F4, 1/60''
Ho già avuto modo di dirlo e lo ripeto in questa occasione.
Trovo gli zoom un male necessario ma un male.
Nessuno zoom può sostituire i migliori obiettivi a focale fissa e in questo momento, per fortuna, di eccellenti focali fisse ne abbiamo a disposizione tante.
Potendo io fotograferei esclusivamente solamente con ottiche fisse.
Ma ci sono occasioni in cui è indispensabile la flessibilità di uno zoom.
Quando non sai a che distanza sarai dal soggetto (molto vicino o più lontano) e magari non hai la possibilità di muoverti per la presenza di ostacoli.
Quando hai la necessità di cambiare focale senza spostarti (perchè non puoi) e non hai la possibilità di cambiare continuamente corpo o obiettivo.
Ma la flessibilità si paga con una perdita di prestazioni. Perdita che in generale è più forte quando il range di escursione focale è elevato, come nel caso degli obiettivi 5x.
Il compromesso si paga in termini di luminosità che nel caso degli obiettivi consumer diventa variabile ed arriva ad uno scarso valore di F5.6 alla focale più lunga.
Con l'introduzione di distorsioni variabili tra focale e focale.
Con la perdita di nitidezza che, invariabilmente, aumenta all'aumentare della lunghezza focale.
Insomma un quadro che sembra drammatico che farebbe pensare allo zoom come l'ultima cosa da utilizzare.
E' quello che penso anche io, specie dopo esperienze non proprio felicissime con i vari 28-70/2.8 e 24-70/2.8 sia Nikon che Sigma.
Non mi soddisfacevano completamente aperti ed erano sempre troppo corti nella gamma di focali che a me interessa di più, quella da ritratto.
Se Sigma (su Nikon oramai non conto più) volesse farmi veramente contento, potrebbe proporre presto un bel 35-135mm F2. Art, grosso a piacere.
A me, francamente, di focali corte nitide ma distorte non interessa nulla se lo zoom si ferma a 70mm (ma che focale è 70 mm ?) o se a 120mm la nitidezza è sotto i piedi e lo sfuocato carta vetrata.
Con il 24-70/2.8, comprato, usato con la D3, venduto, ricomprato con la D3x, usato, rivenduto, non più comperato, mi trovavo a fotografare quasi esclusivamente a 35 e a 58mm.
E a quel punto, meglio usare due corpi, uno con il 35 e uno con il 58 o l'85.
Capirete quindi come io abbia totalmente trascurato il Nikon 24-120 in tutte le sue manifestazioni, compresa quella attuale.
La comparsa dei fissi serie Art di Sigma infine, mi ha fatto anche trascurare il Sigma 24-105/4 Art tanto da prenderlo in considerazione solo adesso, perchè, preso per fare un singolo lavoro, mi sono ritrovato ad usarlo così tanto da farci - dal 7 giugno al 7 agosto - la bellezza di 10.496 scatti.
Questo obiettivo offre, oltre alle solite, immancabili, corte focali, anche e in sequenza, 50-58-70-75-85 e 105mm.Proprio le focali che io uso di più nel ritratto.
Sempre ad F4 e con una minima varianza di qualità tra focale e focale.
Complice la ridotta distanza di messa a fuoco, mi ritrovo ad avere in mano uno strumento potente che mi permette di fare anche il ritratto a tutta testa in primo piano, come se fosse un 135mm (ricordo che, gli obiettivi specializzati da ritratto 85, 105 e 135, normalmente mettono a fuoco da non meno di 90-100cm).
Ed ecco spiegati i motivi del suo successo, almeno nel mio caso.
Se aggiungiamo la costruzione a tutta prova e una bella presa in mano, ho riscoperto mio malgrado lo zoom !
Certo, è un F4 e questo in condizioni di poca luce si paga. Ma l'arrivo della D5 mi permette di fotografare ad ISO 3200 come se fossimo a 400-800 ISO, recuperando così la luce che avrei ad F2.
Purtroppo per lo sfuocato non c'è un ingrediente segreto.
Ma andiamo per gradi ...
90mm, F8
Caratteristiche di base
19 elementi in 14 gruppi, 2 lenti asferiche, 2 equivalenti alla fluorite e 2 a bassa dispersione
diametro 88.6mm x 109.4mm di lunghezza
peso : 885 grammi
passo filtri : 82mm
distanza minima di messa a fuoco : 45 cm, rapporto di ingrandimento 1:4.6
angolo di campo in 35mm : 84.1°-23.3°
diaframma a 9 lamelle
paraluce a petali in plastica
grafico MTF ufficiale che conferma una migliore prestazione a 24mm rispetto a 105mm
vignettatura
distorsione
dati forniti dal sito ufficiale Sigma
Immagini reali del mio esemplare
il package, consueta scatola bianca, astuccio in cordura nera, paraluce a petali in plastica
obiettivo capovolto con i tappi
in piedi ritratto in posizione 24mm
in piedi esteso in posizione 105mm
la lente anteriore e la grande quantità di luce che può catturare.
Il trattamento non ha una propria colorazione visibile come avevano i vecchi Sigma trans-standard (ambra o magenta). Questo è neutro.
dettaglio della finestrella con la scala delle distanze, le tacche delle focali, i due anelli di controllo.
Quello dello zoom malauguratamente é controrotante rispetto a quanto siamo abituati in casa Nikon.
L'anello di messa a fuoco manuale è piccolo. Ma chi userà questo obiettivo in manual focus ?
switch manuale/autofocus e controllo dello stabilizzatore.
Lo stabilizzatore in questo obiettivo è molto silenzioso rispetto ad altri Sigma di recente generazione.
dettaglio dei due fusti interni che fuoriescono verso quota 105mm. Sono in plastica ma apparentemente robusta.
il bocchettone di aggancio con i contatti e le due tacche (interna rossa esterna bianca) di collimazione con la baionetta Nikon.
due ulteriori viste della lente anteriore e dell'obiettivo intero in posizione 105mm, sempre senza paraluce.
Alcuni scatti per evidenziare lo sfuocato in interni con la Nikon D5
e in esterni con la Nikon D810
il "ventaglio" sugli occhiali della modella - qui ripreso volutamente - è il riflesso del flash Godox AD600B su un ombrello argentato Quantuum da 150cm, usato in esterni.
Nel complesso, sfuocato nervoso davanti al soggetto - come di consueto per le ottiche moderne - accettabile ma tutt'altro che da sogno dietro, salvo che il "fondale" sia poco "chiassoso".
Ma io dispongo di un intero arsenale di ottiche che rendono meglio nello sfuocato e lo scopo per cui ho comprato questo obiettivo non è quello di sfuocare lo sfondo ma di sfuocare sul soggetto.
E tutto sommato nella foto dei libri o nella copertina con la nuova Giulia Quadrifoglio di Auto il risultato mi sembra già promettente.
Nelle prossime pagine però lo vedremo in azione in circostanze più concrete e nel pieno della produzione di immagini del ciclo forzato cui l'ho sottoposto in queste ultime settimane !
a 105mm, F4 su D810
ma dimentichiamoci per un attimo dello sfondo. Sul soggetto la transizione tra fuoco e fuori fuoco è morbida e gentile consentendo una accentuazione di volumi e forme.
Credo che sia stata proprio l'idea dei progettisti. Dovendo rinunciare per forza di cose ad una continuità dello sfuocato per avere nitidezza su tutto il range di focali, hanno lavorato per avere un passaggio morbido dal piano di messa a fuoco al resto.
Per il mio utilizzo è quanto mi basta.
Distorsione
105mm
24mm
Tutto sommato facile da correggere ma pienamente evidente a tutte le focali.
Piuttosto forte a 24mm, poco importante alle focali intermedie, di senso opposto alla massima focale.
ma nella fotografia reale, almeno quella che faccio io, non è un difetto così drammatico, benchè sarebbe stato più preferibile un maggior controllo.
32mm, nessuna correzione
32mm, nessuna correzione
Dove Sigma non ha dovuto sottostare a compromessi è nella stabilizzazione.
In un uso pratico e con un minimo di cura nella postura (io sono piuttosto granitico se ho a disposizione macchine "grandi" e pesanti") riesco ad avere foto ragionevolmente ferme anche scendendo ad 1/10'' che alla focale di 105mm è un risultato, a mio parere, di primo rango !
105mm, 1/6''
crop 1:1
105mm, 1/10''
dettaglio della scritta al 100%, nessun intervento di accentuazione
La vignettatura è invece un'altra caratteristica evidente se si fotografa il cielo.
Più o meno a tutte le focali.
58mm
52mm
105mm
ma anche in questo caso, per me non è una caratteristica negativa, non nel ritratto, almeno.
Per chi fa paesaggio si tratterà di corregere in post-produzione ed avere cura di non mettere soggetti importanti agli angoli estremi (ma c'è qualcuno che lo fa se non in caso di un test come questo ? ... ).
Concorrenti
Valutiamo un attimo i concorrenti
Escludendo gli obiettivi che non si possono montare sulle reflex Nikon, l'unico concorrente pratico per noi resta il Nikon 24-120mm F4 VR offerto spesso in kit con macchine come la D800/D810.
Si tratta di un oggetto di fascia media, simile per costruzione e impostazione ai cugini 16-35/4 e 70-200/4 con i quali costituisce un trio di obiettivi stabilizzati con apertura costante F4.
Aggiungendo un 50/1.8 e un 300/4 PF magari con TC14E III si può avere il corredo ideale, per ogni genere fotografico ad un prezzo ancora ragionevole.
E' composto da 17 lenti in 13 gruppi, ha un passo filtri da 77mm, pesa 710 grammi e misura, a riposo, 84x103mm.
Non ho una gran frequentazione con questo Nikon, l'ho usato sul campo solo una volta e non mi posso lamentare delle foto fatte.
uno scatto ripreso con il Nikon 24-120/4 VR II montato sulla Nikon D800E a focale media.
Nulla da dire sia sui colori che sulla nitidezza complessiva.
Pur essendo una scena complessa, il dettaglio è mantenuto su tutto il campo inquadrato.
Francamente non saprei cosa consigliare tra il Sigma e il Nikon.
Ritengo il Sigma costruito molto meglio e con una minore differenza di resa tra la minima e la massima focale.
Il Nikon aggiunge 15mm sulla parte lunga ma a prezzo di un maggior calo della nitidezza.
Il prezzo, a parità di garanzia italiana è simile (da Fotocolombo : 707 euro per il Sigma, 727 euro per il Nikon).
Quindi ognuno farà la sua scelta come ho fatto la mia.
Il Sigma, essendo di ultima generazione, ha il vantaggio di quella bella cosa che è la dock USB che consente di mettere a punto la messa a fuoco a tutte le focali e a tutte le distanze e di aggiornare il firmware quando serve
Questo secondo me è un vantaggio concreto
Utilizzo sul campo
Ho voluto evidenziare la dispersione per focale e per fotocamera dei miei primi 10.496 scatti in due mesi con questo obiettivo.
Non sfuggirà come :
- il 35% degli scatti sia a focali tipiche da ritratto (tra 85 e 105mm)
- solo il 4% alla focale minima di 24mm
- l'83% degli scatti è stato fatto tra 50 e 105mm (!)
- solo il 17% a focali "grandangolari"
insomma, lo dico ancora perchè si sappia, uno zoom come questo per me vale perchè copre le focali più comuni del ritratto. Comprese quelle intorno ai 58mm (altra mia focale fetticcio che da sola copre il 16% degli scatti) che per un comune 24-70/2.8 sarebbe la focale limite prima del fine corsa ... fondo corsa cui arrivavo immancabilmente con mio grande scorno quando avevo il 24-70/2.8 ed ero costretto a cambiare ottiche perchè lo avevo montato sulla D3x e volevo avere il massimo del dettaglio ...
Quando qualcuno mi farà uno zoom di alta classe senza compromessi che va da 35 a 135mm ?
Facce felici allo Spazio Blu
68mm
105mm
Con il flash
F4, 105mm
F8, 58mm
105mm, F8
62mm, F8
62mm, F8
performance solida e rotonda come si può notare, con lo sfuocato che ben asseconda la ripresa più o meno a tutte le focali.
Noterete volumi e forme ben evidenziate e sempre una nitidezza più che accettabile sul punto di messa a fuoco.
In queste foto ho usato il flash wireless iTTL Godox AD600B
In studio
In studio io tendo ad usare due corpi con due ottiche alla volta, per poter cambiare resa senza dover smontare e rimontare obiettivi davanti alle modelle.
Scelgo le migliori ottiche fisse per avere la massima prestazione.
Ma se lo scopo non è quello di evidenziare al massimo il dettaglio (anzi, alle volte, non è il caso), si può rinunciare alla prestazione per avere duttilità.
In questo servizio con Maria, ho scelto di usare esclusivamente il Sigma 24-105/4 con la D5.
Non ho portato altro !
95mm
62mm
95mm
68mm
105mm
58mm
82mm
95mm
95mm
105mm
85mm
La qual cosa mi è pesata invece in questa altra occasione con la D810 e un soggetto moto differente
90mm
105mm
ritornando a godere della duttilità del 24-105/4 su un altro soggetto, meno preparato a sostenere dettagli esasperati
85mm
In location
Ma dove ho trovato che il Sigma 24-105/4 mi da il massimo è in location non troppo spaziose dove l'uso delle mie solite focali fisse non è conveniente e dove l'impiego di focali fisse corte mi limiterebbe nella ripresa.
Una camera da letto in un hotel, piccola per le mie necessità ma che si è prestata alla perfezione come palestra per il 24-105/4 sulla D5.
38mm
85mm
62mm
un bagno minuscolo per quel soggetto e per la mia circonferenza dove il punto di ripresa era impossibile da variare
62mm
68mm
58mm
una camera da letto piena di mobili e di ostacoli con un solo punto da cui proviene la luce
52mm
68mm
105mm
85mm
52mm
Ma sono comunque tante le foto in esterni fatte con questo Sigma.
Come questa alla massima focale, nel giardino di una villa.
105mm
[tutte foto invariabilmente ad F4]
F4, 75mm. Charlize in controluce
Conclusioni
Bene. Avrei tante altre foto da mostrare ma ne ho già messe tante e credo che il concetto di base sia abbastanza chiaro.
Mi spiace di non avere paesaggi o architetture da mostrare.
Lo faranno eventualmente nei commenti gli altri proprietari di questo obiettivo
E' il momento di concludere il test.
PRO
- costruzione eccellente, sebbene tutta in materiale termoplastico, secondo l'ultimo stile Sigma della linea Art.
- nonostante il peso e l'estensione durante la zoomata, l'obiettivo è ergonomicamente perfetto
- resa di ottimo livello praticamente per tutta l'escursione focale
- quella che è la qualità che me lo ha fatto scegliere : escursione focale adatta a praticamente quasi tutte le espressioni del ritratto, senza i limiti dei vari 24-70/2.8 a costo della perdita di uno stop di luminosità
- stabilizzazione efficacissima : 1/10'' pratici a 105mm non sono da tutti
- basetta USB per la riscrittura dei dati di firmware e dei parametri di ripresa direttamente dal proprio computer
- rapido e silenzioso nella messa a fuoco e nella stabilizzazione (non si sentono i vari bizz-bizz del motore di certi Nikon o lo stridio di piatti sommesso dello stabilizzatore di certi Sigma)
F4, 68mm. Fritz è difficile da bloccare quando gioca con i suoi amichetti
CONTRO
- distorsione elevata alla minima focale e presente comunque a tutte le focali
- vignettatura sempre presente
- luminosità massima limitata - per scelta - ad F4
- passo filtri 82mm
- personalmente preferirei che partisse da 28 o da 35mm per arrivare anche a 135mm
- purtroppo l'uscita contemporanea dei tanti obiettivi Sigma Art che lo eclissano sul piano delle prestazioni pure, lo ha messo in ombra.
Sintesi finale
Insomma, non ho cambiato opinione. Continuo a ritenere tutti gli zoom trans-standard presenti sul mercato degli obiettivi mediocri. Non importa se siano degli F2.8 da 2.800 euro (il nuovo Nikon 24-70/2.8 enorme ed eccessivamente costoso) o degli "economici" F4 o a diaframma variabile, tipo il Nikon 24-85/3.5-4.5, tutti presentano il conto in termini di limitazioni o compromessi.
Questo Sigma nel bilancio delle qualità che me lo hanno fatto scegliere mette una escursione più estesa degli zoom 24-70, almeno sul lato delle focali che a me interessano di più nel ritratto e nella figura.
Insieme ad uno stabilizzatore efficace e sicuro.
Robustezza superiore al Nikon medio attuale e omogeneità di resa con gli altri obiettivi Sigma Art, insieme alla disponibilità della dock USB, sono ulteriori carte a suo favore.
Il prezzo nel tempo si è stabilizzato appena sopra ai 700 euro, con il Nikon che lo ha di fatto seguito e che rappresenta l'unica possibilità alternativa.
Per il momento è il mio obiettivo unico per set in cui preferisco avere un obiettivo solo, non posso cambiare focale oppure ho necessità di poter variare focale senza muovermi, in posti angusti o scomodi.
Certo devo accettare una qualità di immagine certamente (molto) inferiore agli altri Sigma Art, in particolare dopo aver visto cosa Sigma sa fare anche con gli zoom con quello straordinario strumento fotografico che è il Sigma 24-35/2 Art.
Ma sono certo che Sigma saprà in futuro sorprendermi con un fantastico zoom luminoso, full-frame, dedicato al ritratto come ha fatto in formato APS-C con il bel 50-100/1.8.
Per intanto cercherò di consumare questo zoom.
Non lo consiglio a chi ha già il Nikon 24-120/4, salvo che lui stesso non ne ravvisi caratteristiche più vicine alle sue esigenze (io al momento non saprei, posso solo ammettere di averlo trascurato perchè quei 15mm in più sono di scarsa qualità, meglio rinunciarvi, e perchè questi F4 Nikon mi sembrano troppo fragili e plasticosi. Se c'è alternativa, preferisco spendere la i miei soldi) ma lo consiglio a chi ha il buon e onesto Nikon 24-85mm F3-5-4.5.
A proposito, Rossano Rinaldi, dopo averlo provato, ha voluto comprarselo anche lui.
Buongustaio !
F4, 68mm, luce naturale
- ho acquistato questo obiettivo da FotoColombo di Vimercate, l'ho pagato 707 euro, con garanzia ufficiale italiana di Mtrading.
-
Da M&M
Da M&M •
Sigma 24-105mm F4 Art : l'insospettabile (test/prova)Feedback utente
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