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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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  1. Sì l'obiettivo è mio. Non è il 17-70, non ci arriva come RR (rapporto di riproduzione). E con aggiuntivi al 17-70 sarei dovuto avvicinarmi troppo, è un animale molto timido. Suggerimenti: 1) Non è un vero obiettivo macro (se non non valeva) 2) Soggetto a poco più di 60cm dalla lente frontale. 3) Max Aquila avrebbe potuto farla uguale o quasi.
  2. No, purtroppo non avevo il flash con me (sarebbe servito) e nemmeno il 300 pf (che comunque non raggiunge quel rapporto di riproduzione). Sono in vacanza "familiare" con attrezzatura minimale. Qui sta il bello.
  3. No, come ho scritto, ho usato la D500, mi riferisco a obiettivo ed eventuali gadget aggiunti.
  4. Misumena vatia è un piccolo ragno della famiglia dei Tomisidi, detti Ragni granchio, perchè non tessono la tela ma cacciano all'agguato afferrando le prede con le prime due paia di zampe più lunghe, come fossero le chele dei granchi. Sono altamente mimetici, infatti assumono il colore del fiore si cui stanno in agguato, per cui li trovate gialli sui fiori gialli, bianchi sui fiori bianchi ecc. Meraviglie della natura. Ecco l'indovinello: Questo è un crop 100% senza alcun intervento sulla nitidezza. il ragno è lungo circa 1 cm (zampe escluse) stava nascosto in un fiore di Convolvolo dentro un cespuglio. quindi ho scattato a mano libera. Secondo voi con cosa ho scattato la foto (oltre alla D500)? Se indovina qualcuno, scrivo un articolo (sull'attrezzatura usata, non sul ragno ). Se no, magari lo scrivo lo stesso .
  5. Niente da perdonare Max, anzi, ho scritto perchè mi ha fatto piacere ripensare a quelle serie TV di fantascienza che ai tempi mi appassionavano. .
  6. Perdonami l'OT, ma il fan di fantascienza che è in me non ha saputo resistere. Spazio 1999 Serie Tv britannica con le astronavine di Gerry e Sylvia Anderson , diventato un vero cult 2001 Odissea nello spazio (Film di Stanley Kubrick)
  7. Me lo ricordavo perchè mi aveva colpito, e per me fai cosa più che gradita a riproporlo. Si sente la vita loro e la partecipazione tua. Le scelte di composizione e costruzione delle immagini rendono prezioso il tutto.
  8. Ci sono tornato, perchè non capita tutti i giorni di individuare una mini popolazione di una specie considerata "quasi minacciata" nella lista IUCN, e inserita nell’Allegato II e IV della Direttiva Habitat, e nonostante per dimenticanza, malasorte o emozione, abbia sbagliato le impostazioni dell'autofocus della fotocamera (!), accorgendomene solo all'ultimo paio di scatti, sono riuscito a fotografare in maniera decente un bel maschio con uno sfondo come si deve.
  9. Grazie, bellissimo ed interessante reportage di un luogo che non ho ancora visto dal vero ma mi fa sognare e conto di visitarlo prima o poi (spero prima). Mi ha colpito il mantenere la saggezza di lasciare le piante spontanee. Come, in negativo, mi colpisce sempre la stupidità (non tanto) moderna di non avere rispetto di quello che in teoria saresti andato ad ammirare. Purtroppo una norma senza garanzia di sanzione è come non esistesse.
  10. Orthetrum brunneum, vede la femmina a terra, si lancia con foga e lei dopo qualche ritrosia.. ci sta.
  11. Un mio collega è andato a visitare una mostra fotografica di Suzanne Jongmans. Una artista che è famosa per i suoi ritratti in stile fiammingo, ma con i vestiti delle modelle visibilmente (ostentatamente) ricavati da vecchi materiali da imballaggio. Vestiti che fabbrica lei stessa, (Mind over Matter è il titolo di una delle sue esposizioni). Incuriosito, sono andato a documentarmi. Sinceramente non mi ha convinto molto. Sono curati, ma ci vedo una certa forzatura nellinsieme. Voi che ne pensate? Altre immagini sul sito di Suzanne Jongmans QUI Le foto sono prese da internet al solo scopo di illustrare l'opera di Suzanne Jongmans.
  12. Purtroppo, le prime onde del disastro sono già arrivate all'Università. OT scusate.
  13. Che dire, conosco Watanabe da decenni, da quando aveva una vetrina sola, quella dove adesso ospita i corsi, ed era in società (credo almeno fossero soci) con Roberto Migliore ed un altro signore venuto a mancare, di cui mi sfugge il nome. Il negozio si chiamava solo Old Camera, tempi eroici in cui i negozi di usato fotografico si moltiplicavano come i funghi... Ma penso che Roby l'abbia conosciuto ancora prima di me .
  14. Anch'io!!! Per qualche anno i miei genitori affittarono delle stanze in una masseria nell'entroterra ligure e io, insieme ai figli dei padroni di casa, passavo le serate ad ammirarli proprio come hai descritto. Era affascinante, specialmente per me che amavo gli animali ma vivevo nel cemento per undici mesi l'anno! Un bel ricordo. PS A differenza di te però io amo tutti i rettili (e gli anfibi e... )
  15. Ho anche scelto le foto in cui guarda nella mia direzione perchè mi sembra più attraente rispetto a quelle in cui guarda di lato Anche se è sempre simpatica.
  16. Sicuramente. Non ero lontano, perchè ero nascosto in un "capannino", ma lei anche se forse non mi vedeva, sapeva che lì dentro c'era qualcuno.
  17. Silvio Renesto

    Civetta

    In un angolo riparato di una cascina del Vercellese ha il suo rifugio una Civetta. E' quasi tenera, lassù che controlla la situazione. Poi scende. E siccome ho lo ZUM, posso ritrarla ambientata o fare un ritratto più stretto Cambio posatoio Sulle macerie. Forse per la forma, la testa tonda, e gli occhi grandi e frontali, le civette hanno quasi lo stesso fascino dei gatti. Civette e gatti hanno molto in comune nell'immaginario dell'uomo. Entrambi compagni delle streghe, ma anche animali sacri nei tempi antichi, la Civetta per i Greci e il Gatto per gli Egiziani. Mi sono divertito perchè ho visto da vicino una civetta, che è una bestiola di una simpatia unica, e sono contento perchè mi sono portato a casa delle foto per ammirarla e ricordare questi momenti.
  18. Un po' alla volta. Prima familiarizzare con la nomenclatura delle parti anatomiche, poi approfondire. Se ci si appassiona, in un secondo momento ci si può procurare delle guide più approfondite. Questo mio articolo può darti un'idea su come si fa:
  19. Le Aeshna e le Anax sono molto più grandi ed hanno una morfologia molto differente, poi non si posano sopra ai supporti ma piuttosto si appendono. Non entro nei dettagli ma questo è un Sympetrum, la classificazione a livello di specie è complicata dal fatto che è un maschio (si vedono i genitali secondari) ma immaturo, quindi ha i colori da femmina, che nei Sympetrum sono molto simili fra loro. Tuttavia alcuni caratteri osservabili nelle foto mi portano a ritenere che sia un Sympetrum striolatum, maschio immaturo appunto.
  20. Certo, e anche una buona parte delle specie presentate sono diffuse sul territorio nazionale, quindi "ritrovabili" anche fuori dalla pianura padana.
  21. Io invece me ne sono accorto dopo... il mio occhio è stato catturato subito dalla diagonale (opposta) formata dai due occhi truccati scuri, incorniciati dai capelli e sorriso chiarissimi.
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