Cecile Licad
allieva a New York con Rudolf Serkin negli anni '70
con i due figli, qualche anno fa
estrosa in casa sua
ad un recente concerto
affascinante negli anni d'oro
Classe 1961, filippina. Non ho in mente altri grandi pianisti filippini.
Cecile Licad ha avuto un periodo d'oro a metà degli anni '80, quando registrò due dischi per CBS, divenuti celeberrimi.
Uno tutto dedicato a Rachmaninov, nel periodo di Chicago di Abbado, l'altro premiatissimo, che contiene Chopin e il celebrato secondo di Saint-Saens con Prevìn alla testa della London Philarmonic.
Ricordo quelle copertine nei miei negozi preferiti, EMI e Ricordi in Galleria a Milano. Per me sono mitiche.
Virtuosa, comincia a studiare all'età di tre anni, con già grande temperamento ma anche sensibilità estrema.
Si perfeziona poi a New York dove si trasferisce per studiare con, tra gli altri, Rudolf Serkin.
Basta sentirla pochi secondi per capire quanto sia grande come interprete.
La sua discografia purtroppo è limitata a sporadiche incursioni in studio. Ma ogni disco è degno di nota.
questo è del suo debutto, con il secondo concerto e la Rapsodia Paganini.
Registrazione ancora CBS ma già Digital (in CD) del 1984
E' una lettura forte, decisa, degna di nota ancora oggi.
ma è superiore in tutto, ed ancora per certi versi da "riferimento", la successiva, sempre per CBS ancora del 1984.
Qui la fusione con Previn e la LPO è ancora più equilibrata. Le istrioniche parti solistiche di entrambi i concerti sono rese con piglio e forza, senza mai un cedimento.
ho trovato questo disco Amerco del 1995, disponibile su Qobuz altrettanto interessante per tutta l'ora che dura.
Nonostante una certa durezza della registrazione.
non è da meno questo di Ravel, sempre Amerco del 2008.
Seguono questi due dischi in cui la Licad accompagna il violoncellista Alban Gerhardt
il primo dedicato al solo Fauré, il secondo ai bis di Pablo Casals (con tante rarità). Entrambi del 2011.
Dove, anche come accompagnatrice di un altro solista, esibisce un pianismo effervescente e mai banale.
c'è poi una serie di dischi antologici di musica pianistica americana. Questo dedicato a Gerschwin è del 2020.
la lista delle registrazioni disponibili su Qobuz contiene vere e proprie rarità discografiche (attenzione, in alcuni titoli c'è solo un brano o due della Licad insieme ad altri pianisti).
Di tutti questi dischi segnalo in particolare quello di Faurè e quello dedicato a Gershwin.
Ma quello più apprezzabile resta quello con i concerti n. 2 di Chopin e di Saint-Saens.
Saint-Saens in particolare salta immediatamente quanto sia potente e fenomenale anche a distanza di quasi quaranta anni.
Il terzo movimento, la "quasi" tarantella del Presto finale è al calor bianco.
Confrontato con Lortie, Kantorow e Chamayou, la nouvelle vague francese dei nostri giorni ... le "ragazze" sembrano loro.
Stesso discorso con il quasi coevo (1981) Decca con Rogé e Dutoit, la prima integrale di Saint-Saens che io ricordi.
Bisogna andare a riascoltare Rubinstein e Gilels per starle al pari ...
Insomma, oggi semisconosciuta, meritava di essere citata sulle nostre pagine, no ?
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