Ho ricevuto questo obiettivo in test da Mtrading Srl, distributore italiano di Sigma, in qualità di Sigma Ambassador. L'obiettivo sarà restituito a fine test.
1.060 grammi, 108x88mm (in posizione 24mm), passo filtri da 82mm, 19 lenti in 14 gruppi, ecco il biglietto da visita del nuovo zoom Sigma 24-70/2.8 Art OS.
Si tratta di una aggiunta molto attesa al catalogo degli obiettivi Sigma Global Vision e se ne parlava effettivamente da almeno un paio di anni.
E' oramai un must per ogni casa produttrice avere in catalogo almeno uno zoom di questa categoria perchè nel tempo sono diventati ambiti dai fotografi, sia professionisti che amatoriali.
Un tempo potevano sostituire un intero corredo, quando i fissi alle focali corrispondenti erano poco luminosi e poco prestazionali.
Adesso le cose sono cambiate. E tra obiettivi superluminosi (e Sigma con i suoi Art è all'avanguardia, quasi un riferimento) e della serie F1.8, le soluzioni sul fisso sono oggi molto più attraenti di un tempo.
Resta la flessibilità e la comodità dello zoom, specie quando non si può cambiare ottica oppure non si sa a priori quale servirà, come sarà il soggetto, a che distanza saremo.
Ma oggi esistono anche zoom trans-standard con una escursione più ampia che pagano uno stop di luminosità sui più prestigiosi F2.8 ma generalmente non sono delle seconde scelte.
Insomma, lo zoom 24-70/2.8 è una scelta tra le diverse possibili, magari non più "la scelta" ma comunque tra le prime che il fotografo considera.
E l'ultima generazione aggiunge alle sue specificità anche la presenza dello stabilizzatore che se non serve a fermare un soggetto che si muove, rende ininfluenti i movimenti del fotografo quando è costretto - per scelta o per necessità - ad usare tempi molto lunghi.
Questo Sigma, annunciato lo scorso mese di marzo e reso disponibile a metà estate, si presenta come il più classico degli obiettivi Sigma Art.
Ben costruito, con il fusto in metallo e la restate parte in resina termostabilizzata, in posizione 24mm ha una presenza massiccia, un pò tozza, ma sta benissimo in mano.
il paraluce a petali è di buona fattura. Il tappo è il consueto Sigma che immdiatamente si riga
senza paraluce a 24mm, esteso a 70mm, con il paraluce
non è piccolo ma a confronto con il Sigma 100-400mm F5-6.3 sembra piccolino
mentre a me sta bene in mano, e le mie mani non sono particolarmente grandi ...
bottoniera tradizionale, qui si aggiunge l'interruttore dello stabilizzatore.
la costruzione è ineccepibile, secondo gli standard Sigma dell'ultima generazione
il marchio dell'anno di introduzione
made in Japan, ovviamente
la parte anteriore è ben sigillata da differenti anelli e guarnizioni. Non credo che questo obiettivo debba patire infiltrazioni di polvere o di umidità
montato sulla mia Nikon D5. Una accoppiata abbastanza agile
test dello stabilizzatore ad 1/6'' di secondo. Ragionevolmente fermo.
primo piano e sfuocato in esterni, 46mm. Una bella prova.
a 24mm l'aberrazione cromatica assiale è abbastanza presente ma nella norma
a 70mm è invece quasi del tutto assente. Bella prova.
distorsione alle varie focali. Anche qui siamo nella norma, tutto sommato meglio del Nikon ma è impossibile fare miracoli su escursioni così estese. Insomma, quanto mostrato dal meraviglioso Sigma 24-35/2 Art sta su un altro pianeta. Ma quello non è nemmeno un 2x !
l'escursione focale sulla villa d'Este di Varese
sfuocato a 70mm e tutta apertura
due prove di panning a diaframma tutto chiuso e tempi intorno ad 1/25''. L'autofocus è fulmineo e reattivo.
nuvole, sole a destra
sole nel fotogramma
aprendo un pò il diaframma si vedono gli artefatti luminosi in primo piano. Ma il sole non si fotografa in pieno agosto ...
a 24mm
a 50mm
a 70mm
a 50mm
a 70mm, F8
a 24mm
Per più di uno questo Sigma sarà un ideale candidato in alternativa al superprofessionale Nikon 24-70/2.8E VR, provato da noi di recente su queste pagine.
Li confronto solo sul piano dimensionale (dirò due parole sulle mie impressioni in fase di conclusione).
il Nikon, pur tanto furbo da nascondere l'escursione dello zoom con il paraluce monumentale di cui è dotato, è comunque enormemente più grosso del Sigma in posizione rientrata
peraltro il Sigma si estende al massimo a 24mm, mentre il Sigma è al minimo a quella focale, il Nikon è al minimo intorno ai 58mm
altra foto "artistica" del nuovo Sigma sulla mia Nikon D5
Un altro confronto (anche qui, solo dimensionale, per un confronto fotografico dovrete attendere il prossimo test di Max Aquila) che può interessare molti e con l'ottimo Sigma 24-105/4 Art che è il mio zoom standard (per quando uno zoom è indispensabile pure a me :marameo:)
il passo filtri è lo stesso (82mm), le dimension a riposo paragonabili. Il 24-70/2.8 ha un diametro più marcato ma la lunghezza è simile.
ovviamente il 24-105/4 svetta quando è esteso al massimo. Ma ci sono giusto quei 35mm in più che a me tanto fanno comodo sul campo ... !
di fronte sono praticamente indistinguibili, infatti nell'usarli io dovevo leggere prima l'etichetta
qual'è l'uno e qual'è l'altro ? Vi aiuto io : in primo piano il 24-105/4, in secondo, il 24-70/2.8
ancora di fronte
Uno dei punti di forza degli obiettivi Sigma Global Vision è la disponibilità della basetta USB e del programma Sigma Optimizer Pro.
In questo caso, dopo aver verificato la presenza di un nuovo firmware, ho tarato la messa a fuoco.
che ho poi verificato con questo scatto a Sue
mentre non c'è nessuno in grado di verificare la velocità di messa a fuoco del mio Fritz
In questo periodo ho fotografato moltissimo ed ho portato sempre con me il Sigma 24-70/2.8.
In studio
un momento di preparazione del make-up : Julia e Ilaria Ferrantello
mi sono subito accorto che la prestazione migliore di questo zoom è sempre attorno ai 46-56mm.
Non che alle focali più corte sia disprezzabile, ma è visibilissima la differenza.
In location, con Arya, luce naturale e mista, sempre tutto aperto
e ancora in studio, flash da 600 W/s e ombrellone da 185cm, F2.8
Bene, andiamo alle :
Conclusioni
Pro
- ottime prestazioni di autofocus e stabilizzatore
- aberrazioni cromate molto ben controllate
- distorsioni normali per questo genere di zoom, forse un filo meglio della media alla focale più corta
- colori vivaci, contrasto non esagerato, obiettivo adatto al ritratto
- pur pesando più di un chilo è un obiettivo più compatto del Nikon che invece sembra quasi un 70-200/2.8
- massima prestazione in termini di nitidezza alla focale normale
Contro
- non brillantissimo alle focali grandangolari. Per il paesaggio sul mercato c'è di meglio
- vignettatura sempre ben presente a tutte le focali, anche chiudendo di uno stop il diaframma
- anche a 70mm tende ad essere un pò più morbido che a 50mm. Ma potrebbe essere un vantaggio per ritratto stretto
- prezzo consigliato al pubblico di 1.400 euro che se conveniente rispetto agli obiettivi "originali" Nikon e Canon non ne fa un campione di prezzo/prestazioni in casa Sigma
In estrema sintesi, sarebbe un ottimo obiettivo questo nuovo Zoom Sigma se considerato a se stante.
Purtroppo è un obiettivo Sigma Art e le ultime realizzazioni hanno alzato così tanto le aspettative di noi fotografi che questo non è riuscito ad entusiasmarmi come, ad esempio, il fantascientifico Sigma 24-35/2 Art, per tacere degli ultimi fissi da 85 e 135mm.
Evidentemente ancora non si possono fare miracoli con escursioni così estese che prendano dal grandangolare spinto al tele moderato.
E' possibile che il 24-35/2 tragga vantaggio dall'avere una escursione così modesta.
Ma tant'è e la differenza di prestazioni è tale che nessuno potrebbe non accorgersene.
E non considero nel novero il bellissimo Sigma 50-100/1.8 Art solo perchè non è full-frame. Mentre entrambi sono più luminosi di oltre uno stop rispetto al 24-70/2.8 e non pesano così tanto sia in mano che ... nel portafogli.
Insomma, candidamente, confesso che me lo aspettavo. Da parte mia non sono un grande fan degli zoom e trovo che, se devo accettare dei compromessi per usare uno zoom, il Sigma 24-105/4 soddisfi di più le mie esigenze, dandomi a circa la metà del prezzo (pari garanzia Mtrading) e pur a costo di uno stop di luce in meno, molta più flessibilità sulle focali più lunghe. Quando sull'altro corpo avrò la possibilità di montare uno o più fissi scelti tra le opzioni del ricchissimo catalogo Sigma.
Non che ve lo sconsigli, certamente no, ma solo vi consiglio di provarlo bene prima di comperarlo. Per evitare di comperare una cosa differente da quello che vi aspettate. Può essere che per voi vada bene, io lo so, sono un pò particolare con gli zoom.
Rispetto al Nikon, sul piano delle prestazioni siamo tutto sommato li, con il Nikon un filino meglio (e questa è già una novità di questi tempi).
Non che il Nikon sia un campione assoluto - tutt'altro - ma se siete un fotografo professionista, io tenderei a consigliarvi quello, specie con la Nikon D5. La parentela dà dei vantaggi che vanno oltre le prestazioni. Il Nikon sta in mano come un 70-200/2.8, solo è un pò più leggero. Ed è assolutamente naturale nell'uso. Ma anche con quello avrete bisogno dei migliori fissi per avere invece la prestazioni maiuscola.
Ad un fotoamatore ... beh, ragioniamoci insieme nei commenti, se vi va.
Comunque sia, e al di là della mia opinione che non voglio sembri essere asseverante, questo Sigma è bello da usare, "docile", pastoso, ben fatto e sincero. Una volta fatta la tara ai suoi "limiti", non dubito che, pur non potendo mai diventare un purosangue come il Sigma 135/1.8 Art, farà quello che gli chiederete di fare.
Infiniti ringraziamenti a Mtrading che ci ha inviato questo esemplare in test, appena disponibile in Italia.
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