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Generalmente uso obiettivi Nikkor Z sulla Zf. Magari non proprio quelli più enormi, se possibile i suoi due Special Edition e qualcuno di quelli più compatti. Oppure il Viltrox 20/2.8. Ma la Zf si accoppia esteticamente meglio con obiettivi più eleganti se non proprio d'epoca. Il guaio è che quelli con attacco Z sono pochi e costosissimi. Impensabile per me acquistarli solo per l'estetica (penso, ad esempio, agli ultimi Voigtlander). Ecco che mi viene in aiuto un cinese che ho in casa, che pur con attacco Leica M ha in dotazione un adattatore che non è un pugno in un occhio come il Nikon FTZ o i tanti cinesi K&F. Il TTArtisan è discreto ed ha un bel profilo conico che si accoppia con l'obiettivo dello stesso marchio, il 50/0.95 concepito come alternativa economica (seppur con prestazioni molto lontane) al Noctilux di Leica. Intendiamoci bene : con il Noct Nikkor Z 58/0.95 non ha alcuna attinenza ... é tutto metallo e vetro, lega leggera, alluminio e ottone. Niente plastica. La sensazione tattile è sontuosa, la presa in mano solida, l'impressione ricorda più quella di essere in presenza di una Lagonda V12 anziché un obiettivo dei nostri tempi. Come vorremmo che fossero gli obiettivi pensati per la Nikon Zf. A parte una distanza minima di messa a fuoco un pò esagerata per un "normale" (70 cm !) e più vicina a quella di un 85mm, risulta anche divertente da utilizzare, quando ci si vuole divertire a fotografare per svago. ha il grande pregio di "vederci" letteralmente "al buio" e di poter scattare proprio con un filo di luce o in penombra. E con lo stabilizzatore della Zf (qui tarato per un 50/1.2) ci va a nozze per non dimenticare tutte le facilitazioni alla messa a fuoco manuale uniche della Nikon Zf. Infine, l'anello di messa a fuoco è molto solido e la corsa adeguata, permettono di riuscire a fare cose difficili anche con una profondità di campo così ridotta. Qui è usato esclusivamente ad f/0.95 come è prescritto nel contratto di vendita originale quindi posso mettere a fuoco sull'occhio vigile di quel pelandrone di George oppure di Isabella, quando passa a reclamare la pappa nella realtà i difetti ottici sono molti ma non tanto da rendere nulla la "magia" del campo di smaterializzazione indotto da quell'apertura ridottissima. E non ritenendo opportuno l'acquisto della meraviglie delle meraviglie Nikkor Z (non comprerei il 58/0.95 nemmeno fosse ad un quarto del prezzo di listino), mi basta così
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Se ne parla dallo scorso autunno, eccolo qua, il lancio ufficiale del primo obiettivo autofocus di TTArtisan. Nasce per Nikon Z, ha la piena copertura full-frame, benché in termini dimensionali sia perfettamente allineato con le dimensioni delle nostre macchine DX. Qui lo presento con la mia Nikon Zfc verde menta. Si, perché per la sales start world wide, noi lo abbiamo già in casa ... in prova. si tratta di un bel cilindretto metallico molto compatto del peso di meno di 200 grammi. Che mette a fuoco a 50cm, ha paraluce integrato estraibile, uno schema complesso che utilizza vetri pregiati. un grafico MTF "old fashion" un motore passo-passo. Perchè lo ripeto, nonostante tutti gli obiettivi TTArtisan da noi provati sinora siano dei classici manual focus, senza alcuna connessione elettrica con la fotocamera, questo nuovo 32mm f/2.8 invece nasce autofocus e con piena comunicazione con il corpo macchina (vedasi contatti dorati nella baionetta nella foto qui sopra). l'obiettivo parte in vendita ... adesso, tramite i tradizionali canali online al prezzo proposto di $148 (che con il cambio di oggi appena sopra la pari significa che dobbiamo aggiungere l'IVA per avere il prezzo italiano). Aggiungo qualche foto ufficiale su un corpo Nikon Z full-frame per poterne apprezzare ancora le proporzioni che mi sono state mandate dall'ufficio marketing di TTArtisan direttamente dalla Cina. naturalmente non manca la presa USB per aggiornare il firmware che già al lancio è compatibile con le nostre Z secondo il seguente schemino : *** PRIMISSIME IMPRESSIONI AUTOFOCUS : perfettamente funzionale, sia in foto che in video, in tutte le modalità Nikon Z PRESA IN MANO : maneggevolissimo, compatto, leggero, paraluce pratico che essendo integrato non si può perdere o dimenticare COSTRUZIONE : esemplare. E' il fiore all'occhiello dei progetti TTArtisan Qualche scatto preliminare : raffica in automatico con la Nikon Zfc qualche istantanea : e un file originale giusto convertito in jpg : Come per gli altri obiettivi TTArtisan si tratta di un obiettivo di impostazione vecchia scuola, con una resa non esacerbata per nitidezza, anche chiudendo il diaframma. L'autofocus, per essere una prima assoluta ... funziona benissimo. A questo prezzo sinceramente non riesco a desiderare null'altro forse un difetto immediato è la distanza di messa a fuoco relativamente elevata, mentre per la tenuta al controluce vedremo nel test completo che avverrà anche con la Nikon Z9. Per il momento è tutto.
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Uno, due, tre, quattro..., sei, sette e mezzo! Obiettivi da 7,5mm pur se sul formato ridotto, non sono certo in tanti. Tra questi spicca, da poco anche in Z-mount, il TTartisan f/2 un fisheye rettilineare APS-C caratterizzato da un MTF incredibile, da uno schema articolato, con ben 5 elementi speciali, da un peso contenuto in soli 350grammi e, per non guastare il tutto, da un prezzo di vendita sconvolgente, inferiore ai 180 euro. Ovviamente MF, privo di qualsiasi contatto elettrico e dotato di una pdc tale da tenere a fuoco dalla minima maf di 12cm fino ad infinito, già dai diaframmi medi, tanto da rendere quasi inutilizzabile la massima apertura di f/2....se non ci fosse, in bundle all'obiettivo, anche un microscopico filtro ND1000 (mille, ossia -10 stop) in vetro, da avvitare alla lente posteriore, del diametro incredibile di soli 27,5mm... davvero inconsueto. Il tappo anteriore in metallo è invece scomodissimo, perchè ha due punti solamente di contatto, quelli dell'accenno di paraluce incorporato al fisheye: balla in continuazione e scappa al primo attrito. Consiglio di tenere in borsa l'obiettivo sempre col tappo anteriore in alto, per evitare fortuiti sfregamenti fra bordo in metallo e lente anteriore dell'obiettivo. 7,5mm equivalgono a 180° di angolo di campo proprio come quelli del mio 11/2,8 TTartisan in FX, che ho usato davvero poco negli ultimi tempi, ma che aveva colpito nel segno, anch'esso, due anni fa, al tempo della mia prova su strada Per non smentirmi, ho utlizzato anche il suo fratellino DX negli stessi ambiti dove allora avevo scattato le immagini del test: attratto più dagli ambiti ristretti, dentro i quali angoli di campo simili causano implosioni che caratterizzano gli scatti e ne determinano l'interesse all'acquisto. Ma non solamente effetto a tutti i costi: perchècon questi obiettivi, scegliendo con accuratezza punto di ripresa e contesto, ci si può permettere l'illusione della curva continua, proprio come dovremmo interpretare l'orizzonte conosciuto... il sole è ben difficile dissimularlo con superfici di vetro così estese ed omnicomprensive: allora tanto vale...interpretarlo con gli spicchi del diaframma a sette lamelle di questo fisheye, difetti da ghost inclusi oppure nasconderlo, facendo spostamenti anche solamente di pochi millimetri dell'angolo di ripresa... E la magnificenza dei mosaici in oro zecchino della cattedrale ortodossa di Palermo, la Chiesa della Martorana, ve li ricordate? gira la testa anche a me, mentre inquadro ruotandomi di 90 gradi sul soggetto nella volta nulla più che un fisheye può dare il senso del Tutto di simili meraviglie pur mantenendo in questo modo, anche ai diaframmi più aperti, un grado di nitidezza così elevato su tutto ciò che risulta inquadrato Cambiando contesto, ma non concetto: guardate pur compresso dal punto di ripresa, l'esterno della guglia del Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, alta ben 74m ed invece al suo interno... l'appiattimento che ne deriva dalla proiezione angolare del fisheye e nel suo punto di massima ortogonalità...: impensabile...! quando, senza restare in bolla, si espande invece l'orizzonte della nostra altezza relativa (questo genere di obiettivi dovrebbe essere utilizzato da giocatori di basket) oppure esagerando...in una curava barocca continua... Saltando di palo in frasca, abbandonando gli eccessi architetturali e sconfinando in territori più congeniali, anche per testare colore e nitidezza... facendo appena un pò di attenzione alle linee cadenti... e neppure poi tanta... dove non ci siano riferimenti lineari, se non curvilinei, ecco che è il suo... e ho scoperto come il formato 16:9, tarpando il fotogramma, aiuti non poco a distrarre dall'...effetto speciale che questo genere di obiettivi ha nomea di essere Vogliamo aggiungere una luce ausiliaria a migliorare il rapporto luminoso di contrasto? Un piccolo Godox MF12 tenuto con la sinistra mentre la destra sorregge fotocamera ed obiettivo (a proposito, per scattare queste foto ho usato tutte e tre le Z DX, ossia Z30, Z50 e Zfc, in ordine di quantità di scatti) con il calabrone a pochi cm da me... Insomma continuerei ad oltranza con le foto che mi sono divertito a scattare, entrando nella scena, come queste che seguono, realizzate a Ballarò ma probabilmente a causa delle vibrazioni o di qualche urto subito nel viaggio che lo ha portato da me a Palermo, a questo bel fisheye gli si è allentata la baionetta Z e sono in attesa di portarlo ad un fotoriparatore per il serraggio che io non riesco a realizzare. Peccato, perchè così non ho ancora avuto modo di utilizzarlo col suo filtrino ND1000 che è di certo il valore aggiunto per un obiettivo del genere, con cui si fotografa prevalentemente in iperfocale, senza neppure spostare da infinito la ghiera di maf , con diaframmi da f/8 o più chiusi ancora. Mi riservo pertanto di integrare il test: che non può che essere globalmente positivo, fatta la tara ai difetti connaturati a questa categoria: Pregi: qualità: brillantezza, nitidezza, colori poca vignettatura per un obiettivo così luminoso compattezza e, pur essendo costruito tutto in metallo, il peso prezzo ottimo filtro ND1000 in omaggio...che devo ancora provare Difetti: tappo anteriore pessimo paraluce inesistente, sarebbe stata meglio una corona circolare flare e ghosts se utilizzato in maniera incauta ...mi si è smollata la baionetta ... Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022 il capone a tocchetti, impanato e fritto, è la morte sua...
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La scelta di Nikon per un grande bocchettone sulle mirrorless Z è certamente premiante. Stiamo assistendo negli ultimi mesi al fiorire di molte realizzazioni ottiche di terze parti, prima impossibili già solo a pensarle ed una delle sorprese di questa estate 2020 è stato certamente il fisheye diagonale 11mm f/2,8 a baionetta Z costruito da TTArtisan, marchio di Shenzhen Mingjiang Optical Technology Co., Ltd. fondata nel giugno 2019 che si definisce sul suo sito essere: "un produttore professionale che integra ricerca e sviluppo, vendite e servizi, dedicato maggiormente alla ricerca e sviluppo, per dei buoni obiettivi, pur mantenendone il prezzo accessibile: concentrato sulla tribù dei fotografi e sulle esigenze degli appassionati, oggi entra nel gruppo dei players, trasformando le idee in oggetti concreti." Si presenta subito sul mercato con cinque realizzazioni: Di certo un produttore dinamico: alla nostra richiesta di provare l'unico dei cinque nuovi obiettivi ad essere dotato di baionetta Z, non solo ce l'ha mandato senza indugio, ma ci ha anche rivelato di conoscere Nikonland come sito di riferimento per le realizzazioni ottiche a baionetta Nikon. Mauro ne ha fatto immediatamente un'anteprima e poi me lo ha consegnato per il test che ho condotto nel mese di settembre sulle Nikon Z 5, 6 e 7 avendo la fortuna di poterne disporre contemporaneamente. Stiamo dunque parlando di un fisheye dall'angolo di campo da 180° non circolare, bensì rettilineare, ossia che consente la copertura completa del formato FX, il quale, opportunamente tenuto in bolla... consente di ottenere immagini quasi indistinguibili da un grandangolare della stessa focale, ma che però si limiterebbe ad esprimere un angolo di campo attorno a soli 126° Si tratta di una realizzazione solo meccanica, priva di contatti elettrici in baionetta, per cui non riconoscibile dalla fotocamera, la quale si comporta comunque come con ogni obiettivo MF le venga anteposto, pur non riuscendo neppure a registrare sugli EXIF il dato relativo alla lunghezza focale eventualmente inseribile a menù (nel quale comunque manca la focale in oggetto, mai realizzata da Nikon nella sua lunga storia di ottiche), costruito senza economia di materiali, tutto in metallo, pesa circa mezzo chilo senza i tappi (anteriore a calotta anch'esso in metallo) ed è alto 8,6cm per un diametro di 6,5cm. Nessuna filettatura per filtri anteriore (ovviamente) ma neppure posteriormente per lastrine. Costruzione di 11 lenti in 8 gruppi, abbastanza simmetrica, con un elemento frontale molto contenuto nella sua curvatura, pur esprimendo quell'angolo di campo davvero spropositato per un obiettivo dal costo contenuto entro i 200 euro. Diaframma a 7 lamelle, dalla luminosità massima di f/2,8 fino a f/16, ghiera molto fluida, priva dei click ai singoli stop. Ghiera di messa a fuoco ampia e di facile presa, con fuoco minimo a 17cm dal soggetto, che al diaframma più chiuso consente un campo di nitidezza che passa da 25cm fino ad infinito, lavorando prevalentemente in iperfocale, come di consueto con simili focali. Un occhio di pesce che nei formati APS-C era da tempo già presente con una miriade di marchi di tutti i generi, spesso accomunati dal progetto ottico, questo mi è subito sembrato diverso per la sua capacità notevole di resa sufficientemente uniforme per un fisheye di questa proiezione e, per giunta, su pieno formato. piacevole per forma, rastremata ad entrambe le estremità, grafica e materiale, come nelle corde di questa giovane casa cinese, nata probabilmente dalla fuoriuscita di progettisti e mkt men da altre fabbriche dello stesso ambito. Sono di certo i panorami cittadini a destare la prima sorpresa con un fisheye simile: dalle prime distorsioni prospettiche per... "farci entrare tutto" con le linee ortogonali paurosamente inclinate a infondere il senso della vertigine, fino a quando non si cerchi di correggerne la tendenza già in inquadratura, tenendo come riferimento l'orizzonte, da mantenere il più ...orizzontale possibile altrimenti comunque prezioso per unire in unica inquadratura elementi edilizi che a condizioni normali, con un 24 o 28 mm necessiterebbero di uno stitching tra più scatti Il secondo passo è la rivisitazione delle architetture consuete, che con questo 11mm si "piegano" alle intenzioni del fotografo itinerante come banco di prova uso spesso piazza Villena e Pretoria di Palermo: sono talmente belle che sopportano qualsiasi ingiuria fotografica osi praticar loro Con 180° di angolo di campo il Sole si intercetta con ogni probabilità: da queste foto si osserva come l'antiriflesso di questo TT artisan sia molto buono, senza raggiungere l'eccellenza di obiettivi proprietari di ben altro prezzo... ma è solo forzandolo all'estremo che si ingenerino determinati flares, quasi mai ghost... così come, utilizzandolo in maniera più cauta, si riescono ad ottenere immagini di grande effetto, ben accettabili in termine di distorsione ai bordi... Maggiore sorpresa quella di ritrovare anche doti di nitidezza a distanze di ripresa inaspettate per un 11mm, come la volta della Chiesa della Martorana, dietro Palazzo delle Aquile come da questo crop si può ben notare, relativo ad uno scatto a mano libera su Z7 a f/2,8 t 1 sec ISO 64... Immagini facili da realizzare per avere grande effetto, sono chiaramente quelle di vedute che abbiano una profondità prospettica notevole dove i bordi anche eccessivamente deformati non vengano interpretati come difetto, bensì come caratteristica della lente in questione specie curandone la messa in bolla... Oppure all'opposto, esaltando le proporzioni inquadrando soggetti dal basso... ... oppure dall'alto Effetti differenti quelli ottenuti inquadrando lo stesso ambiente, in verticale oppure in orizzontale così come sfruttando la dilatazione della prospettiva in ambienti particolarmente piccoli, come un abitacolo di autovettura altrimenti ingestibili fino ad arrivare ....ad una Grotta (quella di Santa Rosalia, su Monte Pellegrino) dove la grande luminosità di questo fisheye, aiuta ad interpretare inquadrature altrimenti difficili da comporre per arrivare poi al ...total fun, con inquadrature che diano dettaglio al primo piano ed il contesto attorno al soggetto, all togheter !!! dove anche la curvatura dell'orizzonte diventa funzionale alla tipologia di soggetto... Insomma, una grande impressione per un obiettivo che attirerà molte persone, non solamente per il prezzo davvero invitante, ma sopratutto per la resa cromatica davvero una spanna al di sopra delle altre realizzazioni che su formati digitali inferiori ho provato negli ultimi anni. E un ringraziamento particolare alla Responsabile Marketing di TT artisan, subito disponibile e dinamicamente orientata al risultato: come questo 11mm f/2,8 Max Aquila photo (C) per Nikonland 2020
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TTArtisan 35mm f/0.95 : l'altro ultraluminoso
M&M posted an article in Test obiettivi compatibili con Nikon Z
PRO ben costruito, vetro e metallo diaframma dal funzionamento rassicurante nitidissimo sul piano di messa a fuoco (il che per questo prezzo non è mica scontato !) sfuocato onirico oltre il piano di messa a fuoco consente effetti di fuoco selettivo sensazionali obiettivo per "creativi" relativamente economico (credo intorno ai €200) CONTRO discreta distorsione da correggere a mano assenza di trattamenti antiriflesso di livello superiore sfuocato "strano" davanti al piano di messa a fuoco inutile chiudere il diaframma, le foto migliorano ma si perde carattere Arriva nell'usuale "cubetto" di cartone telato, elegante ma e compatto, il nuovo TTArtisan 35mm f/0.95 disponibile con attacco Z. E' il fratello corto del 50/0.95 che abbiamo provato questa estate. A differenza di quello che, bene o male copriva anche il formato pieno pur essendo progettato per APS-C, questo è strettamente DX, quindi praticamente un normale ultraluminoso. Un obiettivo del genere si compra per usarlo sempre a tutta apertura. Infatti, sebbene le sue caratteristiche ottiche in generale migliorino chiudendo il diaframma, non vedo perché farlo. Ci sono 35mm migliori per fare foto a diaframma chiuso, a cominciare dal 16-50 del kit di Z50/Z30/Zfc. Lo sfuocato è onirico, come deve essere, e il carattere delle fotografie di questo obiettivo si presta al genere "nostalgico". Ascoltate un disco di musica biedermeier mentre guardate le sue foto e vi sentirete tutti merletti e nastrini. ovviamente, come si conviene per i superluminosi, non c'è modo di evitare l'aberrazione cromatica assiale (verde dopo il fuoco e magenta prima del fuoco) che si mantiene nei punti luminosi, riprodotti abbastanza bene. C'è una discreta distorsione a barilotto che va corretta a occhio (io ho impostato +16 in ACR) lo sfuocato come dicevo è onirico ma davanti al punto di messa a fuoco, a volte succedono cose "strane" mentre nelle vedute non ho notato stranezze guardate la bellezza dello sfuocato sulla sinistra, oltre il fuoco e i pasticci sulla destra, sul tronco, prima del fuoco anche in questa foto, oltre la ringhiera ma naturalmente noi abbiamo occhi per guardare quello che succede nel frame, no ? una giornata senza sole al lago, depressione pura, ben impressa dall'obiettivo nelle foto Naturalmente, sfruttando anche la distanza minima di messa a fuoco di soli 35cm ho voluto provarlo anche nel ritratto. Sempre ad f/0,95. Le foto che seguono non hanno praticamente postproduzione devo ammettere che io ho grandissima facilità di messa a fuoco con questo obiettivo, una sensazione che con il 50/0.95 non sono riuscito ad avere I colori sono abbastanza morbidi. Siamo sempre a tutta apertura. ma la nitidezza sul piano di messa a fuoco è elevata. Che per un obiettivo da circa 200 euro è difficile da immaginare. *** Costruttivamente è un gioiello. Confesso che l'ho voluto per mostrarlo con Morgana, la mia nuova Nikon Zfc Black Edition. A me pare che stiano benissimo insieme. L'obiettivo è tutto in metallo e vetro. Solido con una sensazione di luxury diffusa. il tappo è a vite, ben dimensionato e ben costruito. Con incisioni nitide. Non c'è paraluce in dotazione. Ammesso che serva. Non ho provato ma credo che prenderà ogni riflesso possibile se ci mettiamo in condizioni di abbagliarlo. attenzione al diaframma. E' bello ma non è perfettamente circolare. Cosa che si traduce in uno sfuocato non proprio bellissimo quando chiudiamo il diaframma. Raccomando di comprare ed usare questo obiettivo perché è un f/0.95 qui, completamente aperto. Riflessi verdi in un occhio di luce. piccolo, compatto, leggero, eppure robustissimo. Il diaframma ha un click leggero ma rassicurante. Anche nel video mi sono trovato bene, di seguito alcuni videoclip montati senza pretese, se vi va, date un'occhiata. Nel complesso è un bell'oggetto. Calibrate le vostre aspettative e vi troverete bene. A me piace e anche solo per questo, fa da gemello al 50/0.95. -
Non immaginavo neppure di poter oltrepassare la luminosità di f/1 su di un obiettivo da poter montare su Nikon, fino all'uscita dello strabiliante Nikkor Z Noct di un anno e mezzo fa, che con quell'apertura di diaframma di f/0,95 ha rivoluzionato il listino Nikon, imponendosi oltre certamente alle doti ottiche, anche con le sue misure, peso e... prezzo Ma a distanza di poco tempo da quel superamento di asticella, una ditta cinese di Shenzen, neo costituita (con una ragione sociale che sa tanto di distacco di una costola da altra concorrente molto in auge), si è presentata sul mercato con un bel fuoco di fila di prodotti molto velleitari, a cominciare dal fisheye diagonale che ho già provato Si... stiamo parlando ancora (e mi sa che continueremo a farlo) di TTArtisan e del suo ambiziosissimo standard extra luminoso: il 50mm f/0,95 ASPH, dotato di uno schema ottico 11 lenti in 8 gruppi come ben rappresentato già nel rivestimento esterno della sua custodia, contenuta a sua volta all'interno di una scatola, che comprende anche una utilissima dima di calibrazione ottica per chi utilizzi questo obiettivo a fuoco manuale con una fotocamera reflex o a telemetro, come consentito dalla dorata baionetta a standard Leica M di cui è dotato Peso poco al di sotto di 700 grammi a cui aggiungerne più di 50 del bellissimo tappo metallico a vite da 67mm, oltre che di clip elastica di ritegno, davvero una realizzazione funzionale oltre che elegante, come nelle corde di questo costruttore che abbiamo già visto non trascurare l'estetica, oltre all'...etica fotografica dei suoi prodotti. Abbiamo quindi una realizzazione di 9cm di altezza per 7 di diametro che vanta, oltre all' eclatante luminosità massima, anche un parco lenti TUTTE speciali, tra ED, ad alto indice di rifrazione ed un elemento asferico, per diminuire quanto più possibile aberrazioni cromatiche e coma. In più TTArtisan, in maniera davvero ...smart, dotando della baionetta Leica M questo (ed altri) obiettivo, non ha trascurato la fabbricazione di altrettanti anelli convertitori, per quanti sono i marchi di mirrorless presenti sul mercato, tra cui ovviamente Nikon Z, alle quali il 50/0,95 viene collegato da un bellissimo tronco di cono ben rastremato, che invoglia ad utilizzarvi...anche ogni altro obiettivo avente la stessa baionetta Leica ...non certo disprezzabile come possibilità accessoria... diaframma infinito... a 14 lamelle ! effettivamente strutturato per essere l'ideale transito per la luce sul sensore della nostra mirrorless, privo di perdita alcuna: un amplificatore di luminosità !!! Dotato di una ghiera di messa a fuoco molto frizionata, al limite della resistenza, ma comunque fluida nello spostamento, consistente nella massa metalica della quale si pregia essere costruito, l'elicoide da 70cm fino ad infinito ha una escursione di poco superiore ai 100° quindi non esagerata, ma di certo ben differente dalla "leggerezza" di una AF Perchè...trasformare questo obiettivo MF in AF potrebbe mai accadere? Si...se lo utilizzassimo sopra un adattatore Megadap MTZ11 per Nikon Z, con il quale ho scattato alcune delle foto che vedrete, agevolandomi della conferma di fuoco per un obiettivo per il quale la transizione tra il nitido e lo sfuocato è sottile quanto il taglio di un foglio di carta. Ovviamente non è questo il senso di un obiettivo nato per appagare i sensi dei fotografi che amino intervenire manualmente sulla messa a fuoco di precisione, agevolati dalle features presenti sulle loro mirrorless, come la possibilità di ingrandire parte del soggetto inquadrato, oppure utilizzare le colorazioni delle parti a fuoco del focus peaking. Tutti sistemi che per essere affidabili prevedono che la fotocamera stia su treppiede, per ovviare agli inevitabili micro spostamenti del fotografo in inquadratura. Io amo invece scattare a mano libera ed un obiettivo extraluminoso come questo TTArtisan 50/0,95 Asph me ne dà la possibilità... ed anche il brivido...di utilizzare tempi veloci di scatto in penombra o nella quasi oscurità... impensabili...come quelli tra 1/100" ed 1/250" intorno alle ore 20 di queste serate primaverili Naturalmente restando tra quei cinque terzi di stop che separano la massima apertura di f/0,95 fino a f/1,4 passando senza neppure riuscire a distinguere differenze sostanziali tra f/1 f/1,1 f/1,2 un diaframma e due terzi, insomma, che separano un obiettivo luminoso f/1,4 da uno straordinariamente luminoso più che il doppio, come il TTartisan 50/0,95... ...ricavando luce dal buio pesto Ovviamente il range di utilizzo di questo standard, perchè lo stacco tra soggetto e sfondo sia ben netto, è necessario che sia tra un metro e tre/cinque metri, oltre il quale spazio lo sfuocato non può per ovvii motivi essere graduale come accadrebbe con un mediotele o un teleobiettivo. Ma di mediotele di questa luminosità non se ne possono ancora fabbricare, per cui teniamoci i pregi ed i limiti della focale standard, buona per tutto e specializzata in nulla, ma in questo caso, specializzata nel restituire pressocchè integro il bilancio di luce in ingresso, anzi, come già detto, implementandolo con le doti delle sue lenti speciali. Le quali contengono sufficientemente bene aberrazioni cromatiche e coma, pur nei limiti del progetto, non potendolo paragonare per ragioni di costo a realizzazioni superiori come il Noct citato, col prezzo del quale si potrebbero acquistare circa dodici esemplari di questo 50/0,95 ma ciò nonostante, sia per costruzione, sia per la resa nel reportage in luce disponibile vale ben di più dei soldi che costa, fatta la tara ad un certo nervosismo dello sfuocato più distante dal soggetto, nel quale, allora, cureremo di non metterlo... In luce normale e diurna la resa cromatica di questo obiettivo, tenue ma non mai spenta, prende il sopravvento sulla sua capacità dinamica sulle basse luci e diventa IL soggetto: la stessa inquadratura letta una volta a colori e una seconda volta con opportuna filtratura monocrmatica, puntando l'accento sulle differenti peculiarità dei due tipi di lettura la scelta di filtrare le luci fuori fuoco sulle 14 lamelle del diaframma (il Noct ne ha solo 11) che le trasformano in cerchi quasi perfetti !!! l'altrettanto tonica resa dei colori fuori fuoco, se lasciati a distanza media dal piano di messa a fuoco la nettezza della divisione dei piani in luce, resi ancora più contrastati dalla saturazione cromatica che si può anche ottenere in questo progetto ottico specie aiutando la luce calante con un lampo di flash in fill-in la vignettatura si manifesta fino a f/1,4 compreso ed è fisiologica, con una lente frontale da soli 67mm (82 nel Noct...), la quale però consente un facile utilizzo di lenti addizionali per accorciare la distanza di minima maf dai 70cm di targa a molto meno, utilizzando i miei doppietti acromatici Marumi giocando con distanze e messa a fuoco ravvicinata, aiutandosi con il flash, si ottengono effetti interessanti di aloni di sfocatura attorno al piano di maf prescelto ed anche in luce ambiente senza ausilio di flash si ottengono immagini suggestive anche con soggetti molto semplici e combinando le vibrazioni dello sfuocato con la plasticità cromatica, direi che questo obiettivo entra a far parte della categoria "dreaming lens" a tutti gli effetti... I suoi vantaggi espressivi prendono forza anche dai suoi blandi difetti. Ma la possibilità di disporne a prezzo accessibile attorno agli 800 euro, ne fa un oggetto davvero dissimile da ogni altro con cui volerlo paragonare. A me è piaciuto tanto, pur non avendolo potuto sperimentare in quello che ritengo sia il suo genere di elezione: il ritratto posato, specialmente indirizzato alla resa dell'incarnato Ci penserà Mauro Maratta a dimostrarlo... Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021 (il Genio di Palermo)
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