La scelta di Nikon per un grande bocchettone sulle mirrorless Z è certamente premiante.
Stiamo assistendo negli ultimi mesi al fiorire di molte realizzazioni ottiche di terze parti, prima impossibili già solo a pensarle ed una delle sorprese di questa estate 2020 è stato certamente il fisheye diagonale 11mm f/2,8 a baionetta Z costruito da TTArtisan, marchio di Shenzhen Mingjiang Optical Technology Co., Ltd. fondata nel giugno 2019
che si definisce sul suo sito essere:
"un produttore professionale che integra ricerca e sviluppo, vendite e servizi, dedicato maggiormente alla ricerca e sviluppo, per dei buoni obiettivi, pur mantenendone il prezzo accessibile: concentrato sulla tribù dei fotografi e sulle esigenze degli appassionati, oggi entra nel gruppo dei players, trasformando le idee in oggetti concreti."
Si presenta subito sul mercato con cinque realizzazioni:
Di certo un produttore dinamico: alla nostra richiesta di provare l'unico dei cinque nuovi obiettivi ad essere dotato di baionetta Z, non solo ce l'ha mandato senza indugio, ma ci ha anche rivelato di conoscere Nikonland come sito di riferimento per le realizzazioni ottiche a baionetta Nikon.
Mauro ne ha fatto immediatamente un'anteprima e poi me lo ha consegnato per il test che ho condotto nel mese di settembre sulle Nikon Z 5, 6 e 7 avendo la fortuna di poterne disporre contemporaneamente.
Stiamo dunque parlando di un fisheye dall'angolo di campo da 180° non circolare, bensì rettilineare, ossia che consente la copertura completa del formato FX, il quale, opportunamente tenuto in bolla...
consente di ottenere immagini quasi indistinguibili da un grandangolare della stessa focale, ma che però si limiterebbe ad esprimere un angolo di campo attorno a soli 126°
Si tratta di una realizzazione solo meccanica, priva di contatti elettrici in baionetta, per cui non riconoscibile dalla fotocamera, la quale si comporta comunque come con ogni obiettivo MF le venga anteposto, pur non riuscendo neppure a registrare sugli EXIF il dato relativo alla lunghezza focale eventualmente inseribile a menù (nel quale comunque manca la focale in oggetto, mai realizzata da Nikon nella sua lunga storia di ottiche), costruito senza economia di materiali, tutto in metallo, pesa circa mezzo chilo senza i tappi (anteriore a calotta anch'esso in metallo) ed è alto 8,6cm per un diametro di 6,5cm. Nessuna filettatura per filtri anteriore (ovviamente) ma neppure posteriormente per lastrine.
Costruzione di 11 lenti in 8 gruppi, abbastanza simmetrica, con un elemento frontale molto contenuto nella sua curvatura,
pur esprimendo quell'angolo di campo davvero spropositato per un obiettivo dal costo contenuto entro i 200 euro. Diaframma a 7 lamelle, dalla luminosità massima di f/2,8 fino a f/16, ghiera molto fluida, priva dei click ai singoli stop. Ghiera di messa a fuoco ampia e di facile presa, con fuoco minimo a 17cm dal soggetto, che al diaframma più chiuso consente un campo di nitidezza che passa da 25cm fino ad infinito, lavorando prevalentemente in iperfocale, come di consueto con simili focali.
Un occhio di pesce che nei formati APS-C
era da tempo già presente con una miriade di marchi di tutti i generi, spesso accomunati dal progetto ottico, questo mi è subito sembrato diverso per la sua capacità notevole di resa sufficientemente uniforme per un fisheye di questa proiezione e, per giunta, su pieno formato.
piacevole per forma, rastremata ad entrambe le estremità,
grafica e materiale, come nelle corde di questa giovane casa cinese, nata probabilmente dalla fuoriuscita di progettisti e mkt men da altre fabbriche dello stesso ambito.
Sono di certo i panorami cittadini a destare la prima sorpresa con un fisheye simile: dalle prime distorsioni prospettiche per... "farci entrare tutto"
con le linee ortogonali paurosamente inclinate a infondere il senso della vertigine, fino a quando non si cerchi di correggerne la tendenza già in inquadratura, tenendo come riferimento l'orizzonte, da mantenere il più ...orizzontale possibile
altrimenti comunque prezioso per unire in unica inquadratura elementi edilizi che a condizioni normali, con un 24 o 28 mm necessiterebbero di uno stitching tra più scatti
Il secondo passo è la rivisitazione delle architetture consuete, che con questo 11mm si "piegano" alle intenzioni del fotografo itinerante
come banco di prova uso spesso piazza Villena e Pretoria di Palermo: sono talmente belle che sopportano qualsiasi ingiuria fotografica osi praticar loro
Con 180° di angolo di campo il Sole si intercetta con ogni probabilità: da queste foto si osserva come l'antiriflesso di questo TT artisan sia molto buono, senza raggiungere l'eccellenza di obiettivi proprietari di ben altro prezzo... ma è solo forzandolo all'estremo che si ingenerino determinati flares, quasi mai ghost...
così come, utilizzandolo in maniera più cauta, si riescono ad ottenere immagini di grande effetto, ben accettabili in termine di distorsione ai bordi...
Maggiore sorpresa quella di ritrovare anche doti di nitidezza a distanze di ripresa inaspettate per un 11mm, come la volta della Chiesa della Martorana, dietro Palazzo delle Aquile
come da questo crop si può ben notare, relativo ad uno scatto a mano libera su Z7 a f/2,8 t 1 sec ISO 64...
Immagini facili da realizzare per avere grande effetto, sono chiaramente quelle di vedute che abbiano una profondità prospettica notevole
dove i bordi anche eccessivamente deformati non vengano interpretati come difetto, bensì come caratteristica della lente in questione
specie curandone la messa in bolla...
Oppure all'opposto, esaltando le proporzioni inquadrando soggetti dal basso...
Effetti differenti quelli ottenuti inquadrando lo stesso ambiente, in verticale oppure in orizzontale
così come sfruttando la dilatazione della prospettiva in ambienti particolarmente piccoli, come un abitacolo di autovettura
altrimenti ingestibili
fino ad arrivare ....ad una Grotta (quella di Santa Rosalia, su Monte Pellegrino)
dove la grande luminosità di questo fisheye, aiuta ad interpretare inquadrature altrimenti difficili da comporre
per arrivare poi al ...total fun, con inquadrature che diano dettaglio al primo piano ed il contesto attorno al soggetto, all togheter !!!
dove anche la curvatura dell'orizzonte diventa funzionale alla tipologia di soggetto...
Insomma, una grande impressione per un obiettivo che attirerà molte persone, non solamente per il prezzo davvero invitante, ma sopratutto per la resa cromatica davvero una spanna al di sopra delle altre realizzazioni che su formati digitali inferiori ho provato negli ultimi anni.
E un ringraziamento particolare alla Responsabile Marketing di TT artisan, subito disponibile e dinamicamente orientata al risultato: come questo 11mm f/2,8
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2020
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