Una beve premessa. Mi sono avvicinato alla fotografia naturalistica recentemente. Un genere che mi ha sempre affascinato ma che per varie ragioni non ho praticato se non negli ultimi tempi. Non vanto quindi nessuna lunga esperienza e quello che descrivo più avanti è solo il racconto di una mia emozione condita da qualche personalissima riflessione. Come ha detto qualcuno ( Alberto Salvetti se non sbaglio), la fotografia naturalistica è un genere che porta a cocenti delusioni e a qualche soddisfazione. Condivido in pieno...
Dopo essermi dotato di alcuni "strumenti del mestiere” i risultati sono stati molto deludenti per iniziali problemi tecnici (errori miei) e poi per i contesti scelti. E’ arcinoto che per fotografare decentemente gli animali è necessario conoscere adeguatamente le loro abitudini che, talvolta, si scontrano inesorabilmente con le mie. Stranamente più i risultati erano insoddisfacentii e più cresceva la mia determinazione nell’ottenere le foto desiderate.
Ad un certo punto ho anche pensato che per facilitare le cose sarebbe stato opportuno andare in una riserva o in una oasi, dove le probabilità di ottenere quello che volevo si sarebbe alzata considerevolmente data la concentrazione di presenze interessanti. Ma gli animali preferisco fotografarli nel loro contesto. Si potrebbe obiettare che in riserva gli animali sono nel loro contesto. Si, se sono allo stato brado, no se si posano dove c'è il becchime o la preda. Giusto o sbagliato che sia, preferisco affrontarli, diciamo, ad armi pari.
Quindi ho insistito collezionando delusioni. Quando però in qualche occasione riesco ad ottenere quello che voglio, la soddisfazione c’è. Ritengo, come in questi caso, che la componente fortuna non sia trascurabile. La bravura sta nel non arrendersi mai e attendere. Anche chi va a pesca fa la stessa cosa, ma appesa all’amo c’è l’esca. Ecco, io sono un pescatore senza esca, se non con la capacità di aumentre le probabilità di successo, peraltro già scarse in partenza, attraverso l’insistenza.
Lasciamo spazio alle immagini e ai vostri eventuali commenti.
# 1
Ad un tratto davanti a me emerge lui:
# 2
lo inquadro e mi chiedo come farà a mangiarsi quel pesce che intanto si dimena vigorosamente:
# 3
penso che la preda gli stia sfuggendo e istintivamente parteggio per il catturato:
# 4
ma, con una manovra da me inaspettata, il cormorano inesorabilmente non si fa sorprendere:
# 5
il pesce cerca di svincolarsi dibattendo la coda:
# 6
tentativo inutile:
# 7
in breve scompare...
# 8
e lui comincia ad allontanarsi tenendo il collo eretto;
# 9
fino quasi a scomparire:
# 10
Tra la prima e l’ultima foto passano 4 minuti circa. Ma il pesce sparisce in poco più di un minuto.
Sapevo che i cormorani mangiano, ma ero abituato a vederli in volo o ad asciugarsi le ali.
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