[reportage] Festival dell'Oriente 2 febbraio 2018
Milano, venerdì pomeriggio, festival aperto da poco, poca gente e riesco a muovermi bene
inizio con le immagini d'ambiente
la campana tibetana applicata a chi ne faceva richiesta,
questa modalità non la conoscevo,
credo che il gesto nella sua delicatezza vada bene per tutti, senza entrare nel dettaglio dei benefici o delle aspettative e senza rischiare di fare danno
a casa l'ho provato sulle mie bimbe e a loro è piaciuto
questa bella ragazza che dipinge le mani con l'hennè, mi ha colpito per l'insieme dei colori e della luce "caraveggesca"
veduta insolita
tecnica di rilassamento, è la prima volta che la vedo
la campana applicata ai piedi
ma i corpi nelle amache non mi piacciono
il festival è fatto di luci e colori e quest'anno addirittura quattro palchi
le vibrazioni dei tamburi sono per me irresistibili
al centro della fiera il mandala di sabbia, appena iniziato
verrà distrutto, come gesto benaugurante, con una cerimonia alla chiusura del festival
spazio per la meditazione
angolo mediorientale, con assaggio del narghilè
sempre bello a vedersi
Stefano, mio compagno di qi-gong, che si scalda prima di salire sul palco
e per chiudere
accostamenti poco gradevoli:
il Buddha e i tarocchi
ma peggio ancora
sul palco il chiassoso balletto di bolliwhood e di fronte, sul tatami il tai chi in silenzio
si è arrabbiata anche lei
grazie per avermi seguito fino a qua
ops
un'ultima cosa
se ricordate, Silvio nel suo reportage parlava della ragazza che dipingeva i cappelli
eccola, era sera e stava ancora dipingendo
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