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Silvio Renesto

Nikonlander Veterano
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  1. E' vero, mi ricordo, .. però si potrebbe pensare che come hanno riqualificato piuttosto bene via Tortona, anche il ponte potrebbe venire risistemato, no? Comunque, la foto voleva solo mostrare l'aspetto ironico/surreale dei cartelli. Ho ammorbidito il titolo per non creare equivoci.
  2. Tra la stazione di Porta Genova e via Tortona ci sta un ponte di ferro, una passerella pedonale, detta "il Ponte degli Artisti". Singolare ed un tantino 2off" come si usava dire un tempo. Oltre a piccole opere (jeans pitturati e "stesi", altre cosine) era tappezzato di piccoli annunci assurdi ma estremamente divertenti. Ecco una foto da me pubblicata su Nikonland tempo fa, che mostra i singolari annunci. Da oltre un anno il ponte è stato chiuso per "restauro", ma di fatto oltre a sbarrarlo, non c'è traccia di attività. Qualche giorno fa sono passato da quelle parti e ho visto che è sorta una piccola protesta nello stesso stile: Che cosa "Domandasi"? Ecco un altra foto, dal lato della scala, completo di accostamento con Leonardo che sembra solidale con la protesta La chicca qui sono i vari "rivolgersi a". Nikon D500 e zoom 70-300 P.
  3. Concordo pienamente che non sia il caso di montarci "cimeli" o "sifoni" ma, come si scriveva tempo fa, chi già avesse il più che discreto 70-300 P VR (non DX) al posto dello zoom tele del kit, tenersi quello sarebbe una buona idea?
  4. Sotterranea. D500, Sigma 17-70mm f2.8-4.5 C a 35mm, f8, 1/20s, 4500 ISO sottesposto di uno stop.
  5. Silvio Renesto

    Zetina 50

    Nel complesso mi sembra che ne hai avuto una buona impressione. Mi pare una bella macchinetta.
  6. Silvio Renesto

    Zetina 50

    Bravo Roby, a prima vista sembra non andare male nemmeno con il 17-70 Sigma, vero?
  7. Io so anche di un certo Silvio Renesto che potrebbe saperne qualcosa. , A 17mm col 17-70 Sigma... su D500. ..., per tacer dell'ormai perduto Ergassia, insigne fotografo di funghi... ormai preistoria, ma chissà se ci segue ancora.
  8. Perchè? Le immagini floreali mi sembrano risultare sì ben separate, ma anche avere una morbidezza di luce invidiabile. Non lo userei per lavoro (fossili) ma per divertimento (magari libellule al posto di fiori, e lucertole vere al posto di quella dinonsocosa, ma l'è l'istess).
  9. Potrebbe evitarmi inopportuni acquisti di acqua minerale
  10. Io vado raramente al mare. Però partecipo.
  11. Il tuo non è rimpianto, è rimprovero, ok, ho apprezzato comunque.
  12. Splendida e commovente (per noi affezionati) carrellata. Ci ho visto dei vecchi compagni (obiettivi) e compagne (fotocamere) d'uso e qualche sogno irrealizzato. Eh (sospiro).
  13. Pure la mia, ogni tanto un pizzico di frontfocus il 70-300P lo mostra sulla D500, ma solo alla minima distanza (o con le lenti addizionali). Ovviamente scompare in live view Comunque anch'io ritengo che la precisione nella messa a fuoco delle mirrorless sia uno dei maggiori motivi che me ne fanno desiderare una (oltre al WYSIWYG ecc. ecc.).
  14. Da un punto di vista di marketing ha un certo senso, in effetti, ma non mi fa piacere.
  15. Grazie per gli interventi e i consigli. Ho provato a rendere evanescenti i fantasmi in pp, ma il risultato era "posticcio", sapeva di finto, magari colpa della mia scarsa capacità. Penso che per gestire i set come consigliato, dovrei chiedere autorizzazioni all'azienda che gestisce le visite ed escludere temporaneamente il flusso dei turisti che fanno i selfie col fantasma, così da provare con calma. Comunque l'impressione generale è che oltre ai problemi sopra elencati, i grigi siano un po' troppo piatti?
  16. Sì vero, ho visto uno splendido esemplare di Nibbio ed uno di Gufo Reale tenuti in due gabbie da polli o poco più, mi è venuta una grande tristezza, per cui non ne ho parlato. Piuttosto... considerazioni sulle immagini? Qualche idea su come fareste per valorizzarle meglio?
  17. Sarebbe interessantissimo, se qualcuno vuole provare ... Ecco delle altre inquadrature da interpretare:
  18. Vezio è un piccolo borgo appena sopra Perledo, vicino alla più famosa Varenna, in provincia di Lecco. E' un paesino caratteristico dominato da un castello millenario, antico avamposto militare, con un alto mastio merlato e cinta di mura. E' visitabile e da lì si possono ammirare interessanti scorci del Lago: Ma non mi interessa farvi vedere cartoline. Una delle particolarità del castello di Vezio è che ci sono i fantasmi. Mute presenze che accolgono i visitatori. Sono presenze benigne, nonostante nella loro immobilità mi ricordino un po' gli inquietanti Weeping Angels della serie televisiva inglese Doctor Who. Ho provato a riprenderne alcuni ambientandoli sfruttando il bianco e nero per creare un'atmosfera. Da dove vengono i fantasmi? Una leggenda parla della Regina Teodolinda che visse qui verso la fine della sua esistenza. La realtà è un po' più prosaica: Durante la manifestazione “Fantasmi al castello” nel mese di Marzo, dei volontari vengono posti in una posizione "creativa" e dopo esser stati rivestiti da una pellicola trasparente protettiva vengono ricoperti da una miscela di garza e gesso. A questo punto si deve aspettare pazientemente una mezz'oretta che l"ingessatura" solidifichi. Questa viene poi delicatamente sfilata di dosso al modello ed esposta in posizioni consone. Il composto di garza e gesso viene “sfilato” di dosso alla persona (con molta delicatezza) ed il risultate sudario è esposto negli ambienti del castello creando suggestioni d'atmosfera: così come nascono i fantasmi del castello di Vezio. Vorrei, se ne avete voglia, un vostro giudizio sulle inquadrature e, se qualcuno avesse anche voglia di dirmi come avrebbe fatto a rendere meglio l'atmosfera e le presenze (premetto: il castello non è visitabile di notte), sarei molto interessato.
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