanese e ahimè, lì sono rimasto, quale cozza sullo scoglio. Sposato, tre figli (ormai adulti) e un gatto. Vado per i sessant'anni (età anagrafica, quella mentale spesso non supera gli otto). Ignorando i saggi consigli di chi mi voleva commercialista, ho seguito i sogni e mi sono Laureato in Scienze Naturali. Dopo un po’ di anni in cui ho fatto l’insegnante di scuola media, il pubblicista scientifico, l’illustratore di libri di testo, il correttore di bozze, senza mai “mollare” la ricerca scientifica… sono riuscito ad entrare all'Università. Mi occupo di morfologia funzionale in Paleontologia (partendo dalle ossa ricostruire come erano e cosa facevano gli animali), mi piace moltissimo discutere, cercare, spiegare, per cui faccio anche divulgazione. Sono specialista di rettili preistorici ma non di dinosauri (anche se qualche volta i dinosauri li fotografo!). Quando e come ti è nata la passione per la fotografia? Mi è sempre piaciuto creare immagini, ho cominciato col disegno. Ai tempi del liceo avevo un amico appassionato di fotografia in bianco e nero, ottimo ritrattista e fotografo di street, che sviluppava e stampava le foto nel bagno. Passavamo interi pomeriggi a casa sua a sviluppare e stampare (per fortuna aveva due bagni!). Lì credo abbia cominciato a germogliare la piantina della passione fotografica. Verso il secondo anno d’Università mi sono potuto comprare una reflex (una piccola, graziosa Pentax Mx con una leggera ammaccatura sul pentaprisma) corredata di 28 e 50mm, a cui ho aggiunto l’80-200mm f4 e, qualche tempo dopo, il mitico 300mm f4 “star”. Il National Geographic aveva appena pubblicato una piccola guida alla fotografia che pur nella sua essenzialità, era molto ben fatta; leggerla mi fece venire la voglia di imparare e sperimentare. E’ cominciata così. La fotografia (come il disegno), si è rivelata molto utile anche per il lavoro all’Università, specialmente ai tempi della pellicola, mettendomi in grado di realizzare in autonomia le illustrazioni dei miei articoli professionali. Qual è il tuo genere preferito oggi? La fotografia agli animali, piccoli e grandi. Sono sempre stato appassionato di natura e quando, col 300mm f4 “star” ho inquadrato la mia prima garzetta nel mirino della Mx (ero al Parco dell’Uccellina, nascosto in mezzo a quei cespugli detti “stracciabrache” per un valido motivo) è stata un’epifania. Ancora oggi provo la stessa gioia e meraviglia nell’incontrare gli animali in natura, sono felice come un bimbo. La fotografia ferma quei momenti e me li fa rivivere ogni volta che riguardo le foto. La fotografia mi permette anche di condividere con gli altri queste emozioni ed è bello. La fotografia ravvicinata, cioè la macro non troppo spinta, mi affascina moltissimo: vedere cose che ad occhio nudo ti sfuggono, creature che altrimenti non riusciresti mai a cogliere in tutta la loro bellezza e particolarità. Le libellule sono i soggetti macro che preferisco. Belle e micidiali predatori. Ho fatto un libro fotografico su di loro. Ma non c’è solo la fotografia naturalistica, Se ho la fotocamera con me, fotografo tutto quello che mi emoziona, mi incuriosisce o mi diverte, situazioni singolari, contrasti, inquadrature che raccontino una mini storia. Mi piacerebbe molto diventare un bravo fotografo di street, ma non mi applico abbastanza. E quando hai iniziato? Fotografavo un po' di tutto, compreso il ritratto e il paesaggio. Ero attratto dall'atto di inquadrare e comporre, di incorniciare nel mirino qualsiasi cosa mi ispirasse, persone, cose, animali, viste di montagna e borghi medioevali di Umbria e Toscana. Conservo ancora tonnellate di diapositive di quei tempi. Con gli anni mi sono sempre più concentrato sugli animali e gli altri generi sono passati in secondo piano. Scansione Scansione da diapositiva Scansione da diapositiva Nikon perché? Un caso o una scelta? Ancora un incontro (Karma?!). Erano gli anni Ottanta e stavo cercando di attrezzarmi meglio per la caccia fotografica; ritrovai quasi per caso un compagno di scuola che non vedevo da anni, diventato Nikonista accanito. Mi fece conoscere le ottiche Nikkor e ne fui conquistato. Mi procurai una FM2 (tendina a nido d’ape) e una FE2, più un 28 e un 50, tutto usato, poi andai da Sansò, mitico negozio di via Broletto a Milano, e scambiai (purtroppo non alla pari) tutta l’attrezzatura Pentax/Ricoh con un 300mm f4.5 If ED e un 105 f2.8 micro-nikkor. Da lì in poi è storia. Come ti trovi? Cosa ti manca? Mi trovo benissimo, sarà per l'abitudine, ma l'ergonomia delle fotocamere Nikon, dal livello medio in su è secondo me impagabile. Dalla FM2 degli inizi alla D500 che ho adesso, non ho mai posseduto una reflex Nikon con cui non mi sentissi a mio agio e ne ho avute veramente tante. Unica eccezione, se vogliamo, è stata la D70, in cui le vibrazioni dello specchio erano registrabili dai sismografi; in macro occorreva stare molto, ma molto attenti. Se ci sono limiti, di solito sono miei più che dell’attrezzatura. Quello che mi manca veramente è un tele macro degno di questo nome. Il 200mm f4 AfD ED otticamente è/era favoloso, ma per il resto è arcaico. Il 180 f2.8 Sigma è molto buono, ma è troppo grosso per essere pratico; il 150 f2.8 Sigma è buono, ma al limite inferiore della lunghezza focale che mi interessa. Sogno un Nikkor 200 mm f4 o un 180mm f3.5/4 AfS VR di concezione moderna. Per il lavoro, in cui la resa dei dettagli è fondamentale, apprezzo moltissimo anche la SIGMA Sd Quattro H. Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi? Tante, forse troppe. Lasciando da parte la natura, l'altra mia grande passione sono le arti marziali tradizionali. La fotografia e le arti marziali litigano sempre fra loro per il primo posto. Ci sono periodi in cui trascuro una per l'altra e viceversa. Ho cominciato col karate verso i diciott’anni, per poi approdare agli stili cinesi, con in mezzo un po' di tutto (comprese alcune ingessature). Ho anche un diploma di istruttore che giace in un cassetto. Continuo a praticare, ma oggi combatto soprattutto l’avversario più pericoloso, il tempo che passa, lui non perdona. Leggo moltissimo, amo andare al cinema e mi piacciono i fumetti d’autore (ma non i manga) e quelli umoristici. In Francia, dove c’è un vero culto, se entro in un negozio di fumetti mi devono tirare fuori a forza. Fotografi i soggetti o gli oggetti di queste altre passioni? Quasi mai. Ho fatto un piccolo portfolio sul Tai Chi Chuan nei parchi a Milano, e qualche volta ho fotografato i miei compagni di pratica nelle dimostrazioni pubbliche, ma niente di più. Qual è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato? La mia piccola-grande spedizione in Centro Italia in cerca della Lindenia tetraphylla, una delle libellule più belle che ci siano. Rara in Italia. Un altro progetto che mi ha dato soddisfazione è stata la realizzazione di una mostra con dei close-up "astratti" di forme fossili, qualcosa di diverso. La mostra ha anche avuto un discreto successo. E in futuro? Continuerò a fotografare la natura, ma non solo, ho intenzione di tornare a variare i temi. Sto portando avanti anche un progetto sui gatti di strada, una specie di fotografia di street. I gatti hanno personalità e carattere, non sono facili, ma quando riesci a conquistare la loro fiducia, è bellissimo. I gatti di strada hanno uno sguardo indurito dalla vita difficile, diverso da quello dei gatti casalinghi. E’un progetto che mi sta a cuore, ma ho veramente poco tempo per cercare i soggetti, così va avanti molto lentamente.
  4. Grazie, capito, non credo mi servirebbe. Se invece potessi/dovessi/volessi comprare qualcosa, credo che questo tele sarebbe l'acquisto giusto.
  5. Quindi sarebbe una specie di mirino ingranditore, versione evoluta di certi pentaprismi opzionali delle F3/F4?
  6. Ho votato no, non sono le macchine che mi servono ed in gran parte è vero anche guardando la roadmap, potrei anche aggiungere che sono sovrapprezzate. L'opzione sì solo quando ci saranno tanti obiettivi era una possibilità, ma per allora ci potrebbero essere corpi diversi, si spera più mirati alle esigenze dei "fotoamatori evoluti" .
  7. E' un obiettivo molto interessante, proposto ad un prezzo ragionevole per la categoria, si pone come alternativa (relativamente) abbordabile al 500 f4. Nella preistoria questo ruolo era svolto dai catadiottrici, ma con perdite di qualità oggi inaccettabili (forse anche allora?). Se questo 500 PF è del livello del fratellino 300, si può solo essere contenti. Chissà se lo sfuocato è meno "nervoso" di quello del 300 o se la lente di fresnel è un elemento vincolante sotto questo aspetto.
  8. Mi sa che mi sono perso un video (sono fermo alla fotografa cinese di architettura e l'altro maschio caucasico, non ho visto le ragazzette) e di conseguenza anche se non fatico a capire il discorso sulla utenza finale proposta, mi manca una parte. Dove lo posso trovare?
  9. Serie interessante, quella del ghiaccio (giusto?) è quella che preferisco.
  10. Soggetto blu sfondo multicolore.
  11. Posso confermare... Bell'articolo, appassionato come sempre e "ricco". Domande più tecniche: Hai notato differenze di "carattere" nella resa dei colori, rispetto ad un 500 nikon? Intendo dire come il 105 sigma macro che, rispetto al nikon, da un' interpretazione molto diversa. O il confronto non è possibile perchè da quando avevi il 500 Nikon hai cambiato corpi e quindi ci sono troppe variabili? La necessità/quantità di calibrazione secondo te è maggiore con il Sigma rispetto ad un tele nikon o siamo più o meno allo stesso livello?
  12. Ovvero una briciola di Toscana in Brianza. Possibile? Sì... no... quasi. Pomelasca è una località nel comune di Inverigo (Como), immersa nel verde. E' una tenuta dei conti Sormani, che lì hanno una sontuosa villa (non l'ho fotografata); i quali avevano fatto piantare pini marittimi e cipressi, oltre ad essenze esotiche. Ai limiti della tenuta si arriva per una stradina. Degna di nota è la chiesetta della Madonnina con una campana del 1330. Dal roccolo la vista da' sul Resegone e su buona parte della Brianza. PS: Buon posto anche per la macro, ma non ne avevo voglia.
  13. Luogo molto singolare, bello. Foto molto suggestive.
  14. Vincent per fare compagnia ad Emma Nikon D500, 50mm f1.8 G
  15. Un mio amico è in vacanza in Canada e dice che fa caldo e sono pieni di incendi.
  16. Silvio Renesto

    95.656

    Non vale per me, il conteggio è discreto, ma credo che la maggioranza siano ancora ex tue
  17. Interessanti, alcuni li fotografano di lato in controluce con un macro corto per fare macro ambientate e sfruttare la semitrasparenza dell'esoscheletro per creare effetti.
  18. Tutti abbiamo apprezzato le sue foto di street, in cui ombre, luci forme e colori (con un po' di ironia) giocano fra loro: è Pedrito. Raccontaci qualcosa di te Sono nato a Bari da genitori romani e ho vissuto quasi sempre in Toscana dove i miei decisero di fermarsi dopo vari trasferimenti per lavoro. Forse per questo motivo ho maturato la necessità di muovermi, viaggiare, o comunque di non rimanere fisso in un luogo, e ciò mi ha portato dopo la laurea ad abbandonare l'idea di scrivere per un giornale e scegliere un'attività commerciale per avere appunto la possibilità di allargare i miei orizzonti e svolgere un lavoro più dinamico. A questa "esigenza" si legava l'innata curiosità di conoscere sempre luoghi e persone nuove per la quale la fotografia è forse la naturale passione da praticare per ritrarre e documentare ciò che scoprivo e conoscevo. Quando e come ti è nata la passione per la fotografia? Un caro amico di infanzia aveva (e ha ancora) il papà appassionato di fotografia, e con lui a tredici anni ho iniziato a provare il divertimento di uscire tutti insieme con la macchina al collo per andare a fotografare qualsiasi cosa che attirasse la nostra attenzione. Poi la "scoperta" della reflex e delle nuove possibilità che offriva rispetto alla vecchia telemetro utilizzata fino a quel momento mi fece definitivamente scoccare la scintilla per questo hobby, assieme alla frequentazione di alcuni compagni di scuola anch'essi appassionati di fotografia. Qual è il tuo genere preferito oggi? Il reportage nei luoghi via via conosciuti e visitati è stato il primo genere praticato, che si è poi "evoluto" nella fotografia di strada quando ho capito che ciò che mi interessa maggiormente è ritrarre le persone nel loro contesto urbano e in rapporto ad esso, così come anche le geometrie, i colori e gli scorci delle città cercando di coglierne gli aspetti meno consueti o le forme più originali. E quando hai iniziato? Non saprei indicare un momento preciso, ma sicuramente l'aver osservato gli scatti di grandi fotografi quali Elliott Erwitt, Henri Cartier-Bresson, Gary Winogrand, Matt Stuart, Joel Meyerowitz, ecc. mi ha reso nel tempo più consapevole nel voler praticare questo genere fotografico. Nikon perché? Un caso o una scelta? La straordinaria attrezzatura Nikon che sfoggiava il papà del mio amico ha forse inconsciamente determinato la mia scelta quando ho acquistato la prima reflex digitale, o anche la piccola Coolpix che ebbi in regalo anni prima e con la quale mi sono definitivamente "consegnato" alla fotografia mi ha probabilmente fatto nascere la passione per questo marchio. In ogni caso, la scoperta e la frequentazione di Nikonland hanno poi definitivamente orientato la mia scelta. Come ti trovi? Cosa ti manca? Con la D750 che uso attualmente mi trovo benissimo poiché la macchina si sposa perfettamente con le mie esigenze di fotografo di strada. Tra l'altro per il genere che pratico i due 35mm e 50mm che uso quasi esclusivamente per le mie foto coprono praticamente tutte le attuali esigenze e al momento non sento la necessità di altro. Vorrei semmai una compatta di qualità da portare sempre appresso quando non posso girare con la reflex: la mia V1 comincia a mostrare i limiti della sua età ma in casa Nikon non esiste ancora la sua naturale evoluzione, mentre le macchine della concorrenza non mi convincono appieno. Oltre alla fotografia hai altre passioni o interessi? Il calcio è l'altra mia grande passione, praticata in gioventù... dall'altra parte della barricata, cioè come direttore di gara, e che continuo a seguire oggi quale dirigente della mia Sezione arbitri per aiutare la crescita dei colleghi più giovani. Amo anche il teatro, l'arte, la lettura ma, come anche la fotografia, sono tutti interessi che devono fare i conti con lo scarso tempo a disposizione lasciatomi dal lavoro, e questo è il mio cruccio più grande. Fotografi i soggetti o gli oggetti di queste altre passioni? Ovviamente per questa mia passione sono fatalmente diventato il fotografo ufficiale della Sezione arbitri durante le riunioni tecniche con ospiti importanti, nei raduni, ecc. Per il resto queste attività non mi consentono di affiancare la fotografia ad esse, stante le loro specifiche peculiarità. Qual è la foto, o il portfolio, il progetto fotografico da te realizzato a cui sei più affezionato? Sono molto severo con me stesso e molte foto che a prima vista sembrano buone mi appaiono in seguito meno valide. Tuttavia credo di aver fatto un buon lavoro per la mia prima mostra fotografica nel fotoclub di cui faccio parte e vi sono particolarmente affezionato, anche se penso che le migliori immagini sono quelle che devo ancora scattare. E in futuro? Per il tempo a venire l'augurio che mi faccio è di poter aumentare i momenti da dedicare alla fotografia e di ottenere scatti sempre migliori, o perlomeno in linea con le mie aspettative, nella street photography.
  19. Quello che ho già, poi valuterete voi la qualità, e quello che forse posso trovare, come ve lo mando (per email? Quale indirizzo?)
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